L’European Broadcasting Union (EBU-UER) ha chiesto all’Azerbaigian di fornire un insieme più semplificato delle norme per i visti per visitare il paese, secondo Radio Free Euorpe.

Jon Ola Sand, Direttore Esecutivo dell’ESC e membro dell’organo di governo del concorso, il cosiddetto Gruppo di Riferimento, ha affermato in un’intervista che le norme per entrare in Azerbaigian devono essere più semplici. É fondamentale per noi che durante le settimane dell’ESC la gente (i concorrenti, le delegazioni, i giornalisti) sia in grado di entrare e lavorare liberamente in Azerbaigian. É molto importante per noi. Abbiamo chiesto al governo di semplificare le regole per i visti. Dovrebbe diventare facile venire a lavorare qui. 

Lo scorso Ottobre, le autorità azere hanno reso più severe le regole e rimosso la possibilità della concessione dei visti per gli stranieri. Fino ad allora, presso l’aeroporto internazionale di Baku era possibile.

Sand, ha detto che questa settimana il Gruppo di Riferimento ha avuto dei colloqui per discuterei preparativi della prossima edizione dell’ESC con l’emittente publlica Ictimai TV e ha aggiunto di aver incontri molto buoni con la First Lady dell’Azerbaigian, Mehriban Aliyeva e con il ministro della Gioventù e Sport, Azad Rahimov.  Non ho dubbi che questa sia una grande occasione per l’Azerbaigian, che organizzerà un gran spettacolo.  Il luogo preciso per il concorso non è stato ancora deciso. Abbiamo diverse opzioni sul tavolo e non abbiamo ancora deciso, troppo presto per prendere una decisone. 

Sand ha rifiutato di essere coinvolto in accuse che riguardavano l’abbattimento di molte case e di trasferire molte persone per la costruzione di un’arena vicino a la Pizza della Bandiera che conterrà lo spettacolo dell’Eurovision Song Contest: “Noi non siamo coinvolti nei lavori di costruzione e non abbiamo chiesto a loro di costruire lo stadio o l’arena. Lo stadio è stato costruito dal governo azero. Non l’abbiamo approvato, non è realmente connesso con l’Eurovision Song Contest. Non abbiamo ordinato alcun lavoro di demolizione.”