ESC 2014: Conchita Wurst a L’Arena di Giletti

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Conchita Wurst è stata ospite della puntata di oggi 4 Gennaio dello show domenicale di RAI 1, L’Arena di Massimo Giletti per raccontarsi e farsi conoscere meglio anche dal pubblico italiano che l’ha vista trionfare all’Eurovision Song Contest 2014.

Conchita Wurst, vincitrice dell’edizione dell’Eurovision Song Contest 2014, ha attirato l’attenzione del mondo per aver portato sul palco di una delle manifestazioni musicale più viste al mondo, una donna con la barba. 

Vi riportiamo i passaggi principali dell’intervista andata in onda alle 15 circa su Rai Uno, con grande attesa per tutti i fan dell’Eurovision Song Contest che vorrebbero vederla ospite del prossimo Festival di Sanremo.

Tanti i temi trattati durante l’incontro con il presentatore. Dalla vittoria a Copenaghen e al suo messaggio di libertà lanciato subito dopo la proclamazione.

Quella sera ha detto quelle parole ma “We are unstoppable (Noi siamo inarrestabili)”. Perché?: “È stata una notte dedicata a chi crede in un futuro senza odio e discriminazione. Parlavo di persone inarrestabili, ovvero di persone che hanno in mente un futuro chiaro e non per forza riferito al colore della pelle o per l’orientamento sessuale, ed è a loro che mi sono rivolta”.

Dopo il trionfo, come è cambiata la sua vita?: “È cambiato tutto, soprattutto in Austria. C’era chi pensava che vedere questa figura femminile con barba potesse creare imbarazzo, ma gli austriaci non hanno potuto evitarlo e pian piano hanno compreso il significato di essere Conchita. Hanno capito che non era uno scherzo ma quello che voglio essere e soprattutto che se non si danneggia nessuno si può fare quello che si vuole. Insomma, non conta aspetto la copertina del libro, c’è dell’altro”.

Si è poi passato a commentare le affermazioni dell’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn che ha espresso parole di apertura nei confronti dell’artista ha dichiarato che “Nel giardino variopinto di Dio c’è posto per tutte le moltitudini”: “Mi ha fatto molto piacere, non è scontato ricevere i complimenti da un uomo di Chiesa. Io rispetto ogni forma di religione, credo in qualcosa ma non posso dire di essere cattolica. La comunità LGBT in passato ha avuto problemi a causa della posizione della Chiesa, ma in queste parole si esprime il grande amore nei confronti di tutti e l’esigenza di rispettarsi”

 Conchita Wurst intervistata a L'Arena di Giletti

Non si può non parlare della barba e del fatto che in molti hanno pensato che la sua vittoria all’ESC fosse dovuta soprattutto al suo aspetto e non solo alle sue capacità artistiche. La Wurst ha detto che queste polemiche avrebbero avuto senso se la barba fosse comparsa solo per l’Eurovision, mentre il personaggio di Conchita nasce è nato nel 2010. Infine ci tiene a sottolineare che il suo aspetto fisico ha senza dubbio avuto un ruolo nella sua vittoria, ma che quella la si deve soprattutto alla sua voce, senza la quale non sarebbe arrivata dove è arrivata: “Non avrei vinto se non avessi buona voce, ma forse non avrei vinto se fossi salito come Tom”. 

La scelta di tenere la barba con l’aspetto da drag queen è stata una mossa anche per far parlare dei diritti e delle questioni LGBT. Ha inoltre ribadito il concetto sul discorso dell’essere gay o etero: “Io credo che si nasca o etero o gay, non è una scelta, non è che si sceglie di essere eterosessuali e all’epoca non avevo neanche le parole giuste per esprimere quelli che erano i miei sentimenti. Da piccola volevo fare la principessa, non principe e durante adolescenza è stato molto difficile. I ragazzi avevano delle parole per descrivere questo bambino che si vestiva da femmina ed era l’epoca in cui ho avuto difficoltà perché non avevo capito mia identità. La sociatà diceva che dovevo cambiare, poi, però, ho capito che l’unica persona a cui dovevo dar conto ero io”, dice, prima di spiegare che ai suoi l’ha detto a 17 anni, dopo che molti suoi amici erano già consci della sua vera identità e ammettendo di aver, forse, esagerato nel non avergli dato il tempo di capire: “È un viaggio molto lungo quello dell’accettazione, mi dicevo: “Forse i miei genitori non mi ameranno più”, ma è assurdo. Loro mi hanno sempre amata e mi amano in maniera incondizionata, però per anni ho combattuto con me stessa e a un certo punto gli ho detto: “Questa è la situazione”, ma non è stato giusto perché anche loro dovevano avere tempo per digerire e io li ho sconvolti, non gliene ho dato. Loro, però, mi hanno detto: “L’importante è che tu sia felice, è l’unica cosa che conta”. Quando sono apparsa sul palcoscenico con la barba, mamma mi ha detto: “Questi abiti li indosserai solo una volta, vero? Bene così puoi passarli a me”.

Si torna a parlare di Eurovision, ricordando le due vittorie italiane. Giletti ha chiesto a Conchita i motivi per cui l’Italia non vince più, ma l’artista austriaca afferma che anche l’Austria ha vinto solo due volte per cui può solo consigliare agli artisti di proporre qualcosa che li rappresenti, di fare quello che amano fare come ha fatto lei all’ESC 2014: “Mi ricordo le esibizioni di Sanremo, è bellissimo. Ma l’importante come sempre è divertirsi”.

L’intervista si chiude con Giletti che chiede a Conchita se taglierà mai la barba: E la barba non la toglierà mai? “Chissà. Magari mi stancherò di essere Conchita e la toglierò. Ma in quel caso non sarà più Conchita”.

Non è mancato un accenno ad una sua possibile presenza al Festival di Sanremo 2015, magari in veste di ospite d’onore. Conchita Wurst ha affermato che conosce il festival, che lo trova bellissimo e che le piacerebbe parteciparvi.

L’anno prossimo la cantante ci sarà nell’edizione 2015 dell’Eurovision che si svolgerà in Austria, in quanto paese vincitore dell’edizione precedente. La Wurst farà solo i collegamenti dalla Green Room, il luogo dove gli artisti in gara attendono il momento delle votazioni. Prima però c’è la partecipazione ai Golden Globe il prossimo 11 Gennaio e magari, chissà, un passaggio al Festival per portare anche in Italia il suo messaggio di tolleranza e lotta per l’uguaglianza.

Aggiornamento: Gli ascolti della puntata di ieri L’Arena condotto da Massimo Giletti su Rai1 ha portato ad uno share del 23.50% ovvero 4.270.000 telespettatori e uno share del 23.50%. 

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