ESC 2018 – Russia: Presentato “I won’t break” di Yulia Samoylova per Lisbona

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L’emittente pubblica russa Channel One (Первый канал) ha reso noto il brano “I won’t break” con cui Yulia Samoylova / Юлия Самойлова rappresenterà la Russia alla alla 63ª edizione dell’Eurovision Song Contest (Eurovisión 2018) che si terrà per la prima volta in assoluto in Portogallo, presso la MEO Arena (rinominata con il nome di ‘Altice Arena’) della città di Lisbona l’8, il 10 e il 12 maggio del prossimo anno, grazie alla vittoria di Salvador Sobral con “Amar pelos dois” (Loving for both of us).

“I won’t break” è stato reso noto stasera alle ore 21:00 ora di Mosca (19:00 CET) nel corso del telegiornale domenicale, Воскресное Время (Voskresnoe Vremja, Sunday News, Vremja della domenica).

Sul brano Yulia Samoylova / Юлия Самойлова ha dichiarato: “Non è una ballad delicata, ha un nucleo centrale molto forte. Parla di me e mi sento autentica quando la canto”.

Il brano, una power ballad totalmente in inglese, è stato scritto dallo stesso team dietro “Flame is burning”, la canzone russa prevista per il 2017 Netta Nemrodi / Нэтта Нимроди, Arie Burshtein / Арье Бурштейн e Leonid Gutkin / Леонид Гуткин, nome non nuovo per l’Eurovision Song Contest poiché ha lavorato per Dina Garipova che nel 2013 ha rappresentato la Russia con “What if”, per Polina Gagarina che nel 2015 ha rappresentato la Russia con “A million voices” e per Lidia Isac che nel 2016 ha rappresentato la Moldavia con “Falling Stars”. A curare la performance sul palco sarà Alexey Golubev, che aveva già lavorato a Vienna con la sopracitata Gagarina.

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Yulia (Yulia Samoylova, Юлия Самойлова) è nata nel 1989 nella città di Uchta / Ухта, nella Repubblica dei Komi. Fin da bambina, ha partecipato a vari concorsi, sia a livello locale che internazionale. Nel 2008 ha fondato il gruppo metal TeeraNova con cui ha registrato alcuni brani e si è esibita per due anni a livello locale. Nel 2013 ha partecipato alla edizione numero tre di Faktor A (Фактор А), la versione russa del talent The X Factor, classificandosi al secondo posto, stupendo tutti, tra l’altro, con una cover di “Molitva”. Successivamente ha pubblicato i singoli “Light” e “New Day”. All’età di 13 anni le è stata diagnosticata l’amiotrofia spinale di Werdnig-Hoffmann, che le ha fatto perdere l’uso delle gambe. Nel 2014 si è esibita nella cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici Invernali nel 2014 di Sochi, cantando l’inno “If you need a friend”.  

L’anno scorso, la cantate fu selezionata internamente per rappresentare la Russia all’Eurovision Song Contest  2017 di Kyiv con il brano “Flame is burning”. In seguito fu bandita dall’entrare in Ucraina dopo che si scoprì che entrò in Crimea nel 2015 senza il permesso delle autorità locali, in violazione della legge ucraina. L’EBU-UER propose, quindi, all’emittente pubblica russa di far esibire Yulia Samoylova via satellite, ma Channel One rifiutò, annunciando che non avrebbe trasmesso lo show. Questa decisione dell’emittente russa portò, quindi, alla squalifica del paese dall’Eurovision Song Contest dello scorso anno.

Si tratta della seconda cantante in sedia a rotelle dopo la polacca Monika Kuszyńska, che centrò la finale nel 2015. La cantante 28enne è costretta su una sedia a rotelle sin dall’infanzia a causa di un’atrofia muscolare spinale.

Il paese si esibirà nella seconda semifinale del 10 maggio. La televisione di Stato russa non ha trasmesso l’Eurovision Song Contest l’anno scorso svoltosi a Kiev – in risposta alla decisione delle autorità ucraine di non permettere alla cantante russa Yulia Samoylova di entrare nel paese. Kiev aveva vietato l’ingresso alla popstar disabile, dopo aver saputo che la giovane si era esibita nel 2015 in Crimea, violando le disposizione che proibiscono agli stranieri di recarsi senza autorizzazione nella penisola che la Russia si è annessa tre anni fa. 

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