Sanremo 2021: Il Festival potrebbe essere rinviato causa del Coronavirus e Paolo Bonolis lo trasformerebbe in un “Eurovision Song Contest”

Teatro-Ariston

Il Festival di Sanremo 2021 potrebbe essere rinviato a causa della pandemia da COVID-19 che ha coinvolto diverse regioni del mondo tra cui, più duramente, la Cina, l’Europa e gli Stati Uniti. È un’ipotesi che è stata avanzata da Walter Vacchino, il propietario del Teatro Ariston.

Intervistato dal sito Sanremonews.it, il patron del Teatro Ariston Walter Vacchino ha riflettuto sui lavori in vista del prossimo Festival di Sanremo alla luce della pandemia da Coronavirus. Nell’ipotesi che eventuali restrizioni vengano lasciate in vigore anche dopo la prima fase dell’emergenza sanitaria, Vacchino ha spiegato: “Serve un’ampia riflessione. Se la data di inizio febbraio non permette di fare un Festival con luci, lustrini e tutto il resto, allora può essere che si pensi di spostarlo in avanti di uno o due mesi. Ovviamente se tutto questo permette di essere più tranquilli per tutti i protagonisti, dagli artisti agli addetti ai lavori e se la programmazione Rai lo può prevedere. L’altra ipotesi, quella più ottimistica, è che ai primi di febbraio la situazione sia tale da permettere, rispondendo a certe norme, di godersi lo spettacolo come in qualsiasi altro teatro. C’è un’ultima ipotesi che non voglio nemmeno tenere in considerazione…”.

Stando a queste dichiarazioni, l’edizione del prossimo anno del Festival di Sanremo potrebbe non svolgersi a febbraio, come ormai tradizione, ed essere rinviata a marzo, o addirittura ad aprile, come ipotesi almeno sul campo.  Non cambierebbe nulla sul fronte dell’evento, ovviamente, mentre invece cambierebbe tutto per quanto riguarda l’abbinamento con l’Eurovision Song Contest.

Se lo spostamento dell’evento dovesse essere realmente spostato, potrebbero presentarsi alcune difficoltà sulla scelta del rappresentante dell’Italia all’Eurovision Song Contest 2021. I partecipanti alla settantunesima edizione del Festival di Sanremo, infatti, non sarebbero candidabili a partecipare alla manifestazione europea, perché probabilmente fuori dalla deadline che l’EBU-UER fissa ogni anno per la presentazione dei cantanti e dei brani.

Un Festival di Sanremo che dovesse essere spostato dopo quella data – situazione peraltro non inedita, già avvenuta negli anni ’70 –  renderebbe non eleggibili sia i cantanti che le canzoni in gara e quindi obbligherebbe la RAI ad una designazione interna. Non resta che attendere.

La RAI potrebbe quindi scegliere internamente il proprio rappresentante all’Eurovision Song Contes, sganciandosi, almeno per il 2021, dal Festival di Sanremo. Se così fosse, un’ipotesi che potrebbe essere presa in considerazione è quella di riconfermare Diodato che, a causa della cancellazione dell’Eurovision Song Contest 2020, non ha potuto rappresentare l’Italia a Rotterdam, con il brano “Fai rumore”.

Inoltre lo scorso 13 aprile, il conduttore Paolo Bonolis, intervistato da RTL 102.5 durante il programma W l’Italia, ha fatto delle dichiarazioni su una possibile conduzione del Festival di Sanremo 2021. 

Il conduttore storico di Mediaset (anche se per diversi anni è stato anche in RAI, aggiudicandosi la conduzione di due Festival) Bonolis si è espresso sul bisogno di un rinnovo del Festival di Sanremo. 

Pare che Bonolis sia stato contattato dalla Rai che lo vorrebbe al timone del prossimo festival di Sanremo e che lui, lo rifarebbe solo se potesse stravolgerlo, come condizione abbia chiesto cosa già rimarcata in passato, di far traslocare la manifestazione dal Teatro Ariston ad una location più ampia per renderla, nelle dinamiche dello show televisivo, più simile all’Eurovision Song Contest: “L’ho detto tante volte (…), me lo hanno chiesto anche, ci si è anche ragionato sopra. Se devo fare una cosa la voglio fare come potrebbe essere realizzata secondo le mie intenzioni e credo che Sanremo abbia la necessità di una nuova sede per potersi contemporaneizzare al meglio. Credo che il Teatro Ariston, storica e meravigliosa sede, abbia esaurito le sue possibilità dal punto di vista tecnologico. Servirebbe uno spazio più ampio per renderlo più vicino a uno European contest, a una cosa del genere, una produzione più importante”.

Non è la prima volta, comunque, che Bonolis manifesta questa sua idea. Già nel 2017 il conduttore aveva fatto delle dichiarazioni simili. Chissà che l’ipotesi auspicata da Bonolis non possa essere la migliore per il ripensamento del Festival di Sanremo post Coronavirus. Una location più ampia potrebbe assicurare anche un respiro internazionale alla kermesse. E la location potrebbe essere individuata proprio nel vecchio mercato dei fiori, sempre secondo Bonolis.

Da quando si è conclusa la 70esima edizione del Festival di Sanremo, una delle più seguite negli ultimi 15 anni, sono iniziate le “scommesse” su chi potrebbe essere il prossimo direttore artistico. Il 2020 ha visto la straordinaria conduzione di Amadeus, affiancato da Rosario Fiorello, Tiziano Ferro e un cast di dieci donne eccezionali che si sono alternate sul palco dell’Ariston insieme a lui.

In effetti il Festival di Sanremo, dovrà avere una nuova formula. Il Festival di Sanremo va inserito nella più ampia revisione dell’intrattenimento televisivo, ed è proprio in questo contesto che stanno lavorando già gli autori. Intanto per Sanremo 2021 si sta pensando soltanto ad artisti solisti. Si eviterebbero così gruppi che potrebbero non essere idonei al rispetto delle possibili nuove regole disposte dalla post emergenza coronavirus.

Diversa la sorte dell’Eurovision Song Contest, che per il 2020 è stato annullato. Per l’Italia, avrebbe dovuto partecipare Diodato con “Fai Rumore” – a seguito della vittoria al Festival di Sanremo – ma il cantautore pugliese comparirà comunque nella serata speciale che sarà trasmessa il 16 maggio prossimo. L’imminenza della manifestazione e il perdurare dell’emergenza sanitaria hanno imposto la cancellazione del Festival che era in programma a Rotterdam. Ciononostante, la macchina non si è fermata e propone uno show differente rispetto alla tradizione, con uno spettacolo senza gara che hanno ribattezzato con il titolo Eurovision: Europe Shine A Light.

Nello show in programma il 16 maggio conterrà le canzoni che avrebbero dovuto gareggiare ma anche alcune hit del passato, per la durata totale di 2 ore, con la conduzione di Chantal Janzen, Edsilia Rombley e Jan Smit. Non si conoscono ancora le modalità di trasmissione delle altre reti, ma lo show sarà trasmesso sicuramente sul canale ufficiale YouTube di Eurovision Song Contest. Inoltre, la serata speciale sarà un grande contenitore musicale che raccoglierà le eccellenze europee, comprese quelle italiane, anche degli anni scorsi.

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