ESC 2022 – Italia: Ecco la prima prova per l’Italia con Mahmood senza Blanco

Mahmood torna all’Eurovision Song Contest a distanza di tre anni dal secondo posto a Tel Aviv con “Soldi”, brano vincitore di Sanremo 2019. Questa volta, però, il 30enne artista milanese non affronta l’esperienza alla manifestazione da solo, ma con Blanco, con il quale ha trionfato allo scorso Festival della canzone italiana con “Brividi”.

Oggi, però, alla prima giornata di prove per la delegazione italiana al PalaAlpitour, che quest’anno tra il 10 e il 14 maggio ospita l’Eurovision grazie alla vittoria dei Maneskin all’edizione dello scorso anno con “Zitti e buoni”, Mahmood si è presentato da solo. Il cantante di “Blu celeste”, come ieri, è infatti impegnato anche stasera in una data del suo tour a Firenze.  

“Ho dormito solo tre ore perché ieri sera ero a Madrid per un live, ma siamo ovviamente super eccitati di essere qui”, racconta dal canto suo Alessandro Mahmoud – questo il nome all’anagrafe del 29enne artista nato a Milano – in un video. La clip, pubblicata sul canale TikTok ufficiale dell’Eurovision e riportato più sotto, mostra alcuni spezzoni delle prove che vedono il cantante, con indosso un lungo cappotto nero in pelle con degli occhiali da sole bianchi per coprire le sole “due ore di sonno”, provare la performance e le posizione sul palco con un collaboratore.

La voce di “Soldi” ha poi partecipato al primo meet&greet in rappresentanza dell’Italia all’Eurovision Song Contest 2022, dove si è confrontato con la stampa. “La mia esperienza all’Eurovision nel 2019 mi ha offerto la possibilità di far conoscere la mia musica in tutta Europa. È stata un’esperienza fantastica e indimenticabile”, ha raccontato ai giornalisti Mahmood dopo le prime prove, di cui si è detto soddisfatto “solo al 60%, perché si può migliorare”.

Ripensando poi alla sua prima partecipazione al contest e la sua nuova esperienza in coppia con Blanco, il cantante ha spiegato: “Nel 2019 a Tel Aviv portavo il brano ‘Soldi’, che parlava di me, della mia storia e della mia infanzia. Stavolta è un’altra cosa. Ora canto con Blanco e ‘Brividi’ racconta tutta un’altra storia. La cosa bella nella musica è che ogni volta puoi dire cose diverse in modi diversi. E questa volta, è un’esperienza completamente nuova essere qui e cantare in due, perché mi permette di imparare sempre qualcosa di diverso”.

A proposito di “Brividi”, nato con Michelangelo, il produttore di Blanco, Alessandro ha poi sottolineato: “La canzone parla di due diverse generazioni che provano gli stessi sentimenti, e che hanno la stessa paura di mostrare i propri sentimenti a qualcun altro”. Ha aggiunto: “Per noi è normale che sia una ballad scritta e interpretata da due uomini, è una cosa strana per gli altri, forse. Per noi è del tutto normale e questa canzone è venuta in modo del tutto naturale. Noi tutti siamo vulnerabili, ma anche forti”.

Per poi rispondere alla domanda di un giornalista se ha mai pensato di tradurre il singolo sanremese di quest’anno in spagnolo, Mahmood ha spiegato di averci provato con altre sue canzoni e, desideroso di cantare presto in questa lingua, ha raccontato di voler “scrivere qualcosa di nuovo in spagnolo, perché amo la Spagna”.

Nel corso dell’incontro con la stampa, un giornalista ha poi ricordato il “Fuck Putin” dei Måneskin al Coachella e ha chiesto a Mahmood, che ha cantato addirittura per la pace a Expo Dubai, se insieme a Blanco ha in mente di lanciare dal palco dell’edizione 2022 di ESC qualche messaggio per l’Ucraina. Il cantante ha risposto: “Io credo che non debba essere una competizione. Dobbiamo semplicemente supportare questa situazione, perché è terribile. A volte mi sento inutile e mi chiedo cosa possiamo fare?”. A proposito di una prossima collaborazione dopo l’Eurovision con Riccardo Fabbriconi, vero nome del 19enne artista di Brescia, Alessandro ha invece spiegato: “Ci piacerebbe, ma sia io che lui siamo impegnati con i nostri tour e andare in studio ora è un pò complicato. Vedremo in futuro, spero ci sia la possibilità”.

Inoltre, Achille Lauro (vincitore del contest “Una voce per San Marino”), sta rappresentando San Marino all’Eurovision Song Contest 2022, in programma dal 10 al 14 maggio a Torino, con il brano “Stripper”.

Dopo il debutto dello scorso 2 maggio tra nebbie e fiamme e con indosso un vestito nero lucido e attillato con tanto di pelliccia, oggi il cantante romano è tornato a calcare il palco del Pala Olimpico per la seconda giornata di prove. La voce di “Rolls Royce” si è presentato in scena con cappello in testa e un abito in pizzo attillato nero addosso, accompagnato da Boss Doms e due batteristi chiusi all’interno delle due gabbie poste ai lati del palco, che costituiscono il piano scenico insieme al toro meccanico. Il tutto enfatizzato da fuochi d’artificio.

Al termine della prova, accompagnato dal capo delegazione Alessandro Capicchioni, Achille Lauro ha nuovamente incontrato in giornalisti per la sua seconda conferenza alla sessantaseiesima edizione dell’Eurovision Song Contest, tornato nel nostro Paese grazie alla vittoria dei Måneskin con “Zitti e buoni” l’anno precedente e che quest’anno vedrà l’Italia venire rappresentata da Blanco e Mahmood.

Il cantante di “C’est la vie” ha così soddisfatto alcune curiosità della stampa estera, rispondendo – per esempio – a domande sull’origine del suo nome d’arte, su come si chiama il toro meccanico della sua performance (“Si chiama Roberta”, risponde Achille sorridendo), sull’ispirazione dietro ai suoi outfit e sulla sua decisione di partecipare all’Eurovision.

“Sono molto contento della seconda prova. In generale reputo Eurovision un’esperienza incredibile e una grande opportunità. Sono contento perché è un evento che ha molto rispetto per le performance e gli artisti”, ha spiegato Lauro De Marinis, questo il nome all’anagrafe dell’artista che ha poi raccontato: “Certo, che avrei partecipato all’Eurovision anche se non fosse stato organizzato qui”.

Ad Achille Lauro è poi stato chiesto da un giornalista quando gli è venuta l’idea di partecipare a Eurovision, tenendo conto che ha anche partecipato a Sanremo 2022 con “Domenica”.

Il cantante ha risposto: “Ho suonato davvero ovunque in Italia e questo è un altro modo per portare la mia performance in giro, soprattutto visto il momento così difficile di questi anni per la pandemia”. Quando gli è stato poi domandato di specificare il momento preciso in cui ha deciso di partecipare, Lauro ha spiegato: “In generale, a Sanremo ti proponi e ti prendono”. Ha preso quindi la parola Alessandro Capicchioni per aggiungere, in inglese per rispondere all’addetto della stampa estera: “San Marino invited Achille before he started doing Sanremo” (“San Marino ha invitato Achille Lauro prima che facesse Sanremo”). In una puntata del programma radiofonico Nightcall su Radio DeeJay condotto da da Chicco Giuliani, lo scorso febbario il giornalista sammarinese Alan Gasperoni aveva già narrato che per “Una voce per San Marino” “la fase di selezioni era stata chiusa prima di Sanremo. Il nome di Achille Lauro era arrivato prima di Sanremo. Per questo invece ad esempio non è stato possibile coinvolgere il nome de La rappresentante di Lista, che in questi giorni aveva fatto una boutade: i tempi erano troppo stretti”.

Durante la conferenza stampa odierna, alla risposta di Achille Lauro, il giornalista ha quindi posto un’altra domanda: “Cosa sarebbe successo se avessi vinto Sanremo? Avresti rappresentato due paesi?”. E Alessandro Capicchioni ha risposto: “Non porre limiti ai miracoli”.

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