- Periodo: Sabato, 21 Marzo 1964
- Presentatore (i): Lotta Wæver
- Trasmesso da: Danmarks Radio (DR)
- Sede: Tivolis Koncertsal (Copenaghen, Danimarca)
- Brano Vincitore:
“Non ho l’età (per amarti)” – Gigliola Cinquetti (Italia) (1°)
- Participanti: 16 paesi
- Debuttanti: Portogallo
- Ritorni: Nessuno
- Ritiri: Svezia
- Nil Points: Germania, Portogallo, Svizzera, Jugoslavia.
- Struttura di voto: Ognuno dei dieci giurati per ogni paese assegna 5, 3 e 1 punto alle sue tre canzoni preferite.
- Orchestra: Diretta dai maestri: Karsten Andersen, Tavares Belo, Willy Berking, Michel Colombier, Johannes Fehring, George de Godzinsky, Rafael de Ibarbia Serra, Jacques Denjean, Gianfranco Monaldi, Kai Mortensen, Fernando Paggi, Franck Pourcel, Harry Rabinowitz, Henry Segers, Radivoj Spasic e Dolf van der Linden.
- Interval Act: Ballet-Harlequinade
Il nono Gran Premio Eurovisione della Canzone si tenne a Copenaghen (Danimarca) il 21 marzo 1964.
ordine | paese | interprete(I) | CANZONE – traduzione | PUNTeggIo | POSIZIONE |
---|---|---|---|---|---|
01 | ![]() |
Hugues Aufray | Dès que le printemps revient (Once spring returns) | 014 | 04 |
02 | ![]() |
Anneke Grönloh | Jij bent mijn leven (You are my life) | 002 | 010 |
03 | ![]() |
Arne Bendiksen | Spiral | 006 | 08 |
04 | ![]() |
Bjørn Tidmand | Sangen om dig (The song about you) | 004 | 09 |
05 | ![]() |
Lasse Mårtenson | Laiskotellen (Idling) | 009 | 07 |
06 | ![]() |
Udo Jürgens | Warum nur, warum? (Only why, why?) | 011 | 06 |
07 | ![]() |
Rachel | Le chant de Mallory (Mallory’s song) | 014 | 04 |
08 | ![]() |
Matt Monro | I love the little things | 017 | 02 |
09 | ![]() |
Nora Nova | Man gewöhnt sich so schnell an das Schöne (How quickly we get used to nice things) | 000 | 13 |
10 | ![]() |
Romuald | Où sont-elles passées? (Where have they gone?) | 015 | 03 |
11 | ![]() |
António Calvario | Oração (Prayer) | 000 | 13 |
12 | ![]() |
Gigliola Cinquetti | Non ho l’eta (per amarti) [I’m not old enough (to love you)] | 049 | 01 |
13 | ![]() |
Sabahudin Kurt (Сабахудин Курт) | Život je sklopio krug (Живот је склопио круг, Life has come full circle) | 000 | 13 |
14 | ![]() |
Anita Traversi | I miei pensieri (My thoughts) | 000 | 13 |
15 | ![]() |
Robert Cogoi | Près de ma rivière (Nearby my river) | 002 | 10 |
16 | ![]() |
Nelly, Tim & Tony (Los TNT) | Caracola (Conch) | 001 | 12 |
Paesi partecipanti
Paesi partecipanti
Paesi che hanno partecipato in passato, ma non nel 1964
Nel 1964, la Svezia dovette ritirarsi dal concorso a causa di uno sciopero degli artisti, ma i paesi partecipanti furono ancora sedici poiché il Portogallo aderì al concorso, che rimarrà fisso sulla scena eurovisiva, se si eccettua l’assenza del 2013.
Un uomo entrò sulla scena, dopo l’esibizione svizzera, con uno striscione che diceva “Boicotta Franco e Salazar”, entrambi erano allora dittatori in Spagna e in Portogallo. Il regista spostò l’inquadratura sul tabellone del punteggio e l’uomo fu fatto uscire con la forza.
Il sistema di voto fu modificato ancora una volta: l’insieme dei membri di ogni giuria fu ridotto da 20 a 10 con a disposizione 9 punti da assegnare. La canzone che avesse ricevuto la maggior parte dei voti dalla giuria avrebbe avuto 5 punti, la seconda 3 punti e la terza un punto. Nel caso una canzone avesse guadagnato tutti i voti, a questa canzone sarebbero stati assegnati tutti e 9 i punti e se soltanto due canzoni avessero ricevuto tutti i voti alla prima sarebbe stati assegnati 6 punti ed alla seconda 3 punti. Se tre canzoni avessero ricevuto tutti i voti, alla prima sarebbero toccati 5 punti, alla seconda 3 punti ed alla terza 1 punto.
Questo tentativo di evitare nul points, ancora una volta, ha effetto negativo: il Portogallo, la Svizzera, Germania Ovest e la Iugoslavia non ebbero nessun punto, mentre l’Italia vinse con la sedicenne Gigliola Cinquetti, che conquistò larga fama, cantando “Non ho l’età”.
La cantante veronese, che aveva allora neanche 16 anni e mezzo, vince con una canzone entrata nella storia della musica italiana e non solo, “Non ho l’età”. Anzi, non vince: stravince. Perché prende 49 punti dalle giurie, distanziando la seconda, “I Love the Little Things” di Matt Monro, di 32 punti. Talmente grande è l’effetto fatto sul pubblico in Danimarca che, al termine dell’esibizione, la Cinquetti si prende un lungo applauso e viene addirittura richiamata per un secondo inchino, mentre la BBC ritrasmette la sua esibizione anche il giorno dopo.
Altri artisti ben noti furono Hugues Aufray, rappresentante dell Lussemburgo che si classificò al quarto posto con la canzone “Dès que le printemps revient”, ed Udo Jürgens, rappresentante dell’Austria al quinto posto con “Warum nur warum?”.
La Svizzera si presenta, di nuovo, con Anita Traversi che canta, anche stavolta in italiano, il brano “I miei pensieri”.
È proprio durante l’esibizione svizzera che si verifica un episodio che avrà delle conseguenze: un uomo entra con un cartello recante la scritta “Boicottate Salazar e Franco”, i dittatori al tempo al potere in Portogallo e Spagna. L’uomo viene rapidamente rimosso, ma in Spagna, da quel momento e fino alla fine della dittatura franchista, il concorso sarà mandato in differita di alcuni secondi.
Infine, questo è uno dei due anni (l’altro è il 1956) di cui quasi non esistono testimonianze video. I nastri, infatti, sono finiti distrutti in un incendio occorso nella tv danese (almeno secondo la versione ufficiale, perché c’è chi non ci crede). È rimasto solo qualche spezzone in mano alla NDR tedesca.
Gigliola Cinquetti parteciperà ancora una volta all’ESC nel 1974, l’anno del fenomeno ABBA, col brano Sì. Nel 1991, invece lo presenterà insieme a Toto Cutugno.
Tabellone dei risultati:
Ci ha messo pochissimo, Gigliola Cinquetti, a diventare un’artista di fama italiana, europea, se vogliamo anche mondiale.
Prima dell’Eurovision, aveva cominciato la carriera a 15 anni, in quella straordinaria fucina di talenti che è stata, ed è tuttora, il Festival di Castrocaro Terme, altrimento noto come Concorso per Voci Nuove. Nel 1963, aveva reinterpretato con successo una notevole canzone dell’indimenticato Giorgio Gaber, Le strade di notte.
Il 1964 è l’anno in cui si impone all’attenzione internazionale, ma prima ancora nazionale. La prima volta è a Sanremo, in coppia con Patricia Carli. E’ proprio Non ho l’età che la porta al successo, in un abito verde che poi diventerà nero in quel di Copenaghen, con la prima, debordante vittoria italiana.
E qui Non ho l’età spiccherà il volo verso il successo internazionale, assieme alla sua principale interprete.
In Italia sarà prima solo per due settimane, e solo perché ci sarà un’altra storica canzone italiana a “rubarle” il posto, Una lacrima sul viso di Bobby Solo, ma in Europa troverà i seguenti riconoscimenti: terza in Olanda, quarta in Irlanda, ottava in Svezia, 17a in Gran Bretagna (che è come una top 5 in tutti gli altri paesi, questo va detto chiaramente, allora come oggi).
Quanto alle incisioni, ce ne saranno in diverse lingue: inglese, francese, tedesco, spagnolo e addirittura giapponese. Per non parlare, ovviamente, delle cover.
In Italia, Gigliola Cinquetti continuerà ad essere di successo nei successivi 10 anni,e tornerà a Sanremo diverse volte: vincerà nel 1966 con Domenico Modugno interpretando Dio come ti amo (sulla questione torneremo…), ma nell’epoca della doppia interpretazione avrà al fianco gente del calibro di Connie Francis, France Gall, Bobby Solo, Ray Conniff. Tra il 1964 e il 1974 salterà la rassegna dei fiori solo una volta, nel 1967.
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