- Periodo: Sabato, 8 aprile 1967
- Presentatore(i): Erica Vaal
- Trasmesso da: Österreichischer Rundfunk (ÖRF)
- Sede: Großer Festsaal der Wiener Hofburg / Hofburg Palace, Vienna (Austria)
- Brano Vincitore:
“Puppet on a string” – Sandie Shaw (Regno Unito) (1°)
- Participanti: 17 paesi
- Debuttanti: Nessuno
- Ritorni: Nessuno
- Ritiri: Danimarca
- Nil Points: Svizzera
- Struttura di voto: Dieci giurati per ogni paese hanno a disposizione un punto ciascuno da dare solo alla loro canzone preferita.
- Orchestra: Diretta dai maestri: Manuel Alejandro, Aimé Barelli, Francis Bay, Øivind Bergh, Willy Berking, Giancarlo Chiaramello, Johannes Fehring, Noel Kelehan, Hans Möckel, Mats Olsson, Franck Pourcel, Marijo Rijavec, Ossi Runne, Armando Tavares Belo, Dolf van der Linden e Kenny Woodman.
- Interval Act: Wiener Sängerknaben
Il dodicesimo Gran Premio Eurovisione della Canzone si tenne a Vienna (Austria) il 8 aprile 1967.
ordine | paese | interprete(I) | CANZONE – traduzione | PUNTeggIo | POSIZIONE |
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01 | ![]() |
Thérèse Steinmetz | Ring-dinge-ding (Ringe-dinge, Ring-ding-a-ding) | 002 | 14 |
02 | ![]() |
Vicky Leandros | L’amour est bleu (Love is blue) | 017 | 04 |
03 | ![]() |
Peter Horten | Warum es 100.000 sterne gibt (Why are there a hundred thousand stars) | 002 | 14 |
04 | ![]() |
Noëlle Cordier | Il doit faire beau là-bas (The weather must be good there) | 020 | 03 |
05 | ![]() |
Eduardo Nascimento | O vento mudou (The wind changed) | 003 | 12 |
06 | ![]() |
Géraldine | Quel cœur vas-tu briser? (Which heart are you going to break?) | 000 | 17 |
07 | ![]() |
Östen Warnerbring | Som en dröm (Like a dream) | 007 | 08 |
08 | ![]() |
Fredi | Varjoon-suojaan (To the shadow – to safety) | 003 | 12 |
09 | ![]() |
Inge Brück | Anouschka | 007 | 08 |
10 | ![]() |
Louis Neefs | Ik heb zorgen (I have worries) | 008 | 07 |
11 | ![]() |
Sandie Shaw | Puppet on a string | 047 | 01 |
12 | ![]() |
Raphael | Hablemos del amor (Let’s talk about love) | 009 | 06 |
13 | ![]() |
Kirsti Sparboe | Dukkemann (Puppet man) | 002 | 14 |
14 | ![]() |
Minouche Barelli | Boum-badaboum | 010 | 05 |
15 | ![]() |
Lado Leskovar (Ладо Лесковар) | Vse rože sveta (All the flowers of this world) | 007 | 08 |
16 | ![]() |
Claudio Villa | Non andare più lontano (Don’t go far away anymore) | 004 | 11 |
17 | ![]() |
Sean Dunphy | If i could choose | 022 | 02 |
Partecipazione mancate
• Italia: “Non Pensare A Me” (Italian) – Claudio Villa. Italy was represented by Claudio Villa, with the song ‘”Non andare più lontano”, at the1967 Eurovision Song Contest, which took place on 8 April in Luxembourg City. As always until this date, broadcaster RAI chose one of the winning performers from the year’s Sanremo Music Festival as their singer, but for the first time they opted not to send the winning Sanremo song “Non pensare a me” as their entry. This was Villa’s second Eurovision appearance, having previously participated in the 1962 contest.
Paesi partecipanti
Paesi partecipanti
Paesi che hanno partecipato in passato, ma non nel 1967
Nel 1967, la Danimarca decise di non partecipare al concorso (tornerà solo nel 1978), riducendo così il numero dei paesi partecipanti a diciassette.
Per la prima volta ci fu una telecamera nella “green room”, la sala in cui i cantanti aspettano i risultati delle votazioni.
Il concorso ebbe una cornice molto glamour: la scena comprendeva tre specchi girevoli e una scala come ingresso in mezzo al palco.
Il sistema di voto ritornò ad essere quello usato nel 1957, facendo partecipare dieci giurati per ogni paese i quali potevano assegnare un voto alla loro canzone preferita. Metà dei giurati dovevano avere meno di trent’anni.
Lo scrutinatore dell’EBU-UER, Clifford Brown rilasciò alcune dichiarazione non proprio gentili nei riguardi della presentarice, Erica Vaal. Era così confusa che annunciò il Regno Unito come vincitore mentre ancora un paese doveva votare.
Tre sono gli artisti di ritorno: Raphael per la Spagna (presente nel 1966), Kristi Sparboe per la Norvegia (presente nel 1965, e per lei non sarà l’ultima volta), e Claudio Villa per l’Italia (nel 1962 partecipò con “Addio, addio”).
Dopo che per cinque volte arrivò secondo, per la prima volta, il vincitore del “Gran Premio” fu il Regno Unito con il brano “Puppet on a string” eseguito da Sandie Shaw. La ragazza dell’Essex coglie questo successo a 20 anni e con un enorme margine di vantaggio nei confronti di Sean Dunphy, secondo per l’Irlanda con “If I could choose”: 25 punti (47-22). Per di più, la canzone avrà successo non solo in patria (arrivando al numero 1) e in Irlanda, ma anche in Austria, Germania Ovest e Norvegia (anche in questi paesi, numero 1). È uscita in varie lingue, sempre con la voce della Shaw: francese, tedesco, spagnolo e italiano come “La danza delle note”.
La Svizzera rimase a zero punti con “Quel cœur vas-tu briser?” di Géraldine.
Ma la canzone, forse, più famosa di questa edizione è “L’amour est bleu” eseguita da Vicky Leandros, greca di origine, per il Lussemburgo classificandosi al quarto posto. Il leggendario Frank Sinatra è arrivato a farne una cover. In Francia, Paul Mauriat l’ha reincisa “Love Is Blue (L’Amour Est Bleu)” e portata al primo posto nella Billboard Hot 100: ad oggi, è l’unica canzone in francese ad esserci riuscita. La cantante ritornerà, per vincere, nel 1972.
Claudio Villa torna all’Eurovision song Contest e si classifica undicesimo con la canzone “Non andare più lontano”.
Tabellone dei risultati:
Diciamolo subito, il 1967 per la musica italiana è già un anno difficile senza bisogno di problemi legati all’Eurovision Song Contest. La questione legata alla tragica morte di Luigi Tenco rimarrà per sempre nelle memorie di questo anno, a prescindere da qualsiasi canzone e qualsiasi evento.
Ciò detto, l’Italia all’Eurovision Song Contest riporta Claudio Villa, che aveva vinto Sanremo con Non pensare a me, in coppia con Iva Zanicchi.
Tuttavia, succede quello che mai era avvenuto prima e che, con gli anni, diventerà un fatto consolidato: Villa cambia brano.
Ci sono due versioni diverse del perché la canzone vincitrice del Festival sia stata sostituita in sede eurovisiva. La prima è quella che vuole che Non pensare a me fosse troppo difficile da accorciare, il che avrebbe indotto il cambio.
La seconda, invece, l’ha raccontata in un’intervista a cverdier.blogspot.it Alberto Testa, l’autore di Non pensare a me. Riportiamo il virgolettato:””Non pensare a me” vinse il Festival mentre “Quando dico che ti amo” di Tony Renis e mia, si classificò seconda. Per me, grandi risultati ma fu un Festival terribile: 1967, il Festival di Luigi Tenco. Festeggiamenti non se ne fecero davvero. Però Tino Ansoldi, discografico e suocero di Iva Zanicchi mi disse: ”Ho capito tutto. Iva canterà solo canzoni tue! Sei troppo forte!”. Poi ci fu la guerra tra RI-FI e Fonit Cetra per l’Eurofestival: chi inviare? Zanicchi o Villa? Ognuna sentiva di avere il merito della vittoria e quindi pretendeva di rappresentare l’Italia col proprio artista e con la canzone vincitrice di Sanremo, come era stato fino ad allora, d’abitudine. Per chiudere le discussioni, finirono col decidere che chiunque fosse andato avrebbe portato una canzone diversa. Sciorilli ed io preparammo immediatamente per Iva un nuovo brano: “Non dire mai (la prima cosa che ti viene in mente)” ma poi all’Eurofestival ci andò Claudio Villa con “Non Andare Più Lontano”. In aggiunta successe che Iva, nonostante le promesse del suocero discografico, non fece il disco di “Non dire mai”. Sciorilli ed io ci rimanemmo tanto male che passammo la canzone proprio a Claudio Villa per Canzonissima del 1969 (il lato B di “Non È La Pioggia”, finalista il 6 gennaio 1970). “
Il Reuccio, però, non trarrà giovamento da questa scelta. Un solo punto da Irlanda, Regno Unito, Spagna e Svizzera per “Non andare più lontano”, per un undicesimo posto a quota 4 punti. La canzone, peraltro, non troverà grandi riscontri neanche in Italia, pur non intaccando comunque la carriera e la popolarità di Villa, già raccontata nella nota relativa alla sua partecipazione del 1962.
Dopo l’Eurovision, Villa partecipa numerose volte a Canzonissima, torna tre volte negli Anni ‘70 a Sanremo e fonda anche una sua radio privata, Radio Lazio. Nel 1982, torna a Sanremo, ma finisce escluso nella prima serata: ne segue una litigata non indifferente col direttore artistico Gianni Ravera, che si risolverà nel giro di pochi giorni.
Ed è proprio a Sanremo che Pippo Baudo, durante l’ultima serata dell’edizione 1987, annuncia l’avvenuta morte di Claudio Villa, occorsa a Padova per una pancreatite con annesso infarto. Sulla sua tomba, ubicata nel cimitero San Sebastiano in Rocca di Papa, si può leggere: “Vita sei bella, morte fai schifo”.
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