- Periodo: Sabato, 25 marzo 1972
- Presentatore (i): Moira Shearer
- Trasmesso da: British Broadcasting Corporation (BBC)
- Sede: Usher Hall (Edimburgo, Scozia, Regno Unito)
- Brano vincitore:
“Après toi” – Vicky Leandros (Lussemburgo) (3°)
- Participanti: 18 paesi
- Debuttanti: Nessuno
- Ritorni: Nessuno
- Ritiri: Nessuno
- Nil Points: Nessuno
- Struttura di voto: Ognuno dei due membri della giuria per ogni paese (uno tra 16 e 25 anni e l’altro tra 25 e 55 anni) votano ogni canzone con un punteggio da 1 a 5 punti.
- Orchestra: Diretta dai maestri: Augusto Alguero, Raymond Bernard, Charles Camilleri, Jean-Pierre Festi, Richard Hill, Nikica Kalogjera, Erich Kleinschuster, Carsten Klouman, Paul Kuhn, David MacKay, Klaus Munro, Mats Olsson, Colman Pearce, Franck Pourcel,Gianfranco Reverberi, Ossi Runne, Henri Segers e Harry van Hoof.
- Intervallo: Tattoo at Edinburgh Castle
Il diciassettesimo Gran Premio Eurovisione della Canzone si tenne a Edimburgo (Regno Unito) il 25 marzo 1972.
ordine | paese | interprete(i) | canzone – traduzione | PUNTeggio | posizione |
---|---|---|---|---|---|
01 | ![]() |
Mary Roos | Nur die liebe läßt uns leben (Only love lets us live) | 107 | 03 |
02 | ![]() |
Betty Mars | Comé-comédie (Comic comedy) | 081 | 11 |
03 | ![]() |
Sandie Jones | Ceol an ghrà (The music of love) | 072 | 15 |
04 | ![]() |
Jaime Morey | Amanece (It’s dawning) | 083 | 10 |
05 | ![]() |
The New Seekers | Beg, steal or borrow | 114 | 02 |
06 | ![]() |
Grethe Kausland & Benny Borg | Småting (Little things) | 073 | 14 |
07 | ![]() |
Carlos Mendes | A festa da vida (The party of life) | 090 | 07 |
08 | ![]() |
Véronique Müller | C’est la chanson de mon amour (This is the song of my love) | 088 | 08 |
09 | ![]() |
Helen & Joseph | L-Imħabba (Love) | 048 | 18 |
10 | ![]() |
Päivi Paunu & Kim Floor | Muistathan (Remember) | 078 | 12 |
11 | ![]() |
Milestones (The Milestones) | Falter im wind (Butterfly in the Wind) | 100 | 05 |
12 | ![]() |
Nicola di Bari | I giorni dell’ arcobaleno (The Rainbow Days) | 092 | 06 |
13 | ![]() |
Tereza Kesovija (Тереза Кесовија) | Muzika i ti (Музика и ти, Music and you) | 087 | 09 |
14 | ![]() |
Family Four | Härliga sommardag (Lovely summer day) | 075 | 13 |
15 | ![]() |
Anne-Marie Godart & Peter McLane | Comme on s’aime (How we love each other) | 065 | 16 |
16 | ![]() |
Serge & Christine Ghisoland | À la folie ou pas du tout (Madly or not at all) | 055 | 17 |
17 | ![]() |
Vicky Leandros | Après toi (After you) | 128 | 01 |
18 | ![]() |
Sandra & Andres | Als het om de liefde gaat (When It’s All About Love) | 106 | 04 |
Paesi partecipanti
Paesi partecipanti
Paesi che hanno partecipato in passato, ma non nel 1972
Non riuscendo a trovare un luogo adeguato, il Principato di Monaco rinunciò ad ospitare il “Gran Premio” del 1972, dando così un’altra opportunità al Regno Unito di essere l’organizzatore dell’evento, che questa volta si tenne ad Edimburgo, in Scozia (prima e unica volta).
Per quest’anno, non c’è nessun ritiro né debutto: le nazioni in gara sono sempre le stesse 18 del 1971.
Per la prima volta fu usato uno schermo, in cui appariva la foto del cantante e il titolo del brano, prima di ogni esibizione.
Le regole di voto sono le stesse dell’anno prima: due giudici, uno di 16-25 anni e uno di 26-55, che votano da 1 a 5 punti: totale, da 2 a 10 punti. Niente nul points, ancora.
Ci sono vari artisti di ritorno. Tornano, via secondo Melodifestivalen consecutivo, i Family Four svedesi. Torna Carlos Mendes per il Portogallo, dal 1968. Torna, questa volta per la Yugoslavia, Tereza Kesovija, che nel ’66 aveva partecipato per Monaco.
Soprattutto, ritorna Vicky Leandros (per quanto sia una delle massime espressioni della musica di Grecia), in quota Lussemburgo tanto nel 1967 quanto nel 1972. Ed è proprio lei a vincere, con la canzone “Aprés toi”. La canzone, dopo l’Eurovision, ha successo in Gran Bretagna e Irlanda come “Come What May”. Oltre al francese e all’inglese, la Leandros userà cinque lingue per altrettante cover della canzone. Ci saranno parecchie cover successive, fra cui una di Paloma San Basilio, che la inciderà come Si te vas (invece della Y despues originale).
Dietro la Leandros, appunto prima a quota 128, si piazzano i padroni di casa New Seekers, un gruppo che ha subito parecchi cambi di formazione nella sua storia, con 114 punti. Terzo posto per Mary Roos, che porta la lingua tedesca sul podio con Nur die Liebe läßt uns leben.
Per l’Irlanda, c’è l’unica canzone in lingua nativa della sua storia (in verità, un fiasco: Sandie Jones finisce quindicesima).Malta arrivò ultima ancora una volta.
L’Irlanda sorprese tutto il pubblico con un brano in gaelico irlandese.
L’Italia si piazza al sesto posto con Nicola Di Bari, interpretando “I giorni dell’arcobaleno”.
Tabellone dei risultati:
Tra il 1970 e il 1972, uno dei cantanti più apprezzati in Italia, e di indubbio successo, è Nicola Di Bari. Due vittorie e un secondo posto a Sanremo, una vittoria a Canzonissima. E dopo La prima cosa bella e Il cuore è uno zingaro, arrivano Chitarra suona più piano e poi I giorni dell’arcobaleno. Sono canzoni che vengono ancora oggi celebrate (qualcuno ricorderà la recente cover di Malika Ayane de La prima cosa bella).
E proprio su I giorni dell’arcobaleno è incentrata la storia di Di Bari all’Eurovision 1972. Il cantante nativo di Zapponeta (paesino di poco più di 3mila abitanti in provincia di Foggia) ci arriva non perché ha vinto Sanremo, ma perché è risultato primo a Canzonissima. Eppure, decide di portare a Edimburgo la canzone vincitrice della rassegna dei fiori.
Abbiamo, qui, un altro pezzo di storia. Succede, a Sanremo, che delle parti de I giorni dell’arcobaleno vengano censurate, perché all’epoca i tabù da infrangere, in Italia, erano parecchi, soprattutto in materia femminile. Queste parti, uscite dalla porta, rientrano dalla finestra all’Eurovision, così da ridare alla canzone un senso più aderente a quello che voleva Di Bari all’inizio. Anche l’arrangiamento è differente rispetto a quello utilizzato in terra italiana.
La canzone raccoglie non soltanto un sesto posto che male non fa, ma trova anche un ottimo riscontro sia dalla critica che dal pubblico della Usher Hall, che si esprime favorevolmente per mezzo di applausi.
Dopo il 1972, Di Bari porterà al successo Paese nel 1973, senza però riuscire più a raccogliere, in seguito, i successi degli anni precedenti. Le sue canzoni restano comunque molto ricordate anche in Sudamerica, tant’è vero che ci sono alcune canzoni da lui composte in spagnolo che non hanno un corrispettivo italiano.
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