- Periodo: Sabato, 7 aprile 1973
- Presentatore (i): Helga Guitton
- Trasmesso da: Compagnie Luxembourgeoise de Télédiffusion (CLT) / RTL
- Sede: Grand Théâtre / Théâtre Municipal de la Ville de Luxembourg (Lussemburgo Città, Lussemburgo)
- Brano vincitore:
“Tu te reconnaîtras” – Anne-Marie David (Lussemburgo) (4°)
- Participanti: 17 paesi
- Debuttanti: Israele
- Ritorni: Nessuno
- Ritiri: Nessuno
- Nil Points: Nessuno.
- Struttura di voto: Ognuno dei due membri della giuria per ogni paese (uno tra 16 e 25 anni e l’altro tra 25 e 55 anni) votano ogni canzone con un punteggio da 1 a 5 punti.
- Orchestra: Diretta dai maestri: Esad Arnautalic, Francis Bay, Juan Carlos Calderón, Pierre Cao, Jean Claudric, Carsten Clouman, Monica Dominique, Nurit Hirsh, David MacKay, Colman Pearce, Jorge Costa Pinto, Enrico Polito, Hervé Roy, Ossi Runne, Günther-Eric Thöner, Harry van Hoof e Jean-Claude Vannier.
- Intervallo: Charlie Rivel
Il diciottesimo Gran Premio Eurovisione della Canzone si tenne a Lussemburgo (Lussemburgo il 7 aprile 1973.
ordine | paese | interprete(i) | canzone – traduzione | PUNTeggio | posizione |
---|---|---|---|---|---|
01 | ![]() |
Marion Rung | Tom Tom Tom | 093 | 06 |
02 | ![]() |
Nicole & Hugo | Baby, baby | 058 | 17 |
03 | ![]() |
Fernando Tordo | Tourada (Bullfight) | 080 | 10 |
04 | ![]() |
Gitte | Junger tag (Young day) | 085 | 08 |
05 | ![]() |
Bendik Singers | It’s just a game (Å for et spill) | 089 | 07 |
06 | ![]() |
Marie | Un train qui part (A train that leaves) | 085 | 08 |
07 | ![]() |
Mocedades | Eres tú (It’s you) | 125 | 02 |
08 | ![]() |
Patrick Juvet | Je vais me marier, Marie (I’m getting married, Marie) | 079 | 12 |
09 | ![]() |
Zdravko Čolić (Здравко Чолић) | Gori vatra (Гори ватра, The fire is burning) | 065 | 15 |
10 | ![]() |
Massimo Ranieri | Chi sarà con te (Who will be with you) | 074 | 13 |
11 | ![]() |
Anne-Marie David | Tu te reconnaîtras (You will recognise yourself) | 129 | 01 |
12 | ![]() |
The Nova and The Dolls | You’re summer [Sommar’n som aldrig säger nej (Your Summer (You Never Tell Me No)] | 094 | 05 |
13 | ![]() |
Ben Cramer | De oude muzikant (The old musician) | 069 | 14 |
14 | ![]() |
Maxi | Do I dream? | 080 | 10 |
15 | ![]() |
Cliff Richard | Power to all our friends | 123 | 03 |
16 | ![]() |
Martine Clémenceau | Sans toi (Without you) | 065 | 15 |
17 | ![]() |
Ilanit (חנה) | Ey sham (אי שם, Somewhere) | 097 | 04 |
Partecipazione mancate
• Malta: “?” () – ?. Malta was drawn to perform in 6th place between Norway and Monaco, but the Maltese broadcaster withdrew before the deadline to select an entry.
Paesi partecipanti
Paesi partecipanti
Paesi che hanno partecipato in passato, ma non nel 1973
Nel 1973 Malta (dopo due ultimi posti) e Austria decisero di non partecipare al concorso, mentre Israele, il primo paese non europeo, ma comunque membro dell’EBU-UER, fece il suo debutto, così da richiedere un rinforzo nelle misure di sicurezza dopo i terribili fatti delle Olimpiadi di Monaco ’72, ricorderà Terry Wogan (storico telecronista della BBC per l’Eurovision, fino al 2008) che veniva suggerito al pubblico di non alzarsi in piedi nell’applaudire le canzoni, pena uno spiacevole azionamento delle pistole. Si classificò al quarto posto. Le nazioni sono quindi 17.
Il gruppo svedese ‘Malta’ cambiò il suo nome per non essere confuso con l’isola, sebbene questa non partecipasse.
La regola sulla lingua nella quale la canzone doveva essere interpretata, fu cambiata, lasciando liberi i partecipanti di scegliere in quale idioma cantare. Ne approfitteranno Finlandia, Germania e Svezia, senza comunque arrivare alla vittoria.
Tre sono gli artisti di ritorno. Per la Finlandia, c’è Marion Rung (prec. 1962). Per il Regno Unito, c’è nientemeno che Cliff Richard (prec. 1968). Per l’Italia, c’è Massimo Ranieri (prec. 1971).
Il voting è lo stesso di 1971 e 1972: due giurati, 16-25 e 26-55 anni, ognuno con possibilità di dare da 1 a 5 punti (totale: da 2 a 10 punti possibili). Quindi, niente nul points.
Il Lussemburgo conquistò, ancora, il primo posto con “Tu te reconnaitras”, interpretata da Anne-Marie David. Per la terza volta di seguito vinse, quindi una canzone in francese.
“Tu te reconnaitras”, avrà anche due differenti versioni italiane, Il letto del re e Non si vive di paura, oltre a quelle spagnola, tedesca e inglese. E sarà anch’essa un successo in Europa.
Il 1973 è uno degli anni più ricchi in assoluto in termini musicali. Sul podio finiscono tre personaggi, e tre canzoni, che brillano tutti di luce propria.
Il noto artista Patrick Juvet, rappresentante della Svizzera, si classificò al dodicesimo posto con “Je vais me marier, Marie”, mentre Cliff Richard ritorna al “Gran Premio dell’Eurovisione”, col brano “Power to all our friends”, per il Regno Unito, classificandosi terzo ed entra tra le prime cinque canzoni della hit parade britannica.
Al secondo posto, arrivano i Mocedades, con Eres tu, per la Spagna. Loro inizieranno ad avere una fama smisurata, e parallelamente la canzone sfonderà non solo in Europa, ma nel mondo. A tutt’oggi, è l’unica canzone interamente in spagnolo ad essere entrata nella top 10 della Billboard americana (n° 9 per la precisione), oltre ad aver avuto una quantità pressoché inelencabile di cover e un’alta diffusione nel Sudamerica.
Massimo Ranieri ritorna all’Eurofestival con il brano “Chi sarà con te”, classificando l’Italia al tredicesimo posto.
Tabellone dei risultati:
Nel 1973, l’Italia rispedisce Massimo Ranieri in Europa a seguito del suo nuovo successo a Canzonissima, che fra l’altro gli frutta la fama di una canzone che, a distanza di 40 anni, è ancora molto ricordata: Erba di casa mia. Ed è proprio la canzone che il pubblico avrebbe voluto vedere in Europa.
Invece, Ranieri non è della stessa idea, e così, due anni dopo L’amore è un attimo, porta Chi sarà (con te). E’ una canzone decisamente diversa tanto da L’amore è un attimo quanto dal suo recente successo, ma non fa neanche presa sui giurati europei, che la posizionano al tredicesimo posto con 74 punti.
Dopo il suo secondo Eurovision, Ranieri prosegue le sue quattro carriere parallele: musica, teatro, tv, cinema. Davanti al microfono partecipa all’ultima edizione di Canzonissima (datata 1974) e di varie incisioni in napoletano, davanti alla platea porta in scena quattro rappresentazioni teatrali negli Anni ‘70, davanti al ciak si cimenta in diversi film (uno dei quali dedicato alla figura di Salvo D’Acquisto), davanti alla telecamera va con tranquillità dai telefilm ai varietà televisivi, finanche al doppiaggio (che effettua raramente, ma effettua: nel ‘78 doppia Mercuzio in un riadattamento di Romeo e Giulietta per la regia di Alvin Rakoff).
Negli Anni ‘80, Ranieri si fa sempre più attore, cimentandosi in rappresentazioni di Bertold Brecht che lo portano in giro per l’Europa, ma anche in un certo numero di film, spesso per la regia di Alfredo Giannetti, ma anche per quella di Steno.
Nel 1988, il ritorno alla musica è di quelli prepotenti. Al Festival di Sanremo, presenta Perdere l’amore. La vittoria è schiacciante, il successo nazionale, la canzone ormai iconica. C’è anche un retroscena dietro Perdere l’amore: era stata infatti presentata da Gianni Nazzaro alle selezioni del Festival 1987, venendo scartata. Nazzaro avrebbe poi manifestato il suo malcontento per molti anni.
Ranieri ha partecipato per altre tre volte al Festival: nel 1992 con Ti penso (5° posto), nel 1995 con La vestaglia (15° posto), nel 1997 con Ti parlerò d’amore (finalista).
Pochi anni dopo l’ultimo Sanremo, incide un’ampia raccolta di canzoni napoletane. Di lì a poco, riprende ancora in mano teatro e tv, ma per diventare egli stesso regista dei suoi spettacoli, da “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” al recente “Sogno e son desto”, che è diventato anche un programma tv dagli ottimi risultati di ascolto su Rai1.
In più di 50 anni di carriera, colui che all’anagrafe è Giovanni Calone ha venduto 14 milioni di dischi, su una pubblicazione totale di 31 album e 36 singoli.
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