- Periodo: Sabato, 30 aprile 1988
- Presentatore (i): Pat Kenny and Michelle Rocca
- Trasmesso da: Raidió Teilifís Éireann (RTÉ)
- Sede: Royal Dublin Society Simmonscourt Pavilion / RDS Simmonscourt Pavilion (Dublino, Irlanda)
- Brano vincitore:
“Ne partez pas sans moi” – Céline Dion (Svizzera) (1°)
- Participanti: 21 paesi
- Debuttanti: Nessuno
- Ritorni: Nessuno
- Ritiri: Cipro
- Nil Points: Austria
- Struttura di voto: Ognuno dei paesi in gara assegna 12, 10, 8 e dal 7 all’1, punti per le proprie dieci canzoni preferite.
- Orchestra: Diretta dai maestri: Haris Andreádis, Anders Berglund, José Calvario, Javier de Juan, Régis Dupré, Ronnie Hazlehurst, Nikica Kalogjera, Noel Kelehan, Henrik Krosgård, Guy Matteoni, Harald Neuwirth, Ossi Runne, Atilla Sereftug, Eldad Shrim, Arild Stav, Sverrir Stormsker, Michael Thatcher, Harry Van Hoof, Dany Willem e Turhan Yükseler.
- Opening Act: Johnny Logan performing “Hold Me Now”
- Intervallo: Hothouse Flowers performing “Don’t Go”
Il trentatreesimo Gran Premio Eurovisione della Canzone si tenne a Dublino (Irlanda) il 30 aprile 1988.
ordine | paese | INTERPRETe(i) | canzone – traduzione | PUNteggio | posizione |
---|---|---|---|---|---|
01 | ![]() |
Beathoven | Þú og þeir (Sókrates) [You and they (Socrates)] | 020 | 16 |
02 | ![]() |
Tommy Körberg | Stad I ljus (City of light) | 052 | 12 |
03 | ![]() |
Boulevard | Nauravat silmät muistetaan (Laughing eyes are remembered) | 003 | 20 |
04 | ![]() |
Scott Fitzgerald | Go | 136 | 02 |
05 | ![]() |
MFÖ | Sufi (Hey ya hey) | 037 | 15 |
06 | ![]() |
La Década (La Década Prodigiosa) | La chica que yo quiero (Made in Spain) [The girl that I want (Made in Spain)] | 058 | 11 |
07 | ![]() |
Gerard Joling | Shangri-la | 070 | 09 |
08 | ![]() |
Yardena Arazi (ירדנה ארזי) | Ben Adam (בן אדם, Human) | 085 | 07 |
09 | ![]() |
Céline Dion | Ne partez pas sans moi (Do not leave without me) | 137 | 01 |
10 | ![]() |
Jump The Gun | Take him home | 079 | 08 |
11 | ![]() |
Maxi & Chris Garden | Lied für einen freund (Song for a friend) | 048 | 14 |
12 | ![]() |
Wilfried | Lisa, Mona Lisa | 000 | 21 |
13 | ![]() |
Hot Eyes | Ka’ du se hva’ jeg sa’? (Can you see what I said?) | 092 | 03 |
14 | ![]() |
Afroditi Fryda (Αφροδίτη Φρυδά, Afroditi Frida) | Clown (Κλόουν) | 010 | 17 |
15 | ![]() |
Karoline Krüger | For vår jord (For our earth) | 088 | 05 |
16 | ![]() |
Reynaert | Laissez briller le soleil (Let the sun shine) | 005 | 18 |
17 | ![]() |
Lara Fabian | Croire (Trust) | 090 | 04 |
18 | ![]() |
Luca Barbarossa | Vivo (Ti scrivo) [Alive (I’m writing to you)] | 052 | 12 |
19 | ![]() |
Gérard Lenorman | Chanteur de charme (Crooner) | 064 | 10 |
20 | ![]() |
Dora | Voltarei (I will come back) | 005 | 18 |
21 | ![]() |
Silver Wings (Сребрна крила, Srebrna Krila) | Mangup (Мангуп, Rascal) | 087 | 06 |
Partecipazione mancate
• Cipro: “Thimame (San to rock ‘n’ roll)” (Θυμάμαι (Σαν το ροκ-εν-ρολ)) (Greek) – Giannis Demetriou (Γιάννης Δημητρίου). Cyprus withdrew its already registered entry for breaching the contest’s rules by being published few years earlier, in an attempt to represent the country at a prior edition of the contest. Cypriot broadcaster CyBC had selected the song ‘Thimame’ sung by Yiannis Dimitrou, and at a late stage saw that the song was ineligible to represent them as it had been entered into the Cypriot selection for the 1984 Contest, where it had finished in 3rd place. This was classed as a breach of the Cypriot rules of selecting their entry at this time as well as an infringement of the Eurovision Song Contest rules. It was a very late decision as the song was already drawn to perform second in the contest, advertised in the Radio Times information about the preview programme of the contest, and appears as song number two in accordance to its initial performance draw, on the record release “Melodi Grand Prix 1988” – the compilation disc of the contest’s entries.
Paesi partecipanti
Paesi partecipanti
Paesi che hanno partecipato in passato, ma non nel 1988
A presentare l’evento ci sono Pat Kenny e Michelle Rocca. Menzione d’onore per entrambi: Pat Kenny è ancora oggi uno dei volti più conosciuti della TV irlandese, avendo condotto per vent’anni diversi show, aver spinto la RTÉ a rinominarne due con nome e cognome (The Pat Kenny Show, Kenny Live!) e tenuto in mano le redini del Late Late Show per 10 anni. Michelle Rocca, invece, si fa notare per un’ammissione di origini italiane subito dopo l’esibizione di Luca Barbarossa.
L’assenza di Cipro, portò il numero di partecipanti al concorso del 1988 a 21. La canzone cipriota, infatti, infranse le regole del concorso e, quindi, l’isola fu costretta a ritirarsi. Cipro, squalifica internamente la canzone scelta perché già presentata alla selezione nazionale del 1984.
Uno dei maggiori cambiamenti si ebbe nelle regole riguardanti le giurie nazionali. Il numero di giurati per ogni nazione fu aumentato a sedici, di cui otto uomini e otto donne. Fra questi, quattro membri dovevano avere fra i 15 e i 25 anni, quattro fra i 26 e i 35, quattro fra i 36 e i 45 e quattro fra i 46 e i 60 e oltre. Non furono ammessi nelle giurie compositori professionisti, editori musicali, produttori di dischi, musicisti professionisti, cantanti e qualunque persona facente parte del mondo della musica, membri dello staff delle organizzazioni partecipanti o persone del mondo dello spettacolo in genere. Ogni membro della giuria nazionale poteva dare un voto da 1 a 10 per ognuna delle canzoni. L’annuncio dei risultati in TV rimase lo stesso.
Vari sono gli artisti di ritorno: le Hot Eyes (Danimarca 1984 e 1985), i Boulevard (Finlandia 1987), Tommy Körberg (Svezia 1969), Dora (Portogallo 1986), gli MFÖ (Turchia 1985, acronimo di Mazhar-Fuat-Özkan) e Yardena Arazi (Israele 1976).
È l’edizione in cui esplodono contemporaneamente due cantanti che diventeranno grandissime stelle della musica internazionale, ma anche in cui si ha uno dei voting più drammatici che la storia dell’Eurovision ricordi.
Céline Dion, è canadese, ed è stata scelta (via finale nazionale) dalla Svizzera, portandole in dote quello che, ad oggi, è l’ultimo Eurovision Song Contest della sua storia. La canzone “Ne partez pas sans moi” (Don’t Leave Without Me), ottiene 137 punti e batte per un solo punto, e al termine di un voting ad alta tensione, “Go” di Scott Fitzgerald (Regno Unito). Nonostante i risultati di vendita di “Ne partez pas sans moi” non segnino alcuna top ten europea, questo diventa il momento in cui il nome di Céline Dion inizia a diventare famoso: ad oggi, secondo stime della Sony, ha venduto 220 milioni di dischi nel mondo.
La seconda è Lara Fabian, pur quarta con “Croire“ (Trust, Believing) in quota Lussemburgo, a due punti dal podio preso dalle Hot Eyes danesi con “Ka’ du se hva’ jeg sa’?” (Can you see, (that’s) what I told you?, Do you see what I said?), inizia da lì una carriera che la porta a essere l’artista femmina belga di maggior successo di sempre. Parlano per lei 20 milioni di dischi e l’aver cantato in non meno di nove lingue, oltre al vedersi recapitati non pochi premi internazionali, soprattutto nella seconda metà degli Anni ’90.
L’Eurovisione fu vinto dalla Svizzera, rappresentata da Céline Dion con il brano “Ne partez pas sans moi”. Altri artisti di quell’anno furono Lara Fabian, per il Lussemburgo, che con il brano “Croire” si classificò al quarto posto, e Gerard Lenorman, decimo con “Chanteur de charme”, per la Francia. Alcune hit lo hanno portato in top 10 in vari paesi in Europa, ma lo hanno anche portato in Asia. Avrebbe dovuto partecipare nuovamente nel 2009 con il gruppo De Toppers, ma s’è rotto entrambe le braccia in un incidente, perciò è stato temporaneamente sostituito nella band.
Ultimo, a quota zero punti, è l’austriaco Wilfried per l’Austria, con una canzone chiamata Lisa Mona Lisa (evidentemente meno attraente dell’originale).
L’Italia è rappresentata da Luca Barbarossa. Il brano “Ti scrivo” si piazza al dodicesimo posto.
Tabellone dei risultati:
Nel 1988, l’Italia sceglie il proprio artista in modo quantomeno curioso.
Al Festival di Sanremo, vince Massimo Ranieri, e la sua Perdere l’amore diventa una delle pietre miliari della canzone italiana nel mondo. Tuttavia, l’uomo che già due volte aveva partecipato all’Eurovision rispedisce al mittente la possibilità di una terza avventura europea. Toccherebbe allora a Toto Cutugno, ma si accoda a Ranieri. Ecco allora che spunta Luca Barbarossa, terzo a Sanremo, ma anche primo al Disco per l’Estate dell’anno prima.
In quel 1988, il cantautore romano è all’apice di un successo partito da lontano. Vincitore del Festival di Castrocaro nel 1980, partecipa a Sanremo 1981 con Roma spogliata, uno dei brani più caratteristici del suo repertorio.
La metà degli anni ’80 è segnata da diverse canzoni pubblicate come 45 giri, da Colore a Vita e poi a Via Margutta (canzone dedicata alla via romana che si trova nel rione Campo Marzio e che ha ospitato, fra gli altri, le residenze di Federico Fellini ed Anna Magnani). Quest’ultima produzione lo vede iniziare a collaborare con Antonio Coggio, già coautore in cinque dei primi sei album di Claudio Baglioni (periodo 1971-1975).
Nel 1987 e 1988, arrivano i successi non indifferenti di Saint Vincent al Disco per l’estate e di L’amore rubato proprio a Sanremo (con tanto di complimenti telefonici di Franca Rame e Dario Fo).
All’Eurovision, invece, Barbarossa porta una canzone dell’album Non tutti gli uomini nonché lato B di L’amore rubato: Ti scrivo. In realtà, la canzone si chiama Vivo, ma viene accorciata e reintitolata per la manifestazione europea quell’anno mandata in diretta su RaiTre (non succedeva da diversi anni) con la telecronaca di Daniele Piombi.
Ufficialmente, la canzone finisce al 12° posto con 52 punti, ma poco più di 25 anni dopo un’intervista rilasciata da Barbarossa a Eurofestival News fa deflagrare qualcosa di simile a una bomba: la canzone sarebbe stata squalificata. Eppure, in nessun documento dell’EBU ce n’è traccia.
Che cos’era successo? Lo spiega lo stesso Barbarossa nella succitata intervista (integralmente disponibile nel link che si trova nei commenti sotto la nota): “Avevo appena pubblicato il mio album “Non tutti gli uomini” e non avevo avuto tempo di comporre un inedito per l’Eurofestival. Così decidemmo di partecipare con una delle canzoni contenute nel disco: Vivo. Per precauzione cambiammo il titolo in “Ti scrivo”. Lì a Dublino ne incisi poi anche una versione in inglese. Non ci furono problemi ma poi una volta in Italia, due mesi dopo, arrivò una comunicazione di squalifica con tanto di lettera ufficiale, poiché il brano risultava già pubblicato”.
Qualcuno di voi potrebbe obiettare: no, scusate un attimo… ma se nell’altra nota c’è scritto che Celine Dion aveva partecipato con Ne partez pas sans moi alla finale nazionale svizzera, quel pezzo era edito! E allora che c’entra il fatto che Ti scrivo fosse allo stesso modo edita?.
Il cavillo sta proprio qui: doveva essere edita sì, ma composta per l’Eurovision, e non per altro (almeno prima della manifestazione). Un regolamento, insomma, un po’ diverso da quello odierno.
Dopo quell’intervista, non s’è più saputo nulla di lettere, documenti dagli archivi della European Broadcasting Union o cose del genere: a tutt’oggi, il 12° posto è confermato.
Dopo l’Eurovision, nel 1992, Barbarossa prende parte a Sanremo e lo vince con Portami a ballare, precedendo Mia Martini con Gli uomini non cambiano e Paolo Vallesi con La forza della vita (poi diventata un classico). Torna al Festival altre tre volte: nel 1995, 2003 e 2010 (in coppia con Raquel del Rosario, che sarebbe a sua volta andata all’Eurovision nel 2013 per la Spagna).
Vi invitiamo a vedere, nel video dell’esibizione eurovisiva, cosa fa Michelle Rocca al termine della canzone…
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