Storia

Il Festival della Canzone Italiana di Sanremo, o più comunemente Festival di Sanremo, è una manifestazione di musica che ha luogo ogni anno a Sanremo, in Italia, a partire dal 1951. A esso ha preso parte, in veste di concorrente, ospite o compositore, la quasi totalità dei nomi celebri della canzone italiana. Il Festival, giunto nel 2015 alla sessantacinquesima edizione, rappresenta uno dei principali eventimediatici italiani, con un certo riscontro anche all’estero, dato che viene trasmesso in diretta sia dalla televisione, in Eurovisione, sia dalla radio, e ad ogni sua edizione non manca di sollevare dibattiti e polemiche.

Pur essendosi susseguite continue modifiche alla sua formula, il Festival consiste essenzialmente in una competizione tra brani selezionati nei mesi immediatamente precedenti da un’apposita commissione, valutando le candidature pervenute. Tali brani, che devono essere stati composti da autori italiani con testi in lingua italiana (od anche in uno dei vari dialetti regionali italiani), vengono proposti da diversi interpreti in prima assoluta, quindi mai eseguiti pubblicamente in precedenza, pena la squalifica. Essi vengono votati da giurie scelte (demoscopiche, di addetti ai lavori, di consumatori) e/o mediante il voto popolare (sotto forma di televoto, ed in passato da giocatori di concorsi di altro genere quali il Totip), e vengono proclamati e premiati i tre brani più votati (in alcuni casi i soli vincitori assoluti) tra quelli in gara nella sezione principale, denominata solitamente degli interpreti Big, Campioni od Artisti (talvolta con ulteriori suddivisioni quali Donne, Uomini, Gruppi e Classic), ed in quella degli esecutori meno conosciuti, detta generalmente Nuove Proposte o Giovani. Vengono assegnati anche altri riconoscimenti speciali, fra cui il Premio della Critica “Mia Martini”, decretato dalla stampa specializzata a partire dal 1982.

Spesso il Festival ha avuto anche la funzione di selezione, tramite un’apposita commissione della Rai, dell’artista ed eventualmente del brano che farà da rappresentante dell’Italia all’Eurovision Song Contestdell’anno in corso, manifestazione istituita nel 1956 che trasse proprio dal Festival di Sanremo la sua ispirazione.

La statuetta del Leone di Sanremo è il riconoscimento più prestigioso per i musicisti e gli interpreti italiani di musica leggera.

Originariamente la sede della kermesse era il salone delle feste del Casinò di Sanremo, ed il periodo di svolgimento cadeva intorno alla fine di gennaio, mentre dal 1977 si svolge al Teatro Ariston della città ligure (con esclusione dell’edizione del 1990 che si è svolta al Palafiori di Valle Armea, frazione del comune di Sanremo), in un periodo che, dal 1988, oscilla tra la metà di febbraio e l’inizio di marzo.

Storia: Alcune fonti hanno rintracciato nel 1931 un’analoga iniziativa del comune rivierasco legata a canzoni napoletane, manifestazione che può esser considerata come prodromica al Festival, il cui sviluppo fu ritardato a causa della difficile situazione politica che vivevano l’Italia e l’Europa intera. Il 15 agosto 1936, a Rimini, si era svolto un Festival della canzone italiana trasmesso dai canali della radio e replicato nel 1937. Antonio Di Jorio, noto compositore, aveva nell’occasione diretto l’orchestra.

Nel 1948, su iniziativa di Aldo Valleroni, fu organizzato a “La Capannina del Marco Polo” di Viareggio, storico locale versiliese, il primo Festival Canoro Nazionale. L’iniziativa fu replicata anche l’anno seguente, ma nel 1950 fu cancellata per questioni economiche. In quello stesso anno Angelo Nicola Amato, direttore delle manifestazioni e delle pubbliche relazioni del Casinò di Sanremo, insieme ad Angelo Nizza, protagonista della famosa serie radiofonica I quattro moschettieri, ebbero l’idea di organizzare il primo festival della canzone italiana. Angelo Nicola Amato si recò a Milano per proporre l’idea alle case discografiche, Angelo Nizza si recò a Torino per proporlo alla EIAR (l’Ente italiano per le audizioni radiofoniche). L’idea fu accettata, ma mancava un regolamento. Se ne interessò Pier Bussetti, del Casinò di Sanremo, che insieme a Giulio Razzi, mise a punto il regolamento del concorso che si tenne per la prima volta a Sanremo nel 1951 col nome di “Festival della Canzone Italiana di Sanremo”. Nacque così il Festival della Canzone Italiana di Sanremo. La manifestazione si è svolta nel teatro del Casinò fino al 1976, e, dall’anno successivo, nel teatro Ariston; solamente nel 1990 si tenne in un’altra sede (nel nuovo Mercato dei Fiori situato nella valle Armea, in frazione Bussana), in occasione della 40ª edizione, per la maggiore capienza dei locali.

Alcune fonti hanno rintracciato nel 1931 un’analoga iniziativa del comune rivierasco legata a canzoni napoletane, manifestazione che può esser considerata come prodromica al Festival, il cui sviluppo fu ritardato a causa della difficile situazione politica che vivevano l’Italia e l’Europa intera.

Nella prima edizione del Festival di Sanremo soltanto tre interpreti si avvicendarono a cantare le canzoni in gara. Il numero di cantanti si accrebbe nella seconda edizione, e, dalla terza edizione in avanti, ciascuna delle canzoni in gara era eseguita con duplice interprete, duplice direzione orchestrale e duplice disco (con rarissime eccezioni): questa formula, con esclusione del 1956, è perdurata fino all’edizione del 1971. Dal 1972 invece ciascun artista può concorrere soltanto con una canzone. Tra le edizioni del 1981 e del 1984 alcune canzoni sono state presentate in lingua inglese, e una in francese, anche se erano sempre italiani i loro autori. Alcuni interpreti stranieri, in gara nelle edizioni degli anni sessanta  in abbinamento con artisti italiani, hanno proposto la loro versione con testi la cui lingua era, in tutto od in parte, diversa dall’italiano.

La manifestazione si è svolta nel teatro del Casinò fino al 1976, e, dall’anno successivo, nel teatro Ariston; solamente nel 1990 si tenne in un’altra sede (nel PalaFiori del nuovo Mercato dei Fiori situato nella valle Armea, in frazione Bussana), in occasione della 40ª edizione, per la maggiore capienza dei locali.

Le prime edizioni del Festival fino a quella del 1954, sono state trasmesse esclusivamente per radio dal Casinò di Sanremo. Successivamente la manifestazione divenne principalmente un evento televisivo, trasmesso in Eurovisione da Raiuno. Nel corso degli anni ottanta tutte le canzoni che gareggiarono al Festival sono state proposte senza l’ausilio dell’orchestra, cioè dal vivo su base musicale preregistrata od interamente in playback.

Nel 1967 ha conosciuto una pagina di cronaca nera, quando il cantante Luigi Tenco venne trovato privo di vita nella sua camera d’albergo, poche ore dopo il termine della seconda serata di quell’edizione, a cui aveva preso parte.

Dal 1984, con esclusione del 2004, è stata istituita la categoria detta delle Nuove Proposte (o Giovani) che di fatto proclama un’ulteriore canzone vincitrice. Dal 1982 è stato istituito un ulteriore premio assegnato dalla stampa accreditata al Festival, detto anche Premio della critica, che si è poi raddoppiato con l’avvento delle Nuove Proposte. Dal 1996 tale premio è intitolato a Mia Martini, che fu la prima ad aggiudicarselo. Nelle ultime edizioni, altri riconoscimenti e menzioni speciali a latere sono stati assegnati ad alcune tra le canzoni in gara. Tra questi si segnala il Premio Volare per il miglior testo, il cui nome è ispirato alla canzone di Domenico Modugno (scritta da Franco Migliacci) che vinse nel 1958. È recente anche la consuetudine di assegnare, nella cornice sanremese, alcuni premi “alla carriera” a personaggi del mondo dello spettacolo, talvolta partecipanti alla gara, tal altra invitati per l’occasione.

Per quanto riguarda gli ascolti, il picco si è registrato nell’edizione del 1987 con il 68,71% di share seguito da quella del 1995 (66,42%). L’edizione del 2008 è la meno vista di sempre con il 36,56% di media seguita da quelle del 2004 (38,98%) e 2014 (con il 39,26%).

La finale più vista è stata quella del 1987 (con il 77,50% di share) seguita da quelle del 1990 (76,26%), del 1989 (75,43%) e del 1995 (75,26%). Con il 43,51% la finale del 2014 è invece la meno vista di sempre.

Edizioni:

Anni Vincitori Canzoni vincitrici Presentatori Direttori artistici Serate Sedi Ascolti
1951 Nilla Pizzi Grazie dei fiori Nunzio Filogamo Giulio Razzi 3 Casinò di Sanremo  
1952 Vola colomba  
1953 Carla Bonie Flo Sandon’s Viale d’autunno  
1954 Giorgio Consolini e Gino Latilla Tutte le mamme  
1955 Claudio Villa e Tullio Pane Buongiorno tristezza Armando Pizzo con Maria Teresa Ruta  
1956 Franca Raimondi Aprite le finestre Fausto Tommei con Maria Teresa Ruta  
1957 Claudio Villa e Nunzio Gallo Corde della mia chitarra Nunzio Filogamo con Marisa Allasio, Fiorella Mari e con Nicoletta Orsomando  
1958 Domenico Modugno e Johnny Dorelli Nel blu dipinto di blu Gianni Agus con Fulvia Colombo Achille Cajafa  
1959 Piove (Ciao ciao bambina) Enzo Tortora con Adriana Serra Edoardo Fosco  
1960 Tony Dallara e Renato Rascel Romantica Paolo Ferrari ed Enza Sampò Ezio Radaelli  
1961 Betty Curtise Luciano Tajoli Al di là Lilli Lembo e Giuliana Calandra, sostituita nella serata finale da Alberto Lionello  
1962 Domenico Modugno e Claudio Villa Addio… addio… Renato Tagliani con Laura Efrikian e Vicky Ludovisi Gianni Ravera  
1963 Tony Renise Emilio Pericoli Uno per tutte Mike Bongiorno con Edy Campagnoli, Maria Giovannini, Rossana Armani e Giuliana Copreni  
1964 Gigliola Cinquetti e Patricia Carli Non ho l’età (Per amarti) Mike Bongiorno con Giuliana Lojodice  
1965 Bobby Soloe The Minstrels Se piangi se ridi Mike Bongiorno con Grazia Maria Spina  
1966 Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti Dio come ti amo Mike Bongiorno con Paola Penni e Carla Maria Puccini  
1967 Claudio Villa e Iva Zanicchi Non pensare a me Mike Bongiorno con Renata Mauro  
1968 Sergio Endrigo e Roberto Carlos Braga Canzone per te Pippo Baudo e Luisa Rivelli  
1969 Bobby Soloe Iva Zanicchi Zingara Nuccio Costa con Gabriella Farinon Ezio Radaelli  
1970 Adriano Celentano e Claudia Mori Chi non lavora non fa l’amore Nuccio Costa con Enrico Maria Salerno ed Ira Furstemberg Gianni Ravera  
1971 Nada eNicola Di Bari Il cuore è uno zingaro Carlo Giuffrè ed Elsa Martinelli  
1972 Nicola Di Bari I giorni dell’arcobaleno Mike Bongiorno con Sylva Koscina e Paolo Villaggio Elio Gigante  
1973 Peppino Di Capri Un grande amore e niente più Mike Bongiorno con Gabriella Farinon Vittorio Salvetti  
1974 Iva Zanicchi Ciao cara come stai? Corrado con Gabriella Farinon Gianni Ravera  
1975 Gilda Ragazza del sud Mike Bongiorno con Sabina Ciuffini Bruno Pallesi  
1976 Peppino di Capri Non lo faccio più Giancarlo Guardabassi con Tiziana Pini, Serena Albano, Maddalena Galliani, Stella Luna, Lorena Rosetta Nardulli e Karla Strano Pavese Vittorio Salvetti  
1977 Homo Sapiens Bella da morire Mike Bongiorno con Maria Giovanna Elmi Teatro Ariston di Sanremo  
1978 Matia Bazar …e dirsi ciao Stefania Casini con Beppe Grillo, Maria Giovanna Elmi e Vittorio Salvetti  
1979 Mino Vergnaghi Amare Mike Bongiorno con Anna Maria Rizzoli Gianni Ravera  
1980 Toto Cutugno Solo noi Claudio Cecchetto con Roberto Benigni edOlimpia Carlisi  
1981 Alice Per Elisa Claudio Cecchetto con Eleonora Vallone e Nilla Pizzi  
1982 Riccardo Fogli Storie di tutti i giorni Claudio Cecchetto con Patrizia Rossetti  
1983 Tiziana Rivale Sarà quel che sarà Andrea Giordana con Isabel Russinova, Anna Pettinelli ed Emanuela Falcetti  
1984 Al Bano e Romina Power Ci sarà Pippo Baudo con Edy Angelillo, Elisabetta Gardini, Iris Peynado e Tiziana Pini e conIsabella Rocchetta e Viola Simoncioni  
1985 Ricchi e Poveri Se m’innamoro Pippo Baudo con Patty Brard  
1986 Eros Ramazzotti Adesso tu Loretta Goggi con Anna Pettinelli, Sergio Mancinelli e Mauro Micheloni  
1987 Gianni Morandi, Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri Si può dare di più Pippo Baudo 4 15.950.000 (68,71%)
1988 Massimo Ranieri Perdere l’amore Miguel Bosè e Gabriella Carlucci 14.400.000 (63,35%)
1989 Anna Oxa e Fausto Leali Ti lascerò Rosita Celentano, Paola Dominguin, Danny Quinn e Gianmarco Tognazzi Adriano Aragozzini 15.000.000 (66,13%)
1990 Pooh Uomini soli Johnny Dorelli e Gabriella Carlucci Palafiori di Sanremo 14.316.000(63,88%)
1991 Riccardo Cocciante Se stiamo insieme Andrea Occhipinti ed Edwige Fenech Teatro Ariston di Sanremo 13.786.000
1992 Luca Barbarossa Portami a ballare Pippo Baudo con Alba Parietti, Brigitte Nielsene Milly Carlucci 15.275.000
1993 Enrico Ruggeri Mistero Pippo Baudo e Lorella Cuccarini 15.267.000
1994 Aleandro Baldi Passerà Pippo Baudo con Anna Oxa e Cannelle Pippo Baudo 12.625.000(53,63%)
1995 Giorgia Come saprei Pippo Baudo con Anna Falchi e Claudia Koll 5 16.845.000(66,42%)
1996 Ron eTosca Vorrei incontrarti fra cent’anni Pippo Baudo con Sabrina Ferilli e Valeria Mazza 13.800.000(57,00%)
1997 Jalisse Fiumi di parole Mike Bongiorno con Piero Chiambretti e Valeria Marini Mario Maffucci 13.937.000(58,11%)
1998 Annalisa Minetti Senza te o con te Raimondo Vianello con Eva Herzigova eVeronica Pivetti 13.694.000(52,62%)
1999 Anna Oxa Senza pietà Fabio Fazio con Laetitia Casta e Renato Dulbecco 14.548.000(56,02%)
2000 Avion Travel Sentimento Fabio Fazio con Ines Sastre, Luciano Pavarottie Teo Teocoli 12.920.000(54,93%)
2001 Elisa Luce (Tramonti a nord est) Raffaella Carrà con Megan Gale, Massimo Ceccherini ed Enrico Papi 10.989.000(47,42%)
2002 Matia Bazar Messaggio d’amore Pippo Baudo con Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere Pippo Baudo 11.479.000(54,02%)
2003 Alexia Per dire di no Pippo Baudo con Serena Autieri e Claudia Gerini 8.888.000(43,44%)
2004 Marco Masini L’uomo volante Simona Ventura con Paola Cortellesi e Gene Gnocchi Tony Renis 8.947.000(38,98%)
2005 Francesco Renga Angelo Paolo Bonolis con Antonella Clerici e Federica Felini Paolo Bonolis 11.366.000(52,79%)
2006 Povia Vorrei avere il becco Giorgio Panariello con Ilary Blasi e Victoria Cabello Giorgio Panariello 8.380.000(40,17%)
2007 Simone Cristicchi Ti regalerò una rosa Pippo Baudo e Michelle Hunziker Pippo Baudo 9.731.000(48,07%)
2008 Giò Di Tonno e Lola Ponce Colpo di fulmine Pippo Baudo e Piero Chiambretti con Bianca Guaccero ed Andrea Osvárt 6.812.000(36,56%)
2009 Marco Carta La forza mia Paolo Bonolis con Luca Laurenti e con Maria De Filippi, Paul Sculfor, Alessia Piovan, Nir Lavi, Eleonora Abbagnato, Thyago Alves,Gabriella Pession, David Gandy ed Ivan Olita Paolo Bonolis 10.335.000(47,89%)
2010 Valerio Scanu Per tutte le volte che… Antonella Clerici Gianmarco Mazzi 10.924.400(47,82%)
2011 Roberto Vecchioni Chiamami ancora amore Gianni Morandi con Belén Rodríguez, Elisabetta Canalis, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu 11.450.600(47,78%)
2012 Emma Non è l’inferno Gianni Morandi con Rocco Papaleo ed Ivana Mrazova 11.135.500(47,29%)
2013 Marco Mengoni L’essenziale Fabio Fazio e Luciana Littizzetto Fabio Fazio 11.936.600 (47,49%)
2014 Arisa Controvento 8.772.000 (39,26%)
2015 Il Volo Grande amore Carlo Conti con Arisa, Emma e Rocío Muñoz Morales Carlo Conti 10.829.000 (48,64%)

Riconoscimenti:

  • 1996 – Premio Regia Televisiva
    • Evento TV
  • 2000 – Premio Regia Televisiva
    • Programma record d’ascolti
  • 2002 – Gran Premio Internazionale dello Spettacolo
    • Miglior evento
  • 2002 – Premio Regia Televisiva
    • Programma record d’ascolti
  • 2003 – Premio Regia Televisiva
    • Programma record d’ascolti
  • 2007 – Premio Regia Televisiva
    • Top Ten
  • 2009 – Premio Regia Televisiva
    • Top Ten
    • Evento TV
  • 2010 – Premio Regia Televisiva
    • Top Ten
  • 2011 – Premio Regia Televisiva
    • Top Ten
  • 2013 – Premio Regia Televisiva
    • Top Ten
  • 2015 – Premio Regia Televisiva
    • Top Ten

(Fonte: Wikipedia, l’enciclopedia libera)

Alcune fonti hanno rintracciato nel 1931 un’analoga iniziativa del comune rivierasco legata a canzoni napoletane, manifestazione che può esser considerata come prodromica al Festival, il cui sviluppo fu ritardato a causa della difficile situazione politica che vivevano l’Italia e l’Europa intera. Il 15 agosto 1936, a Rimini, si era svolto un Festival della canzone italiana trasmesso dai canali della radio e replicato nel 1937. Antonio Di Jorio, noto compositore, aveva nell’occasione diretto l’orchestra.

Nel 1948, su iniziativa di Aldo Valleroni, fu organizzato a “La Capannina del Marco Polo” di Viareggio il primo Festival Canoro Nazionale. L’iniziativa fu replicata anche l’anno seguente, ma nel 1950 fu cancellata per questioni economiche. In quello stesso anno Angelo Nicola Amato, direttore delle manifestazioni e delle pubbliche relazioni del Casinò di Sanremo, insieme ad Angelo Nizza, protagonista della famosa serie radiofonica I quattro moschettieri, ebbero l’idea di organizzare il primo festival della canzone italiana. Amato si recò a Milano per proporre l’idea alle case discografiche, Nizza si recò a Torino per proporlo alla EIAR. L’idea fu accettata, ma mancava un regolamento. Se ne interessò Pier Bussetti, del Casinò di Sanremo, che, insieme a Giulio Razzi, mise a punto il regolamento del concorso, che si tenne per la prima volta a Sanremo nel 1951 col nome di “Festival della Canzone Italiana di Sanremo”.

Nella prima edizione del Festival di Sanremo soltanto tre interpreti si avvicendarono a cantare le canzoni in gara. Il numero di cantanti si accrebbe nella seconda edizione, e, dalla terza edizione in avanti, ciascuna delle canzoni in gara era eseguita con una doppia interpretazione e direzione orchestrale, e la pubblicazione di due dischi (con rarissime eccezioni): questa formula, con esclusione del 1956, è perdurata fino all’edizione del 1971. Dal 1972 invece viene proposta una sola interpretazione per ciascun brano. Tra le edizioni del 1981 e del 1984 alcune canzoni sono state presentate in lingua inglese, ed una in francese, anche se era italiano almeno uno degli autori. Alcuni interpreti stranieri, in gara nelle edizioni degli anni sessanta in abbinamento con artisti italiani, hanno proposto la loro versione con testi la cui lingua era, in tutto od in parte, diversa dall’italiano.

La manifestazione si è svolta nel teatro del Casinò fino al 1976, e, dall’anno successivo, nel teatro Ariston; solamente nel 1990 si tenne in un’altra sede (nel PalaFiori del nuovo Mercato dei Fiori situato nella valle Armea, in frazione Bussana), in occasione della 40ª edizione, per la maggiore capienza dei locali.

Le edizioni del Festival fino a quella del 1954, sono state trasmesse esclusivamente per radio dal Casinò di Sanremo. Successivamente la manifestazione divenne principalmente un evento televisivo, trasmesso in Eurovisione da Raiuno. Nel corso degli anni ottanta tutte le canzoni che gareggiarono al Festival sono state proposte senza l’ausilio dell’orchestra, cioè dal vivo su base musicale preregistrata od interamente in playback.

Nel 1967 ha conosciuto una pagina di cronaca nera, quando il cantante Luigi Tenco venne trovato privo di vita nella sua camera d’albergo, poche ore dopo il termine della prima serata di quell’edizione, a cui aveva preso parte.

Dal 1984, con esclusione del 2004, è stata istituita la categoria detta delle Nuove Proposte (o Giovani), che di fatto proclama un’ulteriore canzone vincitrice. Dal 1982 è stato istituito un ulteriore premio assegnato dalla stampa accreditata al Festival, detto anche Premio della critica, che si è poi raddoppiato con l’avvento delle Nuove Proposte. Dal 1996 tale premio è intitolato a Mia Martini, che fu la prima ad aggiudicarselo. Nelle ultime edizioni, altri riconoscimenti e menzioni speciali a latere sono stati assegnati ad alcune tra le canzoni in gara. Tra questi si segnala il Premio Volare per il miglior testo, il cui nome è ispirato alla canzone di Domenico Modugno (scritta da Franco Migliacci) che vinse nel 1958. È recente anche la consuetudine di assegnare, nella cornice sanremese, alcuni premi “alla carriera” a personaggi del mondo dello spettacolo, talvolta partecipanti alla gara, tal altra invitati per l’occasione.

Anni ’50.

  • 1951: Prima edizione.
  • 1953: Introduzione della doppia interpretazione e direzione orchestrale di ogni brano, che durerà fino al 1971, con eccezione del 1956.
  • 1955: Prima edizione trasmessa in TV.
  • 1956: Viene istituito l’Eurovision Song Contest, il cui artista rappresentante per l’Italia viene scelto frequentemente fra i partecipanti a Sanremo. In particolare, fino al 1966, così come nel 1972, 1997 e 2013, al festival europeo ha partecipato il brano vincitore della manifestazione ligure, eseguito da uno degli interpreti originali.
  • 1958: Prima diretta in Eurovisione.

Anni ’60.

  • 1961: La classifica finale viene decretata una tantum tramite il concorso dell’Enalotto ed annunciata sette giorni dopo la serata finale.
  • 1964: Per quest’edizione e la seguente, uno degli interpreti di ciascun brano è un artista di fama internazionale, che si esibisce, salvo rare eccezioni, in italiano. Da quest’anno, con la sola eccezione dell’edizione 1975, i brani sono proposti alla commissione selezionatrice già abbinati a chi deve eseguirli in gara, mentre in precedenza venivano scelti i brani e solo successivamente si decideva chi li avrebbe interpretati.

Anni ’70.

  • 1972: Ripristino dell’esecuzione singola.
  • 1973: Primo Festival ad essere ripreso con telecamere a colori, a beneficio delle televisioni estere: in Italia si continuerà a vedere il Festival in bianco e nero fino al 1977, Cioè subito dopo l’arrivo sul mercato degli apparecchi televisivi in grado di ricevere il segnale a colori. Da quest’anno e fino al 1980 la RAI trasmetterà in TV solo la serata finale della kermesse mentre le altre verranno trasmesse soltanto alla radio.
  • 1974: Per la prima volta, si distinguono gli interpreti in Big, ammessi di diritto alla serata finale, ed Aspiranti, sottoposti al rischio dell’eliminazione.
  • 1976: Per la prima volta, le canzoni in concorso sono eseguite con il supporto di una base musicale preregistrata, nonostante la presenza dell’orchestra.
  • 1977: Il Festival si sposta dal Casinò al Teatro Ariston. Prima edizione visibile a colori anche in Italia con il sistema PAL.

Anni ’80.

  • 1980: Viene eliminata l’orchestra. Tutti gli artisti cantano su basi musicali preregistrate.
  • 1981: Per quest’edizione e le tre successive sono ammessi brani con testi interamente in una lingua diversa dall’italiano, a condizione che almeno uno degli autori fosse di nazionalità italiana. La RAI torna a trasmettere integralmente la kermesse canora anche in TV.
  • 1982: Viene istituito il Premio della Critica.
  • 1984: Per la prima volta i Big Italiani e Stranieri, votati tramite il concorso Totip, costituiscono una sezione separata rispetto alle Nuove Proposte Italiane, che vengono votate tramite giurie demoscopiche per determinare una propria classifica. Inoltre, per quest’edizione e la seguente, tutte le esibizioni sono in playback.
  • 1986: Per la prima volta è una donna a condurre il Festival da solista, Loretta Goggi; si ripristina l’esecuzione delle canzoni dal vivo, su base musicale preregistrata.
  • 1987: Primo Festival i cui ascolti vengono rilevati dal nuovo sistema auditel.
  • 1989: Viene istituita una suddivisione intermedia tra quella degli artisti più popolari, detti Campioni, e quella degli esordienti, quest’anno detti Nuovi: si tratta della sezione degli esecutori Emergenti, destinata a non avere seguito nelle edizioni successive.

Anni ’90.

  • 1990: Tornano l’orchestra dal vivo e le giurie popolari per tutti i cantanti in gara. È il primo Festival, dal 1977, che non viene svolto al Teatro Ariston (chiuso per lavori di ristrutturazione). La manifestazione si trasferisce in un capannone del Mercato dei Fiori, per l’occasione denominato “Palafiori” (da non confondere con l’attuale Palafiori situato in centro città a Sanremo, in seguito alla ristrutturazione del vecchio Mercato dei Fiori), situato in località Valle Armea, sempre nel comune di Sanremo.
  • 1991: Il Festival torna a svolgersi al Teatro Ariston.
  • 1992: Per quest’edizione e la seguente, viene reintrodotta l’eliminazione dalla finale per gli artisti della sezione principale, denominata Campioni.
  • 1994: L’organizzazione del Festival torna ad essere appannaggio della Rai.
  • 1996: Le Nuove Proposte sono tutte ammesse alla serata finale a loro dedicata.
  • 1997: Introduzione delle giurie di qualità, composte da personaggi del mondo dello spettacolo (fino al 2003 e nel 2007 e 2008). Quella dei Jalisse, vincitori del Festival, segna l’ultima apparizione di un artista italiano all’Eurovision per 13 anni.
  • 1998: I primi tre classificati della sezione Giovani sono ammessi a concorrere per la vittoria finale insieme ai Campioni.

Anni 2000.

  • 2002: Per quest’edizione viene reintrodotta l’eliminazione per i Giovani le cui finaliste vengono giudicate con voto palese da ciascun componente della Giuria di Qualità.
  • 2004: Nessuna distinzione degli artisti in sezioni; introduzione del voto popolare tramite messaggeria telefonica, per la prima volta il Festival viene battuto nella gara degli ascolti da un programma concorrente.
  • 2005: Suddivisione in più categorie, con eliminazione; i vincitori delle varie categorie concorrono al premio assoluto; reintroduzione del voto misto, tra differenti tipi di giurie.
  • 2007: Ripristino delle sole sezioni Campioni e Giovani, con eliminazione solo per questi ultimi.
  • 2009: Prima edizione trasmessa nel formato televisivo 16:9 sul DTT (per le zone del territorio italiano che ricevono il segnale), e in alta definizione nelle zone sperimentali. Viene introdotta la formula dei ripescaggi, già sperimentata intorno agli anni sessanta: il pubblico da casa può far riammettere 2 artisti dei 6 eliminati nelle prime due serate, tramite televoto.

Dal 2010 al 2019. 

  • 2010: Uno dei posti tra gli Artisti in gara spetta di diritto al vincitore del talent show X Factor, come premio aggiunto ricevuto per la vittoria. 2011: Dopo 14 anni, il Festival funge da selezione per il rappresentante dell’Italia all’Eurovision Song Contest.
  • 2012: Per la prima volta il Festival, precisamente la finale, viene trasmesso sul sito Eurovision.tv, con commento live degli spettatori tramite Facebook e Twitter.
  • 2013: Ogni cantante della sezione “Campioni” porta in gara due canzoni, dei quali solo una prosegue la gara fino alla finale; di conseguenza vengono meno le eliminazioni dei Campioni. La serata dei duetti e la serata speciale-evento sono accorpate in un’unica serata (la quarta); i “Giovani” in gara devono essere maggiorenni. Viene abolita la giuria demoscopica, mentre ritorna la giuria di qualità.
  • 2014: Arisa con ‘Controvento’ ha avuto la meglio sugli altri finalisti del 64° Festival di Sanremo.

Dal debutto alla radio nel 1951 all’edizione del 2020, sette decenni di musica, polemiche e fiori

Gli anni Cinquanta: le grandi voci. È il 29 gennaio 1951 quando dal salone delle feste del Casino di Sanremo Nunzio Filogamo dà il via alla prima edizione del Festival della canzone italiana (ma solo nel ’52 aprirà con il suo consueto saluto “Miei cari amici vicini e lontani, buonasera ovunque voi siate”). Per tutti gli anni 50 sono venti i brani in gara interpretati da tre, poi cinque, poi sempre più cantanti. Ecco quindi perché nelle prime edizioni Nilla Pizzi conquista primo e secondo posto (nel ’52 anche il terzo), ma a vincere sono le canzoni. Tra i protagonisti del decennio ci sono Achille Togliani, Gino Latilla, Natalino Otto e Teddy Reno. Nel ’55 il festival arriva in tv e il debuttante Claudio Villa vince con Buongiorno tristezza. L’anno successivo tra gli autori appare il nome di Domenico Modugno (la sua Musetto cantata da Gianni Marzocchi arriva ottava) ma nel ’58 nessuno vuole la sua canzone. Modugno diventa così il primo cantautore del festival e le sue braccia spalancate infiammano il palco: Nel blu dipinto di blu entra nella storia della musica italiana, anche se da subito per tutti diventa Volare. Per lui il bis nel ’59 con Piove, sempre in coppia con Johnny Dorelli.

Gli anni Sessanta: arrivano gli urlatori. Il 1960 si apre con Romantica di Renato Rascel affiancato da Tony Dallara ma in gara c’è anche Mina in coppia con Teddy Reno con Le mille bolle blu. Il 1961 è segnato da una flotta di debuttanti che cambia i connotati del festival: in una sola edizione salgono sul palco Adriano Celentano e Little Tony che arrivano secondi con 24mila baci, e poi tra gli altri Milva, Edoardo Vianello, Gino Paoli, Jimmy Fontana, e un giovane autore, Mogol, che arriva dritto in cima con Al di là cantata da Betty Curtis e Luciano Tajoli. Il 1964 è l’anno in cui i cantanti in gara vengono accoppiati con artisti stranieri, la sedicenne Gigliola Cinquetti vince con Non ho l’età, due anni dopo di nuovo al primo posto insieme a Modugno con Dio, come ti amo, seguita al secondo posto da un’altra giovane esordiente, Caterina Caselli che canta Nessuno mi può giudicare. Il 1967 è stravolto dal suicidio di Luigi Tenco, il ’68 vede sul podio Sergio Endrigo con Roberto Carlos, Ornella Vanoni e Marisa Sannia, Celentano con Milva. Il decennio si chiude con Zingara cantata da Bobby Solo e Iva Zanicchi, Una giovanissima Nada si piazza al quinto posto e al nono arriva Lucio Battisti, in coppia con Wilson Pickett, ma per lui il festival rimane solo Un’avventura.

Gli anni Settanta: i cantautori. La prima edizione del nuovo decennio vede nelle prime tre posizioni Adriano Celentano con Claudia Mori, Nicola di Bari con i Ricchi e Poveri, Sergio Endrigo con Iva Zanicchi. Nel ’71 i vincitori sono Nada e Nicola Di Bari con Il cuore è uno zingaro e, al terzo posto, Lucio Dalla con 4/3/’43. Nel corso del decennio Mike Bongiorno è quasi il conduttore fisso e nel ’77 è lui a celebrare la nuova sede al teatro Ariston insieme al debutto della tv a colori. Sono gli anni dei cantautori (Lucio Dalla torna nel ’72 e arriva ottavo con Piazza Grande) . Quella del ’78 è l’edizione condotta da Beppe Grillo, vincono i Matia Bazar con E dirsi ciao seguiti da due debuttanti: al secondo posto una giovanissima Anna Oxa e al terzo Rino Gaetano con Gianna. Ma i 70 sono gli anni dei gruppi, dai Camaleonti ai Pandemonium, Schola Cantorum, Giardino dei semplici e molti altri: nel ’77 ai primi tre posti ci sono gli Homo Sapiens, i Collage e i Santo California.

Gli anni Ottanta: musica e paillettes. Il decennio si apre con Roberto Benigni alla conduzione (insieme a Claudio Cecchetto e Olimpia Carlisi) e il famoso monologo in cui parla di ‘Wojtylaccio’. Vince Toto Cutugno con Solo noi, al terzo posto arriva Pupo con Su di noi, seguito da Gianni Morandi con Mariù, brano scritto da Ron e De Gregori e arrangiato da Lucio Dalla. Il 1981 è l’anno di Maledetta primavera di Loretta Goggi, Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri, Ancora di Edoardo De Crescenzo, ma a vincere è Alice con Per Elisa firmata Franco Battiato. L’anno successivo vince Felicità di Al Bano e Romina e in gara tra gli esordienti al festival ci sono anche Vasco Rossi (Vado al massimo), Zucchero (Una notte che vola via) e Mia Martini che vince il premio della critica con E non finisce mica il cielo scritta per lei da Ivano Fossati. Nell’84 torna Pippo Baudo, viene introdotta la sezione Nuove proposte dove vince Eros Ramazzotti con Terra promessa (e due anni dopo trionfa anche tra i Campioni con Adesso tu). L’edizione 1989 è quella condotta dai ‘figli d’arte’ (Danny Quinn, Paola Dominguin, Gianmarco Tognazzi e Rosita Celentano) ed è segnata dalle polemiche per gli interventi comici di Beppe Grillo e del trio Marchesini-Lopez-Solenghi. Debutta Jovanotti che arriva quinto con Vasco e il decennio si chiude con Raf, quindicesimo, con Cosa resterà degli anni Ottanta.

 

Gli anni Novanta: debuttanti di successo. Nel 1990 si torna a cantare dal vivo con l’orchestra, vincono i Pooh con Uomini soli, Marco Masini debutta e vince tra le Novità con Disperato. L’anno seguente il duello è tra Riccardo Cocciante, che arriva primo, e Renato Zero al secondo posto tra le proteste del pubblico dell’Ariston, Masini al terzo accontenta tutti. Dal ’92 torna Pippo Baudo, nel ’93 Laura Pausini debutta e vince tra le Novità con La solitudine e nell’edizione successiva arriva terza tra i Campioni dopo Aleandro Baldi e Signor tenente di Giorgio Faletti. Tra i giovani debuttano Giorgia, che l’anno seguente trionfa tra i Big con Come saprei, e Andrea Bocelli che vince le Nuove proposte con Il mare calmo della sera e nel ’95 arriva quarto con Con te partirò. Nel ’96 Elio e le Storie Tese danno spettacolo con La terra dei cachi che arriva seconda tra Ron e Tosca che vincono con Vorrei incontrarti tra cent’anni e Giorgia. L’edizione del ’97 è condotta da Mike Bongiorno con Piero Chiambretti e Valeria Marini ed è l’anno dei Jalisse che vincono con Fiumi di parole. Tra le Nuove proposte vincono Paola e Chiara con Amici come prima, seguite da Alex Baroni, Niccolò Fabi e, al quarto posto, uno sconosciuto Mikimix che si farà notare in seguito col nome di Caparezza. Il decennio si chiude con l’arrivo di Fabio Fazio e tre donne sul podio: Anna Oxa, Antonella Ruggiero e Mariella Nava. Daniele Silvestri vince il premio della critica con Aria. Tra i Giovani debutta Max Gazzè e vince Alex Britti con Oggi sono io.

Gli anni Duemila: si cambiano le regole. La prima edizione del nuovo millennio è segnata dalla vittoria degli Avion Travel e vede tra i campioni Irene Grandi che arriva seconda con La tua ragazza sempre di Vasco Rossi e Gaetano Curreri, Max Gazzè, Samuele Bersani con Replay, una canzone firmata da Lucio Dalla, Carmen Consoli e Subsonica. Nel 2001 Raffaella Carrà vede il trionfo dell’esordiente Elisa tra i campioni e i Gazosa tra i Giovani. Poi torna Pippo Baudo che viene strapazzato da Benigni che torna all’Ariston da superospite. Silvestri vince il premio della critica con Salirò mentre tra i giovani debutta e vince la quindicenne Anna Tatangelo. Nel 2005 il debuttante è Paolo Bonolis che cambia le regole, introduce nuove categorie dividendo la gara tra uomini, donne, gruppi, classic e giovani, e vince Francesco Renga con Angelo. Stesse categorie anche nell’edizione successiva presentata da Giorgio Panariello che vede anche la serata dei duetti (con Tiziano Ferro che accompagna Michele Zarrillo) e viene vinta da Povia con Vorrei avere il becco. Nel 2007 torna Pippo Baudo (insieme a Michelle Hunziker) che ripristina lo schema classico. Tra i Campioni vince Simone Cristicchi e tra i Giovani Fabrizio Moro. Il decennio si chiude con il ritorno di Paolo Bonolis, con la polemica per la canzone di PoviaLuca era gay che arriva seconda e per l’arrivo sul palco dell’Ariston dei protagonisti dei talent: da Amici arriva Marco Carta, e vince. Nel 2009 sono i giovani a duettare con i big: tra gli autori che accompagnano i pupilli ci sono Lucio Dalla in coppia con Iskra, Pino Daniele suona la chitarra per Silvia Aprile, e Zucchero si esibisce con la figlia Irene. Tra le Proposte vince Arisa con Sincerità seguita da Malika Ayane conun brano scritto da Giuliano Sangiorgi, Come foglie.

Gli anni Dieci: Sanremo prima del Covid. Il 2011 si apre con Antonella Clerici in un’edizione segnata dall’invasione di ex talent e le proteste per la classifica finale, quando anche gli orchestrali esprimono il proprio dissenso lanciando in aria gli spartiti. Vince Valerio Scanu, Marco Mengoni arriva terzo e al secondo posto si piazza l’insolito trio formato da Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici. Roberto Vecchioni vince l’edizione 2011 condotta da Gianni Morandi che torna anche l’anno successivo quando sul podio salgono Emma, Arisa e Noemi. Il 2012 segna anche l’ultima apparizione in tv di Lucio Dalla che dirige l’orchestra per Pierdavide Carone in gara tra i big con Ninì. Nel 2013 torna Fabio Fazio con Luciana Littizzetto e di nuovo anche Elio e le Storie Tese che arrivano secondi con La canzone mononota dopo Marco Mengoni che trionfa con L’essenziale. Dopo un’altra edizione targata Fazio, nel triennio successivo arriva Carlo Conti: nel 2015 vince Il Volo, l’anno seguente tocca agli Stadio e tra le Nuove proposte spuntano Francesco Gabbani al primo posto con Amen (e l’edizione successiva vince tra i big con Occidentali’s Karma), Ermal Meta (che vincerà nel 2018 insieme a Fabrizio Moro) e Mahmood che nel 2019 trionfa a Sanremo Giovani e poi tra i big con Soldi. Il biennio 2018-2019 è  segnato dalla rivoluzione di Claudio Baglioni che riporta le canzoni (anche le sue) e gli artisti in primo piano. Il 2020 si cambia formula con la coppia Amadeus-Fiorello: l’edizione che festeggia i 70 anni del Festival è un successo e un trionfo di ascolti (11 milioni 476 mila spettatori con il 60.06% di share per la serata finale), anche grazie alla clamorosa eliminazione di Bugo e Morgan dalla gara. La vittoria di Diodato chiude una lunga festa di musica, gag e assembramenti: dopo pochi giorni l’Italia è stravolta dall’arrivo del coronavirus, una pandemia che costringerà gli italiani in casa e colpirà duramente il settore dello spettacolo.

  • 1951 Il festival va in onda per la prima volta – Vince Nilla Pizzi
  • 1955 Il festival va in onda per la prima volta in tv – Vince Claudio Villa con Tullio Pane
  • 1958 Il festival va in onda per la prima volta in Eurovisione
  • 1961 Il vincitore si decide tramite concorso Enalotto
  • 1664-65 I cantanti internazionali cantano in italiano
  • 1972 Ogni cantante porta una sola canzone
  • 1973 Il festival viene ripreso a colori
  • 1974 Si creano due categorie: BIG e Giovani, con i primi già promossi alla finale e i secondi che lottano per arrivarci.
  • 1976 I cantanti si esibiscono con la base musicale
  • 1977 Viene trasmesso il Festival a colori. Il Festival si trasferisce al Teatro Ariston.
  • 1982 Viene istituito il premio della critica
  • 1984 Big e Nuove proposte gareggiano in due categorie separate. I cantanti cantano in playback
  • 1986 I cantanti tornano a cantare accompagnati dalla base
  • 1990 I cantanti cantano dal vivo accompagnati dall’orchestra. Il Festival va in onda eccezionalmente dal Palafiori.
  • 1992 Torna l’eliminazione tra i big.
  • 1996 Le nuove proposte hanno una propria finale.
  • 1997 Viene introdotta la giuria di qualità.
  • 1998 Le migliori tre nuove proposte possono giocarsi la vittoria con i Campioni.
  • 2002 Torna l’eliminazione tra le nuove proposte.
  • 2004 Viene introdotto il voto telefonico
  • 2005 Vengono create più categorie. Il vincitore di ogni categoria può puntare a vincere il Festival.
  • 2007 Si torna alle categorie Campioni e Giovani. I giovani si sfidano ad eliminazione.
  • 2009 Il Festival viene trasmesso in 16:9 sul Digitale Terrestre e in alta definizione in alcune zone.
  • 2010 Il vincitore del talent show X Factor si aggiudica un posto al Festival.
  • 2011 Uno dei cantanti del Festival partecipa all’Eurovision Song Contest.
  • 2012 Il Festival diventa social con Facebook, Twitter e il sito Eurovision.tv
  • 2013 Ogni cantante porta in gara due canzoni. Uno dei due brani viene eliminato, l’altro può concorrere alla vittoria finale del Festival.
  • 2018 Dopo la polemica sul presunto plagio del brano Non mi avete fatto niente di Ermal Meta e Fabrizio Moro, cambia il regolamento e la definizione di inedito: per essere tale il brano non deve essere edito per più del 33% della durata.
  • 2019 Il direttore artistico Claudio Baglioni abolisce la categoria Nuove Proposte: i due cantanti usciti da Sanremo Giovani partecipano direttamente tra i Big. Uno di loro, Mahmood, vincerà il Festival (con tanto di polemiche da parte di Ultimo che, dominatore al televoto, si è sentito penalizzato dalla stampa e dalla giuria di qualità).
  • 2020 Il direttore artistico Amadeus reintroduce la categoria Nuove Proposte. Inoltre: la serata speciale, dedicata alle canzoni che hanno fatto grande il Festival di Sanremo, incide sulla classifica finale.
  • 2022: Amadeus cancella di nuovo le Nuove Proposte.

Rispondi