Gigliola Cinquetti ha dichiarato di volere prendere parte all’Eurovision Song Contest 2022 come ospite.

Oggi, Gigliola Cinquetti si dice pronta a tornarci come ospite. A rivelarlo la propria artista in un’intervista all’agenzia di stampa multimedia italiana LaPresse, la prima italiana a vincere l’Eurovision Song Contest, ha parlato della sua esperienza alla nona edizione nel 1964, che ebbe luogo a Copenaghen in Danimarca il 21 marzo con  l’intramontabile “Non ho l’età (Per amarti)“, affermando di voler essere tra gli ospiti dell’Eurovision Song Contest 2022 che si terrà in Italia.  La città italiana in cui si svolgerà ancora non è nota, ma il fatto che potrebbero esserci ospiti italiani lo sperano in molti.

Gigliola Cinquetti ha detto: “Dopo due partecipazioni, presentai l’Eurovision Song Contest a Roma nel 1991. Poi dovevo andare come ospite l’anno scorso ma non si è fatto a causa del COVID-19. Quest’anno non so, forse mi sono dimenticata io. Però l’anno prossimo in Italia mi piacerebbe essere invitata come ospite”.

Cinquetti ha poi commentato il trionfo dei Måneskin e festeggia il fatto che sia stato proprio il rock a vincere: “Bravi Måneskin! Li avevo già visti a Sanremo, li ho visti di nuovo ieri. Osservo un cambiamento molto importante. La loro musica segna un cambio di passo, uso un paragone alto: come nel Rinascimento si riscoprono i classici e li si ripropone reinterpretandoli in maniera moderna. Loro lo fanno con il rock, che è un pò la musica classica del ’900. Ormai le grandi band rock sono formate da over 70, per intenderci sono già tutti vaccinati contro il Covid. Era ora di riscoprire questo mondo e rilanciarlo nel futuro attraverso dei giovanissimi”.

Inoltre, Cinquetti apprezza particolarmente anche la decisione del gruppo di mantenere il testo del brano in italiano: “Non ho mai approvato il fatto di tradurre le canzoni in inglese per l’Eurovision Song Contest. È un’occasione per raccontare l’Europa e una delle sue caratteristiche è proprio la ricchezza linguistica una caratteristica. Ha sbagliato chi ha rinunciato, bravi Måneskin”.