Regno di Svezia (Konungariket Sverige)
Lingue ufficiali: Nel paese si parla comunemente il svedese. Sono riconosciute come lingue minoritarie: finlandese, meänkieli, sami, romani eyiddish. Capitale: Stoccolma (877.543 ab. / 2012) Superficie: 450.295 km² Popolazione: 9.596.436 ab. (2013) Confini: Norvegia, Finlandia.
La Svezia (in svedese Sverige, ufficialmente Regno di Svezia (in svedese Konungariket Sverige, 449.964 km², 9.596.436 ab. nel 2013, con capitale Stoccolma), è uno stato dell’Europa settentrionale, nella penisola scandinava.
Confina con la Norvegia a ovest e con la Finlandia a nord-est; per il resto i confini del Paese sono bagnati dal Mar Baltico e dal Golfo di Botnia(Bottenhavet, Battyhavnna) a est e dagli stretti dello Skagerrak e del Kattegat a sud-ovest. Sempre a sud-ovest, il paese è collegato allaDanimarca dal Ponte di Öresund.
Con i suoi 449.964 km² di superficie la Svezia è il quinto paese più esteso d’Europa dopo la Russia, l’Ucraina, la Francia e la Spagna. Si estende per una lunghezza di oltre 1500 chilometri in linea d’aria da nord a sud. Percorrendo la stessa distanza continuando verso sud si arriverebbe fino a Roma. La densità di popolazione è comunque generalmente bassa, tranne che nelle città. L’interno è per buona parte occupato da foreste. Esistono grandi risorse naturali (legname, ferro, acqua) e gli svedesi godono di un elevato tenore di vita (la Svezia è saldamente ai primi posti nelle classifiche dell’ONU sullo sviluppo umano).
La Svezia è una monarchia parlamentare, l’attuale sovrano è Carlo XVI Gustavo, il primo ministro è Fredrik Reinfeldt.
Fino al XIX secolo la Svezia era uno dei paesi più poveri d’Europa[senza fonte]. In seguito, lo sviluppo dei trasporti permise un intenso sfruttamento delle sue risorse naturali (legname e ferro), fattore che portò a un vigoroso sviluppo. Un elevato livello di istruzione e le liberalizzazioni economiche contribuirono, alla fine dell’Ottocento, all’affermarsi di un’avanzata industria manifatturiera. I primi decenni del XX secolo furono caratterizzati dall’affermarsi dello stato sociale, che ancora oggi rimane uno dei più efficienti al mondo.
Lo svedese è diventato lingua ufficiale della Svezia solamente dal 1º luglio 2009.
L’ingresso nell’Unione europea è avvenuto il 1º gennaio 1995.
Il clima della Svezia varia enormemente da nord a sud: le regioni meridionali e le regioni costiere hanno un clima continentale freddo, l’entroterra ha un clima subpolare e boreale mentre si parla di clima polare a estremo nord. Riscaldata in modo molto marginale dalla Corrente del Golfo, la Svezia è bagnata dal Mar Baltico, un mare freddo con scarsa azione mitigatrice che ghiaccia in inverno.[8] Nella Norrland c’è un clima freddo e lungo con i laghi che si ghiacciano.
Artisti molto importanti, e ci si riferisce ai noti ABBA, hanno profondamente inciso nel panorama europeo della musica scandinava. Per quanto riguarda l’opera lirica c’è da ricordare Birgit Nilsson soprano drammatico.
Svedesi sono anche il chitarrista di metal neoclassico Yngwie Malmsteen e il tastierista di metal neoclassico Jens Johansson.
La musica svedese è da molti associata ai The Ark – la band svedese più conosciuta a livello internazionale subito dopo gli ABBA – ed ai Roxette, entrambi diretti eredi degli ABBA e agli Europe, ma bisognerebbe non tralasciare anche gruppi di minor spicco internazionale come i Millencolin, Clawfinger ed i The Cardigans. In realtà, però, gli svedesi riassociano la loro cronologia musicale al genere schlager, diffuso in tutto il nord europa, le cui canzoni presentano melodie molto orecchiabili ed allegre, testi riferiti a temi molto leggeri e piacevoli, primo tra tutti l’amore. Se i “fondatori” svedesi di questo genere sono stati gli ABBA, il fenomeno è continuato a crescere soprattutto negli anni ottanta e novanta ed ha portato popolarità a personaggi celebri del quadro musicale nordeuropeo, alcuni divenuti tra l’altro icone gay in Italia, come Carola Häggkvist, Lena Philipsson, Charlotte Perrelli, Pernilla Wahlgren, Jessica Andersson, Linda Bengtzing, Magnus Carlsson,Nanne Grönwall, Shirley Clamp, Martin Stenmark, Magnus Bäcklund, Roger Pontare, Friends, Afro-dite, Jill Johnson, Jan Johansen e moltissimi altri (da notare che tutti i sopracitati artisti hanno preso parte al Melodifestivalen, che risulta quindi essere il programma di intrattenimento musicale più seguito della Svezia, che vanta un incredibile numero di fan internazionali).
Gruppi rock un pò più di nicchia quali Soundtrack of our lives e The Hives hanno iniziato ad acquisire una fama discreta fra gli estimatori del rock. La Svezia vanta inoltre un panorama di artisti emergenti, in special modo per quanto concerne il metal (di stampo spesso potente ed estremo, in particolare black metal e death metal) in cui sono presenti numerosissimi gruppi che spaziano fra quasi tutti i sotto-generi e che sono fra i più noti e apprezzati nell’ambiente metal. Tra i gruppi più famosi metal svedese vi sono: Amon Amarth, Arch Enemy, Meshuggah, Opeth, Hypocrisy,Hammerfall, Sabaton, Entombed, Timeless Miracle, Katatonia, At the Gates, Dark Tranquillity, Dark Funeral, Deathstars, Draconian, In Flames, Marduk, Soilwork, Pain Of Salvation, Evergrey,Bathory, Mithotyn, Manegarm, Candlemass, Heavy Load, Dan Swäno, Edge of Sanity, Nightingale, oltre a progetti più sperimentali dello stampo dei Forest of Shadows. Nel panorama Glam Metal possiamo trovare artisti rilevanti come: Backyard Babies, Hardcore Superstar, Crashdiet, Vains Of Jenna e The Donies. Molto attiva è anche una scena rock alternativa/indie dove anche in questo caso c’è una scena vivace e in fermento, tuttavia è assai meno nota e spesso si associa la Svezia unicamente al glam rock tendenzialmente commerciale dei sopracitati The Ark, band che costituisce la cosiddetta “punta di diamante” della scena musicale scandinava, ed al metal, quest’ultima equazione giudicata alquanto errata dalle comunità alternative appassionate del pop svedese.
Per quanto riguarda la musica elettronica/techno, cui per quest’ultima si è a conoscenza e si contano anche nel paese molti amanti e varie discoteche per i generi citati, si ricordano gliSlagsmålsklubben, gli Audiostalkers, il trio Steve Angello, Sebastian Ingrosso e Axwell che compone la Swedish House Mafia, Eric Prydz, John Dahlbäck, Dada Life, Avicii, Alesso, Ozgur Can,Adam Beyer, Cari Lekebusch, Joel Mull, Zoo Brazil, Basshunter, Otto Knows e Nause.
La scena del pop indipendente, che ha visto proliferare una quantità di etichette che hanno ricevuto numerosi consensi a livello nazionale, si avvale di artisti di prestigio come Mando Diao, Robyn, Lena Willemark, Jens Lekman, Sophie Zelmani, Nicolai Dunger, José González, Stina Nordenstam, Pelle Carlberg, e di gruppi che nel pop/rock hanno cercato una strada assai personale come Midaircondo, Jeniferever e Sambassadeur.
Non meno interessante è la scena jazzistica; nomi come quelli di Bobo Stenson, Lars Danielsson, il compianto Esbjörn Svensson, fondatore del trio E.S.T., il trombonista Nils Landgren, Anders Jormin, Thomas Stronen e l’Eple Trio hanno contribuito in maniera determinante alle svolte stilistiche di questo genere musicale.
La cucina svedese risulta piuttosto suggestiva nella presentazione dei cibi ed anche legata alle tradizioni. Grande è la diffusione di minestre e carni, mentre limitato è l’uso di spezie e aromi. Enorme importanza ha anche il pesce: di sicuro, in Svezia è l’aringa (sill) a dominare la scena culinaria ittica. Infatti, essa è preparata in numerose ricette, diversissime da quelle italiane che ne prevedono l’uso. Altri pesci comunissimi sono il salmone, soprattutto fresco, e quelli di acqua dolce, come il luccio ed il persico.
Le foreste forniscono un’abbondante selvaggina, in particolare alci e, al nord, renne, preparate in arrosti (renstek) con contorni di ortaggi.
Ad ogni modo, come ogni paese, anche la Svezia ha i suoi piatti tipici, molto amati in patria. Tra questi occorre citare: Bruna bönor och fläsk (Maiale con fagioli scuri), Fläskkottlet med äppelmos (Braciola di maiale con purea di mele), Kalops (Stufato di manzo), Kåldomar (Involtini di cavolo con carne tritata), Köttbulla (Polpette di carne), Nässelsoppa (Zuppa di ortiche con uova sode), Pannbiff (Bistecca di carne tritata), Pytt i panna (Carne a dadini fritta con patate e cipolle), Toast skagen (Toast con uova di pesce, cipolla rossa tritata e panna acida).
Altre pietanze, anch’esse molto apprezzate ma diffuse soprattutto a livello regionale, sono i mirtilli rossi, serviti nell’estate nordica come contorno di piatti a base di carne. Sempre nel nord del paese è molto amato il caviale di Kalix (Kalixlöjrom), talmente pregiato da essere tutelato dall’Unione Europea con il marchio DOP. Invece, tradizione tipicamente svedese, soprattutto a mezzogiorno, è la “tavola del pane imburrato” (traduzione letteraria per smörgåsbord), che in realtà è più un buffet con la presenza di tutti gli alimenti e non del solo pane; in passato, la tradizione voleva che si facesse anche al mattino, mentre oggi la sua diffusione sta lentamente diminuendo. Per quanto riguarda i dolci e la pasticceria, la cucina svedese in realtà non ha molto da offrire, se non delle semplici crostate ai frutti di bosco oppure dolci a base di panna montata.
La colazione si sviluppa in modo totalmente diverso da quella italiana, essendo abbondante e basata prevalentemente su piatti salati, quali il salmone affumicato, il paté, gli insaccati, la carne e le immancabili aringhe; tuttavia, trovano a volte spazio anche il latte, lo yogurt, la marmellata e la frutta. Il pranzo, invece, non si discosta molto da quello italiano, in quanto è caratterizzato da un antipasto o una minestra, seguiti dalla portata principale (varmrätt, in genere a base di carne o pesce) e dal contorno; per terminare si usa prendere un dolce e/o un caffè.
Le bevande alcoliche sono poste sotto il monopolio dello Stato, e pertanto acquistabili (spesso a carissimo prezzo) solo nelle rivendite autorizzate da chi abbia compiuto i 20 anni. Tra i superalcolici, sono preferite l’acquavite e la vodka, talvolta aromatizzata alla frutta. Il vino non è di produzione locale, per cui i suoi prezzi sono ancora più alti che per gli altri alcolici, sebbene sia proprio per questo consentita l’ordinazione in calice. Tuttavia, il primato nazionale spetta alla birra, che è reperibile relativamente a buon mercato in bottiglia o alla spina ed è suddivisa in tre “fasce” di qualità: lättöl (la più leggera, con gradazione 1,8%), mellanöl (media gradazione, tra 1,9% e 2,8%) ed exportöl (la più pesante, con gradazione pari o superiore a 2,9%).
(Tratto da: Wikipedia)