Danimarca

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Regno di Danimarca – Bandiera Regno di Danimarca (Kongeriget af Danmark)

Lingue ufficiali: Nel paese si parla comunemente il danese, anche se un piccolo gruppo di persone nelle vicinanze del confine con la Germania parla anche il tedesco. La lingua straniera più conosciuta è l’inglese anche perché in Danimarca l’inglese è considerato come una lingua secondaria, in particolare tra gli abitanti delle città maggiori e tra i giovani che a scuola studiano almeno due lingue straniere. Alla conoscenza dell’inglese contribuisce anche il fatto che film e programmi televisivi d’importazione non vengono doppiati ma semplicemente sottotitolati in danese. Capitale: Copenaghen (503.699 ab. / 2007) sull’isola di Sjælland. Superficie: 43 094 km² Popolazione: 5.550.142 ab. (2012) Confini: Germania.  

La Danimarca – in danese Danmark – ufficialmente Regno di Danimarca – in danese Kongeriget af Danmark –, è uno Stato membro dell’Unione europea e lo Stato più piccolo e più meridionale della Scandinavia, anche se non appartenente alla Penisola scandinava. È membro-capo del Regno Unito di Danimarca (Danmarks Rige) che comprende anche le Isole Fær Øer e la Groenlandia, ma godono di un particolare status di autonomia e di un largo potere di autogoverno. Entrambe hanno il diritto di eleggere due propri rappresentanti al parlamento danese. La capitale è Copenaghen. Insieme alla Guinea Equatoriale è uno dei due paesi al mondo ad avere la capitale su di un’isola mentre il corpo principale della nazione si trova su di un continente.

Si trova a nord della Germania, stretto del Falster, a sud-ovest della Svezia e a sud della Norvegia, affacciandosi sia sul mar Baltico che sul mare del Nord. Il paese è composto da un’ampia penisola, lo Jutland (in danese Jylland), che confina a sud con la Germania, a cui si aggiungono un considerevole numero di isole (443), tra le quali 72 sono abitate, e le più grandi sono Sjælland (il Ponte sull’Oresund unisce Sjælland alla Svezia)FynFalsterLollandVendsyssel-Thy e Bornholm oltre a centinaia di isolette minori a cui talvolta ci si riferisce come all’arcipelago danese. Storicamente la Danimarca ha da sempre controllato l’accesso al Mar Baltico e queste acque sono conosciute anche, infatti, come gliStretti danesi.

Dal 1901 La Danimarca è diventata è una monarchia parlamentare, dopo essere stata una monarchia costituzionale dal1849 ed una monarchia assoluta dal 1660. Con oltre mille anni di durata la monarchia danese è la seconda più antica del mondo, seconda soltanto a quella giapponese. L’ingresso nell’Unione europea è avvenuto il 1º gennaio 1973. Il territorio della Groenlandia, pur facendo parte del Regno di Danimarca, gode di ampia autonomia, è regolato da leggi particolari secondo un sistema federale e non fa parte dell’Unione europea.

A partire dalla seconda metà del XX secolo la società danese è stata parzialmente caratterizzata dall’adozione del cosiddetto Modello sociale scandinavo basato su di un’ampia diffusione dei servizi pubblici. Secondo uno studio pubblicato dall’UNESCO, la Danimarca può fregiarsi del titolo di “paese più felice” della Terra.

Il clima della Danimarca è temperato ed è di tipo atlantico. Gli inverni non sono particolarmente rigidi e la temperatura media nei mesi di Gennaio e Febbraio si aggira attorno agli 0 °C, mentre le estati sono fresche con una temperatura media nel mese di agosto di 15.7 °C.

Spesso soffia il vento, più forte nel periodo invernale e più debole in quello estivo. In Danimarca si ha una media di 170 giorni di pioggia all’anno ed i mesi più piovosi sono settembre, ottobre e novembre.

A causa della posizione geografica del paese, situato nella parte settentrionale dell’Europa, la durata dell’illuminazione solare diurna è molto variabile. Durante l’inverno le giornate sono corte ed il sole sorge attorno alle 8.30 e tramonta verso le 15.30. Al contrario nella stagione estiva l’alba arriva verso le 3.30 ed il tramonto si sposta alle 22.00.

La capitale Copenaghen viene spesso descritta come una città da fiaba, per le sue strade pulite e per la presenza tra le altre cose dei Giardini di Tivoli, del Palazzo di Amalienborg (residenza della monarchia danese) e della statua della Sirenetta. La cittadella di Skagen, inoltre, posta all’estremo nord della penisola danese, rappresenta un’altra ambita meta di turismo grazie ai suoi meravigliosi paesaggi. Un’altra grande risorsa danese è Legoland, ossia la città di LEGO, che è spesso meta turistica internazionale.

La cucina danese, come quella degli altri paesi scandinavi e del nord della Germania, è tradizionalmente abbastanza pesante e ricca di grassi; è basata essenzialmente sui carboidrati, sulla carne e sul pesce. Discende direttamente dalle passate abitudini agricole del paese, così come dalla sua geografia e dal clima fatto di inverni lunghi e freddi.

Tradizionalmente tra i piatti danesi si annoverano le frikadeller (polpette di carne fritte, spesso accompagnate da patate e da intingoli di vario tipo), le karbonader/krebinetter (un altro tipo di polpette), bistecche di manzo e piatti simili. Quasi sempre sono presenti in tavola le patate, molto amate dai danesi. Si fa anche abbondante uso di pesce, specialmente sulla costa occidentale dello Jutland. Al giorno d’oggi però, cibi di recente introduzione nel Paese, come la pasta e la pizza, sono sempre più comuni, specie tra le nuove generazioni.

Una famosa salsa, la remoulade, viene usata per accompagnare patate fritte, pesce fritto, salumi ed altro.

La Vigilia di Natale si mangia una varietà di budino di riso, il risalamande (riso con la mandorla): si tratta di un dolce freddo composto da purea di riso, mandorle tritate, panna montata al sapore di vaniglia nel quale viene nascosta una sola mandorla intera. Chi la trova riceve un piccolo dono dagli altri commensali, il mandelgave (regalo della mandorla).

Tipico della cucina danese è il rugbrød, una qualità di pane nero ricco di fibre, che costituisce il pranzo di molti danesi; si accompagna con salse di vario genere, formaggi, salumi o ancora più tradizionale con anguille.

(Tratto da: Wikipedia)

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