Festival di Sanremo: la storia, le edizioni, i vincitori, i successi, i premi della critica. Il Festival della Canzone Italiana di Sanremo è una manifestazione musicale, una gara di canzoni, che nel tempo è diventata anche un fenomeno sociale, di costume e mediatico.
Come e perché è diventato un appuntamento così importante per l’industria musicale e per il pubblico?
Nei suoi più di settant’anni di vita, il Festival di Sanremo, che era iniziato in sordina come una semplice gara di canzoni, è diventato un evento che sembra irrinunciabile nel calendario dello spettacolo, della musica e della televisione italiani. Quali sono le ragioni per cui una cittadina di provincia della Liguria è diventata la capitale della canzone italiana?
Del Festival si comincia a parlare già poche settimane dopo che è terminata un’edizione e non si è ancora iniziato a preparare la successiva: chi sarà il direttore artistico, chi sarà il presentatore, in che periodo dell’anno si svolgerà, quali saranno le innovazioni del regolamento, e naturalmente quali saranno i cantanti e le canzoni in gara. Un tempo il Festival di Sanremo era importante non solo per la popolarità che regalava ai partecipanti, ma anche perché era il principale volano delle vendite discografiche dell’anno. Da tempo non lo è più, ma ogni edizione suscita sempre e comunque una quantità di attenzione mediatica enorme.
Breve storia del Festival, dalle origini a oggi. Chi sia stato l’ideatore del Festival di Sanremo è ancora oggi fonte di discussioni. Quel che è certo è che l’intenzione fin da subito era quella di favorire le presenze turisctiche in una stagione (la fine dell’inverno) in cui la cittadina ligure era poco frequentata.La prima edizione si tenne in un solo giorno, il 29 gennaio 1951, nel Salone delle Feste del Casinò di Sanremo, e fu condotta da Nunzio Filogamo; le venti canzoni furono affidate a tre soli interpreti (Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano) e la prima canzone vincitrice fu “Grazie dei fior”, cantata da Nilla Pizzi. Con formula analoga si svolsero la seconda edizione, la terza (in cui fu introdotta la doppia interpretazione di ogni brano con l’accompagnamento di due orchestre diverse) e la quarta.
La quinta edizione, 1955, fu la prima trasmessa in diretta radiotelevisiva.
Nel 1958 il Festival di Sanremo fu vinto da Domenico Modugno, che in doppia esecuzione con Johnny Dorelli interpretò “Nel blu dipinto di blu”, scritta dallo steso Modugno con Franco Migliacci, che è considerata il primo esempio di “nuova canzone italiana”.
Dal 1963 al 1967 il Festival di Sanremo fu presentato da Mike Bongiorno; nel 1964 (e poi fino al 1971 compreso) alla partecipazione furono invitati anche interpreti non italiani, in doppia esecuzione con un cantante italiano.
Dal 1972 ogni canzone venne affidata a un solo interprete.
Nel 1974 fu inaugurata la categoria “aspiranti”, poi diventata “giovani” o “nuove proposte”, distinta da quella dei “Big” o “Campioni”
Quella del 1976 fu l’ultima edizione ospitata dal Salone delle Feste del Casinò di Sanremo; dall’anno successivo la manifestazione si tiene al Teatro Ariston (con la sola eccezione del 1990, anno in cui, causa ristrutturazione dell’Ariston, il Festival si tenne in una struttura appositamente allestita alla periferia della città).
Nel corso del tempo, l’esecuzione delle canzoni, inizialmente prevista dal vivo con accompagnamento di orchestra, venne poi più volte ripensata (voce su base strumentale preregistrata, addirittura playback completo), mentre dal 1990 si è tornati alla formula originaria, voce dal vivo con orchestra dal vivo.
Anche le modalità di scelta della canzone vincitrice sono cambiate più volte; dalla votazione del solo pubblico in sala si è passati all’istituzione di diverse giurie (demoscopica, di esperti, della critica affiancata alla consultazione popolare (mediante schedine voto o televoto).
Il successo di pubblico e commerciale del Festival, molto significativo negli anni Sessanta, cominciò a declinare dai primi anni Settanta – dal 1978 al 1981 la RAI trasmise in diretta solo la serata finale delle tre in cui si articolava il Festival.
La “rinascita” del Festival di Sanemo iniziò nel 1982; nel 1987 la durata della manifestazione passò da tre a quattro serate, per aumentare a cinque serate nel 1989. Il Festival divenne così una manifestazione più televisiva che musicale, prevedendo la partecipazione di ospiti (cantanti e non). Non a caso nel 1994 l’organizzazione del Festival di Sanremo tornò a far capo alla RAI, attraverso una convenzione con il Comune di Sanremo.
Negli ultimi anni, l’influenza del Festival di Sanremo sulle vendite discografiche è divenuta sempre meno significativa, e il Festival è diventato sostanzialmente una passerella di canzoni (in alcune edizioni è stata anche abolita l’esclusione dalla serata finale delle canzoni meno votate nelle serate precedenti) e più ancora di cantanti. Va ricordato che originariamente si procedeva prima alla scelta delle canzoni partecipanti, proposte dagli editori musicali, e poi al loro abinamento con gli esecutori vocali; da parecchi anni sono i cantanti a presentarsi in gara con una canzone proposta da loro stessi in accordo con la loro casa discografica.
La durata della manifestazione, e il fatto che essa occupa sostanzialmente tutte le prime serate della programmazione di un’intera settimana di RAI Uno, l’hanno resa un avvenimento molto seguito dai media (giornali, siti web, radio e televisioni). Un fenomeno, appunto, anche di costume e sociale, oltre che musicale.
Dall’Accademia della Canzone a SanremoLab a Area Sanremo. I concorrenti alla sezione “giovani” o “nuove proposte” vengono selezionati da un’apposita Commissione Artistica della RAI, che ascolta le proposte pervenute all’organizzazione e individua un numero di concorrenti previsto dal regolamento del Festival di Sanremo dell’anno di riferimento.
Attraverso un accordo fra RAI e Comune di Sanremo, dal 1997 una percentuale del numero totale dei “giovani” partecipanti al Festival (indicativamente il 25%) viene selezionata, sempre da una Commissione della RAI, fra i partecipanti a un concorso organizzato dal Comune di Sanremo. Inizialmente il concorso era denominato “Accademia della Canzone di Sanremo”; dopo un anno di sospendione (2003) il concorso ha asunto la denominazione di Sanremo Lab, poi mutata in Area Sanremo nel 2011.
L’iscrizione da Area Sanremo è libera anche per chi non sia rappresentato da un’etichetta discografica. Le selezioni si svolgono a Sanremo, dove una Commissione appositamente costituita sceglie, attraverso diverse sessioni di ascolto dal vivo, un numero ridotto di concorrenti (detti Finalisti) fra i quali la Commissione della RAI sceglie quelli che parteciperanno in gara al Festival di Sanremo dell’anno di riferimento.
Festival di Sanremo 2021: la settantunesima edizione. L’edizione 2021 del Festival di Sanremo, affidata come quella precedente alla direzione artistica e alla conduzione di Amadeus, è condizionata dalla pandemia di Covid-19 e si svolgerà quindi – dal 2 al 6 marzo 2021 – con modalità radicalmente diverse rispetto alle precedenti.
Amadeus ha comunicato il 18 dicembre 2020 l’elenco di tutti i 26 concorrenti nella categoria Big e i titoli delle loro canzoni, l’elenco degli 8 concorrenti nella categoria Giovani e i titoli delle loro canzoni.
Categoria Big
Aiello – “Ora”
Annalisa – “Dieci”
Arisa – “Potevi fare di più”
Malika Ayane – “Ti piaci così”
Orietta Berti – “Quando ti sei innamorato”
Bugo – “E invece sì”
Colapesce-Dimartino – “Musica leggerissima”
Coma Cose – “Fiamme negli occhi”
Extraliscio e Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti – “Bianca luce nera”
Fasma – “Parlami”
Fedez e Francesca Michielin – “Chiamami per nome”
Fulminacci – “Santa Marinella”
Gaia – “Cuore amaro”
Max Gazzé – “Il farmacista”
Ghemon – “Momento perfetto”
Gio Evan – “Arnica”
Irama – “La genesi del tuo colore”
La Rappresentante di Lista – “Amare”
Lo Stato Sociale – “Combat pop”
Madame – “Voce”
Maneskin – “Zitti e buoni”
Ermal Meta – “Un milione di cose da dirti”
Noemi – “Glicine”
Random – “Torno a te”
Francesco Renga – “Quando trovo te”
Willie Peyote – “Mai dire mai (La Locura)”
Categoria Nuove Proposte
Avincola, “Goal!”
Dellai, “Io sono Luca”
Elena Faggi, “Che ne so”
Folcast, “Scopriti”
Gaudiano, “Polvere da sparo”
Davide Shorty, “Regina”
Wrongonyou, “Lezioni di volo”
Greta Zuccoli, “Ogni cosa sa di te”
Fastival di Sanremo, tutti i vincitori e tutti i successi, il Premio della Critica. Non necessariamente la canzone vincitrice di un’edizione del Festival di Sanremo, vuoi nella categoria Big o Campioni vuoi nella categoria Giovani o Nuove Proposte, è quella che poi ottiene il maggiore successo di vendite o comunque di popolarità. Esempio emblematico è “Una lacrima sul viso” di Bobby Solo, che pur non vincendo il Festival fu il 45 giri più venduto del 1964 (ma i casi analoghi sono numerosissimi).
A partire dal 1982, la stampa presente al Festival di Sanremo assegna un riconoscimento (che dal 1996 è intitolato a Mia Martini) alla canzone più apprezzata dai giornalisti della Sala Stampa, che votano mediante un’apposita scheda, fra quelle presentate dai Big o “campioni”. Dal 1984 un analogo Premio è assegnato alla canzone più apprezzata fra quelle presentate dai “giovani”.
Il Festival di Sanremo in libreria. Com’è ovvio, tutti i principali libri sulla storia della canzone italiana pubblicati negli anni scorsi hanno trattato ampiamente l’argomento del Festival di Sanremo. Citiamo i principali:
“Storia della canzone italiana” di Felice Liperi, “Storia della canzone italiana” di Gianni Borgna, “La canzone italiana del Novecento” di Gianfranco Baldazzi, “Storia culturale della canzone italiana” di Jacopo Tomatis, “Il romanzo della canzone italiana” di Gino Castaldo, “Storia della canzone italiana” di Roberto Caselli, “Superonda. Storia segreta della canzone italiana” di Valerio Mattioli, “L’Italia suonata – Dagli anni del boom al nuovo millennio” di Stefano mannucci, “La musica italiana – una storia sociale dall’unità ad oggi” di Paolo Prato, “Questa sera canto io” di Adriano Aragozzini, “Dizionario completo della canzone italiana” di Enrico Deregibus, “La musica è leggera” di Luigi Manconi; raccomandiamo anche “Musica solida – Storia dell’industria del vinile in Italia” di Vito Vita.
Ma anche specificamente al Festival di Sanremo sono stati dedicati numerosi libri.
Il libro nero del Festival di Sanremo di Romano Lupi e Riccardo Mandelli; “Il Festival di Sanremo – Parole e suoni raccontano la nazione” di Serena Facci, Paolo Soddu e Matteo Piloni; “Nonostante Sanremo 1958-2018 – Arte e canzone al Festival” e “Evviva Sanremo” di Paolo Jachia e Francesco Paracchini,”Sanremo Story” di Claudio Porchia.
I due più completi (e recenti) sono “Il festival di Sanremo” di Eddy Anselmi e “L’almanacco del Festival di Sanremo” curato da Lucio Mazzi; di taglio fotografico è “70 Sanremo” curato da John Vignola; ma ricordiamo anche “Sanremo 50” di Dario Salvatori e “Sanremo: fermate quel Festival!” di Marcello Giannotti.
Infine, Alessandro Zaccuri ha scritto un romanzo ambientato nel corso di un’edizione del Festival di Sanremo, “Infinita notte”.
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Si svolge da martedì 2 marzo la settantunesima edizione del Festival di Sanremo – la prima si tenne dal 29 al 31 gennaio 1951. Sette decenni di Festival, settanta (finora) le canzoni vincitrici: la settantunesima verrà annunciata sabato 6 marzo 2021.
Le canzoni che hanno vinto il Festival dal 1951 al 1960. Vi proponiamo un ripasso della materia, organizzato per decenni: oggi ripercorreremo gli anni dal 1951 al 1960 compreso, facendovi riascoltare tutte le canzoni vincitrici del Festival di quel periodo.
- 1951 – Nilla Pizzi – “Grazie dei fiori“ (Gian Carlo Testoni-Mario Panzeri-Saverio Seracini)
- 1952 – Nilla Pizzi – “Vola colomba“ (Bixio Cherubini-Carlo Concina)
- 1953 – Carla Boni e Flo Sandon’s – “Viale d’autunno“ / “Viale d’autunno“ (Giovanni D’Anzi)
- 1954 – Giorgio Consolini e Gino Latilla – “Tutte le mamme“ / “Tutte le mamme” (Bertini-Falcocchio)
- 1955 – Claudio Villa e Tullio Pane – “Buongiorno tristezza” / “Buongiorno tristezza” (Fiorelli-Ruccione)
- 1956 – Franca Raimondi – “Aprite le finestre“ (Pinchi-Panzuti)
- 1957 – Claudio Villa e Nunzio Gallo – “Corde della mia chitarra“ / “Corde della mia chitarra” (Fiorelli-Ruccione)
- 1958 – Domenico Modugno e Johnny Dorelli – “Nel blu dipinto di blu“ / “Nel blu dipinto di blu“ (Migliacci-Modugno)
- 1959 – Domenico Modugno e Johnny Dorelli – “Piove (ciao ciao bambina)“ / “Piove (ciao ciao bambina)” (Verde-Modugno)
- 1960 – Tony Dallara e Renato Rascel – “Romantica” / “Romantica” (Verde-Rascel)
Le canzoni che hanno vinto il Festival dal 1961 al 1970. Vi proponiamo un ripasso della materia, organizzato per decenni: oggi ripercorreremo gli anni dal 1961 al 1970 compreso, facendovi riascoltare tutte le canzoni vincitrici del Festival di quel periodo.
- 1961 – Betty Curtis e Luciano Tajoli – “Al di là“ / “Al di là“ (Mogol-Donida)
- 1962 – Domenico Modugno e Claudio Villa – “Addio… addio” / “Addio… addio” (Migliacci-Modugno)
- 1963 – Tony Renis e Emilio Pericoli – “Uno per tutte“ / “Uno per tutte” (Renis-Testa-Mogol)
- 1964 – Gigliola Cinquetti e Patricia Carli – “Non ho l’età (per amarti)” / “Non ho l’età (per amarti)“ (Panzeri-Colonello-Nisa)
- 1965 – Bobby Solo e The Minstrels – “Se piangi se ridi“ / “Se piangi se ridi“(Mogol-Satti-Marchetti
- 1966 – Gigliola Cinquetti e Domenico Modugno – “Dio come ti amo” / “Dio come ti amo” (Modugno)
- 1967 – Claudio Villa e Iva Zanicchi – “Non pensare a me“ / “Non pensare a me“ (Testa-Sciorilli)
- 1968 – Sergio Endrigo e Roberto Carlos Braga – “Canzone per te“ / “Canzone per te“ (Bacalov-Bardotti-Endrigo)
- 1969 – Bobby Solo e Iva Zanicchi – “Zingara“ / “Zingara“ (Riccardi-Albertelli)
- 1970 – Adriano Celentano e Claudia Mori – “Chi non lavora non fa l’amore“ / “Chi non lavora non fa l’amore“ (Celentano-Beretta-Del Prete)
Le canzoni che hanno vinto il Festival dal 1971 al 1980. Vi proponiamo un ripasso della materia, organizzato per decenni: oggi ripercorreremo gli anni dal 1971 al 1980 compreso, facendovi riascoltare tutte le canzoni vincitrici del Festival di quel periodo.
- 1971 – Nada e Nicola Di Bari – “Il cuore è uno zingaro“ / “Il cuore è uno zingaro” (Migliacci-Mattone)
- 1972 – Nicola Di Bari – “I giorni dell’arcobaleno“ (Di Bari-Masini-Pintucci)
- 1973 – Peppino Di Capri – “Un grande amore e niente più“ (Califano)
- 1974 – Iva Zanicchi – “Ciao cara come stai?“ (Malgioglio-Daiano-Dinaro-Janne)
- 1975 – Gilda – “Ragazza del sud“ (Scalabrino)
- 1976 – Peppino Di Capri – “Non lo faccio più“ (Berlincioni-Iodice-Depsa)
- 1977 – Homo Sapiens – “Bella da morire“ (Pareti-Salerno)
- 1978 – Matia Bazar – “…e dirsi ciao!“ (Matia Bazar)
- 1979 – Mino Vergnaghi – “Amare” (Finà-Ortone)
- 1980 – Toto Cutugno – “Solo noi“ (Cutugno)
Le canzoni che hanno vinto il Festival dal 1981 al 1990. Vi proponiamo un ripasso della materia, organizzato per decenni: oggi ripercorreremo gli anni dal 1981 al 1990 compreso, facendovi riascoltare tutte le canzoni vincitrici del Festival di quel periodo.
- 1981 – Alice – “Per Elisa“ (Alice-Battiato-Pio)
- 1982 – Riccardo Fogli – “Storie di tutti i giorni“ (Fogli-Morra-Fabrizio)
- 1983 – Tiziana Rivale – “Sarà quel che sarà“ (Ferri-Fabrizio)
- 1984 – Al Bano e Romina Power – “Ci sarà“ (Minellono-Farina)
- 1985 – Ricchi e Poveri – “Se m’innamoro“ (Minellono-Farina)
- 1986 – Eros Ramazzotti – “Adesso tu“ (Ramazzotti-Cassano-Cogliati)
- 1987 – Gianni Morandi, Enrico Ruggeri, Umberto Tozzi – “Si può dare di più“ (Tozzi-Bigazzi-Raf)
- 1988 – Massimo Ranieri – “Perdere l’amore“ (Marrocchi-Artegiani)
- 1989 – Anna Oxa e Fausto Leali – “Ti lascerò“ (Fasano-Leali-Ciani-Berlincioni-Bardotti)
- 1990 – Pooh – “Uomini soli“ (Facchinetti-Negrini)
Le canzoni che hanno vinto il Festival dal 1991 al 2000. Vi proponiamo un ripasso della materia, organizzato per decenni: oggi ripercorreremo gli anni dal 1991 al 2000 compreso, facendovi riascoltare tutte le canzoni vincitrici del Festival di quel periodo.
- 1991 – Riccardo Cocciante – “Se stiamo insieme“ (Cocciante-Mogol)
- 1992 – Luca Barbarossa – “Portami a ballare“ (Barbarossa)
- 1993 – Enrico Ruggeri – “Mistero“ (Ruggeri)
- 1994 – Aleandro Baldi – “Passerà“ (Baldi-Bigazzi-Falagiani)
- 1995 – Giorgia – “Come saprei“ (Todrani-Ramazzotti-Tosetto-Cogliati)
- 1996 – Ron e Tosca – “Vorrei incontrarti tra cent’anni“ (Cellamare)
- 1997 – Jalisse – “Fiumi di parole“ (Di Domenico-Drusian-Ricci)
- 1998 – Annalisa Minetti – “Senza te o con te” (Luca-Palma)
- 1999 – Anna Oxa – “Senza pietà“ (Guidetti-Salerno)
- 2000 – Avion Travel – “Sentimento” (D’Argenzio-Mesolella-Tronco-Servillo-Ciaramella-Spinetti)
Le canzoni che hanno vinto il Festival dal 2001 al 2010. Vi proponiamo un ripasso della materia, organizzato per decenni: oggi ripercorreremo gli anni dal 2001 al 2000 compreso, facendovi riascoltare tutte le canzoni vincitrici del Festival di quel periodo.
- 2001 – Elisa – “Luce (tramonti a nord est)“ (Toffoli-Fornaciari)
- 2002 – Matia Bazar – “Messaggio d’amore“ (Golzi-Cassano)
- 2003 – Alexia – “Per dire di no“ (Salerno-Alexia)
- 2004 – Marco Masini – “L’uomo volante“ (Masini-Dati-Orlandi)
- 2005 – Francesco Renga – “Angelo“ (Renga-Zappatini)
- 2006 – Povia – “Vorrei avere il becco“ (Povia)
- 2007 – Simone Cristicchi – “Ti regalerò una rosa” (Cristicchi)
- 2008 – Giò Di Tonno e Lola Ponce – “Colpo di fulmine“ (Nannini)
- 2009 – Marco Carta – “La forza mia“ (Carta)
- 2010 – Valerio Scanu – “Per tutte le volte che…“ (Carone)
Le canzoni che hanno vinto il Festival dal 2011 al 2020. Vi proponiamo un ripasso della materia, organizzato per decenni: oggi ripercorreremo gli anni dal 2011 al 2020 compreso, facendovi riascoltare tutte le canzoni vincitrici del Festival di quel periodo.
- 2011 – Roberto Vecchioni – “Chiamami ancora amore“ (Vecchioni-Guidetti)
- 2012 – Emma – “Non è l’inferno“ (Silvestre-Sala-Palmosi)
- 2013 – Marco Mengoni – “L’essenziale” (Casalino-De Benedittis-Mengoni)
- 2014 – Arisa – “Controvento“ (Anastasi)
- 2015 – Il Volo – “Grande amore“ (Boccia-Esposito)
- 2016 – Stadio – “Un giorno mi dirai“ (Saverio Grandi, Gaetano Curreri, Luca Chiaravalli)
- 2017 – Francesco Gabbani – “Occidentali’s Karma“ (Francesco Gabbani, Filippo Gabbani, Fabio Ilacqua, Luca Chiaravalli)
- 2018 – Ermal Meta e Fabrizio Moro – “Non mi avete fatto niente“ (E. Meta, F. Mobrici, A. Febo)
- 2019 – Mahmood – “Soldi“ (Mahmood, Dardust, Charlie Charles)
- 2020 – Diodato – “Fai rumore“ (Diodato, E. Roberts)
Le canzoni che non hanno vinto il Festival ma sono state grandi successi (2° parte)
- “Nessuno mi può giudicare” / “Nessuno mi può giudicare” (Daniele Pace, Mario Panzeri, Luciano Beretta e Miki Del Prete) Caterina Caselli – Gene Pitney, 1966
- “Il ragazzo della via Gluck” / “Il ragazzo della via Gluck” (Luciano Beretta e Miki Del Prete – Adriano Celentano) Adriano Celentano – Trio del Clan, 1966
- “La musica è finita” / “La musica è finita” (Nisa-Franco Califano-Umberto Bindi) Ornella Vanoni – Mario Guarnera, 1967
- “Bisogna saper perdere” / “Bisogna saper perdere” (Giuseppe Cassia-Ruggero Cini) Lucio Dalla – The Rokes, 1967
- “Pietre” / “Pietre“(Gian Pieretti-Ricky Gianco) Gian Pieretti – Antoine, 1967
- “L’immensità” / “L’immensità” (Don Backy-Mogol-Detto Mariano) Johnny Dorelli – Don Backy, 1967
- “Cuore matto” / “Cuore matto” (Armando Ambrosino-Totò Savio) Little Tony – Mario Zelinotti, 1967
- “Ciao amore ciao” / “Ciao amore ciao” (Luigi Tenco) Luigi Tenco – Dalida, 1967
- “Canzone” / “Canzone” (Don Backy – Don Backy e Detto Mariano) Adriano Celentano – Milva, 1968
- “Quando m’innamoro” / “Quando m’innamoro” (Mario Panzeri – Daniele Pace e Roberto Livraghi) Anna Identici – The Sandpipers, 1968
- “Gli occhi miei” / “Gli occhi miei” (Mogol – Carlo Donida) Wilma Goich – Dino, 1968
- “La voce del silenzio” / “La voce del silenzio” (Paolo Limiti e Mogol – Elio Isola) Tony Del Monaco – Dionne Warwick, 1968
- “Ma che freddo fa” / “Ma che freddo fa” (Franco Migliacci – Claudio Mattone) Nada – The Rokes, 1969
- “Un’avventura” / “Un’avventura” (Mogol – Lucio Battisti) Lucio Battisti – Wilson Pickett, 1969
- “La prima cosa bella” / “La prima cosa bella” (Mogol – Nicola Di Bari e Gian Franco Reverberi) Nicola Di Bari – Ricchi e Poveri, 1970
Le canzoni che non hanno vinto il Festival ma sono state grandi successi (3° parte)
- “Io mi fermo qui” / “Io mi fermo qui“ (Luigi Albertelli – Enrico Riccardi) Donatello – Dik Dik, 1970
- “Che sarà” / “Che sarà“ (Franco Migliacci, Carlo Pes e Jimmy Fontana) Ricchi e Poveri – José Feliciano, 1971
- “4 marzo 1943” / “4 marzo 1943” (Lucio Dalla e Paola Pallottino) Lucio Dalla – Equipe 84, 1971
- “Jesahel” (Oscar Prudente e Ivano Fossati) Delirium, 1972
- “Montagne verdi” (Giancarlo Bigazzi e Gianni Bella) Marcella Bella, 1972
- “Gli occhi di tua madre” (Sandro Giacobbe, Daniele Pace e Oscar Avogadro) Sandro Giacobbe, 1976
- “Volo AZ 504” (Vito Pallavicini e Toto Cutugno) Albatros, 1976
- “Un’emozione da poco” (Ivano Fossati e Guido Guglielminetti) Anna Oxa, 1978
- “Gianna” (Rino Gaetano) Rino Gaetano, 1978
- “Barbara” (Enzo Carella e Pasquale Panella) Enzo Carella, 1979
- “Su di noi“ (Paolo Barabani, Donatella Milani e Enzo Ghinazzi) Pupo, 1980
- “Contessa” (Fulvio Muzio e Enrico Ruggeri) Decibel, 1980
- “Maledetta primavera” (Paolo Amerigo Cassella e Totò Savio) Loretta Goggi, 1981
- “Sarà perché ti amo” (Enzo Ghinazzi, Daniele Pace e Dario Farina) Ricchi e Poveri, 1981
- “Ancora“ (Franco Migliacci e Claudio Mattone) Eduardo De Crescenzo, 1981
Le canzoni che non hanno vinto il Festival ma sono state grandi successi (4° parte)
- “Felicità” (Cristiano Minellono, Gino De Stefani, Dario Farina) Al Bano e Romina Power, 1982
- “Vado al massimo“ (Vasco Rossi) Vasco Rossi, 1982
- “E non finisce mica il cielo“(Ivano Fossati) Mia Martini, 1982
- “Margherita non lo sa” (Oscar Prudente e Oscar Avogadro) Dori Ghezzi, 1983
- “Vacanze romane” (Carlo Marrale e Giancarlo Golzi) Matia Bazar, 1983
- “L’italiano” (Cristiano Minellono e Toto Cutugno) Toto Cutugno, 1983
- “Vita spericolata” (Vasco Rossi e Tullio Ferro) Vasco Rossi, 1983
- “Non voglio mica la luna” (Enzo Malepasso, Luigi Albertelli, Zucchero Fornaciari) Fiordaliso, 1984
- “Regalami un sorriso” (Adelio Cogliati, Drupi e Franco Fasano) Drupi, 1984
- “Noi ragazzi di oggi” (Toto Cutugno e Cristiano Minellono) Luis Miguel, 1985
- “Donne” (Zucchero Fornaciari e Alberto Salerno) Zucchero Fornaciari & Randy Jackson Band, 1985
- “Il clarinetto“ (Claudio Mattone e Renzo Arbore) Renzo Arbore, 1986
- “Lei verrà“ (Giuseppe Mango e Alberto Salerno) Mango, 1986
- “Nostalgia canaglia” (Vito Pallavicini, Willy Molco, Albano Carrisi, Romina Power e Vito Mercurio) Al Bano e Romina Power, 1987
- “Io amo“ (Toto Cutugno, Franco Fasano, Italo Ianne, Fausto Leali) Fausto Leali, 1987
Le canzoni che non hanno vinto il Festival ma sono state grandi successi (5° parte)
- “Quello che le donne non dicono“(Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone) Fiorella Mannoia, 1987
- “Mi manchi“ (Fabrizio Berlincioni e Franco Fasano) Fausto Leali, 1988
- “Quando nasce un amore“(Adelio Cogliati, Franco Ciani e Piero Cassano) Anna Oxa, 1988
- “Andamento lento“(Tullio De Piscopo e Mario e Giosy Capuano) Tullio De Piscopo, 1988
- “Almeno tu nell’universo“(Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio) Mia Martini, 1989
- “Cosa resterà degli anni ’80“(Giancarlo Bigazzi, Giuseppe Dati, Raffaele Riefoli e Giancarlo Bigazzi) Raf, 1989
- “Vattene amore“(Amedeo Minghi, Pasquale Panella, Augusto Martelli) Amedeo Minghi e Mietta, 1990
- “Gli altri siamo noi“(Umberto Tozzi e Giancarlo Bigazzi) – Umberto Tozzi, 1991
- “Spunta la luna dal monte“(Luigi Marielli e Pierangelo Bertoli) – Pierangelo Bertoli e Tazenda, 1991
- “Gli uomini non cambiano“(Giuseppe Dati, Marco Falagiani e Giancarlo Bigazzi) Mia Martini, 1992
- “La forza della vita“ (Giuseppe Dati e Paolo Vallesi) Paolo Vallesi, 1992
- “Signor tenente“ (Giorgio Faletti) Giorgio Faletti, 1994
- “Con te partirò” (Lucio Quarantotto e Francesco Sartori) Andrea Bocelli, 1995
- “La terra dei cachi” (Davide Civaschi, Stefano Belisari, Sergio Conforti e Nicola Fasani) Elio e le Storie Tese, 1996
- “Laura non c’è” (Antonello de Sanctis, Nek, Massimo Varini) Nek, 1997
Le canzoni che non hanno vinto il Festival ma sono state grandi successi (6° parte)
- “…E dimmi che non vuoi morire” (Vasco Rossi, Gaetano Curreri, Roberto Ferri) Patty Pravo, 1997
- “Confusa e felice” (Carmen Consoli) Carmen Consoli, 1997
- “Tutti i miei sbagli“ (Samuel Umberto Romano, Max Casacci e Davide Dileo) Subsonica, 2000
- “Salirò” (Daniele Silvestri) Daniele Silvestri, 2002
- “Dimmi come…” (Alessia Aquilani e Massimo Marcolini) Alexia, 2002
- “Tracce di te“ (Francesco Renga) Francesco Renga, 2002
- “Com’è straordinaria la vita” (Dolcenera, Lorenzo Imerico, Roberto Pacco) Dolcenera, 2006
- “Svegliarsi la mattina“ (Matteo Maffucci, Thomas De Gasperi, Danilo Pao, Enrico Sognato) Zero Assoluto, 2006
- “La paranza“ (Daniele Silvestri) Daniele Silvestri, 2007
- “Malamorenò” (Giuseppe Anastasi) Arisa, 2010
- “Arriverà” (Francesco Silvestre, Enrico Zapparoli, Enrico Palmosi) Modà con Emma, 2011
- “La notte“ (Giuseppe Anastasi) Arisa, 2012
- “Sotto casa“ (Massimiliano Gazzè, Francesco Gazzè, Francesco De Benedittis) Max Gazzé, 2013
- “Adesso e qui (nostalgico presente)” (Malika Ayane, Gino De Crescenzo, Alessandra Flora, Giovanni Caccamo) Malika Ayane, 2015
- “Fatti avanti amore” (Filippo Neviani, Luca Chiaravalli, Andrea Bonomo, Luigi Fazio) Nek, 2015
- “Nessun grado di separazione” (Federica Abbate, Francesca Michielin, Cheope, Fabio Gargiulo) Francesca Michielin, 2016
Le canzoni che non hanno vinto il Festival ma sono state grandi successi (7° parte)
- “Che sia benedetta“ (Erika Mineo e Salvatore Mineo) Fiorella Mannoia, 2017
- “Vietato morire” (Ermal Meta) Ermal Meta, 2017
- “Il diario degli errori” (Federica Abbate, Giuseppe Anastasi e Cheope) Michele Bravi, 2017
- “Fatti bella per te” (Paolo Turci, Giulia Anania, Luca Chiaravalli, Davide Simonetta) Paola Turci, 2017
- “Una vita in vacanza” (L. Guenzi, A. Gazzola, F. Draicchio, M. Romagnoli, A. Guidetti e E. Roberto) Lo Stato Sociale, 2018
- “Così sbagliato“ (F. Sarcina, A. Bonomo, L. Chiaravalli e D. Simonetta) Le Vibrazioni, 2018
- “Rolls Royce” (Achille Lauro, D. Petrella, D. Dezi, D. Mungai, Boss Doms) Achille Lauro, 2019
- “I tuoi particolari” (N. Moriconi) Ultimo, 2019
- “Cosa ti aspetti da me“ (G. Curreri, G. Pulli, P. Romitelli) Loredana Berté, 2019
- “Per un milione” (F. Abbate, R. Pagliarulo, A. Rapetti Mogol, A. Cisternino, F. Clemente, A. Merli) Boomdabash, 2019
- “Viceversa” (Francesco Gabbani e Pacifico) Francesco Gabbani, 2020/
- “Ringo Starr” (R. Zanotti) Pinguini Tattici Nucleari, 2020
- “Ho amato tutto” (P.Cantarelli) Tosca, 2020
- “Andromeda“ (Mahmood – Dardust) Elodie, 2020
- “Sincero” (Bugo, Morgan, A. Bonomo e S. Bertolotti) Bugo e Morgan, 2020
- “Tikibombom“(Levante) Levante, 2020