ESC 2023 – Italia: Risultato della quarta serata di Sanremo 2023

Si è appena conclusa la quarta serata dell’edizione numero 73 del Festival di Sanremo, che ha visto esibirsi i 28 in gara quest’anno al Teatro Ariston ed è stata rivelata la terza Classifica parziale. A vincere la serata cover Marco Mengoni e il Kingdom Choir con il brano “Let It Be“ e resta in testa nella classifica.

Nel corso della serata delle cover e dei duetti i 28 cantanti in gara al teatro Ariston si  sono esibiti in brani di repertorio propri e altrui, con ospiti. I cantanti in gara hanno interpretato successi del repertorio italiano ed internazionale degli anni‘60, ’70, ’80, 90’ e 2000, accompagnati da Artisti ospiti. Sono stati votati dal Televoto (per il 34%), dalla Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web (per il 33%) – che ha espresso il proprio giudizio in maniera congiunta, come unica componente di voto – e dalla Giuria Demoscopica (per il 33%). Al termine delle votazioni verrà stilata una classifica provvisoria dei 28 artisti in gara, che andrà poi a sommarsi a quella provvisoria delle prime tre serate. 

Il palco del Teatro Ariston questa sera, per il quarto appuntamento con Sanremo 2023, si apre a cover e duetti. È la penultima serata del Festival di Sanremo, molto attesa dagli spettatori perché legata alla celebrazione della musica del passato.

È la serata delle cover e dei duetti, dunque, nella quale i 28 cantanti in gara duetteranno sul palco in compagnia di un ospite prestigioso e interpreteranno alcuni tra i più grandi successi della musica nazionale e internazionale scelti dal repertorio compreso tra gli anni Sessanta e gli anni duemila.

Ad affiancare Amadeus nella conduzione c’è Gianni Morandi e da varie conduttrici, questa serata è stata la giornalista e conduttrice televisiva italiana Francesca Fagnani.

È ovviamente un verdetto molto parziale che può essere ribaltato o comunque mutato con il voto della Giuria Demoscopica; della Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web; e del pubblico tramite il sistema di Televoto da telefonia fissa e da telefonia mobile. Quindi ancora tutto da decidere tra i Campioni.

Dalla terza serata (e per le successive due) del Festival di Sanremo iniziano a votare la Giuria Demoscopica e il pubblico da casa tramite il televoto. I telespettatori potranno esprimere il proprio voto tra gli Artisti in gara inviando il codice a 2 cifre – abbinato a ciascun artista e comunicato nel corso della trasmissione – tramite SMS o digitando il medesimo codice a 2 cifre sulla tastiera nel caso di chiamata da Fisso. Numeri di telefono: 894.001 Da fisso. 475.475.1 Da mobile. 

Codici di voto della terza serata:

Sessioni di Televoto: Per le modalità di selezione del vincitore finale del Festival si seguono le modalità indicate nel Regolamento del “73 ̊ Festival della Canzone Italiana di Sanremo”. Di seguito i dettagli sulle modalità di esercizio del Televoto.

3a serata (giovedì 9 febbraio 2023). Televoto con Sessione Unica in cui sarà possibile votare tutti i 28 Artisti in gara che si esibiranno durante la Serata.

4a serata (venerdì 10 febbraio 2023). Televoto con Sessione Unica in cui sarà possibile votare tutti i 28 Artisti in gara che si esibiranno durante la Serata.

5a serata (sabato 11 febbraio 2023).

  • Prima fase: Televoto con Sessione Unica in cui sarà possibile votare tutti i 28 Artisti in gara che si esibiranno durante la Serata.
  • Seconda fase: Televoto con Sessione Unica in cui sarà possibile votare tutti i 5 Artisti rimasti in gara.

Il regolamento del televoto di Sanremo 2023. Il Televoto mediante chiamata telefonica può essere effettuato unicamente dalle utenze fisse site in Italia di Tim, Wind Tre, A2A Smart City, Convergenze, Tiscali, Uno Communications, Brennercom e Sky Wifi, mentre non ne è possibile l’effettuazione da telefoni pubblici, da telefoni cellulari, oppure da utenze fisse site all’estero.

Esso si effettua mediante digitazione del numero telefonico 894.001 (otto, nove, quattro, zero, zero, uno), seguendo le istruzioni che vengono date con apposito messaggio telefonico preregistrato (digitare il codice a due cifre di identificazione della canzone-artista scelta).

Il costo di ciascuna chiamata da utenza fissa (indipendentemente dalla distanza, dall’orario, dalla durata della chiamata e dal gestore telefonico) con la quale effettivamente si esprima un voto valido sarà di Euro 0,51 IVA inclusa.

Nessun costo sarà addebitato alle chiamate effettuate dall’utente oltre il numero massimo consentito per ciascuna sessione di voto; nel caso quindi l’utente effettui un numero eccessivo di chiamate oppure digiti un codice di identificazione della canzone-artista non corretto o fuori tempo massimo, l’utente ascolterà un messaggio gratuito di errore e nessun voto sarà di conseguenza conteggiato.

Il Televoto mediante SMS può essere effettuato unicamente da utenze mobili degli operatori telefonici TIM, Vodafone, Wind Tre (con sim/utenze a marchio “3”, “Wind” e “WIND TRE”), Poste Mobile, Coop Italia (con sim/utenze a marchio “CoopVoce”), iliad, Kena e ho.mobile inviando un SMS al numero 475.475.1 (quattro, sette, cinque, quattro, sette, cinque, uno) con il codice a due cifre di identificazione della canzone-artista scelto.

Il costo di ciascun SMS ricevuto a conferma di voto valido, addebitato all’utente dal proprio operatore (sul conto telefonico in caso di abbonamento o scalato dal credito disponibile in caso di carta ricaricabile) sarà di Euro 0,50 IVA inclusa per SMS inviati da utenze Tim, Vodafone, Wind Tre, ho.mobile, Poste Mobile, CoopVoce, Kena e iliad.

Resta fermo che i termini e le modalità di espressione del televoto mediante invio di sms sono disciplinate dalle previsioni contrattuali stabilite all’uopo dai singoli gestori telefonici con la propria utenza, rimanendo Rai estranea a tali rapporti.

Gli SMS di invio saranno gratuiti per tutti i clienti degli operatori che hanno aderito al servizio. Nessun costo sarà addebitato agli SMS effettuati dall’utente oltre il numero massimo consentito per ciascuna sessione di voto; nel caso in cui l’utente invii un numero eccessivo di SMS di voto (quindi oltre i 5 SMS da utenza mobile o oltre le 5 chiamate da utenza fissa per ogni sessione di voto) oppure una sintassi di voto non corretta o fuori tempo massimo, l’utente riceverà un messaggio gratuito di errore e nessun voto sarà conteggiato.

L’utente paga soltanto i voti validi. Il Servizio di Televoto è riservato ai maggiorenni. Le numerazioni 894.001 e 475.475.1 di titolarità di TIM S.p.A. sono disabilitabili chiamando il proprio operatore telefonico.

Il numero massimo di voti validi (per ogni canale di erogazione, quindi 5 SMS da utenza mobile e 5 chiamate da utenza fissa) effettuabili da ciascuna utenza telefonica è pari a 5 (cinque) voti per ciascuna sessione di voto prevista nella 3a, nella 4a e nella 5a serata.

Dopo le esibizioni di oggi, la classifica generale e completa che aggrega voti della sala stampa, giuria demoscopica e televoto, vede un top 5 provvisorio con Marco Megoni in testa, Ultimo al secondo posto, Lazza al terzo. Completano la top 5 Giorgia al quarto e Mr. Rain al quinto.

Marco Mengoni ha vinto la serata delle cover e dei duetti del festival di Sanremo con “Let it be”: è stata comunicata solo una top 5 della serata, votata da pubblico a casa, giuria demoscopica e sala stampa.

Ecco la top 5 della serata delle cover e dei duetti: 

1. Marco Mengoni & Kingdom Choir, “Let it be”
2. Ultimo con Eros Ramazzotti – Medley di Eros Ramazzoyyo
3. Lazza con Emma e Laura Marzadori, “La fine”
4. Giorgia con Elisa, “Luce (Tramonti a nord-est)”/”Di sole e d’azzurro”
5. Mr Rain con Fast, “Qualcosa di grande”

“È un inno più che una canzone: tutti quelli che hanno fatto il mio mestiere vorrebbero averla scritta”, ci ha raccontato Mengoni di “Let it be”. “Una canzone che fa parte di un percorso iniziato con ‘Materia’: in “Cambia un uomo” avevamo citato il riff di piano. Ho pensato che Sanremo fosse il palco giusto per ricordarci cosa rappresenti, ma non ho mai cantato con un coro gospel”, dice, della collaborazione con The Kingdom Choir.

Questa la classifica generale delle 28 canzoni in gara aggiornata dopo 4 serate: 1.Marco Mengoni, 2.Ultimo, 3.Lazza, 4.Mr. Rain, 5.Giorgia, 6.Tananai, 7.Madame, 8.Rosa Chemical, 9.Elodie, 10.Colapesce e Dimartino, 11.Gianluca Grignani, 12.Coma_Cose, 13.Modà, 14.Articolo 31, 15.LDA, 16.Leo Gassman, 17.Paola e Chiara, 18.Ariete, 19.Mara Sattei, 20.Colla Zio, 21.gIANMARIA, 22.Cugini di Campagna, 23.Levante, 24.Olly, 25.Anna Oxa, 26.Will, 27.Shari, 28.Sethu.

La 73esima edizione del Festival di Sanremo sarà trasmessa in diretta su su Rai1 dal Teatro Ariston, dal 7 all’11 febbraio 2023. Il direttore artistico è Amadeus. I conduttori sono Amadedus e Gianni Morandi affiancati nella quarta serata di Sanremo, c’è Francesca Fagnani. Quest’anno la competizione vede concorrere nella categoria Big 28 artisti o gruppi di chiara fama, dopo l’ammissione dei primi sei classificati di Sanremo Giovani 2022 nella rosa dei ‘Big’, mentre la categoria Nuove Proposte in questa edizione è stata abolita. Durante la prima serata sono stati eseguite 14 delle 28 dei Big in gara, nella seconda ascolteremo altre 14 canzoni in gara dei Big, nella terza serata abbiamo sentito tutte le 28 canzoni in gara dei Big. La quarta serata ascolteremo tutti i 28 i Big in gara esibirsi con con un pezzo da loro scelto, sia italiano che internazionale, pubblicato tra gli anni sessanta, settanta, ottanta, novanta e duemila. La serata della finale riascolteremo le 28 canzoni in competizione dei Big e i primi cinque della classifica si scontreranno ancora prima di conoscere il vincitore di questa edizione. Al termine della serata verrà proclamata la canzone/artista Vincitrice del Festival di Sanremo 2023, che rappresenterà, salvo rinuncia, l’Italia all’Eurovision Song Contest che si terrà a Liverpool.

Ecco il riassunto e le emozioni della terza serata del Festival: Dopo tanta attesa finalmente si è alzato il sipario sull’edizione 2023 del Festival di Sanremo. La strada che dal Festival di Sanremo porta a Liverpool comincia oggi, martedì 7 febbraio 2023, al Teatro Ariston. 28 artisti, da questa sera fino a sabato, si daranno battaglia per vincere la 73ª edizione del Festival della Canzone Italiana e per avere il diritto di rappresentare l’Italia alla 67ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2023 che si terrà il 9, l’11 e 13 maggio 2023  la Liverpool Arena di Liverpool, nel Regno Unito, dopo che l’Ucraina, vincitrice dell’edizione precedente in seguito alla vittoria della Kalush Orchestra con “Stefania”, è stata dichiarata non in grado di ospitare il concorso a causa dell’invasione russa del territorio ucraino. Chi conquisterà il biglietto per Liverpool succederà a Mahmood e Blanco, in gara lo scorso anno con “Brividi”, con cui ha raggiunto il 1° posto a Sanremo e il 6º posto a Torino. Chi sventolerà il tricolore azzurro, dunque, quest’anno? Da stasera lo si comincia a scoprire.

Il quarto dei cinque appuntamenti della 73ª edizione della manifestazione ha visto oltre ai tanti artisti ospiti dei cantanti in gara per interpretare brani facenti parte del repertorio italiano ed internazionale degli anni‘60, ’70, ’80, 90’ e 2000.  I 28 Big in gara, votati dal pubblico con il Televoto (per il 34%), dalla Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web (per il 33%) – che esprimerà il proprio giudizio in maniera congiunta, come unica componente di voto – e dalla Giuria Demoscopica (per il 33%), canteranno, accompagnati da Artisti ospiti, successi del repertorio italiano ed internazionale degli anni ‘60, ’70, ’80, 90’ e 2000. Questo i brani e ospiti dei 28 Campioni (in ordine di esibizione): 

  1. Ariete, Centro di gravità permanente, con Sangiovanni
  2. Will, Cinque giorni, con Michele Zarrillo
  3. Elodie, American Woman, con Big Mama
  4. Olly, La notte vola, con Lorella Cuccarini
  5. Ultimo, Medley, con Eros Ramazzotti
  6. Lazza, La fine, con Emma e Laura Marzaduri
  7. Tananai, Vorrei cantare come Biagio, con Biagio Antonacci e Don Joe
  8. Shari, Medley Zucchero, con Salmo
  9. Gianluca Grignani, Destinazione paradiso, con Arisa
  10. Leo Gassmann, Medley, con Edoardo Bennato
  11. Articolo 31, Medley, con Fedez
  12. Giorgia, Luce e Di sole e d’azzurro, con Elisa
  13. Colapesce Dimartino, Azzurro, con Carla Bruni
  14. Cugini di Campagna, La forza della vita e Anima mia, con Paolo Vallesi
  15. Marco Mengoni, Let it be, con Kingdom Choir 13
  16. gIANMARIA, Quello che non c’è, con Manuel Agnelli
  17. Mr. Rain, Qualcosa di grande, con Fasma
  18. Madame, Via del campo, con Izi
  19. Coma_Cose, Sarà perché ti amo, con Baustelle
  20. Rosa Chemical, America, con Rose Villain
  21. Modà, Vieni da me, con Le Vibrazioni
  22. Levante, Vivere, con Renzo Rubino
  23. Anna Oxa, Un’emozione da poco, con Iljard Shaba
  24. Sethu, Charlie fa surf, con Bunker 44
  25. LDA, Oggi sono io, con Alex Britti
  26. Mara Sattei, L’amour toujours, con Noemi
  27. Paola & Chiara, Medley, con Merk & Kremont
  28. Colla Zio, Salirò, con Ditonellapiaga

Si alza il sipario sulla quarta serata dell’edizione numero 73 del Festival di Sanremo, quella dedicata a cover e duetti, che vede quest’anno sul palco Amadeus, nella duplice veste di conduttore e direttore artistico, insieme per questa quarta serata, a Gianni Morandi e Chiara Francini. Gli ospiti che abbiamo visti:  i protagonisti della terza stagione della fiction “Mare fuori”. Sono stati assegnati tre premi: quello del Comune di Sanremo alla Carriera che andrà a Peppino di Capri, quello della Regione Liguria al Miglior Duetto e un riconoscimento all’ospite del cantante in gara la cui cover sarà risultata vincitrice della serata. Ancora, un omaggio a Lucio Dalla e un ricordo dedicato alle vittime delle Foibe. E l’esibizione de La Rappresentante di Lista e a quella di Takagi & Ketra.

La gara ha un ritmo serrato ed entra subito nel vivo con le esibizioni dei 28 artisti in gara e le loro canzoni, che si disputeranno il rappresentare l’Italia al prossimo Eurovision Song Contest. Al termine della serata verrà rivelata la classifica del Televoto (per il 34%), dalla Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web (per il 33%) – che esprimerà il proprio giudizio in maniera congiunta, come unica componente di voto – e dalla Giuria Demoscopica (per il 33%), che si unirà a quella dei quattro giorni precedenti. La quarta serata comincia con Noemi.

Amadeus, in scena, dà il via alla serata e cerca Gianni Morandi. Il co-conduttore, noto per la sua attività sportiva, si presenta all’Ariston dalla platea, correndo e in tenuta da podista: tuta, scarpe da ginnastica e pettorale con il numero 73, come le edizioni del Festival. «Mi hai detto che era una maratona e io ti ho preso sul serio», dice rivolgendosi ad ‘Ama’. Quella di stasera è, infatti, una vera e propria “maratona” musicale con tanti artisti ospiti che duettano con i 28 cantanti in gara riproponendo successi del repertorio italiano e internazionale degli anni ‘60, ’70, ’80, 90’ e 2000.

Via al Televoto. Le cover e gli ospiti dei 28 Big in gara

01.Ariete e Sangiovanni, “Centro di gravità permanente” (Franco Battiato, 1981)

La scenografia cita la copertina del disco la “Voce del padrone”: scelta paracula, interpretazione imprecisa (a essere gentili) di Sangiovanni, un po’ meglio Ariete. In sala sampa qualcuno urla ironicamente “In galera!”, come ai vecchi tempi. Più karaoke che cover.

02.Will e Michele Zarrillo, “Cinque giorni” (Michele Zarrillo, 1994)

La scenografia cita la copertina del disco la “Voce del padrone”: scelta paracula, interpretazione imprecisa (a essere gentili) di Sangiovanni, un po’ meglio Ariete. In sala sampa qualcuno urla ironicamente “In galera!”, come ai vecchi tempi. Più karaoke che cover.

03.Elodie e Big Mama, “American Woman” (Guess Who, 1970)

A queste serate le canzoni internazionali hanno un senso tutto da capire: in questo caso vorrebbe essere rock al femminile, ci viene spiegato. Mah: siamo a Sanremo. L’entrata con pelliccia occhiali neri è tamarra il giusto, così come lo stivalone di pelle e il reggiseno in vista. Alla fine funziona eccome: gran interpretazione vocale e Big Mama è pronta per essere in gara l’anno prossimo.

BigMama, o Marianna Mammone per gli amici, nata ad Avellino nel 2000, è una rapper emergente che negli ultimi anni ha conquistato sempre più attenzioni nella scena musicale italiana. Si avvicina al mondo rap nel 2013, quando inizia a scrive i suoi primi testi e a pubblicarli su YouTube. I suoi brani, fin da subito, si distinguono per un carattere forte e argomenti intimi, mentre spicca uno stile riconoscibile, tra flow e wordplay. Dopo essere entrata nell’etichetta Pluggers nel 2020, con cui pubblica i primi singoli ufficiali “Mayday” e “Formato XXL”, nel 2021 ha iniziato la collaborazione con Epic/Sony Music Italia, con cui ha pubblicato il singolo “TooMuch” prodotto da Crookers. Poco dopo è uscito anche “Così leggera” e ha partecipato al disco di Inoki in “Mani”, fino ad arrivare al 2022, anno in cui esce il suo primo album “Next Big Thing”. Nello stesso anno la troviamo nel nuovo album di M¥SS KETA, “Club Topperia”, col featuring “XTC”, insieme alla La Niña.

Peppino Di Capri canta “Champagne”, uno dei suoi pezzi più famosi, e che poco dopo ha ricevuto il Premio città di Sanremo alla carriera. Standing ovation per un veterano del Festival come Peppino Di Capri (quindici partecipazioni tra il 1967 e il 2005, due vittorie nel 1973 con “Un grande amore e niente più” e nel 1976 con “Non lo faccio più”). L’ottantatreenne cantante festeggia i 70 anni di carriera sul palco dell’Ariston, dove esegue il suo classico “Champagne” e riceve il premio alla carriera “Città di Sanremo”dalle mani del sindaco della località ligure, Alberto Biancheri.

04.Olly & Lorella Cuccarini, “La notte vola” (Lorella Cuccarini, 1988)

Oggi durante le prove la Cuccarini è caduta ballando, si è rialzata e ha ripreso a cantare e danzare come se nulla fosse. Qua la performance va liscia, ma è lei la protagonista, più che Olly: quando gli dice “ti prego resta sempre bambino” è leggermente imbarazzante. Il remix con cassa dritta è trash il giusto.

05.Ultimo ed Eros Ramazzotti, un medley di Eros Ramazzotti

Si parte con “Adesso tu”, si prosegue con “Un’emozione per sempre”: Ramazzotti si dimentica le parole iniziali, scena surreale ammortizzata da sorrisi vari. Poi si arriva a “Più bella cosa”. Il duetto, tutto sommato, funziona, ma non ha mai picchi emozionali, con Eros che eclissa Ultimo, che ride felice. Riflessione a margine: ma perché molti artisti prendono la serata delle cover come una festa fra amici? 

06.Lazza con Emma e Laura Marzadori (primo violino della Scala di Milano), “La fine” (Nesli, 2009)

Fino a qui la cover migliore della serata. Intensa, appassionata. L’energia che scorre fra Lazza ed Emma è palpabile. Il violino di Marzadori aumenta il tratto emozionale. Una battuta: Lazza completa la trasformazione da tamarro insolente a ragazzo della porta accanto che ogni genitore vorrebbe come fidanzato della propria figlia. Il Festival fa miracoli.

Laura Marzadori è una violinista italiana e primo violino dell’orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Diplomatasi con menzione speciale al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, ha seguito i corsi di Salvatore Accardo all’Accademia Stauffer di Cremona e all’Accademia Musicale Chigiana di Siena, dove è stata premiata per due anni con il Diploma d’Onore. Nel 2005 si è aggiudicata la 27ª edizione del Premio “Città di Vittorio Veneto”, mentre nel 2014, all’età di soli 25 anni, ha vinto il concorso internazionale di primo violino di spalla dell’orchestra del Teatro alla Scala con giudizio unanime della commissione presieduta da Daniel Barenboim. Il suo talento non è passato inosservato nemmeno al grande pubblico, nel 2021 è stata ospite di Stefano Bollani nel programma televisivo “Via dei Matti nº0”. Curiosità: insieme alle sorelle Sara e Irene, rispettivamente violinista e violoncellista, ha dato vita al trio Sorelle Marzadori esibendosi in concerti e rassegne musicali.

07.Tananai, Biagio Antonacci e Don Joe, “Vorrei cantare come Biagio” (Simone Cristicchi, 2005)

Tananai si conferma un artista poliedrico e tutt’altro che ingenuo. Vicino a Biagio non sfigura (nonostante lo stacco tecnico), i due hanno anche una buona sintonia nella messa in scena, molto furbacchiona e con senso dello show. Un punto in più per la simpatia e le good vibes che trasmettono.

Chiara Francini è la protagonista femminile della quarta serata del Festival. Amadeus la presenta, ma di lei non sembra esserci traccia. «Perché Chiara Francini non si vede? Non doveva scendere dalla scalinata?». Amadeus la chiama e poi scopre che è seduta in platea. «Vengo dalla provincia, preferisco restare qua, all’umiltà non rinuncio», spiega l’attrice, che insiste nel dare del “lei” al conduttore. «Ma ha idea dei piedi che sono passati su quella scala in 73 anni?, – aggiunge – . Io invece che scendere preferirei salire». Il conduttore le dà l’ok e lei scherza: «Mamma, puoi iniziare a registrare da ora». Così, dopo la gag della «ragazza di provincia» che «per umiltà» resta seduta in platea temendo la scala, Chiara Francini fa il suo primo ingresso ufficiale in scena all’Ariston, scendendo, come da tradizione, la fatidica scalinata. È la serata dei duetti. E allora, eccone uno davvero inedito.

Chiara Francini coinvolge Amadeus. Quella che i due cantano non è una cover ma una canzone inedita, scritta per l’occasione, che racconta come il direttore artistico ha proposto all’attrice di far parte del cast di Sanremo 2023. Titolo “Che serata straordinaria”!.

08.Shari e Salmo, un medley di Zucchero Sugar Fornaciari

Parte lei con “Hai scelto me” e fa vibrare la voce. Poi è il turno di Salmo con “Diavolo in me” che entra scatenato. Il duetto ha un perché. Resta una domanda che lasciamo ai posteri: vedremo mai un rapper rappare a Sanremo?

09.Gianluca Grignani e Arisa, “Destinazione Paradiso” (Gianluca Grignani, 1995)

Situazionismo puro: arriva Vessicchio e fa finta di dirigere con Melozzi, Grignani parte fuori tempo, la voce di Arisa va per conto suo. Poi i due si guardano e si trovano,  la canzone diventa il coro di un concerto che sembra andare avanti per tutta la sera: una performance sgangherata, ma piena di cuore e anima.

Amadeus legge un testo per Il giorno del ricordo. Amadeus, seduto in platea, legge uno dei passaggi più drammatici del libro “La bambina con la valigia” di Gigliola Alvisi dove sono raccolte le testimonianze di Egea Haffner, definita dal conduttore, «una delle testimonianze più autentiche della tragedia vissuta da migliaia di italiani di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia nel Dopoguerra». Si tratta, prosegue, di «una delle pagine più buie della nostra storia: l’eccidio di migliaia di nostri connazionali gettati nelle foibe dalle milizie del Maresciallo Tito e l’esilio di centinaia di migliaia di italiani costretti a lasciare la loro terra e i loro averi». Nel passo scelto si racconta proprio il momento in cui il padre di Egea venne portato via da casa per non tornarci più. Occorre, conclude Amadeus, «riflettere sul valore della memoria» perché «la libertà non si conquista dimenticando o rimuovendo, ma ricordando. Sempre». È l’omaggio di Sanremo 2023 al Giorno del Ricordo.

La Rappresentante di Lista canta un medley sul palco di piazza Colombo:  “Diva” e  fa scatenare il pubblico sulle note di “Ciao ciao”, tormentone uscito dalla scorsa edizione del Festival.

10.Leo Gassmann con Edoardo Bennato e il Quartetto Flegreo, Medley di Edoardo Bennato

Vanno di moda i medley, stasera: questo è ben riuscito, con Gassmann che è convincente senza strafare. Bennato è perfetto e il quartetto Flegreo scenografico, con qualche riff rock al violino.

11.Articolo 31 e Fedez, un medley di Articolo 31

Fedez fa il punk con la chitarra, poi scende tra il pubblico e un po’ ruba la scena agli Articolo 31, che se la riprendono facendo gli Articolo 31 old school, compreso l’urlo “Giorgia, legalizzala” e Jad che fa la break dance.

12.Giorgia con Elisa, “Luce (Tramonti a nord-est)” (Elisa, 2001), “Di sole e d’azzurro” (Giorgia, 2001)

“Luce” è arrangiata come una colonna sonora di James Bond, “Di sole e d’azzurro” ha sempre quelle tastiere vecchio stile che non tradiscono le aspettative. Gran classe e mestiere nel fondere le voci (Elisa svetta).

13.Colapesce Dimartino con Carla Bruni, “Azzurro” (Paolo Conte/Adriano Celentano, 1968)

Carla Bruni ha charme da vendere, ma colpisce più per i movimenti sinuosi che per la voce. Colapesce e Dimartino preferiscono stare un passo indietro. Il risultato è tecnicamente tiepido, ma visivamente azzeccato.

14.Cugini di Campagna & Paolo Vallesi, “La forza della vita” (Paolo Vallesi, 1992) e “Anima mia” (Cugini di Campagna, 1973)

Falsetti e ultrasuoni pervadono tutto. Su “Anima mia” avrebbero anche senso, la canzone ha questo tipo di impostazione vocale, ma su “La forza della vita” non hanno alcun motivo di esistere.

Era il loro sogno e lo coronano stasera sul palco dell’Ariston. Il cast di giovani talenti di “Mare fuori”, la serie tv ambientata in un immaginario istituto di pena minorile di Napoli, sale sul palco dell’Ariston per cantare la sigla, “O’ mar for”. Il tutto viene ripreso da Valentina Romani, la Nadizta della serie Rai in onda in prima serata su Rai2 dal 15 febbraio 2023 e attualmente in streaming con numeri record su RaiPlay, in diretta social. Con loro sul palco anche Carolina Crescentini, che nella fiction interpreta la direttrice del carcere: «Questo ruolo mi ha regalato tanto, sono una donna forte che lavora in un posto difficile. Vogliamo ringraziare Francesca Fagnani, che ha toccato il centro della questione: dietro le sbarre ci sono esseri umani, tutti hanno diritto a una seconda possibilità».

15.Marco Mengoni & Kingdom Choir, “Let it be” (Beatles, 1970)

Una versione black passionale con il coro che regala intensità alla performance. La voce di Mengoni scolpisce il brano e accende le atmosfere gospel, il pezzo perde la sua semplicità originale e diventa qualche cos’altro che, comunque, ha un suo profondo valore.

The Kingdom Choir, è un coro gospel di Londra fondato da Karen Gibson. Dopo più di 20 anni di carriera, il coro è diventato definitivamente famoso in tutto il mondo dopo essersi esibito al matrimonio del principe Harry e Meghan Markle. Il 19 maggio 2018 hanno cantato una versione gospel di “Stand by Me” di Ben E. King. La direttrice d’orchestra, Gibson, è stata descritta dalla stampa britannica come “la madrina del gospel della Gran Bretagna” e la loro performance della canzone è arrivata in cima alla classifica statunitense Hot Gospel Songs. Il coro ha quindi firmato un contratto discografico con Sony Music, con cui ha pubblicato l’album di debutto “Stand by Me”, sottotitolato “15 Songs of Love and Inspiration”, che contiene 14 cover e un pezzo originale chiamato “Chases”.

Takagi & Ketra cantano un medley dei loro successi, “Roma Bangkok”, “Una volta ancora”, “Bubble” e “Panico” dal palco della nave

16.gIANMARIA con Manuel Agnelli, “Quello che non c’è” (Afterhours, 2002)

Un abbraccio fra generazioni su un pezzo capolavoro del rock italiano. Agnelli prende la mano di gIANMARIA, metaforicamente e anche fisicamente, e insieme regalano al pubblico una performance che crese momento dopo momento.

17.Mr. Rain e Fasma, “Qualcosa di grande” (Lùnapop, 1999)

Fasma si colora i capelli come il Cremonini degli esordi. Di Cesare ha solo quello, il resto è un tripudio di un autotune settato malissimo. Mr Rain un po’ meglio, ma il pezzo è l’ombra sbiadita dell’originale e non funziona.

18.Madame & Izi, “Via del Campo” (Fabrizio De André, 1967)

Versione senza fuoco e intensità. Madame è sul pezzo, canta bene, osa e aggiunge delle barre interessanti. Il ruolo di Izi è solo di semplice accompagnamento.

19.Coma_Cose con Baustelle, “Sarà perché ti amo” (Ricchi e poveri, 1981)

Ricreano i Ricchi e Poveri nella formazione a 4 anche sul palco e nell’outifit, giocano sulle armonie vocali più che sulle individualità, si divertono e divertono. Bravi

20.Rosa Chemical e Rose Villain, “America” (Gianna Nannini, 1979)

Una sorta di mash-up con “Spirit in the sky”: finisce per diventare una cover di Achille Lauro, più che della Nannini.

21.Modà e Le Vibrazioni, “Vieni da me” (Le Vibrazioni, 2003)

Un arrangiamento prog per una fusione fra band che, però, non punge e non appassiona, nonostante il pezzo spinga al karaoke collettivo. Fra Kekko e Sarcina è la festa delle “ugole profonde”.

22.Levante e Renzo Rubino, “Vivere” (Vasco Rossi, 1993)

Rubino al piano, Levante alla voce. La cantautrice siciliana è tecnicamente ineccepibile. Vola altissimo. Ma dramamtizza in modo eccessivo un pezzo in cui Vasco non si è mai preso così sul serio.

23.Anna Oxa con il violoncellista iLjard Shaba, “Un’emozione da poco” (Anna Oxa, 1978)

Unica non cover e non duetto di tutto la sera: Anna Oxa viene posseduta da Anna Oxa. Fa tutto da sola. Un pezzo meraviglioso rovinato da vocalizzi ed esagerazioni.

Il violoncellista professionista, Iljard Shaba ha iniziato a suonare il violoncello all’età di 16 anni e si è subito distinto per la sua tecnica eccezionale e un talento innato. Dopo aver completato gli studi musicali all’università, Iljard ha iniziato la sua carriera come musicista professionista, che lo ha portato a esibirsi in tutto il mondo con repertorio vasto che include opere della musica classica, ma anche brani jazz e latina. È anche un dj, passione e lavoro che svolge in parallelo con la sua professione di violoncellista. Due passioni che sembrerebbero in contraddizione, ma che invece sono proprio il segreto del suo successo. La sua fama nel mondo della musica è data infatti anche dalla sua capacità di unire generi musicali molto diversi tra loro, rendendo il suo stile eclettico e ricercato.

24.Sethu e bnkr44, “Charlie fa surf” (Baustelle, 2008) 

Incasinati e divertenti. Gioventù al potere.

I Bnkr44, giovane collettivo toscano formato da Erin, Piccolo, Caph, Fares, Jxn, Faster e gherayo, cantanti e produttori classe 2000 e 2001, che nell’ultimo anno ha fatto parlare di sé, conquistando sempre più pubblico e attenzioni. I Bnkr44 iniziano ufficialmente a muovere i primi passi nel mondo discografico nel 2019, pubblicando alcuni brani su SoundCloud. La svolta arriva con l’ingresso nella scuderia di Bomba Dischi, etichetta già nota per nomi quali Calcutta, Ariete, Giorgio Poi e Franco126, con cui pubblicano “44.DELUXE” nel 2020, una raccolta di brani già usciti, che vede anche un featuring con Lil Kvneki degli Psicologi. L’anno seguente pubblicano “Farsi male a noi va bene”, il loro primo album che contiene la collaborazione, l’unica del disco, con Ariete per il brano “Tutte le sere”. Segue un tour, anche l’anno seguente, con numerose date in tutta Italia e nei principali festival italiani, che aiuta il collettivo a conquistare sempre più pubblico e riconoscimenti. Iniziano il 2022 con la pubblicazione di “Farsi male a noi va bene 2.0”, la riedizione del disco con cinque tracce bonus, compresa “Giorni vuoti” con Tredici Pietro. Nello stesso anno sono ospiti di altri album di spicco, come quello di Sick Luke col brano “Domani ti chiamo” e quello di Night Skinny con “Diavolo”, insieme a Ghali, Rkomi e Tedua.

Immancabile, anche stasera, l’incursione di Fiorello che, vista l’ora tarda, si collega con l’Ariston avvolto in un sacco a pelo.

Poi Chiara Francini regala al pubblico un monologo intenso dedicato a tutte quelle donne che un figlio non lo hanno avuto, per scelta o meno, poco importa.

24.LDA e Alex Britti, “Oggi sono io” (Alex Britti, 1998)

La chitarra e la voce di Britti sono, ovviamente, il vero valore aggiunto. Ma LDA non sfigura affatto. I due mettono in scesa un’esibizione in cui dimostrano affiatamento.

26.Mara Sattei e Noemi, “L’amour toujours” (Gigi d’Agostino, 1999)

L’idea di portare un pezzo senza tempo di Gigi all’Ariston è da applaudire. Un omaggio. Sattei e Noemi sono ottime interpreti, ma l’arrangiamento con gli archi e le strofe aggiunte dalle due cantanti lasciano alcune perplessità. Va, però, sottolineata la volontà di mettere qualche cosa di personale nella cover.

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27.Paola e Chiara con Merk e Kremont, Medley di Paola e Chiara

Cantano “Festival”, “Viva el amor!”, “Amici come prima”, “Vamos a bailar”, “Festival”, omaggiano gli Abba e Kylie Minogue, ballano e danno vita a una coreografia che ci risveglia dal tepore. All’Ariston manca solo la palla stroboscopica a specchio.

28.Colla Zio e Ditonellapiaga, “Salirò” (Daniele Silvestri, 2002)

Regalano energia e un’iniezione di divertimento. Non tutto funziona al 100%, ma ci piace l’approccio alla canzone e lo spirito con cui viene portata sul palco.

Sono i Colla Zio i vincitori dell’edizione 2023 del Premio Enzo Jannacci, riconoscimento assegnato dalla collecting dedicata ad Artisti, Interpreti ed Esecutori NUOVOIMAIE ai giovani artisti in gara al Festival della Canzone Italiana. La band milanese, che in questi giorni ha presentato al Teatro Ariston il brano “Non mi va”, è stata insignita del riconoscimento presso la Sala Stampa del Casinò di Sanremo alla presenza del Presidente dell’Istituto, Andrea Micciché, del figlio di Enzo Jannacci Paolo e di Yuman, vincitore della passata edizione del premio. La giuria, composta da Dodi Battaglia, Paolo Jannacci e Yuman, ha avuto il compito di valutare i pezzi e le esibizioni in gara di Colla Zio, gIANMARIA, Olly, Sethu, Shari e Will per individuare lo stile, gli accenti e l’acume che più si avvicinano a quelli di Enzo Jannacci, a cui la collecting ha deciso di intitolare il premio rivolto ai giovani talenti. Secondo i giurati “i Colla Zio hanno dimostrato di far emergere una grande energia, simpatia e spontaneità, utilizzando il loro gusto musicale originale, con la consapevolezza della cultura funk e rhythm & blues. Giovanissimi, non hanno paura di far emergere nella performance e nel testo le preziose ingenuità della loro generazione”. Paolo Jannacci ha dichiarato: “Un Premio onesto per i giovani che, come mio padre e come me, hanno voglia di raccontare qualcosa di genuino”. Il Premio Enzo Jannacci è stato istituito nel 2017 da NUOVOIMAIE insieme alla famiglia del grande artista per sostenere il talento di un artista emergente in gara al Festival di Sanremo. Oltre al riconoscimento simbolico, ai vincitori va anche una somma in denaro da destinare alla formazione. Il Presidente di NUOVOIMAIE Andrea Micciché, in occasione della premiazione, ha dichiarato: “Il talento va premiato, NUOVOIMAIE è sempre vicino ai giovani che dimostrano di averne, sostenendoli nel loro percorso formativo”. Oltre a Yuman, i vincitori delle passate edizioni del premio sono stati Maldestro (2017), Mirkoeilcane (2018), Mahmood (2019), Tecla (2020), Davide Shorty (2021).

Stop al Televoto. Prima dei saluti, c’è ancora spazio per due verdetti: la proclamazione della migliore cover e la lettura della classifica generale dopo quattro serate. Ecco, dunque, la classifica generale di Sanremo 2023 al termine della quarta serata.

La quarta serata si chiude con una classifica provvisoria sulla base delle indicazioni giunte dal pubblico attraverso il televoto (34% sul risultato complessivo), e voteranno anche la giuria della sala stampa, tv, radio e web (33%) e la Giuria Demoscopica (33%). Le esibizioni sono state votate dal televoto, dalla giuria della sala stampa, tv, radio e web e dalla giuria demoscopica, e al termine della serata è stata mostrata il top 5 della classifica relativa alle votazioni di questa serata. La nuova classifica tiene conto delle prime quattro esibizioni di tutti i 28 cantanti che si sono esibiti nelle serate di martedì 7, mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 febbraio 2023. 

Dopo le prime quattro serate del Festival di Sanremo 2023, i giochi sono quasi fatti. Alla fine della quarta puntata, stasera, è stata mostrata una classifica provvisoria relativa ai risultati delle votazioni delle prime quattro serate, quelle dalle tre componenti della Giuria della sala stampa, ovvero giuria della carta stampata e TV (33.3% – un terzo), giuria del web (33.3% – un terzo) e giuria delle radio (33.3% – un terzo) nelle due prime serate, quella dalla giuria demoscopica, denominata per l’occasione Demoscopica 1000 (50%), e dal pubblico a casa tramite televoto (50%) nella terza serata e quella dalla Demoscopica 1000 (33%), dalla Giuria della sala stampa (33%) e dal pubblico a casa tramite televoto (34%) nella quarta serata, dedicata alle cover. In attesa della Finale di domani, che vedrà i 25 big essere giudicati dal pubblico da casa tramite il televoto (i risultati andranno a sommarsi a quelli delle prime quattro serate e dalla media sarà stilata la classifica definitiva dalla venticinquesima alla quarta posizione e che individuerà i tre che poi si contenderanno la vittoria), ecco le tre posizioni di questa serata:

Il top 5 della quarta serata delle cover:

1. Marco Mengoni & Kingdom Choir, “Let it be”
2. Ultimo con Eros Ramazzotti – Medley di Eros Ramazzoyyo
3. Lazza con Emma e Laura Marzadori, “La fine”
4. Giorgia con Elisa, “Luce (Tramonti a nord-est)”/”Di sole e d’azzurro”
5. Mr Rain con Fast, “Qualcosa di grande”

Gianni Morandi con i medley, insieme a Jovanotti, vince la serata delle cover a Sanremo. Al secondo posto Mahmood & Blanco, terza Elisa. Il premio è stato consegnato dal presidente della regione Liguria, Giovanni Toti.

I 28 cantanti in gara, sono stati votati dal pubblico attraverso il televoto (con un peso del 34 per cento sul risultato complessivo), dalla giuria della sala stampa, tv, radio e web (33 per cento) e dalla demoscopica 1000 (33 per cento).

La media delle percentuali complessive di voto ottenute durante la serata e quelle delle serate precedenti determina una nuova classifica generale.

Ecco quante posizioni hanno guadagnato o perso i cantanti fra la terza e la quarta serata. Nelle prime cinque posizioni cambia poco:

  1. Marco Mengoni
  2. Ultimo
  3. Lazza
  4. Mr. Rain
  5. Giorgia
  6. Tananai
  7. Madame
  8. Rosa Chemical
  9. Elodie
  10. Colapesce e Dimartino
  11. Gianluca Grignani
  12. Coma_Cose
  13. Modà
  14. Articolo 31
  15. LDA
  16. Leo Gassman
  17. Paola e Chiara
  18. Ariete
  19. Mara Sattei
  20. Colla Zio
  21. gIANMARIA
  22. Cugini di Campagna
  23. Levante
  24. Olly
  25. Anna Oxa
  26. Will
  27. Shari
  28. Sethu

Appuntamento a domani sera con la Finale! Ricordiamo che il vincitore del Festival di Sanremo 2023 avrà la possibilità di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2023.

RIVEDI LA QUARTA SERATA DI SANREMO 2023 >>

Gli ascolti della quarta serata del Festival 2023: Ascolto complessivo: (21.25 – 01.59): 11 milioni 121 mila spettatori con uno share del 66.5 per cento. Prima parte (21.25 – 23.41): 15 milioni 046 mila spettatori, con uno share del 65.2 per cento. Seconda parte (23.44 – 01.59): 7 milioni 041 mila spettatori, con uno share del 69.7 per cento.

Nella quarta serata del 73° Festival della Canzone Italiana di Sanremo, da segnalare su Rai 1 anche “Sanremo Start” (dalle 20.42 alle 21.19) con 12 milioni 334 mila spettatori e uno share del 51.1 per cento, mentre “Prima Festival” (dalle 20.35 alle 20.43) ha avuto 8 milioni 582 mila spettatori e il 38.4 di share. Ottimo risultato – nella notte tra giovedì e venerdì – per Fiorello e il suo “Viva Rai2! Viva Sanremo!” che, dalle 2.06 alle 2.52 – ha tenuto davanti al teleschermo 1 milione 425 mila persone con uno share del 53.6 per cento.

L’ascolto più alto dell’era Auditel: la quarta serata del 73° Festival di Sanremo fa registrare su Rai 1 l’ascolto record di 11 milioni 121 mila spettatori con uno share del 66.5 per cento. La prima parte (21.25 – 23.41) è stata vista da 15 milioni 046 mila spettatori, con uno share del 65.2 per cento. La seconda parte (23.44 – 01.59) ha avuto 7 milioni 041 mila spettatori, con uno share del 69.7 per cento.

Il picco di ascolto alle 21.46 con 16 milioni 683 mila, quello di share all’1.51 con il 74 per cento.

Da segnalare su Rai 1 anche “Sanremo Start” (dalle 20.42 alle 21.19) con 12 milioni 334 mila spettatori e uno share del 51.1 per cento, mentre “Prima Festival” (dalle 20.35 alle 20.43) ha avuto 8 milioni 582 mila spettatori e il 38.4 di share.

Ottimo risultato – nella notte tra giovedì e venerdì – per Fiorello e il suo “Viva Rai2! Viva Sanremo!” che, dalle 2.06 alle 2.52, ha tenuto davanti al teleschermo 1 milione 425 mila persone con uno share del 53.6 per cento.

Dati in crescita per RaiPlay anche nella quarta serata del Festival: ieri sera sono stati 321 mila i device collegati nel minuto medio alla diretta streaming di Rai1, un dato in crescita del 42% rispetto alla serata cover del 2022. Il picco è stato registrato alle 23.06, con oltre 438 mila device connessi durante il duetto di Giorgia ed Elisa.

Con questo risultato la diretta streaming della quarta serata di Sanremo2023 si posiziona al secondo posto nella classifica degli eventi live di tutti gli editori misurati da Auditel Online (esclusi gli eventi sportivi) dall’inizio della misurazione Auditel. Al primo posto la prima parte della seconda serata del Festival 2023 (407.500 AMRD).

La diretta streaming della quarta serata Festival di Sanremo 2023 ha generato 1,9 milioni di visualizzazioni, in crescita del 58% rispetto al 2022. 

Importante anche il dato di crescita relativo al consumo dell’offerta on demand: nelle prime quattro giornate del Festival i contenuti di Sanremo 2023 hanno generato 18,9 milioni di visualizzazioni on demand, registrando un aumento del 39% rispetto alle prime tre giornate dell’edizione 2022.

E sui social l’edizione 2023 del Festival di Sanremo è già da record: con le interazioni generate nella quarta giornata, che sono state 9,7 milioni, il totale delle interazioni generate dal Festival ha raggiunto quota 38,5 milioni, in crescita del 15% rispetto al dato complessivo finale dell’edizione 2022. Dopo quattro giornate, Sanremo 2023 è quindi già il Festival più social di sempre.

Ottima la performance anche per gli account social Rai, anche grazie alla diretta Instagram realizzata sul palco dell’Ariston dal cast di Mare Fuori con Amadeus: nella sola giornata di ieri le interazioni generate dai profili ufficiali del Festival sono state 2,3 milioni, in crescita del 34% rispetto alle 24 ore precedenti.

Gli ascolti delle serate testimoniano che il Festival piace, ma piacciono anche le trasmissioni Rai che lo raccontano e ne svelano i retroscena. Su Rai 1 “Uno Mattina” si assicura il 26,5% di share con 1 milione 377 mila spettatori, poi “Storie Italiane” con il 29,6% e 1 milione 514 mila verso la conclusione della mattinata “E’ sempre mezzogiorno!” totalizza il 16,5% e 1 milione 903 mila spettatori. Il pomeriggio di Rai 1 è caratterizzato da “Oggi è un altro giorno” con il 19,9% di share e 2 milioni 241 mila e “La Vita in diretta” con il 24,4% e 2 milioni 342 mila spettatori.

Su Rai 2 alle 8 del mattino sono in 206 mila (3,9%) a vedere “…E viva il Videobox”, che segue la replica mattutina di “Via Rai2! Viva Sanremo!” che nonostante l’orario ottiene l’attenzione di 717 mila spettatori con il 14,9% di share. Il racconto del Festival coinvolge anche, su Rai 2, “I fatti vostri” che raggiunge l’11,1% pari a 893 mila spettatori poi “Ore 14” con Milo Infante che si assesta sul 5,5% con e 635 mila e “Bellamà” di Pierluigi Diaco con 5,5% di share e 545 mila. Anche “Nei tuoi panni”, coin Mia Ceran, commenta il Festival con la sua famiglia protagonista della settimana raggiungendo il 5% di share pari a 501 mila spettatori. Verso la serata “Muschio Selvaggio” con Fedez e Luis Sal, a partire dalle 18.45, coinvolge 410mila spettatori (2,8%).

Su Rai 3 anche “Agorà” con Monica Giandotti si occupa di Festival di Sanremo tra musica e politica ottenendo il 6,1% e 321 mila spettatori.

“È una grande soddisfazione per l’Azienda, per la squadra che lavora sul Festival e mia personale che la serata di ieri abbia ottenuto il miglior risultato in termini di share dal 1987: il 66.5%. Non avveniva da un altro secolo, da un’altra epoca. Rispetto alla corrispondente serata dell’edizione 2022, quella di ieri ha registrato 6 punti percentuali di share in più e, a parità di durata complessiva, 210mila telespettatori in più. Congratulazioni ad Amadeus, alla Rai, ai cantanti e agli artisti intervenuti e naturalmente al pubblico. Un pubblico di tanti italiani e ricco di gioventù”. Così l’Amministratore Delegato della Rai Carlo Fuortes ha commentato i dati Auditel di stanotte nell’uscire dal palazzo della conferenza stampa del Festival di Sanremo.