A poche ore dalla notizia della cancellazione dell’Eurovision Song Contest 2020, in programma a Rotterdam dal 12 al 16 maggio a causa dell’emergenza Coronavirus (COVID-19), alcune emittenti hanno già comunicato che vorrebbero riconfermare i loro rappresentanti per l’edizione 2021 del concorso.
Solo ieri gli organizzatori dell’Eurovision Song Contest avevano provato a rassicurare tutti, in relazione all’edizione 2020 che si sarebbe dovuta tenere a Rotterdam tra meno di due mesi, vista la pandemia da Coronavirus. Ma oggi ecco arrivare la notizia della cancellazione dell’Eurovision Song Contest 2020. Mai, in 64 anni di storia, l’Eurovision si era fermato. Nel 1956 la prima storica edizione, a Lugano, in Svizzera.
Nel frattempo le emittenti NOS/AVROTROS/NPO hanno confermato che vorrebbero che Jeangu Macrooy rappresentasse il paese all’Eurovision Song Contest 2021. Macrooy, che avrebbe dovuto difendere la propria nazione a Rotterdam con il brano “Grow”, ha affermato che capisce perfettamente la decisione e che la salute di tutti è la cosa più importante in questo momento. Le emittenti olandesi hanno, quindi l’intenzione di continuare la collaborazione con Jeangu nel 2021 con nuova energia e grande passione e che insieme saranno forti.
L’emittente spagnola RTVE ha invitato Blas Cantó a rappresentare il Paese il prossimo anno. Cantó era stato scelto internamente per Rotterdam, con la canzone “Universo”. Il cantante ha dichiarato di essere disposto a rappresentare la Spagna nel 2021 e di volersi impegnare a continuare a lavorare per il prossimo anno nel 2021 e di essere molto felice di avere questa opportunità. Ha inoltre aggiunto che è molto triste per il team di professionisti che hanno lavorato molto duramente per molti mesi, ma che al momento, vista la pandemia in corso, fermare il concorso era la cosa giusta da fare. Infine, dedica un messaggio ai fan, chiedendo loro di essere uniti e di rimanere a casa in modo che la situazione generata dal Covid-19 passi il più presto possibile. Senza fan e senza pubblico era impensabile fare l’Eurovision.
Anche Zurab Alasania, il presidente dell’emittente ucraina ha affermato che sia la UA:PBC che l’emittente partner STB sono pronte a lasciare che i Go_A rappresentino il Paese nel 2021. Alasania ha aggiunto che questo varrà per la fase preparatoria e organizzativa della partecipazione. La band Go_A aveva vinto la selezione nazionale ucraina per l’Eurovision Song Contest 2020 con la canzone “Solovey”.
Dopo la conferma dei Paesi Bassi, Spagna e Ucraina, anche altre emittenti hanno invitato gli artisti scelti per l’edizione 2020 a partecipare all’Eurovision Song Contest 2021.
L’emittente pubblica greca, ERT, ha rilasciato ieri una nota stampa in cui ha espresso le sue intenzioni di continuare la collaborazione con Stefania Liberakakis per il prossimo anno, anche in vista del fatto che il loro brano è stato ben accolto sia dal pubblico greco che europeo. Tuttavia, è stato anche affermato che la decisione finale dipenderà dalle intenzioni dell’EBU, quando saranno comunicate. Stefania Liberakakis era stata scelta internamente per rappresentare la Grecia all’Eurovision Song Contest 2020 con il brano “SUPERG!RL”.
Confermato anche Damir Kedžo come rappresentante della Croazia. L’artista aveva vinto la selezione nazionale dell’emittente HRT, la DORA 2020, con il brano “Divlji vjetre”.
Infine Tornike Kipiani, che ha vinto il talent Georgian Idol, guadagnandosi il diritto di rappresentare la nazione a Rotterdam. L’artista avrebbe dovuto difendere i colori georgiani con il brano “Take Me As I Am”. L’emittente GPB ha confermato Tornike come rappresentante del Paese Caucasico all’ESC 2021.
Ricordiamo che le emittenti NPO, NOS, AVROTROS e la città di Rotterdam stanno continuando a trattare in merito alla possibilità di organizzare il concorso nel 2021, ma attualmente è troppo presto per discutere di eventuali dettagli sull’evento del prossimo anno.
L’appuntamento con la competizione è rimandato al 2021. La location rimane quella di Rotterdam nei Paesi Bassi, paese del vincitore della passata edizione Duncan Laurence.
L’annuncio ufficiale è arrivato oggi dopo che nei giorni scorsi l’organizzazione si era presa del tempo per capire se procedere e come portare avanti una macchina organizzativa così complessa.
Si sarebbe dovuto svolgere a Rotterdam, nei Paesi Bassi, dal 12 al 16 maggio 2020. A causa dell’emergenza per il Coronavirus, gli organizzatori hanno ritenuto improbabile che la situazione rientrasse entro quella data e hanno deciso di annullare la competizione per salvaguardare la salute degli artisti e dello staff. Mai, in 64 anni di storia, l’Eurovision si era fermato. Nel 1956 la prima storica edizione, a Lugano, in Svizzera.
“É con profondo dispiacere che dobbiamo annunciare la cancellazione dell’Eurovision Song Contest 2020 a Rotterdam – ha scritto su Facebook l’Unione Europea di radiodiffusione, che organizza l’evento -. Nelle ultime settimane abbiamo valutato molte opzioni alternative per permettere al Festival di andare avanti. Tuttavia, l’incertezza creata dalla diffusione del Covid-19 in Europa e le restrizioni messe in atto dai Governi hanno portato l’Unione Europea di radiodiffusione ad arrivare alla difficile conclusione che è impossibile continuare con l’evento live come era programmato”.
Per l’Italia, avrebbe dovuto gareggiare il cantante Antonio Diodato, vincitore della 70esima edizione del Festival di Sanremo con la sua “Fai Rumore”, ballad estratta dal suo ultimo disco “Che vita meravigliosa”, fuori per Carosello Records. “Mi dispiace tanto per la cancellazione dell’Eurovision, per il lavoro portato avanti in queste settimane da Carosello Records e Rai 1, per tutte le belle idee che stavamo realizzando – ha scritto il cantautore sulle sue storie Instagram -. Ma viviamo un periodo drammatico e di grandissima difficoltà e sono convinto che la priorità debba essere quella di tutelare la salute di tutti i cittadini. Solo quando tutti supereremo questo momento buio potremo tornare a vivere con la giusta leggerezza e gioia un evento di tale condivisione”.
Proprio con questo spirito nacque l’Eurovision nel 1956. I Paesi europei erano impegnati nella ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale. Con la nascita dell’Unione europea di radiodiffusione, nel 1950, si ricercò un programma televisivo che potesse coinvolgere diverse nazioni, mettendole in competizione ma in modo sano. L’idea di ricreare un “Festival di Sanremo” in chiave europea venne proprio a un italiano: il giornalista e drammaturgo, Sergio Pugliese. Da allora, l’Eurovision Song Contest è uno dei festival musicali più grandi del mondo: vi hanno aderito ben 50 Paesi, anche non europei. È stato organizzato regolarmente ogni anno e trasmesso dalle principali emittenti nazionali. È in assoluto uno dei programmi televisivi più longevi di sempre. Ma c’è sempre una prima volta, e anche per l’Eurovision è arrivato il momento di fermarsi e attendere momenti migliori. Nulla si sa sulla prossima edizione, che potrebbe tenersi sempre a Rotterdam, per non vanificare tutto il lavoro fatto quest’anno.
Fin dai primi secondi dopo la notizia annunciata dall’EBU-UER, gli artisti in gara hanno utilizzato i propri canali social per comunicare con i fan, plaudendo unanimamente alla scelta, seppur sofferta, dell’Unione Europea di Radiodiffusione.
La reazione diventata già simbolo di quest’edizione è quella della 19enne Eden Alene, in gara per Israele. La cantante era ospite negli studi della rete televisiva KAN proprio mentre l’EBU-UER annunciava l’ormai inevitabile cancellazione dell’evento.
Eden non ha potuto frenare le lacrime. “Mi è stato appena comunicato, sono sotto shock, non so come processare il tutto. So che sarebbe arrivata la notizia, non sono sprovveduta, stanno progressivamente annullando tutto, ma fa male. Credevo molto nel mio pezzo, volevo andare all’Eurovision e vincerlo. Ero convinta ci fossero buone possibilità. Non mi importava se fossi in alto nelle scommesse o no, ho visto la reazione delle persone, il loro amore per la canzone e per il messaggio, il suo significato, e questo adesso mi rende molto triste. Penso che ogni canzone abbia il suo momento, e se dovessi ricantarla l’anno prossimo, probabilmente non sarebbe lo stesso. Scriverò un’altra canzone? Sarò ancora io a rappresentare Israele? O qualcun altro? Sono abbattuta (…) Tra l’altro avrei festeggiato il mio compleanno all’Eurovision, è così frustrante”, ha dichiarato.
Alcuni artisti hanno già ricevuto una rassicurazione. Saranno loro a rappresentare il proprio paese anche all’Eurovision 2021. Tra questi il croato Damir Kedžo, la greca Stefania, l’olandese Jeangu Macrooy, lo spagnolo Blas Cantó e gli ucraini Go_A. In queste ore è arrivata inoltre la conferma del georgiano Tornike Kipiani.
I bielorussi VAL lanciano un segnale alla rete televisiva BTRC: “Speriamo che tutti gli artisti scelti per rappresentare il proprio paese quest’anno saranno in gara anche al prossimo Eurovision. Non è ancora noto se le canzoni saranno cambiate o no. In ogni caso, non vediamo l’ora di scrivere e produrre nuove canzoni”.
Dello stesso avviso lo svizzero Gjon’s Tears: “Ho bisogno di tempo per capire cosa sta succedendo e cosa sarà della mia canzone! Prendetevi cura di voi stessi e della vostra famiglia. Grazie per il vostro supporto, spero di vedervi nel 2021 dopo le decisioni dell’EBU e della mia delegazione”.
In attesa di aggiornamenti anche l’azera Efendi (“Vi terrò sempre informati sulle novità nel momento in cui le riceverò”), i belgi Hooverphonic (“Speriamo di mandarvi presto vibrazioni positive riguardo l’Eurovision”) e la norvegese Ulrikke (“Sono ovviamente molto dispiaciuta, adesso dovrò sedermi con la NRK e capire meglio cosa significa tutto questo”).
Ci sono invece paesi che, per tradizione, porteranno avanti nuovamente una selezione nazionale televisiva. L’Estonia, ad esempio, che tornerà con l’Eesti Laul dando però la possibilità a Uku Suviste di entrare in gara di diritto, partendo dalle semifinali.
Tra i molteplici e comprensibili messaggi di conforto ai fan e plauso all’EBU per la decisione sensata, e le promesse di continuare a lavorare sodo su nuovi progetti musicali, c’è anche spazio per l’appello di Victoria, in gara per la Bulgaria.
La cantante, che alla chiusura dell’evento si trovava al primo posto nella classifica scommesse, ha chiesto esplicitamente di poter tornare in gara nel 2021 con lo stesso pezzo: “Tears getting sober è un progetto che significa tutto per me come artista e per il grande team che c’è dietro. Capisco e rispetto la decisione necessaria ma credo che gli artisti del 2020 debbano avere la possibilità di cantare le loro canzoni anche nel 2021.”
C’è poi chi garantisce di non stoppare del tutto i progetti legati all’Eurovision. Senhit, in gara per San Marino, pubblicherà nei prossimi giorni la coreografia di “Freaky!” che aveva già messo a punto con Luca Tommassini.
La slovena Ana Soklič, invece, presenterà la versione Eurovision di “Voda”, il brano con il quale ha vinto il concorso nazionale EMA, rivisitato con l’apporto della Budapest Art Orchestra per la gara di Rotterdam.
“Quale sarà il destino della mia collaborazione con l’Eurovision e della canzone “Voda” può essere solo ipotizzato. Sono stata informata da RTV Slovenia che nei prossimi giorni sono attese nuove istruzioni dall’EBU, l’organizzazione dell’Eurovision. Decideremo poi insieme come procedere. Pubblicheremo sicuramente la versione Eurovision di “Voda”, come previsto, nei prossimi giorni, e speriamo vi piaccia.”
Il britannico James Newman, l’austriaco Vincent Bueno, il francese Tom Leeb, la polacca Alicja, il cipriota Sandro e l’islandese Daði Freyr annunciano ai loro fan l’arrivo di sorprese e nuova musica.
A lanciare un monito molto importante i lituani The Roop, fra i favoriti alla vittoria dell’Eurovision 2020 con la loro “On fire”. Il gruppo ha chiesto ai loro supporter di continuare ad ascoltare il loro pezzo, perché le canzoni resteranno, con o senza Eurovision.
“È molto triste, non vogliamo negarlo. Ma la salute viene prima di qualsiasi concorso” – dichiara il leader del gruppo Vaidotas Valiukevičius – “Continueremo a promuovere la nostra canzone e il nostro ballo in tutto il mondo. Al momento il pezzo sta entrando nelle playlist delle radio straniere. Abbiamo notato che ‘On fire’ è molto amata e il suo percorso verso il cuore della gente è appena iniziato”.
La band, che come altri artisti in gara non è ancora a conoscenza delle decisioni del proprio broadcaster in vista dell’Eurovision 2021, ha invitato tutti a rimanere in quarantena e non perdere il buon umore, ballando e cantando “On fire” a casa e sui balconi, proprio come accaduto in Italia in questi giorni.
“Siamo riusciti a creare qualcosa che unisce le persone e diffonde la positività” – sostiene il batterista Robertas Baranauskas – “Ne abbiamo molto bisogno in questo momento, e ricordate che non è il concorso a dare significato alla canzone, ma gli ascoltatori. Ognuno di noi può diventare un ambasciatore di ‘On fire’ e promuoverla”.
L’elenco dei cantanti che dovevano partecipare al concorso musicale del prossimo maggio e che vengono confermati per l’Eurovision Song Contest 2021 sta diventando sempre più numeroso.
L’emittente İctimai ha confermato che sarà ancora Samira Efendi la rappresentante dell’Azerbagian, il prossimo anno. La cantante ventottenne, selezionata internamente dalla TV, non potrà più ripresentare il brano “Cleopatra”, come annunciato ieri dall’EBU-UER, in rispetto delle regole del concorso.
La TV belga di lingua fiamminga VRT è stata la prima ad annunciare il proprio partecipante all’Eurovision Song Contest 2020. Si trattava del gruppo Hooverphonic. In Belgio è consuetudine che le due emittenti principali, VRT e RTBF (TV della comunità francofona del Paese), si alternino nella scelta del rappresentante del Paese. Nel 2021 sarebbe toccato alla RTBF, ma grazie ad un accordo tra le due televisioni, la band è stata riconfermata per il prossimo concorso.
In un’intervista a Songfestival.be, Alex Callier, leader del gruppo, ha affermato che per il prossimo anno vorrebbe comporre un brano completamente diverso da “Release me”, un uptempo che porti allegria. Ha poi aggiunto che l’esibizione che avremmo visto a Rotterdam a maggio sarebbe stata sobria con un tocco “cinematografico” e che il suo artista preferito era il nostro Diodato con la sua “Fai rumore”.
Anche Victoria Georgieva sarà di nuovo la rappresentante della Bulgaria per il prossimo Eurovision. Scelta internamente dall’emittente BNT, Victoria avrebbe dovuto esibirsi a Rotterdam con il brano “Tears Getting Sober”.
Ultima conferma, almeno per il momento, è quella della Svizzera. Il consorzio delle emittenti svizzere SRG SSR ha selezionato internamente il cantante Gjon’s Tear che, all’Eurovision Song Contest 2020 avrebbe rappresentato il Paese con la canzone “Repondez-moi”.
Eden Alene, che era stata selezionata per rappresentare Israele all’Eurovision Song Contest 2020 attraverso la selezione nazionale The Next Star. L’emittente israeliana KAN ha confermato la cantante che, quindi, rivedremo a maggio 2021.
Il brano che Eden avrebbe dovuto eseguire a Rotterdam si intitolava “Feker Libi” ed era stato selezionato nello The Next Song For Eurovision, tra quattro canzoni in totale.
Anche l’emittente austriaca ORF ha annunciato di aver invitato Vincent Bueno a rappresentare l’Austria all’Eurovision 2021. Scelto internamente, Bueno avrebbe dovuto esibirsi sul palco della Rotterdam Ahoy con il brano “Alive”.
L’emittente austriaca ha anche annunciato che sta preparando uno show sostitutivo dell’Eurovision per il prossimo maggio. Lo spettacolo sarà presentato da Andi Knoll e si svolgerà dal 14 al 18 aprile sul canale ORF1. Durante la trasmissione, una giuria voterà le canzoni che avrebbero dovuto partecipare all’ESC 2020.
Anche il Regno Unito ha organizzato un proprio show sostitutivo. La BBC trasmetterà Eurovision: Come Together, il 16 maggio sul canale BBC ONE. A presentare ci sarà Graham Norton, che accompagnerà i telespettatori attraverso le esibizioni più famose del concorso, con un occhio agli artisti che avrebbero dovuto partecipare nel 2002 e con diverse interviste, tra le quali, quella a James Newman, che avrebbe dovuto rappresentare il Paese quest’anno con “My Last Breath”.
Ma se molti Paesi hanno già confermato i propri rappresentanti per l’Eurovision 2021, altri hanno già annunciato che per il prossimo anno effettueranno una nuova selezione.
È il caso dell’Estonia, che sceglierà il rappresentante attraverso la classica selezione Eesti Laul 2021. Il cantante Uku Suviste, che aveva vinto l’edizione 2020 della selezione estone con la canzone “What Love Is”, è stato invitato dall’emittente ERR a partecipare al concorso del prossimo anno, saltando la fase eliminatoria e partendo direttamente come semifinalista.
Nuovo artista anche per la Svezia che tornerà con il Melodifestivalen 2021. Il trio The Mamas, che avrebbe dovuto rappresentare il Paese con il brano “Move”, al momento non è stato ufficialmente invitato alla selezione della SVT per il 2021.
Stessa sorte per Finlandia e Norvegia. Nel primo caso, l’emittente YLE, sceglierà il proprio rappresentante con una nuova edizione del concorso Uuden Musiikin Kilpailu. Non è ancora noto se Aksel Kankaanranta, che avrebbe dovuto rappresentare la nazione a Rotterdam con la canzone “Looking Back”, deciderà di ritentare la sorte.
L’emittente norvegese NRK ha annunciato che l’artista che rappresenterà il Paese all’Eurovision 2021 sarà scelto attraverso il tradizionale Norsk Melodi Grand Prix. Ad Ulrikke Brandstorp, che avrebbe dovuto rappresentare la Norvegia con la canzone “Attention”, è stata offerta la possibilità di partecipare alla selezione nazionale direttamente come finalista, ma l’artista ha preferito declinare l’invito.
Sono saliti a 14 gli artisti che avrebbero dovuto partecipare all’Eurovision Song Contest 2020 e che, dopo la cancellazione dell’evento, sono stati riconfermati dalle emittenti nazionali per l’Eurovision 2021.
Le ultime ad aggiungersi sono le rappresentanti della Romania e dell’Australia.
L’emittente rumena TVR ha confermato che Roxen rappresenterà il paese nel 2021. Larisa Roxana Giurgiu, in arte Roxen, era stata selezionata internamente per rappresentare la Romania con la canzone “Alcohol You”, scelta tra 5 brani attraverso la selezione nazionale Finala naţională 2020. La decisione è stata presa in collaborazione tra TVR e l’etichetta discografica Global Records.
Rivedremo all’Eurovision 2021 anche Montaigne in rappresentanza dell’Australia. L’annuncio è arrivato stamattina dall’emittente australiana SBS. Montaigne aveva vinto la selezione nazionale Eurovision: Australia Decides a febbraio con il brano “Don’t Break Me”.
Per quanto riguarda i Paesi che l’anno prossimo organizzeranno una nuova selezione nazionale, la Lituania ha comunicato che nel 2021 sceglierà il proprio rappresentante attraverso lo show Pabandom iš naujo! (Riproviamoci!) organizzato dell’emittente LTV. I The Roop, che avevano vinto quest’anno con il brano “On fire”, sono stati invitati a partecipare direttamente nella finale della selezione. La band non ha ancora confermato se prenderà parte allo show o meno.
Dopo la cancellazione dell’ESC 2020, i primi Paesi a confermare i propri rappresentanti sono stati Paesi Bassi, Spagna e Ucraina, seguiti da Croazia, Grecia e Georgia.
Di seguito una lista completa degli artisti in gara, con i loro messaggi:
Prima Semi-Finale
- Ana Soklič (Slovenia)
- Damir Kedžo (Croazia)
- Destiny (Malta)
- Eden Alene (Israele)
- Efendi (Azerbaijan)
- Go_A (Ucraina)
- Hooverphonic (Belgio)
- Lesley Roy (Irlanda)
- Little Big (Russia)
- Montaigne (Australia)
- Roxen (Romania)
- Sandro (Cipro)
- The Mamas (Svezia)
- The Roop (Lituania)
- Ulrikke (Norvegia)
- VAL (Bielorussia)
- Vasil (Macedonia del Nord)
Seconda Semi-Finale
- Aksel (Finlandia)
- Alicja (Polonia)
- Arilena Ara (Albania)
- Athena Manoukian (Armenia)
- Ben & Tan (Danimarca)
- Benny Cristo (Repubblica Ceca)
- Daði og Gagnamagnið (Islanda)
- Elisa (Portogallo)
- Gjon’s Tears (Svizzera)
- Hurricane (Serbia)
- Natalia Gordienko (Moldavia)
- Samanta Tina (Lettonia)
- Senhit (San Marino)
- Stefania (Grecia)
- Tornike Kipiani (Georgia)
- Uku Suviste (Estonia)
- Victoria (Bulgaria)
- Vincent Bueno (Austria)
Finale
- Ben Dolic (Germania)
- Blas Cantó (Spagna)
- Diodato (Italia)
- James Newman (Regno Unito)
- Jeangu Macrooy (Paesi Bassi)
- Tom Leeb (Francia)
L’Eurovision Song Contest 2020 avrebbe dovuto essere la 65ª edizione dell’annuale concorso canoro; la manifestazione si sarebbe dovuta svolgere presso l’Ahoy Rotterdam di Rotterdam, nei Paesi Bassi, in seguito alla vittoria di Duncan Laurence nell’edizione precedente, il 12, 14 e 16 maggio 2020.
Il 18 marzo 2020, l’EBU-UER ha annunciato la cancellazione dell’evento a causa della pandemia di COVID-19 in Europa. L’evento sarà organizzato nel 2021, molto probabilmente sempre nei Paesi Bassi, Paese vincitore in carica.
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