Sanremo 2012 – Artisti: Eugenio Finardi

Eugenio Finardi in gara alla 62° edizione del Festival di Sanremo, torna così a Sanremo per la terza volta nella sua lunga carriera, dopo le partecipazioni del 1985 (il suo debutto) e del 1999, con il brano “E tu lo chiami Dio” (Roberta di Lorenzo). Nella quarta serata di venerdì 17 Febbraio, Eugenio Finardi si esibirà con Peppe Servillo (vincitore del Festival nel 1998 con gli Avion Travel) e Piccolo Ensemble “Futuro” composto dai ragazzi del progetto integrazione del Conservatorio di Milano, tra cui due violinisti Rom e la figlia dello stesso Finardi, Francesca, interpretando una versione rivisitata del suo brano. Durante la serata del Giovedì, che il Festival di Sanremo dedica alle canzoni italiane che si sono affermate nel mondo “Viva L’Italia Nel Mondo” con versioni in lingua straniera, duetterà con la cantante israeliana Noa (già in gara in coppia con Carlo Fava a Sanremo 2006, dove i due vinsero il Premio della Critica) con il Solis String Quartetsulle note del brano “Torna a Sorrento” (brano originale: Torna a Surriento di Ernesto De Curtis e Giambattista De Curtis, cantato da Mario Massa, 1905), portata al successo in lingua inglese da Elvis Presley.

In concomitanza con il Festival uscirà il nuovo album di Eugenio Finardi dal titolo “Sessanta” che conterrà, tra gli altri, anche il brano “E tu lo chiami Dio”brano che si configura già tra i più impegnati di questo Festival, insieme a quello scritto da Kekko dei Modà per Emma Marrone (Non è l’Inferno). 

Il brano è uno dei 5 inediti contenuti in “Sessanta”, il triplo cd, in uscita il 15 febbraio (produzione esecutiva EFsounds per edel Italia su etichetta Cramps), che raccoglie i brani più rappresentativi della carriera del cantautore “ribelle”.

Alla realizzazione di “Sessanta” hanno collaborato firme prestigiose del mondo musicale, tra cui Max Casacci dei Subsonica (che ha rielaborato a modo suo il brano “Nuovo Umanesimo”) e i maestri Carlo Boccadoro e Filippo Del Corno.

Questa la tracklist: CD1 “Nuovo Umanesimo (il seme)” (INEDITO); “Mayday”; “F104”; “Valeria Come Stai?”; “Le Ragazze Di Osaka”; “Giai Phong”; “Trappole”; “Saluteremo il Sig. Padrone”; “Se Solo Avessi”; “Quasar”; “Mojo Philtre” – CD2 “Maya” (INEDITO); “Oggi Ho Imparato A Volare”; “La Canzone Dell’Acqua”; “Non Diventare Grande Mai”; “Patrizia”; “Uno Di Noi”; “Dolce Italia”; “Laura Degli Specchi”; “Estrellita”; “Why?” (INEDITO); “Passerà” (INEDITO – radio edit) – CD3 “E Tu Lo Chiami Dio”(INEDITO); “La Forza Dell’Amore”; “Non è Nel Cuore”; “Un Uomo”; “Soweto”; “La Radio”; “Extraterrestre”; “Musica Ribelle”; “Amore Diverso”; “Nuovo Umanesimo” (versione Casacci); “Passerà” (versione estesa).

“E tu lo chiami Dio” affronta il tema della spiritualità come bisogno fondamentale dell’Uomo, e del rispetto ad essa dovuto a prescindere da quale declinazione religiosa o filosofica si scelga. «La necessità di dare un senso alla nostra vita – racconta FINARDI – ancor più se non credenti, diventa un imperativo sempre più urgente nel complesso tempo in cui viviamo». 

Biografia – Eugenio Finardi è un cantautore italiano. Nasce a Milano il 16 Luglio 1952.  Figlio di madre statunitense (cantante lirica) e padre bergamasco (tecnico del suono), ha doppio passaporto italiano/americano. Dopo l’incisione di un disco di canzoni per bambini all’età di nove anni (“Palloncino rosso fuoco”), “Gege” (così era conosciuto nell’ambiente musicale di quegli anni) inizia la carriera negli anni settanta come musicista rock, in gruppi quali Tiger, Il Pacco e L’Enorme Maria dove ha modo di conoscere il giovane chitarrista italo-brasiliano Alberto Camerini.

Inizia poi a scrivere canzoni con testi in inglese, e nel 1973 la Numero Uno (casa discografica di proprietà tra gli altri di Mogol e Lucio Battisti) pubblica il suo primo 45 giri, con “Spacey stacey” e “Hard rock honey”, brani con sonorità vicine all’hard rock, cantati in inglese, di cui Finardi scrive le musiche (i testi sono della cantautrice californiana Marva Jan Marrow).

Decide quindi di passare all’italiano, con testi impegnati ed ideologici, e viene messo sotto contratto dalla Cramps di Gianni Sassi, Sergio Albergoni e Franco Mamone, che pubblica il suo primo album nel 1975: si intitola “Non gettate alcun oggetto dai finestrini”, e contiene anche una cover rock della canzone folk “Saluteremo il signor padrone”.

Il successo arriva l’anno dopo con “Sugo” che porta in se due delle sue canzoni più famose “La radio” e “Musica Ribelle”.

Segue l’album “Diesel” 1977 considerato tra i suoi migliori, che contiene altri brani divenuti famosi come “Non è nel cuore”, “Diesel” e “Scimmia”; quest’ultima racconta drammaticamente la sua esperienza con la droga.

Dalla collaborazione con il gruppo “Crisalide” che vede tra i componenti Ernesto Vitolo alle tastiere e Stefano Cerri (figlio del più famoso chitarrista jazz Franco Cerri) al basso elettrico nasce l’album Blitz del ’78, che contiene tra gli altri i brani Extraterrestre e Cuba, nei testi si nota marcatamente il disagio dovuto al riflusso culturale nell’Italia di quegli anni.

Sempre con i Crisalide viene pubblicato “Roccando Rollando” del ’79, che si allontana dalle sonorità rock dei dischi precedenti, accostandosi anche al reggae in “Legalizzatela”, al calypso in “15 Bambini” (con cui partecipa al Festivalbar 1979) e alla ballad acustica in “La canzone dell’acqua”.

Nel 1981 esce l’album omonimo “Finardi” dove in alcune canzoni collabora con l’autore dei testi dei Pooh Valerio Negrini. In quest’album domina la canzone “Trappole”, di cui scriverà anche la versione in inglese. Scrive “Laura degli specchi” per Alice. Dopo un disco in lingua inglese “Secret Streets”, dove rivisita anche alcuni brani del disco precedente, nel 1983 è la volta di “Dal Blu” che contiene “Le ragazze di Osaka” e “Amore diverso”. L’album è dedicato alla figlia Elettra, nata con la Sindrome di Down.

Seguono Vorrei svegliarti col quale debutta al Sanremo 1985, preludio dell’album “Colpi di fulmine”, album che si apre verso registri più sincopati e di matrice jazz.

Dolce Italia è del 1987, mentre nel (1989) il cantautore pubblica “Il vento di Elora” con la celebre “Vil Coyote” dove traccia in modo originale similitudini tra la vita reale e i personaggi dei cartoni animati.

Nel 1990 con La forza dell’amore rilegge in chiave moderna alcune sue canzoni, con la partecipazione di Ligabue, Ivano Fossati (in “Musica ribelle”) e Rossana Casale (ne “Le ragazze di Osaka”). Dopo Millennio del 1991 esce “Acustica” con il brano Katia (1993) e “Le donne di Atene” (traduzione firmata insieme ad Alberto Camerini della celebre canzone di Chico Buarque de Hollanda Mulheres De Atenas). Nel 1996 incide Uno di noi, versione italiana del successo di Joan Osborne One of Us; la canzone, ricalcando il testo originale affronta temi legati alla fede in Dio. Segue un periodo di minore ispirazione che coincide con “Amami Lara” (sua seconda presenza al Sanremo 1999), mentre “Accadueo” è l’album del 1998, che l’anno dopo viene ripubblicato con l’aggiunta del brano citato, ispirato al personaggio immaginario di Lara Croft, protagonista dei videogiochi della serie Tomb Raider.

Negli ultimi anni si è dedicato a vari progetti. Con Francesco Di Giacomo, cantante del Banco del Mutuo Soccorso, e Marco Poeta dedica un disco al “Fado”, la musica portoghese.

“Il silenzio e lo spirito” è del 2003 ed è un album d’indubbio fascino, registrato dal vivo e con canzoni accomunate dalle tematiche religioso-spirituali, come “Orleans” di David Crosby “Hallelujah” di Leonard Cohen e “Il ritorno di Giuseppe” di Fabrizio De André.

Il 2005 è l’anno di “Anima blues” e conferma il distacco di Finardi dall’attività cantautoriale, a seguirlo in questa avventura arriva il produttore Francesco Venuto, con cui ha collaborato fino al festival di Sanremo 2012

Nel 2007 esce nei negozi la raccolta antologica Un uomo che ripercorre i diversi momenti della carriera finardiana: i primi tre cd offrono una serie di canzoni, presentate in ordine emotivo e non cronologico, scelte direttamente dall’autore, mentre il quarto è una compilation di inediti, provini e rarità. Le note di copertina sono curate da Fernanda Pivano.

Il 2008 è l’anno del debutto teatrale di Finardi. Al Teatro dei Filodrammatici di Milano va in scena la prima di Suono da cui viene estratto l’omonimo DVD prodotto da Gianni Salvioni, spettacolo in cui l’artista racconta attraverso monologhi e canzoni oltre trent’anni di carriera. La band che lo accompagna in questo disco e in tour dal 2008 ad oggi è costituita da: Max Carletti (chitarre), Paolo Gambino (pianoforte e tastiere), Federico Ariano (batteria e percussioni),Stefano Profeta (basso elettrico e contrabbasso).

Nello stesso anno esce Il cantante al microfono, disco di musica classica contemporanea per voce e sestetto. Assieme all’ensemble Sentieri selvaggi, diretta da Carlo Boccadoro, Finardi esegue le canzoni del poeta russo Vladimir Vysotsky. Vince la Targa Tenco, sezione interpreti.

Nell’aprile 2009 ha partecipato all’incisione del brano Domani 21/04.09 di Mauro Pagani, i cui proventi saranno devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto dell’Aquila. Nel 2009 ha cantato nell’ultimo album di Claudio Baglioni “Q.P.G.A.”, nella canzone “Lungo il viaggio”, che è il titolo originale della canzone più nota con il titolo “In viaggio”. Nel marzo 2010 produce l’album “L’occhio della Luna” della giovane cantautrice Roberta Di Lorenzo da lui scoperta.

A inizio 2011 Il cantante al microfono, diventa un DVD distribuito da Medusa ed edito dalla casa discografica Ermitage.

Il 21 gennaio esce il primo libro scritto da Eugenio Finardi a quattro mani con Antonio G. D’errico: “Spostare l’orizzonte – come sopravvivere a 40 anni di Rock” edito Rizzoli.

Il 23 gennaio Eugenio per la seconda volta al Teatro Alla Scala di Milano con un’opera di Carlo Boccadoro intitolata “I cavoli a merenda”.

Il 28 Gennaio inizia “Eugenio Finardi Electric Tour 2011”, tour che segna il suo ritorno al rock delle origini, riproponendo brani degli esordi tratti da album come “Sugo”, “Diesel”, “Finardi” e “Non gettate alcun oggetto dai finestrini”. Ad accompagnarlo una nuova band formata da: Marco Lamagna (basso), Claudio Arfinengo (batteria), Paolo Gambino (tastiere) Paolo Zanetti (chitarre) e Giovanni Maggiore (chitarre), in seguito si aggiunge Claudio Rossi (violino e plettri) Il 1º maggio apre il concertone di Roma con l’inno di Mameli in versione taranta/rock, mentre il 7 settembre, al Palasharp di Milano, parteciperà a un omaggio alla Cramps records, l’etichetta per cui aveva debuttato oltre trent’anni prima. Nella stessa sera, oltre a Finardi, si esibiscono Claudio Rocchi e i neoriformati Area (che avevano suonato negli album “Sugo” e “Diesel” del cantautore milanese). Oltre al suo set consueto, Finardi ripropone – dopo 30 anni – “Diesel”, eseguito dalla band di Finardi con Patrizio Fariselli alle tastiere, e sarà ospite del finale del set degli Area, con cui esegue nel loro classico “Gioia e rivoluzione”.

La partecipazione al Festival di Sanremo 2012: Il 15 Gennaio 2012 viene annunciata la sua partecipazione al 62ª edizione del Festival di Sanremo con il brano “E tu lo chiami Dio” scritto per lui da Roberta Di Lorenzo, doveva essere interpretato dalla stessa cantautrice molisana. “Ma Morandi” racconta Finardi “a cui avevo mandato un cd di presentazione del brano interpretato da me, mi ha detto: “Devi farla tu”.

Partecipazioni al Festival di Sanremo:

  • 1985 – «Vorrei svegliarti» (Eugenio Finardi, Luca Madonia ed Eugenio Finardi), Eugenio Finardi (20° Categoria Campioni)
  • 1995 – «Quando saprai» (Fabrizio Consoli e Eugenio Finardi), Fabrizio Consoli (Non Finalista Categoria Nuove Proposte)
  • 1999 – «Amami Lara» (Eugenio Finardi, Edoardo Bechis, Fabrizio Consoli e Eugenio Finardi), Eugenio Finardi (7° Categoria Campioni)

Discografia:

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