Il titolo può sembrare banale e poco originale ma riflette proprio ciò che è successo alle famosissime Buranovskiye Babushki.
Il loro debutto su scala europea, come delegate russe è servito per raccogliere fondi. Così da ricostruire la chiesa del loro piccolo villaggio. Ma le aspettative sono andate meglio di quello che si sarebbero aspetatte. Infatti le famiglie contadine hanno giovato del profitto che hanno portato le dolci nonnine con la loro fama.
Le Buranovskiye Babushki sono state le delegate russe dello scorso ESC tenutosi a Baku questo 2012 e la loro performance e apparizione hanno portato grandi rinnovamenti nel loro piccolo villaggio, sperduto nelle campagne russe. Grazie a loro infatti la gente del luogo ha potuto iniziare ad aprire altre attività ed a svilupparle. Inoltre il governo locale ha deciso di stanziare un progetto di sviluppo come ottima strategia per la loro comunità.
Il New York Times ha pubblicato l’altro ieri un articolo speciale dedicato proprio alle Buranovskiye Babushki (Nonnine Russe), su come siano state geniali, abilissime e determinate nel contribuire una qualità di vita migliore ai propri vicini.
Secondo il giornale, il governo locale sta cercando di perfezionare le attuali strutture come il sistema idraulico in modo che i paesani possano avere finalmente acqua corrente e un sistema di irrigazione che possa agevolare la coltivazione delle loro piante e così magari ricavarne qualche guadagno.
Ma non solo, si pensa anche all’installazione di un sistema di illuminazione su tutte le vie, nuove strade e come se non bastasse, stanno arrivando le “nuove tecnologie” e solo nelle scuole si potrà avere una connessione internet abbastanza veloce.
Ed ecco che ora si passa alla realizzazione del loro obiettivo: la ricostruzione dell’unica chiesa del paese, che prima era ceduta. La sua ricostruzione infatti è avvenuta mentre le Buranovskiye Babushki erano a cantare a Baku e al loro arrivo erano sorprese e entusiaste del lavoro completato e sia della realizzazione del loro obiettivo.
Aleksandr Malkov, un abitante del villaggio, riassume brevemente in una frase, il grande aiuto che hanno dato le nostre simpatiche eroine: “Dio dimenticò questo posto prima che cantassero le nonne”.
(Tratto da: The New York Times, EuroVisionary)
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