Stando a quanto riferito dalla stampa russa, la giuria di esperti è stata accusata di aver fatto complotto per fare fuori la Russia dalla manifestazione.La Lituania ha dato zero punti alla canzone “A million voices” della russa Polina Gagarina (Полина Гагарина). Anche se avesse dato il massimo, la vittoria sarebbe comunque andata alla Svezia, ma lo smacco è troppo grosso per passare inosservato: zero tondo.

È davvero troppo secondo ha afermato il capogruppo di Russia Unita alla Duma, Frants Klintsevych: “Dare zero punti alla splendida Polina Gagarina è semplicemente indecente”.

Italia, Germania, Belgio, Spagna, Francia, Portogallo ed Estonia hanno dato i punteggi più alti, ma la Lituania no.

I commenti di molti spettatori sui social sono stati meno diplomatici: “Non capisco, la Lituania non ha dato nemmeno un punto alla Russia, eppure non gli abbiamo preso ancora nemmeno un pezzettino di terra. Né abbiamo lanciato una bomba. Ancora”, ha scritto Sergej D., oppure, “Avanti i carri armati”, twitta Rita S. e così via guerreggiando. Purtroppo, non sarebbe la prima volta. I lituani se li ricordano ancora i carri armati russi per le strade di Vilnius nel 1991.

Aleksey Denisenkov (Алексей ДЕНИСЕНКОВ), columnista della Komsomolskaja Pravda, ha scritto un lungo e polemico articolo per spiegare, a suo modo di vedere, il perché di quest’onta: “L’atteggiamento antirusso della commissione ha fatto di tutto per non far arrivare a Polina i voti che molti lituani hanno sicuramente dato”. È la tesi del complotto, il televoto sarebbe stato truccato dalla commissione che esprime il voto finale.

Effettivamente è un pò strano, considerando i 200mila russi residenti in Lituania. Lui stesso però poi spiega come è stato possibile: il televoto ha dato a Polina il 3° posto, mentre la commissione il 20°, assegnandole per media l’11° posto definitivo, a cui vanno proprio zero punti. Tutta colpa della giuria politicizzata, quindi.

Il lungo editoriale tira in ballo poi il bando russo sull’importazione dei prodotti caseari lituani, le piccate reazioni dei baltici e la linea durissima contro Mosca della attuale Presidente della Lituania, Dalia Grybauskaitė.

Il sito di informazione baltica in lingua russa NewsBalt, basato a Kaliningrad, ha titolato ancora più forte. Nell’articolo “Il voto lituano a Eurovision: la russofobia che stupra la cultura”, accusa chiaramente l’organizzazione dell’Eurovision di aver boicottato Polina. Tutto per rovinare la festa ai russi.

Il presentatore tv Andrius Užkalnis ha detto che “l’Eurovision non è solo un evento musicale, ma anche politico. È una prova di lealtà tra Paesi vicini e amici. Sono fiero che la Lituania abbia dato zero alla Russia. Non dovrebbe esserci posto per loro in queste competizioni internazionali”. Anche Soraya McDonald del Washinghton Post è d’accordo: “La politica influenza sempre l’Eurovision”, ha twittato.

La Lituania aveva già fatto saltare la mosca al naso dei russi con il doppio bacio omosessuale durante la performance dei suoi rappresentanti. Qualcosa per rivangare quanto successo lo scorso anno quando, mentre Conchita Wurst sorrideva amorevole attraverso la sua barba nera, il politico russo Vitaly Milonov (lo sponsor principale della legislazione che criminalizza la propaganda omosessuale verso i minori e che in precedenza aveva chiesto al Paese di boicottare il concorso), diceva che “l’Eurovision è la Sodoma dello spettacolo. Anche solo trasmettere lo show in Russia insulta milioni di russi. La partecipazione di un travestito ermafrodita sullo stesso palco delle cantanti russe in diretta televisiva è una sfacciata propaganda dell’omosessualità e della decadenza dello spirito”. Tanto che qualcuno voleva organizzare una Russovision che fosse immune da cotanta decadenza. Ma così non è stato e i russi hanno dovuto subire lo spettacolo della drag queen Conchita Wurst sullo stesso palco di una cantante russa per il secondo anno di fila. Doppia onta e disonore. E poi la Russia ha dato zero punti alla Lituania.