Mentre la macchina dell’Eurovision Song Contest è lanciatissima verso la sua 65° edizione in programma a Rotterdam dal 18 al 22 maggio 2021, si scaldano i motori dell’American Song Contest (ASC), competizione sorella di quella dell’EBU e che dovrebbe vedere la luce nel 2022.
Questo stando alle recenti dichiarazioni di Christer Björkman durante l’intervista per ”Ask Me Anything”, format YouTube del Melodifestivalen, manifestazione dalla quale Björkman si è congedato quest’anno dopo un ventennio speso come produttore dietro le quinte.
A precisa domanda di un fan, “Dovessi produrre uno show come il Melodifestivalen altrove, dove ti piacerebbe farlo? E perché?” Björkman ha indicato gli Stati Uniti come target, spiegando lo stato delle trattative per la realizzazione dell’American Song Contest: “Al momento stiamo trattando al riguardo e siamo molto vicini. Non c’è ancora niente di firmato […] Ci vogliono tanti avvocati e tante ore di lavoro per loro per rivedere ogni dettaglio del contratto ed è ciò che sta accadendo adesso ma se tutto funzionerà, ci trasferiremo là appena ce ne daranno la possibilità e andremo in onda, speriamo, con il primo American Song Contest nel 2022. Tutto il focus è su di esso [l’American Song Contest n.d.a.], siamo concentrati su questo dall’ultimo anno e mezzo direi e lo scorso autunno ho fatto avanti e indietro continuamente da Los Angeles per delle riunioni e da quando è esplosa la pandemia le facciamo digitalmente. Abbiamo riunioni ogni settimana, più volte alla settimana. Lunghe ore, ma è molto eccitante. È un progetto enorme e sarebbe un grande onore riuscire a portarlo a termine e lanciare questo progetto in un nuovo continente.”
Il legame con l’Eurovision Song Contest e la sua fanbase sarà molto stretto. Sono allo studio infatti dei pacchetti esclusivi per gli eurofan per permettere loro di essere nel vivo dell’evento anche oltreoceano.
Va ricordato che Christer Björkman è uno dei produttori di questo nuovo evento assieme ad Ander Lenhoff, Ben Silverman e i fondatori di Brain Academy, società incaricata di sviluppare l’ASC: Ola Melzig e Peter Settman.
Dalle informazioni rilasciate finora, anche grazie all’intervista di Ola Melzig dello scorso novembre, sappiamo che l’evento dovrebbe svilupparsi in tre fasi.
Una prima fase di qualificazione (5 serate, 10 stati in gara per serata, primi quattro qualificati), le semifinali (2 serate, 10 stati in gara per serata, primi cinque qualificati) e la finalissima con 10 partecipanti.
Non è ancora dato sapere quale broadcast trasmetterà e parteciperà nell’organizzazione dell’American Song Contest. Si sa che ci sono una decina di emittenti interessate al progetto, tra cui le principali reti degli Stati Uniti.
Rimane il fatto che il rapporto tra gli Stati Uniti e l’Eurovision Song Contest cresce di anno in anno. Tra il 2016 e il 2018 ricordiamo che LogoTV, canale a tematica LGBT del gruppo Viacom, ha trasmesso l’evento sulla scia della partecipazione di Justin Timberlake come interval act dell’edizione di Stoccolma nel 2016.
Un’altra icona della musica americana e globale, Madonna, si è esibita nell’interval act della finale di Tel Aviv nel 2019.
Non mancheremo di informarvi non appena ci saranno novità sull’American Song Contest 2022 che, stando a queste parole di Christer Björkman, appare sempre più vicino.
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