ESC 2022: Rimini inviata candidatura ad ospitare l’Eurovision Song Contest 2022

La città di Rimini si è candidata ufficialmente a ospitare l’Eurovision Song Contest 2022.

Il sindaco Andrea Gnassi ha firmato la manifestazione di interesse che è stata inviata nei termini previsti dal bando pubblicato dalla Rai, che è chiamata ad organizzare l’Eurovision Song Contest 2022 in qualità di emittente di servizio pubblico del Paese vincitore dell’edizione 2021.

Rimini, piattaforma di ospitalità baricentrica in Italia, ha tutte le carte in regola per cogliere questa opportunità straordinaria: enorme capacità ricettiva e di servizi, logistica, strutture adeguate presenti sul territorio, competenze e know how per ospitare al meglio l’evento nel maggio 2022.

Il Sindaco del comune della riviera romagnola Andrea Gnassi, ha così commentato: “La città di Rimini soddisfa tutti i requisiti richiesti dal bando della Rai: è dotata di un aeroporto internazionale a cui se ne aggiungono altri 2 a un’ora e a meno di un’ora e trenta di distanza, ha un’offerta alberghiera di oltre 1.100 alberghi con più di 36.000 camere e un’infrastruttura multifunzionale adeguata ad ospitare l’evento secondo le specifiche richieste pubblicate nell’avviso. Infrastrutture, spazi e location per eventi pre e after show. La Fiera ha dimostrato di potere organizzare concerti con almeno 10mila persone ed è servita da treni e navette. Tutto questo, unito alla grande storia che lega da sempre la città di Rimini alla musica e alla sensibilità contemporanea per le sonorità che guardano l’Europa, rende la nostra città tra quelle potenzialmente in grado di accogliere Eurovision 2022, come poche altre in Italia”.

A supportare la candidatura del Comune di Rimini, la DMC Visit Rimini che è pronta a mettere in rete il contesto organizzato dei servizi, infrastrutture e logistica, unito allo scenario di eccellenze naturali, storiche e artistiche davvero unico che potrebbe diventare un ‘fuori salone’ capace di coinvolgere tutta la città e il territorio.

Cinque le città candidate per partecipare alla selezione per ospitare l’Eurovision Song Contest 2022 a poche ore dalla scadenza del bando. La quarta in ordine di tempo è Rimini che si aggiunge a Torino, Bologna, Pesaro e Jesolo.

La prima città a candidarsi ufficialmente per accogliere l’Eurovision Song Contest 2022 in Italia è stata Torino. Il Piemonte è stato il primo a dare la propria disponibilità nel capoluogo di regione. Lo aveva comunicato la sindaca di Torino, Chiara Appendino, direttamente a mezzo social network. Ha messo a disposizione il Pala Alpitour.

“C’è un punto fondamentale che dovrebbe portare a scegliere Torino: saremo già un collaudato palcoscenico di appuntamenti internazionali che abbiamo portato qui in questi anni, in grado di mettere le competenze di un’intera Città al servizio dell’Eurovision Song Contest”, le sue parole.

La seconda città italiana a candidarsi è stata Pesaro. Ad annunciare la candidatura della città per l’Eurovision Song Contest 2022 in Italia sono stati il sindaco Matteo Ricci e il vicesindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini nelle scorse settimane. La proposta alla Rai riguarda la Vitrifrigo Arena: “Il palas è uno dei più grandi d’Italia, tra le cornici più belle e suggestive per ospitare concerti e spettacoli”, le dichiarazioni.

La terza città italiana a candidarsi è stata Bologna. Hanno firmato il sindaco Virigino Merola e il presidente della regione Stefano Bonaccini. Due le location adatte alla nuova edizione dell’Eurovision Song Contest nella città di Bologna: la struttura della Unipol Arena di Casalecchio di Reno che già accoglie numerosi concerti e che dista appena una decina di chilometri dal centro città, e la Fiera, ancora più vicina ai luoghi d’attrazione.

Ultima in ordine di tempo: Jesolo. Hanno firmato il sindaco Valerio Zoggia e il presidente del Consorzio di Imprese Turistiche JesoloVenice Luigi Pasqualinotto. Due le location adatte alla nuova edizione dell’Eurovision Song Contest nella città di Jesolo: la struttura del PalaInvent e la zona del faro, dove si sono svolti eventi musicali internazionali.

Ricordiamo che il bando è rimasto aperto fino alle ore 24.00 di ieri, lunedì 12 luglio, per inviare le candidature all’indirizzo pec amministratoredelegato@postacertificata.rai.it. Maggiori dettagli su www.rai.it e www.ufficiostampa.rai.it.  Alla sua scadenza, non sarà più possibile proporre la candidatura di altre città d’Italia per l’organizzazione, in collaborazione con la Rai, dell’Eurovision Song Contest 2022 in Italia. 

Grazie alla vittoria dei Måneskin, l’anno prossimo l’Italia ospiterà infatti l’edizione 2022 dell’Eurovision dopo 31 anni (l’ultima volta fu nel 1990, grazie alla vittoria di Toto Cutugno) e Rimini lancia la sua corsa ufficiale a ospitare lo show televisivo più seguito al mondo, il più grande e longevo concorso musicale internazionale.

Dopo il trionfo all’Eurovision Song Contest 2021 con “Zitti e buoni” e il successo internazionale, i Måneskin tornano con un nuovo singolo. Stavolta in inglese. È “I wanna be your slave”, tratto dal’ultimo album di inediti di Damiano David e soci, “Teatro d’ira – Vol. 1”, uscito lo scorso marzo, il nuovo singolo dei Måneskin.

Il brano arriva in radio dopo aver già conquistato ampi successi sulle piattaforme streaming tanto in Italia quanto all’estero. “I wanna be your slave” ha già conquistato il Disco di platino in Italia, Finlandia e Polonia, sei Dischi di platino in Russia, il Disco d’oro in Austria, Grecia, Irlanda, Norvegia, Svezia e Turchia. 

“I wanna be your slave” è stata scritta dai quattro componenti del gruppo, ossia Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio, che lo hanno prodotto assieme a Fabrizio Ferraguzzo. A proposito del significato del testo, i Maneskin hanno spiegato: “È un modo per descrivere con crudezza tutte le sfaccettature della sessualità e come possono essere influenti nella vita di tutti i giorni. Abbiamo inserito dei contrasti: “I’m the devil, I’m a lawyer, I’m a killer, I’m a blonde girl”, vogliamo far passare l’idea che non dobbiamo per forza avere una sola identità, ognuno può avere tante sfaccettature.”

“I wanna be your slave” è la canzone con la quale i Måneskin hanno deciso di presentarsi al pubblico internazionale in occasione della promozione dopo la vittoria dell’Eurovision Song Contest, che li ha visti collezionare diverse ospitate televisive. Alla tv polacca dopo aver suonato il brano il cantante Damiano e il chitarrista Thomas si sono scambiati un bacio gay come segno di vicinanza alla comunità LBGTQ+ e per lanciare un messaggio: “Chiunque deve sentirsi libero di farlo”.

Il tema della fluidità e della libertà torna naturalmente nel testo: “And I’m a bad guy, who’s searching for redemption / And I’m a blonde girl, who’s searching for redemption / And I’m a freak that is searching for redemption / I’m a motherfucking monster who’s searching for redemption”, canta Damiano David. La canzone è accompagnata dal relativo videoclip, all’insegna degli stessi temi. 

A proposito della nascita del brano, Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi e Ethan Torchio, che dopo il boom a “X Factor” nel 2019 hanno deciso di trascorrere qualche mese a Londra per cercare nuove ispirazioni e influenze, hanno raccontato: “La canzone nasce dalla linea vocale e si sviluppa con un loop ripetuto, con delle caratteristiche dance, ma con un sound crudo e rock, strutturato con un riff che si ripete in modo ossessivo. Scritto a Londra, in questo pezzo abbiamo voluto inserire l’anima da club inglese che si ritrova anche nel testo, dove le varie figure in antitesi vogliono raccontare la sessualità in tutte le sue sfaccettature. L’antinomia che vive in tutti noi e ci rende umani, imperfetti, peccatori e bisognosi di redenzione.”