ESC 2022: La decisione sulla città ospitante dell’ESC 2022 non è ancora stata presa – Aggiornato

Ancora nessuna notizia ufficiale sul nome della città italiana che ospiterà l’Eurovision Song Contest 2022.

Cresce l’attesa per conoscere il nome della città italiana che ospiterà l’Eurovision Song Contest 2022, dopo le polemiche e lo sfottò social che l’account Twitter ufficiale dell’Eurovision Song Contest ha scatenato nelle ultime ore dopo condividere la gif di una pizza marinara (come simbolo dell’Italia) con la scritta “Soon”. Bologna, Milano, Pesaro, Rimini e Torino sono le candidate e come, riporta Eurofestival News, attendono di conoscere l’esito dei sopralluoghi da parte di RAI ed EBU-UER.

Secondo quanto riporta il sito Eurofestival News, nonostante gli indizi seminati in giro dall’account Twitter ufficiale dell’Eurovision, con una pizza al pomodoro inquadrata in primo piano che ruota come se fosse un disco in vinili sul piatto di uno stereo e la scritta “Soon”, l’annuncio non dovrebbe essere così immediato.

La scelta della pizza ha suscitato le reazioni più disparate tra i social: tanti utenti hanno lamentato il fatto che l’Italia, agli occhi degli stranieri, venga vista ancora con i soliti stereotipi. Altri si sono soffermati sul tipo di pizza, chiedendo se fosse una marinara oppure una margherita e alcuni fanno notare, ironicamente, che l’account dell’Eurovision Song Contes ha dimenticato il mandolino, altro elemento immancabile quando si parla di luoghi comuni dell’Italia.

Una cosa sembra sicura, il post con la pizza non ha lasciato alcun indizio riguarda la città italiana che ospiterà la manifestazione musicale del 2022. L’Italia è la Nazione ospitante del prossimo Eurovison Song Contest grazie alla vittoria dei Måneskin nel corso dell’ultima edizione.

A quello che risulta alla redazione di Eurofestival News, l’istruttoria (il processo pre-decisionale che normalmente segue i sopralluoghi) sarebbe ancora in corso con ulteriori incontri (almeno uno) fra i vertici di RAI ed EBU-UER. Non c’è certezza sui tempi.

Inoltre l’allungamento dei tempi non sarebbe da imputare a particolari problematiche emerse, ma sarebbe dovuto esclusivamente al fatto che la RAI è partita molto in ritardo con il bando pubblico per le candidature (è successo sia nel 2019 che per il 2020 poi diventato 2021), ossia a metà luglio quando invece normalmente l’avviso viene pubblicato a fine giugno.

L’istruttoria ha dei tempi e delle fase precise e la Rai sconterebbe dunque questo ritardo in partenza. La RAI sta gestendo questo momento col massimo riserbo e tutte le informazioni che sono sin qui uscite sono state infatti “spoilerate” da fonti esterne.

Inizialmente erano 17 le città che hanno proposto la propria candidatura per ospitare l’Eurovision Song Contest 2022 – tra i capoluoghi di Regione le città di Bologna, Genova, Firenze, Milano, Roma, Torino, Trieste, mentre tra i capoluoghi di provincia figurano Alessandria, Matera, Pesaro, Rimini, Viterbo. Candidati anche i comuni di Acireale (Catania), Bertinoro di Romagna (Forlì – Cesena), Jesolo (Venezia), Palazzolo Acreide (Siracusa), Sanremo (Imperia) –. Tra queste, non hanno passato la prima selezione Genova, Sanremo, Firenze, Roma, Trieste, Alessandria, Matera, Acireale, Bertinoro di Romagna, Jesolo e Palazzolo Acreide.

La rosa delle città candidate per organizzare la prossima edizione della più importante manifestazione musicale europea si è ridotta a 5: Milano, Pesaro, Bologna, Rimini e Torino che hanno anche proposto le arene pronte a ospitare l’evento.

Bologna mette a disposizione l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, mentre Pesaro si è fatta avanti con la Vitrifrigo Arena, palazzetto dello sport che per via della sua forma avveniristica a conchiglia viene chiamato anche Astronave o Coccinella.

Nel caso in cui fosse scelta Torino, il festival andrebbe in scena al Pala Alpitour realizzato in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006. A Rimini, invece, l’evento potrebbe svolgersi all’Area della Fiera. Due, invece, le possibili location di Milano: il Forum di Assago oppure il Palazzo delle Scintille.

A nessuna delle cinque città in corsa sarebbe stato ancora detto niente, di sicuro non c’è stata alcuna comunicazione a loro da fonti ufficiali e la shortlist è ancora la stessa. Così come al momento nessuna delle cinque città sembra in vantaggio sulle altre.

Quella del 2022 sarà la terza volta in cui l’Italia ospita l’Eurovision Song Contest. La prima fu nel 1965 a Napoli, in virtù della vittoria di Gigliola Cinquetti con “Non ho l’età (per amarti)” dell’edizione precedente. Il successo di Toto Cutugno con “Insieme: 1992”, invece, spalancò le porte dell’Eurovision a Roma, dove la manifestazione si tenne allo Studio 15 di Cinecittà nel 1991.

In corsa, dopo le varie scremature (che hanno portato gli organizzatori ad escludere anche Roma, la Capitale), sono rimaste come scritto Milano, Torino, Pesaro, Rimini e Bologna. Per alcuni, il sugo della pizza del post social dell’evento rimanderebbe proprio alla città “rossa” per antonomasia, mentre per altri la marinara potrebbe alludere a città come Rimini e Pesaro. Secondo alcune voci l’annuncio sarebbe dovuto arrivare durante i Seat Music Awards 2021, in diretta su Rai1 (c’è ancora una seconda puntata questa sera, venerdì 10 settembre), con la conduzione di Carlo Conti e Vanessa Incontrada, ma non sembrerebbero essere confermate.

Aggiornamento: Eurovision song contest 2022 verso Torino con Alessandro Cattelan alla conduzione. Al momento, non c’è ancora nessuna certezza sulla città che avrà il compito di tenere l’evento ma, nelle ultime ore, sono uscite delle curiose indiscrezioni. Si avvicina la data in cui verrà annunciata ufficialmente la sede della finale prossima edizione dell’Eurovision song contest 2022 e il sito TVBlog lancia l’indiscrezione sulla città, ovviamente, non è stata rilasciata alcuna conferma ufficiale e dovremo attendere altre settimana per avere qualche informazione in più.

Se fino a qualche giorno fa sembrava essere Bologna la città con più possibilità di ospitare la finale dell’Eurovision Song Contest, nelle ultime ore la candidatura di Torino pare avere preso il sopravvento come scritto poche ore fa da Dagospia.

TvBlog ha voluto indagare e al momento pare davvero che Torino possa ospitare la finale dell’Eurovision Song Contest 2022 nel Palasport Olimpico, inoltre, dettaglio non trascurabile, avrebbe una sede adatta, ovvero il Palavela, per ospitare la sala stampa da 1500 persone. Insomma pare davvero che Torino possa essere la sede giusta per questo evento e come detto sta prendendo quota nelle ultime ore l’idea di affidare alla città della Mole la finale dell’Song Contest 2022, dopo che inizialmente Bologna pare fosse in pole position.

Riguardo alla marcia di avvicinamento all’evento entro il 31 dicembre deve essere disegnata la scena al centimetro, perché vanno fornite le specifiche tecniche alle 40 delegazioni che prenderanno parte a questa manifestazione. La produzione sarà interna e curata dal vice direttore di Rai1 per l’intrattenimento Claudio Fasulo, poi c’è un team dell’EBU-UER con regista, direttore della fotografia e tutta la squadra che ogni anno si occupa di questo evento televisivo.

Riguardo alla conduzione che dovrebbe essere affidata anche questa volta a quattro persone, anche in questo caso dovremo aspettare un pò per avere la conferma ufficiale, ma sembra che la scelta sia ricaduta su Alessandro Cattelan. Se il suo successo verrà confermato con il nuovo programma ‘Da Grande’, è probabile che lo vedremo su uno dei palchi più importanti d’Europa. Inoltre, stando ai piani originali, dovrà essere accompagnato da altri tre volti noti della televisione, particolarmente abili con la lingua inglese. Alcune indiscrezioni hanno accennato al nome di Chiara Ferragni ma, al momento, si tratta solo di un’ipotesi priva di fondamento.

Nelle prossime ore, nei prossimi giorni dovrebbe essere comunicata la decisione definitiva rispetto alla sede della fase finale dell’edizione 2022 dell’Eurovision song contest, al momento queste sono le ultime notizie.

Come stanno realmente le cose? Come spiegato pochi giorni fa, per una volta sul fronte Rai c’è davvero il massimo riserbo, anche perché la comunicazione ai media va data in contemporanea con l’EBU-UER e proprio all’ente europeo che supervisiona l’evento spetta l’ultima parola sulla decisione presa e dovrà dare il proprio via libera.

La decisione non era stata ancora presa e quanto fatto uscire da diversi media al momento è puro gossip o uno dei tanti modi per forzare la mano sulla decisione in una direzione o nell’altra.

Se vogliamo dare per scontata l’ipotesi che la Rai abbia chiuso l’istruttoria con un nome definitivo (quindi ieri, venerdi 10 settembre?), questo è stato comunicato all’EBU-UER e una risposta evidentemente non arriverà prima di lunedi o oltre.

Dunque se l’ipotesi di Torino come città ospitante rimane concreta (ma senza alcuna certezza), come lo era già da diverse settimane o più, difficile invece credere che si possa optare per il PalaVela come press center per l’evento, come riportato questa mattina da TvBlog (stessa testata che fino a pochi giorni prima dava invece in pole position Bologna).

Partiamo da un dato chiaro: tra il Pala Alpitour e il PalaVela ci sono oltre 3 km di distanza. In nessun Eurovision che ricordiamo, a memoria d’uomo, si è mai visto un press center posizionato a tale distanza (sempre limitata al massimo a diverse centinaia di metri, come ad esempio a Lisbona o Stoccolma).

Una ipotesi questa che ci sembra difficile possa venire da fonti Rai, visto che i requisiti richiesti proprio dall’EBU-UER sono ben noti ai vertici della nostra tv pubblica. In caso contrario, non sarebbe un segnale incoraggiante su tutta l’organizzazione da qui a maggio 2022.

A livello pratico diventerebbe ingestibile anche solo realizzare delle interviste: gli artisti presenti in arena sfruttano spesso i “tempi morti” per spostarsi nel press center e parlare con i giornalisti. In questo caso cosa si fa, devono chiamarsi un taxi o sperare che l’organizzazione metta a disposizione delle navette per collegare i due luoghi?

Inoltre, far spostare 1000/1500 giornalisti con eventuali bus navetta creerebbe solo disagi e lieviterebbero i costi (ci immaginiamo già i titoli di certa stampa nazionale sulla poca praticità di questa scelta a chiusura Eurovision). Insomma, non siamo a Sanremo, è bene ricordarlo.

Attendiamo fiduciosi la comunicazione ufficiale da parte della Rai, sperando sia davvero in tempi brevi, dando così la possibilità ai tanti fan italiani e stranieri che vorranno seguire l’evento in loco, di prenotare fin da subito hotel e voli aerei al miglior prezzo.

Sarà Torino alla fine ad aggiudicarsi l’onore e l’onere (la città ospitante dovrà infatti contribuire anche economicamente, non solo con strutture idonee) di ospitare l’Eurovision 2022? Forse la prossima settimana si chiuderà il cerchio e lo scopriremo.