Sanremo 2022: Gianni Morandi rischia la squalifica dal Festival di Sanremo 2022

Gianni Morandi potrebbe essere squalificato dal Festival di Sanremo 2022? Una notizia che sta imperversando nelle ultime ore, visto che secondo quanto riportato da alcune testate, l’artista a quanto pare ha pubblicato per errore sulla sua pagina Facebook ufficiale stamattina un video in cui era possibile ascoltare gran parte dell’inedito “Apri tutte le porte”, la canzone in gara al Festival di Sanremo 2022 scritta per lui da Jovanotti. Il video, nel giro di mezz’ora circa è stato cancellato dal profilo dell’artista ma i commenti di chi lo aveva visto erano già oltre 200.

Secondo quanto viene riportato da All Music Italia, questa mattina presto sulla pagina Facebook dell’artista sarebbe apparso un video backstage in cui era possibile ascoltare un’anticipazione della canzone. Dopo circa una mezz’ora il video in questione sarebbe stato eliminato dal profilo di Morandi ma, al momento, non ci è dato sapere l’entità del danno.

Ovvero quante persone lo hanno potuto ascoltare e, sopratutto, se qualcuno lo ha registrato e potrebbe diffonderlo in rete portando ad una squalifica dell’artista dalla kermesse.

Certo, sempre se il brano dovesse realmente corrispondere a quello in gara e se il regolamento verrà applicato.

Già lo scorso anno Fedez e Francesca Michielin furono a rischio di squalifica quando il rapper, per errore, pubblicò nelle sue storie Instagram una frammento delle prove in studio in cui si sentiva chiaramente la canzone “Chiamami per nome”. In quel caso i secondi erano davvero pochi, il conduttore e direttore artistico Amadeus in accordo con la Rai decise di confermare comunque la partecipazione della coppia alla kermesse. Va detto però che a differenza del video pubblicato da Fedez quello di Morandi è decisamente più lungo e svela l’intero ritornello della canzone. 

Nel 2020, invece, Riki diffuse una parte di “L’Edera”, pezzo che presentò nella serata riservata alle cover. In entrambi i casi gli artisti e i brani furono ammessi alla gara senza nessuna sanzione.

Nel 2014 l’ultima esclusione di un brano dal Festival. Fu il caso di “Prima di Andare Via” di Riccardo Sinigallia, pezzo eseguito precedentemente e inserito in nella distinta SIAE.

Caso analogo nel 2008, quando Loredana Berté fu costretta a lasciare Sanremo visto che il suo brano “Musica e Parole” (con un testo differente) oltre 15 anni prima fu pubblicato su supporto fisico e fruttò qualche euro di diritti SIAE.

Su Gianni Morandi ancora non si può sapere se ci saranno conseguenze. Una situazione spinosa per Gianni Morandi, che quest’anno torna in gara dopo un’assenza di 22 anni e dopo essere stato per due edizioni il direttore artistico e conduttore della kermesse, nel 2010 e 2011. Ma la presenza ora potrebbe essere in dubbio a causa di una leggerezza.

Morandi negli ultimi anni è diventato il beniamino dei social grazie a fotografie, didascalie e commenti divertenti. Questa volta, però, potrebbe aver commesso un errore piuttosto grave, anche se in buona fede.

Il regolamento di Sanremo, in questo senso, pare inflessibile nel determinare che le canzoni portate in gara debbano essere inedite e inascoltate prima di approdare sul palco dell’Ariston: “È considerata nuova, ai sensi e per gli effetti del presente Regolamento, la canzone che, nell’insieme della sua composizione o nella sola parte musicale o nel solo testo letterario (fatte salve per quest’ultimo eventuali iniziative editoriali debitamente autorizzate) non sia già stata fruita, anche se a scopo gratuito, da un pubblico presente o lontano, o eseguita o interpretata in tutto o in parte dal vivo ovvero in versione registrata alla presenza di pubblico presente o lontano. A titolo esemplificativo e non esaustivo”, spiega ancora il regolamento, “sussiste inoltre la caratteristica di ‘canzone nuova'”quando, tra gli altri casi, “la canzone nell’insieme della composizione o nella sola parte musicale o nel solo testo letterario sia stata solo occasionalmente interpretata e/o eseguita dal vivo (ovvero diffusa in versione registrata) in un contesto privato e/o familiare o comunque al di fuori dell’esercizio della professione artistica seppure sia avvenuta una ripresa e/o registrazione e/o riproduzione da chicchessia, anche se l’Artista ne abbia avuto contezza”, si legge nel testo del regolamento del Festival.

Da quello che ci è stato scritto dalle persone che hanno potuto vedere il video, così come tanti altri utenti social, nella clip, girata in studio, una sorta di documentario sulla nascita della canzone della durata di 13 minuti, comparivano oltre a Gianni Morandi, Jovanotti (autore del brano) ed al dj Mousse T, produttore del pezzo e direttore d’orchestra del cantante all’Ariston, e in sottofondo si sentiva chiaramente l’intero brano (praticamente tutto il ritornello) in gara a Sanremo 2022, “Apri tutte le porte”.

Il video è stato rimosso poco dopo, quando ormai diversi utenti lo avevano visto e qualcuno lo aveva pure ricondiviso, facendo scoppiare il caso.

Al momento della cancellazione il post aveva già ricevuto oltre 200 commenti. Ci saranno conseguenze? Nessun commento, per ora, da parte di Morandi, della Rai e di Amadeus.

Da ricordare che il Festival di Sanremo 2022 prenderà il via tra meno di un mese. La kermesse è prevista tra il primo e il 5 febbraio, ma vedendo l’attuale situazione legata all’andamento della pandemia è lecito chiedersi se un rinvio potrebbe avere un senso.

La Liguria da lunedì 10 gennaio molto probabilmente entrerà in zona arancione. Una misura necessaria visti i numeri crescenti soprattutto per quanto riguarda i ricoveri ordinari e quelli in terapia intensiva.

Il Festival, quindi, inizierebbe tre settimane dopo il passaggio in zona arancione e, a fronte dei numeri, pare veramente improbabile immaginare per febbraio una situazione normale.

Il rinvio del Festival a marzo sarebbe un’ipotesi percorribile? La risposta non è per nulla semplice. Innanzitutto ci sarebbe un problema legato alle prenotazione alberghiere, ma anche alla programmazione del Teatro Ariston.

Lo scorso anno il Festival si svolse a marzo in una situazione surreale. Liguria in zona rossa e totale assenza di turismo legato alla kermesse, con i cantanti blindati nelle loro stanze d’hotel. Nonostante questo Irama non ebbe la possibilità di esibirsi e conquistò il quinto posto finale grazie alla trasmissione di un video registrato durante le prove.

Nelle scorse settimane il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri ha parlato dell’impossibilità di prevedere eventi e iniziative collaterali.

Un Festival praticamente a porte chiuse quale ritorno avrebbe per la città? Minimo, quasi nullo. Lo scorso anno Amadeus ipotizzò come risarcimento per la città un evento televisivo e musicale, un progetto mai concretizzato.

Un secondo Festival blindato come sarebbe vissuto dai cittadini, dagli albergatori e dai commercianti di Sanremo? Sicuramente non bene.

Per la Rai, inoltre, un rinvio significherebbe togliere per un mese risorse all’organizzazione dell’Eurovision Song Contest di Torino.

Da quello che si evince il rinvio di un mese, pur essendo difficilmente praticabile, potrebbe essere una soluzione efficace per salvare almeno in parte quella funzione sociale che negli anni il Festival ha creato.

Per il momento nessuno si schiera. Ma se questo silenzio da parte della Rai e del Comune di Sanremo fosse proprio legato allo studio di una soluzione?