ESC 2022 – Ucraina: Alina Pash e le sue scuse agli ucraini

Sono passati ormai più di tre mesi, ma le polemiche attorno al caso di Alina Pash non si sono ancora spente. Alina Pash (Аліни Паш) è stata la vincitrice del Vidbir 2022, la selezione dell’Ucraina per l’Eurovision Song Contest 2022, ma fu tutto tranne che un trionfo: fu l’inizio, infatti, di una serie di controversie che portarono la cantante a ritarare la propria candidatura a rappresentare l’Ucraina all’Eurovision Song Contest aprendo la strada ai Kalush Orchestra che erano arrivati secondi alla selezione nazionale. Il resto è storia a nota a tutti.

Alina Pash non riuscì a reggere l’odio che si era sollevato nei suoi confronti: era stata accusata sui social di parteggiare per l’invasore russo costringendo la tv ucraina Suspilne a intervenire. In particolare, tra le altre incombeva su di lei l’accusa di aver volato per dei concerti in Crimea, terra occupata dalla Russia dal 2014 violando la legislazione ucraina e il regolamento del Vidbir: non è concesso infatti recarsi in Crimea in aereo né tenere dei concerti nelle zone dell’aggressore.

Alina rilasciò quindi un’intervista a Timur Miroshnychenko, divenuto famoso in Italia per aver commentato l’Eurovision Song Contest 2022 da un bunker, dichiarando di aver viaggiato in Crimea non per un concerto, ma per una questione privata e non in aereo, ma in autobus.

Giusto in questi giorni però, Alina Pash, ha rilasciato alcune interviste ai media ucraini rivelando altri dettagli in merito al suo caso. Secondo quanto da lei stessa dichiarato ad online media Svidomi nel 2015 si sarebbe recata in Crimea in qualità di corista di Iryna Bilyk, famosa cantante ucraina, in occasione del matrimonio di un’amica di quest’ultima: “La metà del team ha viaggiato nella penisola in autobus dall’Ucraina, l’altra metà ha volato dalla Russia. Al tempo avevamo molti altri concerti, voli e viaggi, quindi non ricordo bene come ci siamo arrivati. Non ho alcun segno sul mio passaporto. Sì, probabilmente era un volo dalla Russia, perché più o meno nello stesso periodo ho pubblicato un post su Facebook in cui mi lamentavo dei servizi di Aeroflot. Non sapevo che si trattava di una violazione della legge ucraina sull’attraversamento del confine amministrativo, non sapevo di poter legalizzare in questo modo l’occupazione della Crimea.”

A quanto pare quindi, anche se a  suo dire non ricorda bene, Alina Pash avrebbe preso un volo per la Crimea tenendo, tra l’altro, un concerto per un matrimonio. In ogni caso, non sono mancate le scuse da parte sua delle bugie pronunciate precedentemente in tv: si dice ora consapevole di aver legalizzato in questo modo l’occupazione della Crimea.

Delle scuse doverose non solo per le parole pronunciate a Timur Miroshnychenko, ma soprattutto per l’invio di documenti falsi alla tv Suspilne. Sì, perché la tv ucraina richiese i documenti del Servizio della Guardia di frontiera di Stato che attestassero il suo viaggio in Crimea attraverso un autobus: Alina Pash, con l’aiuto dell’ormai ex partner musicale Andrei Inozemtsev, secondo quanto dichiarato proprio in questi giorni, avrebbe creato dei documenti falsi per certificare il suo passaggio legale nella penisola.

Tutto questo nonostante il suo stesso team avesse tentato di dissuadere in tutti i modi la cantante a partecipare al Vidbir 2022 con la consapevolezza che ciò avrebbe portato a delle indagini sul suo passato: l’occasione, però, di portare il messaggio di “Shadows of Forgotten Ancestors” ad un pubblico internazionale era per lei troppo ghiotta. Non pensava di aver violato la legge Ucraina e non poteva immaginare che quella sua scelta avrebbe compromesso la sua reputazione e, forse, la sua carriera.

Quella di aver volato in Crimea per un concerto, non è l’unica accusa nei suoi confronti: circolano nei social anche un’immagine che la ritrae in Piazza Rossa a Mosca e un’altra che la ritrae vestita con una tuta da sci con i colori della bandiera russa. Alina Pash avrebbe quindi tenuto dei concerti in Russia oltre ad aver avuto delle collaborazioni con artisti russi.

La cantante afferma che quelle foto sono state male interpretate, anche se ammette di aver commesso in generale vari errori, consapevole di averli compiuti in una giovane età quando ancora non si interessava molto di politica.

Queste le parole in cerca di perdono che rivolge al popolo ucraino: “Mi prendo la responsabilità che in qualche modo le mie azioni abbiano aiutato l’aggressore a venire qui […]. Coloro che mi criticano capiranno che quando una persona ammette i suoi errori, dovrebbero perdonare o almeno cercare di capire. […]. Voglio scusarmi con loro, ma spero che riescano a capire che ora dobbiamo unirci contro il nemico.”

Chissà se queste forti parole metteranno la parola fine a tutto questo scandalo e se, soprattutto, basteranno per rimediare alla cattiva reputazione e, magari, per rilanciare la carriera di Alina Pash, che poco prima del Vidbir, vale ricordarlo, era stata premiata con uno dei Music Moves Europe Talent Awards, come una delle artiste emergenti migliori d’Europa.

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