Italia: Come sarà il commento della Gialappa’s?. Ecco le regole dell’ESC 2012

A pochi giorni dall’avvio della rassegna spiegare perchè quest’anno il format della manifestazione che vedrete su Rai2 sarà diverso da quello dello stesso anno.

La prima cosa: il format dell’anno scorso, un talk show con ospiti in studio, era una deroga speciale concessa alla Rai, che non può essere ripetuta. Il format “ufficiale” è quello che andrà in onda nella prima semifinale, su Rai5.

L’evento è infatti una coproduzione internazionale fra le varie tv europee e l’EBU-UER (European Broadcasting Union), l’ente che riunisce le tv pubbliche d’Europa e bacino del mediterraneo.

È l’EBU-UER che detta le regole, uguali per tutti e tutti devono attenersi a queste regole, pena sanzioni pecuniarie salatissime e/o squalifiche. In sostanza lo show deve essere trasmesso in modo IDENTICO in tutta Europa. Ma quali sono le regole a cui bisogna attenersi? Eccole qui di seguito.

  • Le serate vanno trasmesse in diretta. Oltre alla finale, i paesi in concorso sono obbligati a trasmettere almeno una semifinale, quella dove la tv nazionale è chiamata a votare. L’altra semifinale può non essere trasmessa (come fa la Rai) o può anche essere mandata in differita (come fece qualche anno fa la Francia). Ciò vale anche per l’Italia, che è uno dei 6 paesi ammessi direttamente in finale (5 in quanto maggiori contribuenti EBU: Italia, Francia, Regno Unito, Spagna, Germania e uno come paese ospitante campione in carica, in questo caso l’Azerbaigian): la Rai è stata sorteggiata per votare nella prima semifinale.
  • L’orario di messa in onda sono sempre le 21 dell’Europa centrale (dunque anche dell’Italia), gli altri si adeguano. A Baku, per esempio, quando comincerà lo show sarà mezzanotte.
  • Il commento ufficiale è quello scarno dei due conduttori sul palco. Ciascuna emittente può scegliere di inserire uno o più commentatori fuori campo, anche diversi per semifinale e finale. O anche di mandare la rassegna senza voci fuori campo, così come viene distribuita dall’EBU sul circuito internazionale.
  • Qualora si decida di inserire spot pubblicitari, è obbligatorio farlo nei momenti fissati dall’EBU ovvero due volte durante le esibizioni, una terza volta in un altro spazio e una volta – eventualmente – durante l’interval act della finale, Se si decide, come ad esempio fa la Spagna, di irradiare la rassegna senza interruzioni pubblicitarie, gli spazi sono riempiti a cura della tv organizzatrice con piccoli reportage sull’evento.
  • L’interval act è l’unica cosa che può non essere trasmessa integralmente, il resto va mandato in onda in maniera integrale: pertanto le canzoni vanno fatte ascoltare per intero e non è possibile parlare sopra le canzoni nemmeno per un secondo: al centro dello show sono le canzoni, e il pubblico, compreso quello che conosce i brani per la prima volta, deve poter essere in grado di votare
  • Non è possibile parlare nemmeno sopra il recap delle canzoni (due volte nei 20 minuti in cui il televoto è aperto) sempre per consentire un riascolto dei brani.
  • La ritualità dei collegamenti per le votazioni è di solito uno dei momenti più intensi della rassegna, tuttavia l’EBU consente di accompagnarle eventualmente con un commento fuori campo.
  • Non è possibile votare per il proprio rappresentante (ne dall’Italia, nè dall’estero), a meno che non possediate una scheda di un operatore estero di uno degli altri 41 paesi in concorso. Il conto dei televoti è fatto infatti attraverso gli operatori telefonici di ciascun paese. Anche ciascuna giuria nazionale, non può votare il proprio rappresentante.
  • Televoto e giuria hanno un peso “reale” del 50%, combinando ed equilibrando il voto del pubblico alle classifiche dei 5 giurati. La graduatoria così ottenuta viene poi trasformata in punti (12 al primo, 10 al secondo, 8 al terzo, da 7 a scendere fino al decimo)
  • La giuria è segreta fino alla serata finale.

Come si può notare, le regole fissate per questo evento europeo sono molto rigide ed importanti, onde evitare pesanti sanzioni (si va da multe che sono in proporzione al “peso” dell’emittente e la Rai “pesa” molto) fino alla possibile squalifica l’anno dopo.

Quindi quando si scelgono dei commentatori, questi vengono prontamente informati delle regole e dei vincoli legati al format del programma, anche perchè come detto, essendo fissate dall’EBU-UER, la singola emittente non ha possibilità di modificarle a suo piacimento.

Sarà interessante capire quale linea deciderà di tenere la Gialappa’s Band in merito. Riuscirà a contenere la sua ironia all’interno dei paletti fissati dall’EBU-UER? Noi lo speriamo vivamente, perchè se così non fosse, la RAI rischierebbe una multa salata e a quel punto potrebbe decidere di non partecipare più alle prossime edizioni.

(Tratto da: Eurofestival news)