Che fine hanno fatto i Jalisse? Nel 1997 c’era ancora il modem 56k, e ogni volta che volevamo connetterci a internet eravamo incredibilmente costretti all’ascolto di venti secondi di dubstep.
Nel 1997 i Jalisse – il duo composto da Fabio Ricci e Alessandra Drusian – vinsero il Festival di Sanremo con “Fiumi di parole”. Le fonti ufficiali dicono che loro disco di esordio, “Il cerchio magico del mondo”, abbia venduto 50.000 copie.
Certo, va detto che quindici anni fa non c’era ancora Napster: il sistema di file sharing creato da Shawn Fanning e Sean Parker, altrimenti tutti si sarebbero vantati di aver scaricato l’album dei Jalisse illegalmente da internet, e le vendite sarebbero state clamorosamente inferiori a quelle ufficiali.
I nostri sanremologi di riferimento, dicono che, quella dei Jalisse, non sia stata una vittoria esaltante, non soltanto per il loro essere autentici sconosciuti al grande pubblico, ma anche perché supportati da una etichetta indipendente distribuita da Sony Columbia, e dall’assai più grave spudorata e innegabile osservazione sulla somiglianza tra “Fiumi di parole” e l’universalmente celebre “Listen to Your Heart” dei Roxette.
I sostenitori del duo, menando a tutto spiano fendenti di difesa, amano ripetere che non essendo stato preso alcun provvedimento in merito, l’accusa di plagio non ha alcun diritto di sussistere.
Qualche mese dopo la vittoria all’Ariston, i Jalisse presentarono “Fiumi di parole” all’ESC: una manifestazione trash che ai nostri occhi esigenti è sempre apparsa come il famigerato “Giochi senza frontiere” della musica europea. Bistrattati e ignorati dai media, nonostante abbiano conquistato il quarto posto, i Jalisse divennero meteore un attimo dopo la loro esplosione.
A nulla sono serviti i concerti, le tournée all’estero, le ospitate televisive, e la decisione della United Airlines di inserire per un periodo “Fiumi di parole” nelle programmazioni delle linee aeree.
Gli anni passano per tutti. Napster è stato chiuso nel 2001 fino alla sostituzione nel 2002 con Emule, Fabio e Alessandra si sono sposati consolidando il rapporto professionale e diventando i cantori contemporanei del messaggio cattolico. Però, è importante dire che, a ora, mai a nessuno è presa la voglia di raccontare di aver messo in moto il proprio computer, di aver effettuato l’accesso al programmino pirata, e di aver scaricato tutta la discografia dei Jalisse.
Dopo l’articolo pubblicato nel quotidiano d’informazione regionale CalabriaOra.it sul destino dei Jalisse il duo ha contattato telefonicamente il quotidiano per raccontare la loro verità e perché, dopo il successo a Sanremo, il gruppo è scomparso dalle scene mediatiche.
Eccoci! Purtroppo la libertà non paga: «Che fine hanno fatto i Jalisse?» basta chiamarci, cercarci e arriviamo!
Sì perchè non siamo mai andati via e basterebbe leggere la carriera artistica dal 1995 ad oggi (come artisti solisti) e meglio ancora dal 1992 ad oggi: venti anni di arte e amore insieme.
Dove documentarsi? Beh sul sito www.jalisse.it e su jalisseduo.wordpress.com/ che è pieno di iniziative; ma l’elenco completo di produzioni, brani e live presence è possibile leggerlo aggiornato su issuu.com/jalisseduo/docs/scheda_jalisse_2011_compl
Il duo composto da Alessandra e Fabio infatti, ha collaborato con la professoressa Rita Levi Montalcini, con il poeta Younis Tawfik, con paesi europei grazie alla collaborazione con l’etichetta tedesca Siebenpunkt Records, con le scuole: si perchè noi ragazzi sposi e genitori abbiamo ideato un progetto musicale educativo e formativo con protocollo di intesa con il Miur, che vede la realizzazione dei testi da parte di alunni delle scuole e musiche da parte di artisti noti ed emergenti, per realizzare poi un mega saggio concerto (http://artistinellescuole.wordpress.com).
Ma “Che fine hanno fatto i Jalisse?” è anche un libro, dove il duo racconta la loro esclusione dal media control (sottolineato anche dal maestro Antonio Ricci e dal guru Gigi Vesigna che tanto dovrebbe insegnare a certi giornalisti)!
Nel libro è raccontata la vita, gli amori, le passioni, la vigliacca accusa del plagio, la rottura del sistema del duo Jalisse, votato dal popolo reo (nel 1997 non era accettato) di aver vinto come artisti/produttori/editori indipendenti.
Come dire: la libertà la paghi! Ma a volte ci aspettiamo più collaborazione anche da chi crede di essere indipendente, mentre invece ama accusare, per fare notizia cattiva…
Si chiede se qualcuno ha scaricato mai il disco dei Jalisse da internet… purtroppo sì e possiamo informarvi che il nostro album nel 1997 andò prima nelle bancarelle napoletane e poi in vendita nei negozi. 50mila copie vendute e chissà quante copiate…Tutto nel libro!
Fabio e Ale, fieri di essere liberi!
(Tratto da: Calabria Ora)
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