San Marino: Monti taglia i fondi alla tv di San Marino e Carmen Lasorella torna in Rai

Anche la televisione di San Marino vittima della scure della spending review? Così pare, stando alle indiscrezioni diffuse nei giorni passati dall’agenzia Dire e riprese oggi dal Giornale: “il governo Monti sarebbe orientato a non confermare la convenzione con l’emittente televisiva sammarinese, che ogni anno costa alle casse della Rai un obolo pari a tre milioni di euro”.

L’emittente di Stato della Repubblica del Titano, SMtv (ex San Marino Rtv), è – infatti – una partecipata al 50 % della Rai, ed ha come direttore generale Carmen Lasorella (nominata direttamente da viale Mazzini).

La giornalista, ex conduttrice del Tg2 ed ex corrispondente da Berlino, in conseguenza dei tagli decisi nei confronti della tv sammarinese potrebbe tornare quindi in Rai.

L’ultima convenzione bilaterale stipulata dai due Pasi venne sottoscritta nel 2008 da Massimo D’Alema, allora ministro degli Esteri italiano, e dal suo omologo sammarinese Fiorenzo Stolfi. Il documento, tuttavia, non venne mai ratificato, e di conseguenza ogni anno i contributi erogati alla tv del Titano sono stati stabiliti nei cosiddetti decreti Milleproroghe. Ora, questa tendenza potrebbe essere terminata, anche se il parlamento sammarinese vorrebbe cercare una partecipazione esterna pubblica: l’unica possibilità sarebbe quella di attirare investitori asiatici o provenienti dall’Europa dell’Est.

SMtv è nata poco più di vent’anni fa, nell’agosto del 1991, attraverso un capitale sociale sottoscritto in parti uguali dalla Rai e dall’Ente per la Radiodiffusione Sammarinese. Attualmente è visibile sul canale 73 di Tivusat e sul canale 520 di Sky.

quale sarà il futuro di San Marino all’ESC?

E mentre a San Marino, qualche giornale da sempre ostile alle intrusioni italiane ha già cominciato ad esultare, viene adesso da chiedersi quale sarà il futuro di San Marino all’ESC e non solo in chiave EBU. È vero infatti che le ultime due partecipazioni eurovisive del Titano erano in pratica “sponsorizzate” e dunque non hanno pesato sulle casse del Titano, ma bisognerà anche capire, nel caso esca la Rai, chi subentrerà e quando e soprattutto in quali rapporti si porrà con l’EBU.

(Tratto da: tvblog)