Italia: Gigliola Cinquetti diventa scrittrice

La star della musica leggera tricolore debutterà come scrittrice il prossimo mese di Gennaio, quando raggiungerà gli scaffali delle librerie “Storie brevi”, edito da Datanews.

Il volume che raccoglie aneddoti e memorie della voce veronese classe 1974: ”Ho sognato di scrivere un libro da quando un libro mi è sempre stato accanto”, ha dichiarato al proposito la cantante all’agenzia ANSA.

Gigliola Cinquetti condurrà, con il Bruno Vespa, la prossima edizione del Premio Campiello. 

Un pò di storia.. Dopo aver vinto il Festival di Castrocaro nell’autunno del 1963 con la canzone di Giorgio Gaber ‘Le strade di notte’, debutta a sedici anni al Festival di Sanremo nel 1964 vincendo, in coppia con Patricia Carli, la manifestazione canora con la canzone ‘Non ho l’età (Per amarti)’. Due mesi dopo a Copenaghen vince, sempre con la stessa canzone, anche l’Eurovision Song Contest 1964. In breve tempo vende più di quattro milioni di copie in tutta Europa.

L’anno successivo torna al Festival con una canzone scritta da Piero Ciampi, Ho bisogno di vederti. 

Si accosta spesso alla canzone d’autore, incidendo nel 1965 “Sfiorisci bel fiore” di Enzo Jannacci, nel 1967 “Una storia d’amore” di Francesco Guccini (che però non la firma, in quanto non ancora iscritto alla Siae) e nel 1968 “Sera” di Roberto Vecchioni, più nota nella versione di Giuliana Valci. 

Nel 1966, in coppia con Domenico Modugno, vince di nuovo Sanremo con la canzone Dio come ti amo; è però Modugno che porterà la canzone all’Eurofestival, classificandosi all’ultimo posto (la Cinquetti ci ritornerà nel 1974).La versione discografica di Modugno otterrà anche un maggior successo di vendite.

Nel 1968, giovane attrice, interpreta il ruolo di Zanze nello sceneggiato televisivo Le mie prigioni, diretto da Sandro Bolchi sulla vita di Silvio Pellico,
Nel 1969 ha un buon successo a Sanremo con La pioggia, che poi porterà anche in Francia con il titolo L’orage.

All’inizio degli anni settanta, seguendo una moda del momento, si avvicina alla musica folk con canzoni come La domenica andando alla messa, E qui comando io e La spagnola. Il suo repertorio si contrappone così a quello di Rosanna Fratello, interprete della musica popolare meridionale, e si affianca a quello di Orietta Berti che, nello stesso periodo, compie l’identica operazione.

Nel 1973 vince Canzonissima con Alle porte del sole, conquistando la prima posizione dell’hit-parade; l’anno successivo partecipa all’Eurovision Song Contest 1974, che si tiene in Inghilterra, con la canzone Sì (scritta da Daniele Pace, Mario Panzeri, Lorenzo Pilat e Corrado Conti), che si classifica al secondo posto dietro a Waterloo degli ABBA e che diventa uno dei più grandi successi internazionali della Cinquetti: tradotta in inglese con il titolo Go (Before You Break My Heart) raggiunge l’ottava posizione nelle UK Singles Chart.

A questa canzone è legato un episodio legato alla censura: la Rai infatti decise di rimandare la messa in onda dell’ESC a dopo il 12 maggio 1974, giorno in cui si votò per il referendum per l’abrogazione della legge sul divorzio, in quanto i vertici dell’azienda ritenevano che il titolo della canzone della Cinquetti potesse influenzare il voto degli italiani.
Nel 1985 torna a Sanremo con Chiamalo amore e si classifica terza, mentre nel 1989 si presenta con Ciao ed Il risultato non brillante segna l’inizio del suo declino discografico.

Nel 1991 esce Tuttintorno, album prodotto da Mimmo Locasciulli, che è anche autore della maggior parte dei brani; nello stesso anno, in coppia con Toto Cutugno, presenta l’edizione di quell’anno dell’Eurovision Song Contest, che si tiene a Roma.

Nel 1995 è ancora a Sanremo con un brano scritto da Giorgio Faletti, Giovane vecchio cuore, e pubblica l’omonimo album con scarsi risultati di vendita.

Nel 1997 recita, a teatro, interpretando il ruolo di Lisa, nella commedia L’uomo che inventò la televisione,spettacolo che non incontra però i favori del pubblico.

Successivamente, dopo i numerosi insuccessi discografici, lascia la canzone per il giornalismo e la conduzione televisiva. Dopo i programmi Sliding doors e Gap su RaiSat Extra e la versione estiva del programma di divulgazione medica Elisir su Raitre, attualmente conduce Italia Rai, programma prodotto da Rai International. Insignita del “Premio Giulietta alla Donna alla Carriera 2008” in omaggio alla sua ricca carriera.

Nel 2011 è membro fisso della giuria del varietà Attenti a quei due – La sfida, condotto da Max Giusti e Fabrizio Frizzi.

Le sue partecipazioni al Festival di Sanremo: 

  • 1964 Non ho l’età (Per amarti) – in coppia con Patricia Carli – 1º posto
  • 1965 Ho bisogno di vederti – in coppia con Connie Francis – Finalista
  • 1966 Dio come ti amo – in coppia con Domenico Modugno – 1º posto
  • 1968 Sera – in coppia con Giuliana Valci – 8º posto
  • 1969 La pioggia – in coppia con France Gall – 6º posto
  • 1970 Romantico blues – in coppia con Bobby Solo – 6º posto
  • 1971 Rose nel buio – in coppia con Ray Conniff – 9º posto
  • 1972 Gira l’amore (Caro bebè) – 9º posto
  • 1973 Mistero – Non finalista
  • 1985 Chiamalo amore – 3º posto
  • 1989 Ciao – 18º posto
  • 1995 Giovane vecchio cuore – 14º posto

Le sue partecipazioni all’Eurovision Song Contest:

  • 1964 Non ho l’età (Per amarti): Non ho l’età (Per amarti) è la canzone che vinse a sorpresa il Festival di Sanremo 1964. La canzone fu prima in classifica quell’anno in Italia solo per due settimane di seguito; non fu infatti il disco di quell’edizione che vendette di più, fu superato da “Una lacrima sul viso” di Bobby Solo. Scritta da Nisa, Mario Panzeri e Gene Colonnello fu interpretata al Festival di Sanremo da Gigliola Cinquetti e dalla cantante francese Patricia Carli. La Cinquetti, appena sedicenne, portò la canzone anche all’Eurovision Song Contest 1964 vincendo la manifestazione che si teneva quell’anno a Copenaghen. Fu così che “Non ho l’età” fu prima in classifica anche in molti paesi europei. La Cinquetti ne incise varie cover in varie lingue: “Luna nel blu” (tedesco), “No tengo edad” (spagnolo), “Je suis à toi” (francese), “This Is My Prayer” (inglese) e “Yumemiru omoi” (giapponese). La versione islandese, “Heyr mína bæn” (“Ascolta la mia preghiera”) è invece una riscrittura vera e propria. Nello stesso anno del lancio di questo celebre brano, Nancy Cuomo ne incide una propria versione per l’etichetta discografica napoletana KappaO. Nel 2000 la canzone venne rivisitata in chiave rap dal gruppo musicale Argentovivo che lo pubblicò come primo singolo. Nel 2011 è stata arrangiata e trascritta una versione della canzone per chitarra classica da Modesto de Renzio.
  • 1974 Sì:  Nel 1974 l’Italia sfiora la sua seconda vittoria, la cui canzone ‘Sì’ fu seconda solo a Waterloo degli ABBA. Questa edizione fu trasmessa in Italia solo qualche mese dopo lo svolgersi della manifestazione, per la sua prossimità con il referendum per l’abrogazione della legge sul divorzio: la decisione venne presa dai vertici della RAI che ritenevano che il titolo della canzone che rappresentava il paese potesse influenzare il voto degli italiani. Scritta da Mario Panzeri, Daniele Pace, Lorenzo Pilat e Corrado Conti. La Cinquetti ne incise varie cover in varie lingue: in inglese (“Go (Before You Break My Heart)”), Francese (“Lui”), Tedesco (“Ja”) e Spagnolo (“Si”). Esiste una versione finlandese dal titolo “Niin”, registrato da Lea Laven ed è diventato un Top Ten in Finlandia.