ESC 2015: Lunedì 18 Maggio su RAI 4 lo speciale Eurovision Song Story

Speciale

Rai 4 propone a un mese per dare il via all’evento uno speciale dedicato interamente all’Eurovision Song Contest 2015, con interviste, tra gli altri, a Nina Zilli e Il Volo.

Lunedì 18 Maggio, alle 22:35 su Rai4, sarà trasmesso lo speciale ‘Eurovision Song Story’ (‪#‎EurovisionSongStory), un programma che ripercorre la storia della manifestazione: tutti gli avvenimenti passati e le curiosità sull’evento non sportivo più seguito in tutto il mondo.

Dal 19 al 23 Maggio 2015 si svolgerà alla StadtHalle di Vienna (Autria), la struttura polifunzionale al coperto progettata nel 1958 da Roland Rainer dalla capacità di 16.000 posti, la 60ª edizione dell’Eurovision Song Contest, il concorso europeo della canzone che quest’anno vede affrontarsi 40 motivi in rappresentanza delle televisioni pubbliche di altrettanti paesi. 

Il Volo

Ancora una volta la Rai trasmetterà in diretta tutte e tre gli spettacoli eurovisivi: sarà il trio vocale  Il Volo a rappresentare l’Italia, grazie alla vittoria nella sezione Campioni al 65°Festival della canzone Italiana di Sanremo. 

I giovani Ignazio Boschetto, Piero Barone e Gianluca Ginoble saranno in concorso con il motivo “Grande amore”, scritto da Francesco Boccia e Ciro Esposito, la cui vittoria nella rassegna condotta da Carlo Conti ha consentito al trio di staccare il biglietto per Vienna. 

Il paese vincitore del concorso viene tradizionalmente invitato a organizzare l’edizione successiva: L’Austria ha vinto l’edizione 2014 del concorso con il motivo “Rise Like a Phoenix”, cantato da Conchita Wurst, la drag queen ospite dell’ultimo Festival di Sanremo. Conchita Wurst sarà tra i presentatori dell’edzione 2015, curando i collegamenti dalla Green Room, dove le delegazioni in concorso attendono i risultati. 

EurovisionSongStory‬

La grande novità dell’edizone 2015 è la presenza in concorso dell’Australia, invitata eccezionalmente a celebrare l’edizione del 60° anniversario con una propria canzone, grazie all’interesse crescente del pubblico per la manifestazione e all’impegno del servizio pubblico australiano per la promozione e il supporto della rassegna. 

Si comincia martedì 19 maggio alle ore 21:00 quando su Rai4 si aprirà il sipario sulla 1ª Semi-Finale, che vedrà 16 canzoni sfidarsi per 10 posti in finale. Per i telespettatori italiani, il commento fuori campo è affidato alle voci di Filippo Solibello e Marco Ardemagni.

Domenica 17 maggio è in programma la prima prova e il primo incontro con la stampa per gli Il Volo, attesi quella sera sul red carpet del Municipio di Vienna per il ricevimento di benvenuto offerto come tradizione dal Borgomastro della città ospitante. 

Giovedì 21 maggio, sempre su Rai4 alle ore 21:00, è in programma la 2ª Semi-Finale, che vedrà 17 canzoni sfidarsi per 10 posti in finale. Sempre con la telecronaca di di Filippo Solibello e Marco Ardemagni, in questa Semi-Finale i telespettatori italiani saranno chiamati a esprimere le loro preferenze tramite il televoto, insieme a una giuria formata da cinque professionisti del settore musicale. 

Nina Zilli

La serata Finale, in programma sabato 23 maggio alle 21.00, sarà trasmessa in contemporanea diretta su Rai2RaiHD e Radio2. Ai 20 paesi che hanno superato l’ostacolo delle serate eliminatorie si aggiungono l’Austria (paese ospitante), l’Australia, i 5 BIG FIVE, qualificati di diritto: Italia, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito. A guidare il pubblico italiano nell’atto conclusivo del concorso saranno le voci fuori campo di Federico Russo (anche nel ruolo dello spokesperson, ovvero colui che in diretta da Roma annuncerà i voti dell’Italia nella Finale) e Valentina Correani

Il pubblico italiano sarà ancora chiamato a esprimere le proprie preferenze tramite il televoto(senza potere votare per il nostro paese). 

Seguire lo spettacolo eurovisivo sarà ancora più stimolante grazie ai social network. Utilizzando gli hashtag ‪#‎eurovision‬ e ‪#‎ESCIta‬ ‪#‎nonfatevilabarba‬ gli utenti di Twitter potranno interagire con gli altri telespettatori. 

Sono attesi a Vienna circa 2000 giornalisti e fans accreditati in rappresentanza dei media di oltre 80 paesi diversi. 

eurovision2015_rai

L’Eurovision Song Contest è lo spettacolo televisivo non sportivo più seguito del mondo. Nel 2014 si stima che oltre 195 milioni di persone abbiano assistito all’evento: tra i partecipanti più prestigiosi della storia del passato si incontrati nomi come Julio Iglesias, Olivia Newton-John, Céline Dion, ABBA, Patricia Kaas, Anouk, Bonnie Tyler e i Blue. 

Nell’Ottobre 1955, lo svizzero Marcel Besençon, al vertice dell’EBU-UER, l’ente associativo di operatori pubblici e privati del settore della teleradiodiffusione su scala nazionale, cercava un metodo semplice e popolare per legare la sperimentazione di nuove tecniche di trasmissione televisiva simultanea. Ispirato dal crescente successo che il Festival della Canzone Italiana di Sanremo, o più comunemente Festival di Sanremo, creato nel 1951 ma trasmesso in diretta televisiva solo una volta, aveva riscosso, inventò l’Eurovision Song Contest, o come si chiamava allora, il “Gran Premio Eurovisione della Canzone”: era alla ricerca di un programma televisivo che potesse coinvolgere diverse nazioni, dove i cantanti nazionali di ogni paese si sarebbero confrontati davanti alle telecamere. Per la prima volta, inoltre, veniva sperimentata la diretta televisiva paneuropea di un evento non sportivo. Anche da un punto di vista simbolico l’impatto fu enorme: popoli in guerra fino a pochi anni prima si univano nel seguire un programma di varietà, agitando la propria bandiera a sostegno di una canzone.

Il successo fu immediato e anno dopo anno, il concorso crebbe, accogliendo nuove nazioni da un lato e sperimentando le nuove frontiere della tecnica televisiva. Dal colore, introdotto nel 1968, alla trasmissione delle votazioni via satellite, al voto telefonico, che fa la sua apparizione per la prima volta nella seconda parte degli anni Novanta. Complessi e cantanti come gli ABBA (campioni nel 1974 in rappresentanza della Svezia) o Cèline Dion (vincitrice nel 1988 per i colori svizzeri) godettero della loro prima notorietà internazionale proprio sul palco eurovisivo.

Per l’Italia, hanno preso parte al concorso i nomi più prestigiosi della nostra scena musicale, tra cui Domenico Modugno, Al Bano e Romina Power, i Ricchi e Poveri , Gianni Morandi., Franco Battiato e Alice, Umberto Tozzi, Raf, Claudio Villa e Mia Martini. Abbiamo vinto due volte, nel 1964  con Gigliola Cinquetti e nel 1990 con Toto Cutugno. Gli ultimi rappresentanti italiani sono stati Raphael Gualazzi (2011), Nina Zilli (2012), Marco Mengoni (2013) ed Emma (2014). 

L’Italia riuscì a primeggiare due volte: la prima, nel 1964, quando una giovanissima Gigliola Cinquetti bissò l’affermazione sanremese portando “Non ho l’età” a trionfare a Copenaghen; la seconda vittoria tricolore ruppe un digiuno di ventisei anni, grazie a Toto Cutugno, che nel 1990 capovolse i pronostici della vigilia portando sul tetto d’Europa la sua “Insieme: 1992” composta per l’occasione.

In seguito ai cambiamenti politici europei conseguenti alla caduta del muro di Berlino prima e alla disgregazione dell’Unione Sovietica alcuni anni più tardi, il numero dei paesi partecipanti alla manifestazione raddoppiò, accogliendo i paesi della nuova Europa, pronti a festeggiare con entusiasmo la loro indipendenza o la ritrovata libertà. Nello stesso tempo, la formula del concorso mostrava segni di stanchezza. Gli impianti sede della manifestazione, e lo stesso pubblico composto da poche centinaia di invitati spesso svogliati, si dimostravano poco alla volta inadeguati a sostenere la manifestazione. Le stesse canzoni in gara, una volta conclusa la serata finale, faticavano ad entrare nelle classifiche di vendita, e l’insieme di tante canzoni così diverse le une dalle altre risultava lontano dall’essere armonico.

Per qualche anno, solo l’entusiasmo dei nuovi concorrenti sembrò tenere in vita l’Eurovision Song Contest: l’Italia si chiamò fuori nel 1997, e i paesi fondatori rimasti sembravano ormai trasmettere a malincuore quello che appariva uno stanco rito di primavera. I partecipanti parevano fare quasi a gara per evitare che fosse la propria canzone ad affermarsi: come la Coppa America di vela, al vincitore dell’Eurovision spetta tradizionalmente l’onore, e l’onere, di organizzare l’edizione successiva.

Qualcosa cambiò nel 2001, quando i responsabili della televisione danese scommisero sulla popolarità della manifestazione decidendo di ospitarla al Parken, un impianto sportivo coperto capace di ospitare 36.000 spettatori. Il pienone registrato fece respirare gli amministratori di Copenaghen: fu una boccata d’aria necessaria per tenere in vita lo spettacolo, non sufficiente per garantirne il definitivo rilancio.

Perché l’Eurovision cambiasse definitivamente pelle, dovevano passare appena pochi anni: il diffondersi delle nuove tecnologie assicurò allo spettacolo quel seguito che in tempi recenti era mancato. Con l’ulteriore aumento del numero dei paesi in concorso l’Eurovision Song Contest raddoppiò il numero dei suoi telespettatori, diventando l’evento televisivo non sportivo più seguito del mondo. Con la vittoria nel 2009 del norvegese Alexander Rybak e soprattutto con l’affermazione successiva della tedesca Lena, le canzoni dell’Eurovision rientrarono nelle charts europee: non è un caso se “Satellite”, motivo campione d’Europa nel 2010, riesce a vincere la sfida a distanza con “Waka Waka” di Shakira, risultando più venduto della canzone simbolo dei mondiali di calcio nella stragrande maggioranza dei paesi d’Europa.

L’utilizzo di Internet in supporto a quello che è, e resta, un grande evento televisivo, ha moltiplicato le potenzialità e il dinamismo dell’Eurovision Song Contest, creando una comunità di fan e sostenitori appassionata all’evento per tutto il corso dell’anno. Le tecnologie sceniche e degli effetti speciali assicurano una resa mozzafiato: gli impianti scelti per ospitare le serate finali del concorso assicurano una spettacolarità mai raggiunta in precidenza.  Non ultima, la qualità musicale si è drasticamente livellata verso l’alto. La musica è tornata a diventare un motivo di confronto positivo tra i diversi paesi europei, dalla piccola San Marino alla grande Russia, in una varietà  di generi che vede competere il crossover lirico della Francia, il rock della Turchia, il quartetto vocale pop del Regno Unito, il mainstream della Svezia e la dance della Germania, oltre al sofisticato jazz con cui Raphael Gualazzi riporta in concorso l’Italia e con cui ottiene il secondo posto nella classifica.

Nel 2012 l’Eurovision Song Contest si svolge a Baku, capitale dell’Arzebaigian, vincitrice dell’edizione 2012 con il duo composto da Eli & Nikki. L’Italia viene rappresentata da Nina Zilli con il brano “L’amore è femmina (Out Of Love)”, che ottiene la nona posizione. Negli anni successivi, a vestire la maglia azzurra della canzone sono chiamati Marco Mengonie Emma, protagonisti delle edizioni di Malmö 2013 e Copenaghen 2014, i due cantanti più popolari dell’ultima generazione. 

Tutta la programmazione RAI dell'Eurovision 2015 in un'immagine.

Ecco come sarà la copertura eurovisiva Rai: 

• Speciale ‘Eurovision Song Story’ – 18 maggio ore 22.40

RAI 4

• Prima Semi-Finale – 19 maggio ore 21

RAI 4: commento Marco Ardemagni e Filippo Solibello

RADIO 2: commento Marco Ardemagni e Filippo Solibello

• Seconda Semi-Finale – 21 maggio ore 21 (l’Italia televota)

RAI 4: commento Marco Ardemagni e Filippo Solibello

RADIO 2: commento Marco Ardemagni e Filippo Solibello

• Finale – 23 maggio ore 21 (l’Italia televota)

RAI 2: commento Federico Russo e Valentina Correani

RAI HD: commento Federico Russo e Valentina Correani

RADIO 2: commento Marco Ardemagni e Filippo Solibello

Annuncio dei voti: Federico Russo

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