Dopo l’entrata in gioco dell’Australia nella manifestazione altri Paesi si sono interessate a prendere parte all’evento musicale più seguito al mondo.

Tra queste la Cina, che quest’anno ha inviato a Vienna per la prima volta una Delegazione ufficiale oltre a trasmettere per intero l’evento in diretta (Semifinali e Finale) su Hunan TV alle ore 03:00 ora locale con il commento di Kubert Leung (梁翹柏) e Wu Zhoutong. Nel 2013 hanno mandato in onda lo show nel mese di Novembre.

Hunan TV (湖南卫视; Húnán Wèishì; anche chiamata Mango TV, per il suo fruttato logo) è il secondo canale televisivo più visto della Cina dopo CCTV-1, la più grande rete televisiva della Cina continentale.

A presiedere la delegazione Ying Lei, esperta in strategie e sviluppo per l’emittente cinese, intervistata dal sito Wiwibloggs, dedicato all’Eurovision Song Contest, ha dichiarato: “Speriamo di poter prendere parte attivamente all’Eurovision, entrare a far parte di questa grande famiglia. Ci siamo chiesti come potremmo replicare l’esperienza dell’Australia, avere un cantante sul palco in veste di ospite speciale. La Cina è interessata alla manifestazione al di là delle nazionalità e il pubblico cinese è attratto da grandi performance e grandi palchi, non tanto alla provenienza di essi”.

Secondo quanto ha affermato il Produttore Esecutivo dell’Eurovision Song Contest, Jon Ola Sand, l’EBU-UER sembra possibilista e lascia intendere che le porte della manifestazione non sono mai state così aperte: “Ci hanno dimostrato apertura, si sono detti pronti a trovare dei modi creativi per aggiungere nuovi elementi allo spettacolo. Il nostro dialogo continuerà. Il Festival deve rimanere in Europa, ma se altri paesi vogliono partecipare ben venga, è possibile trovare delle soluzioni e dare la possibilità a nuove nazioni e ai loro artisti di entrare nel gioco. Al momento però si tratta di pensieri, nulla è deciso”.

Per la Cina, tuttavia, l’Eurovision Song Contest non è ancora un evento popolare e l’obiettivo dell’emittente asiatica è proprio quello di renderlo tale: “Chi è nel mondo dei media in Cina sa cos’è il Festival, il nostro punto di partenza però è il pubblico, vogliamo farlo conoscere a loro”, aggiunse  Ying Lei.