L’emittente pubblica bosniaca BHRT ha confermato non tornerà alla alla 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2022, che si svolgerà il 10, 12 e il 14 maggio 2022 presso il PalaOlimpico di Torino, in Italia, in seguito alla vittoria dei Måneskin con “Zitti e buoni” nell’edizione precedente; sarà la terza edizione della manifestazione musicale a svolgersi in Italia, dopo le edizioni del 1965 e del 1991.
BHRT ha spiegato in passato che è improbabile che torni all’Eurovision Song Contest a breve termine a meno che non venga risolto il metodo con cui è finanziato.
BHRT è finanziato attraverso un canone che attualmente non fornisce entrate sufficienti per finanziare il canale, nel 2019 il canale ha registrato una perdita di 2,8 milioni di € (5,5 milioni di BAM). Nel 2018 l’emittente aveva precedentemente spiegato che ci sarebbero voluti 2 anni tra l’inizio del pagamento dei debiti e la possibilità di partecipare al concorso. Nel 2019 BHRT ha confermato di non essere in grado di permettersi i diritti per trasmettere il concorso, così è stato anche nel 2021. Non è ancora noto se BHRT sarà in grado di trasmettere il concorso 2022.
Così Bosnia ed Erzegovina, come annunciato dall’emittente pubblica BHRT ha confermato che non tornerà a partecipare, citando i forti debiti verso l’EBU-UER, si aggiunge alla lista dei paesi che finora hanno confermato la loro assenza all’edizione dell’Eurovision del prossimo anno a Torino.
Da ricordare che l’emittente di Andorra (RTVA) ha confermato che il paese non prenderà parte all’edizione del 2022 a causa della mancanza dei finanziamenti necessari affinché il paese possa tornare in concorso; Lussemburgo, RTL Télé Lëtzebuerg ha confermato che il paese non sarebbe tornato a partecipare in questa edizione, affermando di non volersi concentrare su spettacoli di intrattenimento e musica e che la partecipazione al concorso porterebbe l’emittente in crisi finanziaria; Monaco, TMC ha confermato che il paese non sarebbe tornato a partecipare in questa edizione; e Slovacchia, RTVS ha confermato che il paese non sarebbe tornato a partecipare in questa edizione, citando gli alti costi di partecipazione e lo scarso interesse del pubblico.
L’emittente bielorussa BTRC è stata ufficialmente espulsa dall’EBU-UER dopo una sospensione provvisoria, perdendo sia i diritti di partecipazione che quelli di trasmissione dell’evento;
Ungheria, MTVA ha pubblicato il regolamento per l’edizione del 2022 del concorso canoro A Dal, tipicamente utilizzato come processo di selezione del partecipante ungherese dal 2012, in cui non vi è però riferimento al contest, oltre ad avere regole in contrasto con quelle della competizione canora europea. L’Ungheria, sembra non parteciperà nell’edizione 2022, per concentrarsi sul supportare la scena musicale pop ungherese. Tuttavia, si attende una comunicazione ufficiale dell’emittente; e Turchia, il direttore generale della TRT ha dichiarato di aver avviato dei colloqui con l’EBU-UER affinché il paese possa tornare a partecipare alla manifestazione, dopo il ritiro nel 2013 criticando la perdita di valori del concorso e il sistema di voto);
Liechtenstein, l’emittente 1 FL TV ha confermato che il paese non avrebbe debuttato in questa edizione, citando gli alti costi di partecipazione; Kazakistan, l’EBU-UER ha annunciato che il paese non sarebbe stato invitato a partecipare all’edizione 2022, rendendo impossibile il debutto alla manifestazione; e Kosovo, l’EBU-UER ha annunciato che il paese non sarebbe stato invitato a partecipare all’edizione 2022, rendendo impossibile il debutto alla manifestazione.
Si attende anche la conferma di Cipro, che da tempo ha già in corso la selezione dell’artista ed anche di altri Paesi storicamente in concorso come Moldavia, Romania, Russia e Macedonia del Nord. Oltre ovviamente al Regno Unito, che è alle prese con una scelta non facile dopo zero dell’anno scorso.
L’assenza del Paese era nell’aria da tempo e quasi nessuno sperava davvero di rivederla il prossimo anno, ma ora arriva la certezza. L’emittente pubblica bosniaca BHRT ha confermato che non prenderà parte alla prossima edizione. Il motivo dell’assenza è semplice: troppi debiti. BHRT è soggetta ad una serie di sanzioni per i troppi debiti contratti nei confronti dell’EBU-UER, e questo rende impossibile poter affrontare i costi che stanno in capo al concorso. Il paese non può competere al prossimo Eurovision Song Contest 2022 a Torino fino a quando non rispetterà il proprio debito.
I fan dell’Eurovision Song Contest rimarranno costernati perché il paese sarà assente dalla competizione per il sesto anno consecutivo.
A parte questo, la situazione finanziaria dell’emittente bosniaca è attualmente instabile e imprevedibile e un’eventuale partecipazione all’Eurovision Song Contest non sarebbe a questo punto fattibile, tenendo conto di tutti gli ostacoli e dei problemi che affliggono l’emittente.
L’ultima partecipazione della Bosnia risale al 2016, che ironicamente rappresenta anche la prima volta in cui il Paese ha mancato la qualificazione per la Finale, con i cantanti bosniaci Dalal e Deen in collaborazione con la violoncellista croata Ana Rucner e il rapper bosniaco Jala, e il loro brano “Ljubav Je”, pubblicato il 19 febbraio 2016 da Tempo Production e Universal Music Denmark. Dalal, Deen, Ana Rucner e Jala si sono esibiti per diciassettesimi nella Prima Semi-Finale, classificandosi all’11º posto e non qualificandosi per la Finale del concorso.
La Bosnia ed Erzegovina ha debuttato all’Eurovision Song Contestnel 1993 (qualificata nella preselezione (Preselection for Millstreet; Présélection pour Millstreet) di Ljubljana, in Slovenia), dopo la dissoluzione della Federazione Jugoslava. Da allora ha partecipato ad ogni edizione (19 edizioni, 18 finali), tranne che nel 1998 e nel 2000 per i bassi risultati ottenuti l’anno prima, fino al 2012.
Nel 1993 la Bosnia ed Erzegovina, assieme ad altre sei nazioni che desideravano partecipare all’Eurovision Song Contest per la prima volta, partecipò ad una semifinale “Kvalifikacija za Millstreet” che si svolse a Lubiana: si classificò al secondo posto e poté così partecipare all’Eurovision Song Contest 1993.
Dall’introduzione delle Semi-Finali, è l’unico paese dell’ex-Jugoslavia ad essere sempre arrivato alla Finale. Il miglior risultato della Bosnia-Erzegovina all’ESC è stato un terzo posto nel 2006 con “Lejla” cantata da Hari Mata Hari. Il peggiore è stato proprio quello dell’ultima partecipazione nel 2016, dato che in 19 partecipazioni questo è stato l’unico mancato approdo in Finale. Tra le partecipazioni recenti, è da ricordare quella di Dino Merlin nel 2011: la sua “Love in Rewind” finì sesta, ma fu la canzone che ricevette il maggior numero di 12 punti (5).
A partire dal 2012 si è ritirata per problemi economici della tv di stato. È ritornata nell’edizione 2016 a Stoccolma, quattro anni dopo l’ultima partecipazione, ma per la prima volta dall’introduzione delle semifinali non si è qualificata per la serata Finale. A partire dal 2017 si ritira nuovamente dalla manifestazione sempre a causa di problemi economici.
Solamente per quattro volte una canzone bosniaca fu la scelta della Jugoslavia per l’Eurovision Song Contest: nel 1964, 1973, 1976 e 1981.
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