ESC 2022: Milly Carlucci ancora in corsa per la conduzione dell’ESC 2022?

Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione della sedicesima edizione del dance show ‘Ballando con le stelle’, che partirà sabato 16 ottobre su Rai 1, condotto da Milly Carlucci.

A margine l’odierna conferenza stampa di presentazione dell’evento l’Auditorium Rai di Roma, Stefano Coletta – direttore di Rai 1 -, ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’Eurovision Song Contest 2022 e sul possibile ruolo di conduttrice della Carlucci: “Sull’ultima domanda dell’Eurovision, come sapete, abbiamo da poco annunciato che sarà a Torino ad accogliere questo enorme evento, ovviamente tutto italiano ma che è inserito in un progetto internazionale. Sarà una grandissima occasione, dopo la Rai, per trent’anni. (…) Abbiamo appena definito la città. Io e Claudio Fasulo abbiamo cominciato, nel segreto della mia stanza in ufficio, a fare dei ragionamenti sulle conduzioni. Con Milly non ne abbiamo ancora parlato. (…) Riguardo alla conduzione di Eurovision siamo all’inizio di lavoro. Il criterio di selezione sarà la perfetta conoscenza della lingua inglese. Milly sapete che è poliglotta, ma ci sarà del tempo per selezionare chi condurrà”.

La conduttrice televisiva ed ex attrice italiana di Sulmona (AQ), infatti parla, oltre all’italiano, ben quattro lingue: l’inglese, il francese, il tedesco e lo spagnolo. 

Nei giorni scorsi, la stessa Milly Carlucci aveva dichiarato che l’Eurovision Song Contest è un progetto a cui è interessata, poiché alla fine degli anni ’70 aveva già condotto “Giochi senza frontiere”, programma televisivo prodotto sempre dall’European Broadcasting Union, che fu creato per supportare l’idea di Europa unita. 

Ricordiamo che, al momento, il favorito alla conduzione dell’Eurovision Song Contest 2022 sembra essere Alessandro Cattelan. 

La 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2022 si svolgerà il 10, 12 e 14 maggio 2022 presso il PalaOlimpico di Torino, in Italia, in seguito alla vittoria dei Måneskin con “Zitti e buoni” nell’edizione precedente; sarà la terza edizione della manifestazione musicale a svolgersi in Italia, dopo le edizioni del 1965 e del 1991.

Aggiornamento: Ecco quanto costerà a Torino ospitare la manifestazione. L’edizione odierna de La Stampa prova a fare luce su una fetta importante dei costi relativi all’organizzazione dell’Eurovision 2022, di scena al Pala Alpitour (PalaOlimpico) di Torino dal 10 al 14 maggio prossimi (prove di vario genere escluse). L’evento, va ricordato, è giunto in Italia a seguito del successo dei Måneskin a Rotterdam (Ahoy Arena) quest’anno con “Zitti e buoni”.

Nell’articolo di Bernardo Basilici Menini e di Leonardo Di Paco vengono riportate cifre molto precise: tra Regione Piemonte e Comune, ci saranno 9.750.000 euro di costi. Questi saranno così ripartiti:

  • Noleggio e gestione del Pala Alpitour (1,4 milioni). Da ricordare che, naturalmente, non sono 1,4 milioni per sole tre serate, ma per tutto il periodo che va da aprile al momento in cui verrà definitivamente smontato il palco eurovisivo.
  • Approntamenti, noleggi, impianti, segnaletica e strutture provvisorie (3 milioni, da un documento interno del Comune)
  • Logistica (servizi, aeroporto, trasporti) (1,4 milioni)
  • Sicurezza e prevenzione (1,5 milioni)
  • Promozione e comunicazione (450.000 euro)
  • Utilizzo di altre strutture (550.000 euro). Da ricordare che con “altre strutture” si intendono tendoni e Piscina Monumentale, sebbene non venga chiarito l’uso che verrà fatto dell’impianto sito su Corso Galileo Ferraris, che si trova sostanzialmente di fianco al palasport progettato da Arata Isozaki per le Olimpiadi Invernali del 2006.
  • Eventi collegati e spese varie (100.000 euro)
  • Contributo di partecipazione a favore della Rai (1,25 milioni)

Nell’articolo si cita anche il minimo di 8.000 posti a sedere e 2.000 in piedi per il Pala Alpitour in termini di spettatori (con il 100% di capienza disponibile). In questo senso, va aggiunto il fatto che, essendo l’arena dotata di 15.657 posti a sedere con tutte le tribune utilizzate che diventano 13.347 con l’uso del palco laterale, aggiungendo le storiche particolarità dell’Eurovision è più che probabile che quota 10.000 totale sia superata.

Il tutto anche considerando lo spazio da destinare alla green room, il luogo storico di ritrovo per artisti e delegazioni dopo le esibizioni, per la quale si richiedono 300 posti. Viene citata anche la necessità di un centro stampa da 500 posti. In questo senso non vengono offerti dettagli, ma “500 posti” porta a credere si tratti della zona di sala stampa vera e propria, dove si presentano gli artisti per rispondere alle domande e, dopo le semifinali, i qualificati.

Questo perché la press room in quanto tale è normalmente progettata per contenere, nei momenti di maggiore affollamento, 1500 persone. Vi si seguono tutte le prove, le due Semifinali e la Finale (esiste ampia documentazione sul posto su YouTube in tal senso), momento in cui si può anche assistere, durante le votazioni, a scene come questa.

Viene poi specificato che le spese saranno così suddivise, in questa fattispecie:

  • Regione: 2 milioni
  • Compagnia di San Paolo: 500.000 euro
  • Camera di Commercio: 500.000 euro
  • Iren: 500.000 euro
  • Crt: 250.000 euro
  • Comune di Torino: più di 5 milioni

Per un quadro complessivo dei costi dell’Eurovision Song Contest dal 2006 al 2019 è possibile consultare questo link:  alcuni dei dati sono stati riportati proprio da La Stampa.

Andiamo a scoprire quando sono stati annunciati i team di presentatori nel passato recente (siamo partiti dal 2007 fino all’ultima edizione):

  • Helsinki 2007: 6 febbraio 2007 (Jaana Pelkonen e Mikko Leppilampi)
  • Belgrado 2008: 4 marzo 2008 (Jovana Jankovic e Zeljko Joksimovic)
  • Mosca 2009: 7 maggio 2009 (Natalia Vodianova e Andrey Malahov per le semifinali, Alsou e Ivan Urgant per la finale)
  • Oslo 2010: 10 marzo 2010 (Nadia Hasnaoui, Erik Solbakken and Haddy N’jie)
  • Dusseldorf 2011: 16 dicembre 2010 (Anke Engelke, Stefan Raab e Judith Rakers)
  • Baku 2012: 16 aprile 2012 (Eldar Gasimov, Leyla Aliyeva e Nargiz Birk-Petersen)
  • Malmo 2013: 28 gennaio 2013 (Petra Mede)
  • Copenaghen 2014: 4 febbraio 2014 (Nikolaj Koppel, Lise Rønne e Pilou Asbæk)
  • Vienna 2015: 19 dicembre 2014 (Mirjam Weichselbraun, Alice Tumler e Arabella Kiesbauer + Conchita Wurst in green room)
  • Stoccolma 2016: 14 dicembre 2015 (Petra Mede e Måns Zelmerlöw)
  • Kiev 2017: 27 febbraio 2017 (Oleksandr Skichko, Volodymyr Ostapchuk e Timur Miroshnychenko)
  • Lisbona 2018: 8 gennaio 2018 (Filomena Cautela, Sílvia Alberto, Daniela Ruah e Catarina Furtado)
  • Tel Aviv 201925 gennaio 2019 (Bar Refaeli, Erez Tal, Assi Azar e Lucy Ayoub)
  • Rotterdam 2020-2021: 4 dicembre 2019 (Jan Smit, Edsilia Rombley e Chantal Janzen. Per il 2021 è stata aggiunta in forma completa Nikkie de Jager, alias NikkieTutorials).

Tra chi ci segue non sono mancati apprezzamenti anche per alcuni storici volti di MTV, come ad esempio Victoria Cabello, una garanzia sul fronte della lingua inglese (è nata a Londra, da madre inglese, e ha anche cittadinanza britannica) e un po’ la nostra “Petra Mede” d’Italia per stile e ironia.

E voi chi vorreste alla conduzione? Ditecelo nei commenti e sui nostri profili social (compreso il gruppo Facebook Eurovision Inside, che sta riscuotendo un buon successo tra gli appassionati dell’evento).