A Torino è ufficialmente partito il conto alla rovescia per gli Eurovision Song Contest, in programma dal 10 al 14 maggio 2022 al PalaAlpitour. Dopo il nuovo sopralluogo dell’EBU-UER.
Martedì la giunta del nuovo sindaco Stefano Lo Russo ha infatti approvato una delibera per costituire un gruppo di lavoro dedicato all’organizzazione del festival musicale internazionale.
A coordinare i lavori, come si legge nell’atto, “il Direttore della Divisione Decentramento, Servizi Culturali e Amministrativi, Giovani e Pari Opportunità”.
All’interno saranno presenti dipendenti di diversi uffici comunali: Gabinetto del Sindaco, Relazioni Internazionali, Eventi, Sport e Tempo Libero, Appalti ed Economato, Facility Management, Sistemi Informativi, Servizi Tecnici, Turismo, Attività Produttive e Sviluppo Economico.
Ad individuare le diverse figure sarà la Divisione Personale.
“L’Eurovision Song Contestè uno degli eventi musicali più importanti al mondo. Torino ha messo in campo il massimo sforzo operativo coinvolgendo le diverse strutture della Città per organizzare al meglio l’articolata macchina organizzativa. Per farlo ha deciso di dotarsi di un coordinamento delle diverse strutture. È importante considerare che i tempi sono ridotti e vanno rispettati rigidamente. Il gruppo di lavoro lavorerà in accordo con il sindaco, con l’assessore Carretta e l’assessora Purchia e nei prossimi giorni darà informazione sulle prime azioni”, commenta la vicesindaca Michela Favaro, prima firmataria dell’ atto.
“Essendo una manifestazione importante per la città è giusto che ci sia uno sforzo corale, con l’obiettivo di coinvolgere tutta Torino”. E sul fronte delle associazioni di categoria – dai commercianti agli albergatori, fino ai diversi operatori del turismo – Carretta precisa che ci sono già state “interlocuzioni, che verranno poi messe anche a sistema”, aggiunge l’assessore ai Grandi Eventi Mimmo Carretta.
Dopo la vittoria di maggio a Rotterdam dei Måneskin, l’Eurovision Song Contest 2022 è stato assegnato all’Italia. Torino è riuscita ad aggiudicarsi il Festival, battendo la concorrenza di Milano, Bologna, Rimini e Pesaro. Si tratta dell’evento non sportivo più seguito al mondo: ha tra i 100 e 600 milioni di spettatori. Le ricadute sul settore turistico si annunciano rilevanti, guardando i dati delle precedenti edizioni: nel 2017 a Kiev si è registrato un +37% di visitatori, con 60 mila presenze di cui 20mila straniere. Numeri positivi anche per Stoccolma nel 2018, dove ci sono state entrate economiche per 36.8 milioni di euro, dei quali 28 milioni dai turisti, con 38mila visitatori unici di cui 28 mila stranieri.
Da ricordare anche che, nei giorni scorsi, una delegazione dell’EBU-UER è giunta a Torino in piene ATP Finals per visitare il Pala Alpitour, potendo anche dare un’occhiata ai piani che sta mettendo in atto la Rai per il concorso e anche a una prima visione delle idee relative al palco della più grande arena italiana per numero di spettatori disponibili.
La delegazione, guidata dal supervisore dell’Eurovision, lo svedese Martin Österdahl, è stata portata in visita in altri luoghi chiave di Torino e dintorni: il Palazzo Reale, la Mole Antonelliana e la Reggia di Venaria.
Per quanto riguarda i biglietti, invece, c’è ancora da attendere, dal momento che nessuna comunicazione ufficiale è stata rilasciata in merito agli stessi.
Inoltre, il direttore di Rai1 Stefano Coletta guarda al futuro della rete, all’orizzonte i due grandi eventi del 2021: “Su Eurovision, definita da qualche tempo la scelta della location e l’ideazione della scenografia, abbiamo cominciato a programmare la parte editoriale, ovviamente anche relativamente agli aspetti legati alla conduzione. Dopo Sanremo potremo rivelare i conduttori”. Per quanto riguarda il festival di Sanremo, “il mese di dicembre è dedicato alla scoperta dei veri protagonisti che sono i cantanti. Solo successivamente potremo rendere noti i dettagli relativi al cast”.
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