Sanremo 2023: Ecco le cifre delle canzoni su TikTok, Spotify, YouTube e in radio, una settimana dopo Sanremo 2023

Forse è ancora presto per i verdetti: d’altronde sono passati solo due giorni dalla chiusura del Festival di Sanremo 2023 e il viaggio delle canzoni nelle classifiche è appena cominciato. La sfida, ora che si sono spenti i riflettori dell’Ariston, si combatte non più a suon di voti della sala stampa, della giuria demoscopica o del televoto, ma di video su TikTok, ascolti sulle piattaforme di streaming, visualizzazioni su YouTube e passaggi radiofonici.

Ci sono almeno due vincitori morali, oltre a quello incoronato da televoto, sala stampa e giuria demoscopica. Se Marco Mengoni con la sua “Due vite” si conferma primo per numero di visualizzazioni su YouTube e passaggi radiofonici, Lazza e Mr. Rain, rispettivamente il secondo e il terzo classificato, si prendono la loro rivincita sulle piattaforme di streaming e su TikTok. Sul social network di riferimento della Generazione Z è – neanche tanto a sorpresa: il ritornello era uno dei più tiktokabili di questa edizione, tagliato su misura delle clip, trenta secondi precisi – “Supereroi” di Mr. Rain la canzone più usata in assoluto nei video degli utenti: in meno di una settimana è stata usata in 26,300 contenuti. Staccato di seimila clip, al secondo posto, troviamo Marco Mengoni con “Due vite” (20,000 contenuti), mentre sul gradino più basso del podio c’è Elodie con “Due”, usata in 10,000 video. La vera sorpresa, su TikTok, è il quarto posto di Lazza: la sua “Cenere” è stata inserita finora in appena 6,700 video.

Il rapper milanese, amatissimo dai giovanissimi, in compenso domina su Spotify: con 9,1 milioni di streams totalizzati finora “Cenere” guida la classifica dei brani di Sanremo 2023 più ascoltati sulla piattaforma. Le distanze sono minime: Mr. Rain con “Supereroi” ha collezionato finora 7,6 milioni di streams, Marco Mengoni con “Due vite” 7,3 milioni di ascolti. La prima posizione fuori dal podio è occupata da Madame con “Due vite”, con 5 milioni di streams. 4,5 milioni di ascolti per “Due” di Elodie, 4,1 milioni per “Alba” di Ultimo Bene anche “Made in Italy” di Rosa Chemical (3,8 milioni), “Tango” di Tananai (3,6 milioni) e “Duemilaminuti” di Mara Sattei (3,5 milioni).

Un dato interessante: .sei canzoni in gara a Sanremo 2023 sono finite nella top 10 della Top Songs Debut Global, la classifica di Spotify relativa ai brani più ascoltati in tutto il mondo nel primo week end successivo alla loro uscita. Il periodo di riferimento è quello che va da venerdì 10 a domenica 12 febbraio. “Cenere” di Lazza occupa la seconda posizione, appena dietro “Lost” dei Linkin Park. Medaglia di bronzo per “Supereroi” di Mr. Rain, seguito al quarto posto da “Due vite” di Marco Mengoni. Sesta Madame con “Il bene nel male”, settimo Rosa Chemical con “Made in Italy”, decimo Tananai con “Tango”.

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Su YouTube, come anticipavamo, Marco Mengoni conferma il suo primato: tra il video del primo passaggio sul palco dell’Ariston di martedì scorso (6,3 milioni) e quello ufficiale della canzone (9,4 milioni), “Due vite” con 15,7 milioni di visualizzazioni è la canzone più “vista” sulla piattaforma. Al secondo posto c’è Mr. Rain: tra il video del primo passaggio al Festival (5,8 milioni) e la clip ufficiale (5,5), “Supereroi” ha totalizzato 11,3 milioni di visualizzazioni in tutto. Ammontano invece a 5,7 milioni il numero delle visualizzazioni complessive di “Cenere” di Lazza, seguita da “Alba” di Ultimo con 4,5 milioni e “Il bene nel male” di Madame con 4,4 milioni. Mengoni con “Due vite” spopola anche in radio, secondo i dati di Radio Airplay, che monitora l’andamento delle canzoni nelle programmazioni radiofoniche.

Nella media tra punteggi – cambiano a seconda dell’audience della radio e dell’orario del passaggio della canzone – e passaggi, non c’è sfida: “Due vite” vanta un punteggio di 84,4 milioni e 3.290 passaggi, “Due” di Elodie ha totalizzato un punteggio di 67 milioni e 2.759 passaggi, “Cenere” di Lazza un punteggio di 58,4 milioni e 2.307 passaggi. Insomma, sebbene ci sia (già) chi è in pole rispetto agli altri, la gara è ancora apertissima. E lunga: non si vince con la velocità, ma con la resistenza.

La settantatreesima edizione del Festival di Sanremo ha registrato “grandi numeri” – come dichiarato dalla Rai nella nota quotidiana relativa all’audience dei giorni scorsi -anche nello scenario digitale.

Auditel Online ha pubblicato i dati relativi all’ascolto medio digitale (AMR-D) da cui emerge che la diretta streaming della prima serata, trasmessa ovviamente su Rai 1, in Italia ha registrato 292.000 device collegati nel minuto – compresi gli spettatori che hanno seguito la kermesse anche dagli USA, Germania, Regno Unito, Spagna e Francia – con una crescita del 40% rispetto alla prima serata dell’edizione 2022. Ottimi risultati anche per il tempo speso: prendendo in considerazione nuovamente i dati del 7 febbraio, sono state oltre 1,4 milioni le ore di fruizione live, il 75% in più rispetto allo scorso anno.

L’ultima sera, quella dell’11 febbraio, i device collegati nel minuto medio alla diretta streaming della finale sono stati 353.000, +32% rispetto al 2022, con il picco alle 22:35, con oltre 441.500 device connessi; mentre la diretta streaming ha generato 2,6 milioni di visualizzazioni, in crescita del 26% rispetto al 2022.

La scelta di Amadeus di dar maggior visibilità alle nuove generazioni di artisti è stata particolarmente apprezzate dalla fascia più giovane: il 40% degli utenti che ha seguito il Festival di Sanremo 2023 su Raiplay aveva meno di 35 anni. Soffermandoci su Raiplay, le cinque giornate del Festival, in termini di dati di consumo, hanno generato 29,5 milioni di visualizzazioni on demand, registrando un incremento del 37% rispetto alla precedente edizione.

L’aumento dell’interesse da parte di una fascia più giovane ha portato vantaggi anche allo scenario dei social, il cui totale delle interazioni generate ha toccato quota 50,4 milioni, in crescita del 50% rispetto al dato complessivo dell’edizione 2022:  gli account ufficiali Rai su Instagram, Facebook e Twitter hanno segnato 6,5 milioni di interazioni, in crescita del 31% rispetto all’edizione 2022.

TikTok è stato il più premiante con oltre 1.2 miliardi di visualizzazioni: +635% rispetto al primo giorno del festival (oltre 1.1 miliardi di views in più rispetto a quelle raggiunte dall’hashtag il 6 febbraio: 163 milioni), +9.349% in più rispetto al giorno dell’annuncio dei cantanti in gara (il 4.12.2022, infatti, le visualizzazioni complessive dei contenuti condivisi con l’hashtag #Sanremo2023 erano 12.7 milioni) e le visualizzazioni dei contenuti dedicati a Sanremo hanno subito una crescita del 129%.

Su Spotify in top ten 2023 erano 10 come nel 2022 con un totale di stream di 19.090.924 (+4% vs 2022 e +414% vs 2020); la classifica dei brani più ascoltati in streaming della settimana di FIMI ha visto debuttare direttamente 4 brani in top ten 2023,  con in testa il vincitore del festival Mengoni.

Aggiornamento: I vincitori morali del Festival di Sanremo 2023 sono diversi, per diversi motivi: eccoli nella playlist “Italia in Radio”. 

Era successo già l’anno scorso e risuccede anche quest’anno. A riprova della bontà delle scelte fatte dal direttore artistico Amadeus, al quale tutti – artisti, case discografiche, radio, addetti ai lavori – riconoscono il merito di aver portato al Festival di Sanremo la musica attuale, permettendo alla kermesse di tornare ad essere una vetrina ambitissima per la discografia e l’industria in generale. La top ten della classifica Fimi/Gfk relativa ai brani più ascoltati e scaricati in Italia nell’ultima settimana è tutta sanremese: primo Lazza con “Cenere”, secondo il vincitore Marco Mengoni con “Due vite”, terzo Mr. Rain con “Supereroi”. E poi, a seguire, nell’ordine, Madame con “Il bene nel male”, Tananai con “Tango”, Rosa Chemical con “Made in Italy”, Elodie con “Due”, Colapesce e Dimartino con “Splash” e i Coma Cose con “L’addio”. Oltre a certificare il trionfo delle canzoni sanremesi, la classifica, osservandola bene, e dando un’occhiata anche alle posizioni oltre la top ten (è al 90% festivaliera anche dall’undicesima alla ventesima posizione, con l’unica eccezione rappresentata dalla presenza, proprio al ventesimo posto, di “Cookies n’ cream” di Guè, Anna e Sfera Ebbasta), suggerisce alcuni spunti interessanti. Il primo: se Marco Mengoni ha trionfato sul palco dell’Ariston con la sua “Due vite”, .Lazza si prende una rivincita sulle piattaforme di streaming, dominando con la sua “Cenere”, che guida la playlist “Sanremo 2023 – Italia in Radio”.

Dalla sua uscita, dopo il primo passaggio sul palco dell’Ariston, “Cenere” ha totalizzato su Spotify oltre 17 milioni di ascolti complessivi, confermandosi come la hit rivelazione di questa edizione del Festival. Arrivato nella Città dei Fiori come sorpresa dell’ultima stagione discografica, con un album, “Sirio”, che proprio durante la settimana del Festival ha raggiunto quota 19 settimane in testa alla classifica Fimi/Gfk dei più venduti in italia, permettendo a Lazza di eguagliare così il record del 2011 di Vasco Rossi con “Vivere o niente”, il rapper milanese ha consolidato di fronte a milioni di spettatori il suo successo, superando in classifica big conclamati del pop italiano e arrivando a un passo dallo scippare a Marco Mengoni la vittoria. Non è l’unico vincitore morale della kermesse, però. Di vincitori morali ce ne sono diversi, per motivi altrettanto diversi.

Prendete Tananai L’anno scorso arrivò ultimo con “Sesso occasionale”, poi quell’atteggiamento autoironico ha conquistato tutti.

Sarebbe stato troppo semplice, e anche un po’ scontato, da parte sua, ripresentarsi quest’anno a Sanremo con la stessa attitudine: “Ti ricordi l’anno scorso? È andato tutto storto. Ma ho droppato tre hit, fatto tre feat e piaccio alle mamme”, ha cantato nella serata dei duetti, concedendosi un pizzico di autoironia in una settimana in cui è stato tutto fuorché ironico. Al Festival Alberto Cotta Ramusino – è il suo vero nome – ha raccontato la sua crescita e l’ha fatto con una grande canzone, “Tango”: la mossa del video con le immagini di una coppia di giovani ucraini separati dalla guerra è stata rischiosa, ma furba. E alla fine ha funzionato alla perfezione (c’è da dire che Tananai non ha fatto praticamente nulla per indicare questa lettura, non ne ha quasi mai parlato, ha lasciato che fosse il video a far partire il passaparola). Alla fine il brano l’ha portato nella cinquina dei finalisti: non siamo al livello di certe squadre americane che un anno sono ultime e quello dopo vincono il campionata. Ma insomma: gran risultato per una bella canzone. È una rivincita dal sapore diverso quella di .Madame, invece. La sera della finale la femcee vicentina si è lasciata andare a un pianto liberatorio, dopo il silenzio stampa nel quale si era rintanata in seguito al suo coinvolgimento in un’indagine su false vaccinazioni anti-Covid aperto dalla procura di Vicenza: “Questo per me è stato veramente un bellissimo Festival. Per fare cento metri ne ho dovuti fare mille. Sono molto felice. Sento di dover ringraziare Amadeus che ha creduto in me”, ha detto lei. “Madame è un grandissimo talento”, l’ha abbracciata Amadeus, sul palco. Alla fine la femcee con la sua “Il bene nel male” si è classificata settima: il suo brano si aggira intorno ai 10 milioni di streams complessivi su Spotify.

Se Elodie con “Due” – e l’album “Ok. Respira”, uscito alla vigilia della finale del Festival, in attesa della docu-serie “Sento ancora la vertigine” che sarà disponibile su Prime Video dal 20 febbraio – si è confermata come una reginetta del nuovo pop italiano, Ariete con “Mare di guai” ha confermato di avere tutte le carte in regola per continuare la sua scalata al successo mainstream: partita dalla sua cameretta di Anzio, litorale laziale a sud di Roma, la 20enne cantautrice ha portato sul palco dell’Ariston il suo mondo, prendendo per mano gli spettatori e accompagnandoli tra i piatti da lavare e le foto sotto il cuscino. Ora aspettiamo il nuovo album.

Campioni di polemiche, campioni di streaming. Scritta o meno, la disastrosa esibizione di Blanco su “L’isola delle rose” ha dato una bella spinta al nuovo singolo del 20enne cantautore bresciano, che nella classifica Fimi/Gfk di questa settimana si piazza al quindicesimo posto e supera sanremesi illustri come gli Articolo 31 con la loro “Un bel viaggio” e Giorgia con “Parole dette male”.

C’è di più: il video dell’esibizione è tra i più visti in assoluto dell’edizione del Festival che si è appena conclusa, appena dietro l’esibizione di Marco Mengoni con “Due” e quella di Mr. Rain con “Supereroi”, con 6,2 milioni di visualizzazioni complessive. E che dire di .Rosa Chemical? Alla vigilia del Festival di Sanremo era un perfetto sconosciuto al pubblico mainstream con la sua “Made in Italy”, poi le polemiche degli esponenti della destra che ne chiedevano l’esclusione prima e il bacio con Fedez poi lo hanno reso una star.

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