Sanremo 2023: Blanco indagato per danneggiamento – Aggiornato

Blanco è stato indagato dalla Procura della Repubblica di Imperia con l’accusa di danneggiamento per l’incidente avvenuto durante la prima serata del settantatreesimo Festival di Sanremo, quando ha distrutto a calci la scenografia di rose allestita sul palcoscenico del teatro Ariston.

Il provvedimento è stato preso in seguito a quanto accaduto lo scorso 7 febbraio sul palco del Teatro Ariston, quando l’artista – chiamato a interpretare il suo nuovo singolo “L’isola delle rose” – distrusse la scenografia preparata sul palco.

La Procura di Imperia si è attivata accogliendo un esposto presentato l’8 febbraio scorso da Codacons, dove – ha precisato l’associazione di consumatori in una nota – era presente da richiesta di “procedere in base all’art. 635 del codice penale secondo cui ‘Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni’, in relazione al danneggiamento della scenografia che ha determinato anche uno spreco di soldi pubblici”.

Come ricorderete, una decina di giorni fa Blanco ha partecipato alla Prima Serata del 73esimo Festival di Sanremo prima in coppia con Mahmood per cantare “Brividi”, brano con cui l’inedito duo aveva vinto il Festival di Sanremo 2022, quindi in solitaria per presentare al pubblico tv il suo ultimo singolo, “L’Isola delle Rose” appunto. Un’esibizione andata in onda dopo la mezzanotte, che ha visto fin da subito Blanco alle prese con un problema di ritorno in cuffia: ha iniziato a fare cenni in camera indicando l’in-ear, fino a quando ha proprio invocato “Voce!” per segnalare di non avere il proprio ritorno in cuffia. La band ha continuato a suonare, nessuno ha dato lo stop all’esibizione, neanche Blanco, e così la presentazione del singolo si è trasformata in una inattesa ‘performance situazionista’, con il 19enne che ha iniziato a prendere a calci le rose, a scaraventare via le composizioni preparate sul palco, in quello che è sembrato a casa più un impeto di rabbia che un modo per intrattenere il pubblico senza cantare.

A un certo punto, tardi ormai, Amadeus è intervenuto chiedendo lumi, ricevendo come risposta un “Non sentendo nulla, ho cercato di divertirmi comunque, ma l’avrei fatto in tutti i casi”, dichiarò a caldo il cantante, ammettendo di aver sfogato sugli arredi di scena la frustrazione per problemi nel sistema di spia dell’in-ear monitor. Un pó meno le maestranze. Come spiegato l’indomani in conferenza stampa da Amadeus, era previsto che Blanco sul palco interagisse con le rose, come del resto fa nel videoclip che ha accompagnato il singolo: “Era previsto che lui dovesse dare un calcio alle rose, che avrebbe fatto qualcosa di particolare, forse rotolarsi”, spiegò, all’indomani dell’incidente, Amadeus nel corso della conferenza stampa quotidiana: “Stamattina mi ha chiamato per chiedere scusa, era la rabbia di un ragazzo di vent’anni. Non ha chiesto di essere capito, ma di essere perdonato perché sa che ha fatto una cosa che non avrebbe dovuto fare. Ho accettato le scuse, era una telefonata privata. Poi deciderà con la sua casa discografica la linea da tenere”.

Le reazioni in rete non si sono fatte certo attendere e il pubblico si è subito diviso tra chi ha condannato la reazione del cantante, definendola “inqualificabile“, e che invece ha pensato che fosse “l’esagerazione (triste) di una performance già prevista”.

A seguito delle notevoli polemiche, il giorno successivo il cantante si è scusato tramite i suoi account social con un messaggio.

La vice-direttrice Intrattenimento Prime Time, Federica Lentini, aveva poi spiegato che a Blanco erano state dati degli ear monitor sbagliati, quindi non c’era modo di recuperare la situazione con l’esibizione in corso. Come suggerito anche da Amadeus in diretta, sarebbe bastato fare un cenno per interrompere tutto, rimediare al problema e riprendere l’esibizione. L’intemperanza dei vent’anni (per alcuni) e la mancanza di esperienza (per molti) ha fatto sì che l’esibizione si trasformasse in un ‘atto vandalico’ che ha catalizzato l’attenzione del pubblico ed è diventato tra i contenuti on-demand più visti di Sanremo 2023.

“Oggi la Procura, accogliendo la nostra richiesta, ha deciso di procedere proprio per la fattispecie di danneggiamento da noi denunciata”, prosegue Codacons: “Ma crediamo che l’indagine debba essere estesa anche alla Rai, allo scopo di accertare se vi siano state possibili complicità da parte dell’organizzazione del Festival di Sanremo, in considerazione delle notizie apparse sui mass media secondo cui il gesto di Blanco all’Ariston non sarebbe stato imprevisto”.

Blanco rischia davvero un’eventuale condanna penale nel procedimento giudiziario appena avviato? Nell’esposto presentato da Codacons si cita l’articolo 635 del codice penale, nel quale si fa riferimento alla “distruzione” o al danneggiamento di “cose mobili o immobili altrui”. L’allestimento scenico del palco in occasione della performance citata dall’associazione di consumatori pare sia stato realizzato a spese dell’entourage del cantante, come ha confermato a diverse testate Jessica Tua, l’imprenditrice sanremese chiamata a realizzare la scenografia per il set incriminato. “Era tutto previsto, sapevo che sarebbe andata così, con quella performance, diciamo, artistica”, aveva spiegato Tua all’agenzia AGI: “Blanco voleva riprodurre il video in cui distrugge le rose, poi magari è andato oltre, non so cosa sia successo. Ma nulla che mi abbia sorpresa”.

Aggiornamento: Rai condannata per una violazione del diritto d’autore a Sanremo 2016. 

A distanza di sette anni, spunta una ‘bega legale’ per il Festival di Sanremo 2016, condotto da Carlo Conti con Gabriel Garko, Madalina Ghenea e Virginia Raffaele. Il tribunale di Genova ha infatti condannato la Rai a risarcire all’architetta genovese Chiara Biancheri la somma di 40 mila euro. Il motivo l’uso illecito dell’opera “The Scent of The Night”, che ha contravvenuto il diritto d’autore, utilizzata dalla Tv di Stato per arricchire la scenografia della kermesse musicale. Si trattava di una grafica usata all’interno della scenografia (non della scenografia in sè).

Realizzata dalla Biancheri, l’opera raffigurava un fiore, utilizzato appunto dall’azienda di viale Mazzini per riprodurne lo sbocciare (al fine di non ricorrere all’utilizzo di fiori veri sul palco). Un vero e proprio paradosso per Sanremo, detta la città dei fiori, che costerà caro alla stessa Rai: quest’ultima è stata chiamata infatti a risarcire 40.000 euro per l’utilizzo del lavoro dell’architetta senza il suo consenso, ai quali si sono aggiunti i 10.338 euro pari al valore delle spese legali. Come se non bastasse, la Rai dovrà inoltre cancellare tutte le immagini, comprese quelle sul web, in cui compare The Scent of The Night.

Depositate con il nome d’arte di Lindelokse, le creazioni digitali della Biancheri sono state in seguito acquisite dalla Mondadori. Un’edizione, quella del 2016, che a questo punto non passerà alla storia soltanto per la vittoria degli Stadio nel girone big o per quella dell’esordiente Francesco Gabbani tra le nuove proposte.

Abbiamo contattato l’autore della scenografia del 2016 Riccardo Bocchini che ci ha dato maggiori dettagli sulla vicenda dalla quale risulta assolutamente estraneo: “Avevo dato un’indicazione, come sempre accade in questi casi, sulla necessità di avere delle grafiche con dei fiori che sbocciano dopodichè non è competenza scenografica l’esecuzione delle stesse“.

AggiornamentoBlanco condivide un inedito dopo l’episodio delle rose a Sanremo. Il cantante pubblica sui social due minuti di inedito dal titolo “Sbagli”.

Nelle ultime ore è spuntata una ballata comparsa in un audio postato su Instagram dove Blanco sembra prendere atto di questa insolita esperienza. I fan sperano che esca come singolo ufficiale, visto che per molti sembra opportuno buttarsi alle spalle L’Isola Delle Rose con le “rose” che ricorrono anche nella nuova canzone.

A quasi una settimana dalla fine di Sanremo 2023, le notizie sul Festival tengono ancora banco, soprattutto quelle riguardanti i momenti più chiacchierati della kermesse, tra cui l’esibizione di Blanco ospite della prima serata durante la quale, cantando il nuovo singolo “L’isola delle rose”, se l’è presa con la scenografia floreale distruggendo i bouquet di rose rosse e l’allestimento. A seguito dell’accaduto, oggi, 17 febbraio, il cantante ha condiviso sul suo profilo Instagram un inedito, la prima canzone che pubblica dopo la performance a Sanremo e presumibilmente dedicata a quanto successo. 

Il brano è stato reso disponibile sui social da Riccardo Fabbriconi, questo il nome all’anagrafe del 20enne cantante che lo scorso anno vinse al Festival con “Brividi” insieme a Mahmood, sotto forma di audio di due minuti dal titolo “Sbagli MASTER”.

La nota audio non è accompagnata da alcuna didascalia. D’altronde, il testo di questo brano inedito dice già tutto, con un accenno alle rose della scenografia del Festival di Sanremo 2023 che il cantautore ha distrutto durante la sua esibizione sulle note de “L’isola delle Rose“.

“Mollami, oppure rovina la vita che ho. Voglio sentire più forte le colpe che ho. Come se avessi più colpe di te. Calcio più forte le rose nel cielo. Sembra più vero… questo mondo finto ora sembra più vero. Ne vado fiero”, canta Blanco. E aggiunge: “Piangeresti di nuovo per i tuoi sbagli, sbagli, sbagli. All’improvviso tu sbagli”.

“Ma se fosse mattina/ la tua voce non si sentirebbe / l’alba non ti scalderebbe / saresti solo / piangeresti per i tuoi sbagli / all’improvviso tu sbagli”, recita un passaggio del testo dell’inedito pubblicato da Blanco su Instagram, dove il giorno dopo l’esecuzione di “L’isola delle rose” sul palco dell’Ariston ha presentato una lettera di scuse chiedendo pubblicamente perdono alla città dei fiori.

“Era dai tempi di Bugo e Morgan che non mi trovavo in una situazione del genere”, ha scherzato Amadeus nel corso della prima serata di Sanremo 2023, poco dopo l’esibizione di Blanco e la distruzione dell’allestimento floreale per cui la Procura di Imperia ha aperto un’indagine contro il cantante con l’accusa di danneggiamento aggravato. 

Aggiornamento: Un esposto alla Procura contro Fedez e Rosa Chemical. Nonostante i risultati eccellenti, non si placano le polemiche che ruotano attorno al Festival di Sanremo 2023 e nello specifico riguardo al bacio tra Rosa Chemical e Fedez. 

Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia insieme all’ex ministro della famiglia, Carlo Giovanardi, e all’avvocato Valerio Cianciulli, hanno presentato un esposto alla Procura di Sanremo per atti osceni in luogo pubblico: “I due cantanti avrebbero mimato un rapporto sessuale con relativo orgasmo in diretta televisiva”. “Si tratta di un comportamento di una gravità inaudita, che ha portato a un’ondata di indignazione generale per la vergogna, il disagio e la repulsione provocata dalla volgarità di un comportamento che riguarda la sfera sessuale.”

Questo il testo nota congiunta diffusa dai tre esponenti pro-life e depositata alla Procura della Repubblica di Sanremo dall’avvocato Luca Ghelfi per conto della stessa Onlus Pro Vita & Famiglia. Base dell’accusa l’art 529 C.P. (atti e oggetti osceni) e 527 C.P. (atti osceni in luogo pubblico).

“Fedez e la moglie hanno inneggiato alla droga libera e hanno fatto un favore alle bande criminali, creando disastri inenarrabili cui poi devono rimediare le comunità terapeutiche. Raiuno è stata ribattezzata GayUno. Premesso che siamo in un Paese libero e ognuno vive come vuole, non esiste che la tivù di Stato diventi portatore di ogni tipo di trasgressione, compreso il bacio in bocca tra i due uomini che non si capisce perché debba esser fatto proprio a Sanremo.”

Queste le parole dell’ex ministro Carlo Giovanardi, interpellato sull’argomento da ilGiornale.it.

Inoltre, la settantatreesima edizione del Festival della Canzone Italiana sarà oggetto di un esame da parte dell’AGCom: come rivelato nella giornata di ieri, giovedì 16 febbraio 2023, dal commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Massimiliano Capitanio nel corso di un’intervista a Striscia la Notizia, sotto la lente di ingrandimento dell’authority finiranno non solo eventuali infrazioni alle norme legate alla pubblicità occulta per le ripetute apparizioni di Instagram durante la diretta delle serate (già oggetto di discussione in occasione della conferenza stampa finale della competizione canora), ma anche ipotesi di violazioni alle disposizioni riguardanti la tutela dei minori. Nello specifico, sotto esame finirà – oltre che la controversa esibizione di Blanco, già oggetto di esposto da parte del Codacons sfociato poi nell’apertura di un’indagine da parte della Procura della Repubblica in Imperia – anche il bacio tra Rosa Chemical e Fedez andato in scena nel corso della serata finale della manifestazione: come riferito dall’agenzia ANSA, l’esibizione dei due rapper potrebbe aver violato le regole prevista dal Tusma, il Testo Unico dei Servizi dei media audiovisivi e radiofonici, che prevede la tutela dei minori fino alle ore 23, e una sanzione fino a 600mila euro in caso di violazione della disposizione. L’AGCom affronterà i temi sollevati in occasione dell’edizione del Festival appena conclusa il prossimo mercoledì, 22 febbraio.

Il bacio tra Rosa Chemical e Fedez è stato oggetto anche di un esposto per atti osceni in luogo pubblico presentato dall’avvocato Luca Ghelfi per conto dell’associazione Pro Vita & Famiglia, “dell’On. Carlo Giovanardi, ex Ministro con delega alla Famiglia, e dell’Avv. Valerio Cianciulli, padre di due figli minorenni”: a renderlo noto è l’agenzia ADNKronos, che riporta una nota diffusa dalla stessa Onlus dove si cita “un comportamento di una gravità inaudita, che ha portato a un’ondata di indignazione generale per la vergogna, il disagio e la repulsione provocata dalla volgarità di un comportamento che riguarda la sfera sessuale”.

Il Codacons e l’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi hanno presentato ad Antitrust e AgCom un esposto riguardo al caso che riguarda Sanremo 2023 e Instagram.

“Con l’odierna segnalazione si vuole sottoporre a scrutinio delle Autorità in intestazione una pratica di pubblicità verosimilmente indiretta che si viene a concretizzare, in violazione degli impegni imposti dall’AgCom e dal codice di autoregolamentazione oltre che in contrasto con la legge, mediante la reiterata menzione durante un programma Rai di un social – nel caso che ci occupa è Instagram – addirittura in numero maggiore rispetto agli sponsor paganti.”

Queste le parole contenute nel testo, riportato da Adnkronos: “Il comportamento in particolar modo posto in essere dai conduttori del Festival di Sanremo, di pubblicizzare in maniera così evidente un social network, se non regolato, rischia di creare una lesione, anche grave, della concorrenza con risvolti anche di possibile natura penale”. Secondo le due associazioni, “non vi può essere dubbio alcuno che il social Instagram sia stato pubblicizzato oltre misura, in considerazione del fatto che era possibile seguire il festival anche sul profilo Instagram del conduttore Amadeus (Amedeo Umberto Rita Sebastiani), appositamente aperto dalla co-conduttrice Chiara Ferragni, che è diventata famosa in tutto il mondo proprio grazie alle pubblicità di prodotti sponsorizzati su Instagram.”

“La Rai ha dichiarato di non aver ricevuto sponsorizzazioni dal social Instagram. Allora ci domandiamo, e la domanda è lecita, se gli altri conduttori abbiano ricevuto sponsorizzazioni dal social Instagram. Risulta evidente che, nel caso avessero ricevuto sponsorizzazioni economiche – ed è precipuo compito delle autorità intestate verificare quanto accaduto – l’unico soggetto che avrebbe conseguito un danno evidente, sia economico che di immagine, è proprio la Rai, che spende milioni di euro di soldi pubblici per mettere in piedi il Festival di Sanremo.

Per il Codacons e l’Associazione Utenti dei Servizi RadioTv non vi possono essere dubbi alcuni sul fatto che tutti i conduttori del Festival di Sanremo hanno voluto deliberatamente pubblicizzare il social Instagram e che tale comportamento integri di fatto una pubblicità indiretta del social Instagram, tuttavia vietata, perché priva dei requisiti previsti dall’art. 15 del D. Lgs. 44 /2010. Siamo davanti ad una forma di comunicazione commerciale – non dichiarata tale – che di fatto si è realizzata grazie alla notorietà del personaggio famoso Amadeus e dal sentimento di fiducia e apprezzamento che si ingenera nel mondo degli utenti.

Si chiede alle intestate Autorità di effettuare tutte le verifiche del caso al fine di verificare se vi sia stata pubblicità occulta o indiretta durante il Festival di Sanremo del social Instagram, la cui pubblicizzazione era evidentemente priva dei requisiti previsti per legge, anche attraverso l’ausilio della Guardia di Finanza, al fine di verificare, inoltre, se i conduttori Amadeus (Amedeo Umberto Rita Sebastiani), Gianni Morandi e Chiara Ferragni abbiano percepito emolumenti economici dal social Instagram o da piattaforme ad esso collegate, per pubblicizzare in maniera indiretta ed occulta e numerosissime volte il suddetto social. Se vi sia stato, quindi, con tale illecito comportamento, un danno economico per la Rai, che ha speso milioni di euro di soldi pubblici per il Festival di Sanremo, ponendo in essere tutte le conseguenze del caso.”

Aggiornamento: L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni potrebbe aprire una o più istruttorie nei confronti della Rai per fare chiarezza sui fatti portati all’attenzione dell’ente dopo la conclusione della settantatreesima edizione del Festival della Canzone Italiana: come riferito da – tra gli altri – Corriere della Sera e l’agenzia Lapresse, il consiglio dell’authority ne ha discusso – come da programma – nel pomeriggio di ieri, mercoledì 22 febbraio. L’effettivo avvio dei procedimenti potrebbe essere deciso nel corso della prossima assemblea di AGCom, in programma a inizio marzo.

I due filoni che potrebbero essere indagati dall’autorità sono due, uno per una presunta violazione delle norme a difesa dei minori e uno per una possibile infrazione della normativa sul divieto di pubblicità occulta. Il primo si riferisce a due episodi, quello del bacio tra Fedez e Rosa Chemical – già oggetto di un esposto per presunti atti osceni in luogo pubblico presentato dall’avvocato Luca Ghelfi per conto dell’associazione Pro Vita & Famiglia, dell’On. Carlo Giovanardi, ex Ministro con delega alla Famiglia, e dell’Avv. Valerio Cianciulli, dove si parla di “un comportamento di una gravità inaudita, che ha portato a un’ondata di indignazione generale per la vergogna, il disagio e la repulsione provocata dalla volgarità di un comportamento che riguarda la sfera sessuale” – e quello della distruzione della scenografia da parte di Blanco, già segnalato alla Procura della Repubblica di Imperia con un esposto presentato dal Codacons.

Il secondo dovrebbe avere per oggetto la presenza di Instagram, la piattaforma social controllata da Meta di Mark Zuckerberg, sul palco del Teatro Ariston, rilanciata dalla co-conduttrice Chiara Ferragni e – tra le altre cose – dall’apertura in diretta di un profilo intestato al direttore artistico della manifestazione Amadeus. Sul tema, nel corso della conferenza stampa finale dell’ultimo Festival, era intervenuto l’ad di Rai Pubblicità Gian Paolo Tagliavia: “Avere Chiara Ferragni senza Instagram è difficile da immaginare, dal punto di vista autoriale”, aveva spiegato Tagliavia, “Là dove – in futuro – ci dovesse essere una collaborazione strutturale [con un brand] si passerebbe da una pura indicazione editoriale a una vera e propria collaborazione commerciale”. Come osserva il Corriere della Sera, su questo tema un’eventuale istruttoria di AGCom potrebbe giungere – tra le altre – a due conclusioni. Nel caso dovesse essere verificata l’esistenza di un accordo tra RAi e Instagram, si dovrebbe procedere per mancata segnalazione di un contratto in essere tra il servizio pubblico e il brand: in caso contrario, si potrebbe configurare l’eventualità di un mancato introito da parte dell’emittente di stato.

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