ESC 2016 – Italia: Francesca Michielin parteciperà al London Eurovision Party

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A pochi giorni dalla conferma della partecipazione di Francesca Michielin all’Eurovision In Concert di Amsterdam, un evento a cui prese parte anche Marco Mengoni nel 2013, la giovane cantante veneta ha confermato la sua partecipazione ad un altro evento che fa da anteprima dell’Eurovision Song Contest, il London Eurovision Party di Londra, in cui i vari rappresentanti delle nazioni in gara all’ESC promuovono il brano con cui difenderanno i colori del proprio Paese.

L’Eurovision In Concert di Amsterdam si svolgerà il prossimo 9 aprile al ”De Melkweg”, una sala per concerti e centro culturale più famosi di Amsterdam; mentre il London Eurovision Party di Londra si svolgerà quest’anno il 17 aprile al Café de Paris della capitale del Regno Unito, al quale prese parte (fino ad ora) anche Raphael Gualazzi nel 2011.

Con tutta  probabilità sarà proprio “Nessun grado di separazione” il brano presentato da Francesca Michielin all’Eurovision Song Contest 2016 di Stoccolma il prossimo maggio, non è ancora chiaro se nella versione originale in italiano o magari in inglese, o ancora nella doppia versione come Il Volo un anno fa con Grande Amore.

L’evento che è giunto alla sua nona edizione, avrà come location il Café de Paris, che si trova sulla strada Piccadilly, uno dei punti nevralgici della capitale del Regno Unito, sulla strada che parte da Hyde Park Corner, a sud-ovest, per terminare all’arcinota piazza Piccadilly Circus, a nord-est, , sopra l’ingresso della Piccadilly Line.

Fino ad oggi, fra i rappresentanti italiani, l’unico a parteciparvi negli anni passati è stato Raphael Gualazzi nel 2011.

Per maggiori informazioni: www.londoneurovision.com

Francesca Michielin, invece, risulta la prima rappresentante italiana a presenziare sia all’Eurovision in Concert di Amsterdam che al London Eurovision Party. 

Sul palco ci saranno anche i rappresentanti del Regno Unito Joe & Jack, i ciprioti Minus One, i montenegrini Highway e la spagnola Barei. Nei prossimi giorni saranno annunciati altri protagonisti.

Il Café de Paris è un luogo di una certa esclusività. Nella sua configurazione con tutti i posti in piedi, può contenere fino a 715 persone. È stato finito di costruire nel 1924, bombardato in tempo di guerra nel 1941 e ricostruito nel 1948.

Tra i grandi nomi ospitati dal Café de Paris troviamo: Marlene Dietrich, Frank Sinatra, Tony Hancock, Grace Kelly. Oggi è spesso usato anche come location per film, compreso quell’Absolute Beginners in cui, nel 1986, recitava il compianto David Bowie.

Ospita il London Eurovision Party dal 2009: ad oggi, questo è il secondo più noto evento pre-Eurovision che si può trovare in giro per l’Europa.

Naturalmente, anche questo evento non concorre ad alcun tipo di giudizio che influisca sul risultato finale all’Eurovision vero e proprio.

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Francesca Michielin è arrivata seconda con “Nessun grado di separazione” ma è stata la rivelazione di Sanremo 2016 e gli è stata data la possibilità di partecipare come rappresentante dell’Italia all’Eurovision Song Contest che si terrà il prossimo maggio grazie alla scelta dei vincitori del Festival, gli Stadio, di abdicare in favore della più adatta giovane artista. 

È la terza volta che un artista secondo classificato al Festival di Sanremo prende parte all’Eurovision Song Contest in sostituzione del vincitore e con ottimo risultato. L’ultima vittoria italiana è infatti arrivata proprio con un secondo posto a Sanremo, quello di Toto Cutugno, che vi approdò grazie alla rinuncia dei Pooh, trionfatori nel 1990 con “Uomini soli”. Il cantantesi ricordò della fortunata combinazione già a caldo, dopo l’inattesa vittoria con “Insieme:1992”, sul palco della Vatroslav Lisinski Arena di Zagabria e non mancò di rimarcarlo ai microfoni della commentatrice Rai Peppi Franzelin.

Due anni dopo, Luca Barbarossa rinunciò al bis eurovisivo che gli sarebbe toccato a seguito della vittoria sanremese con “Portami a ballare” e passò il testimone a Mia Martini, che dunque bissò dopo la partecipazione del 1977. Alla Malmö Arena “Rapsodia” chiuse ottima quarta. Una quarta volta, il secondo classificato di Sanremo andò ad Eurovision, ma insieme al primo: era il 1956, l’edizione d’esordio di Lugano, quando ancora si potevano schierare due artisti: Tonina Torrielli accompagnò così Franca Raimondi e le si piazzò davanti, anche se i dati sono ufficiosi.

Inoltre, la cantante è la terza veneta a prendere parte all’Eurovision Song Contest dopo la veronese Gigliola Cinquetti, in gara nel 1964 e nel 1974 e i Jalisse del 1997: il duo è di stanza ad Oderzo (Treviso), città natale della cantante Alessandra Drusian, Fabio Ricci è invece di Roma. La Michielin  è però la prima vicentina, essendo originaria di Bassano del Grappa. Anche qui, c’è da dire che il Veneto ha sempre fatto bene: la Cinquetti è l’artista italiana col miglior rapporto partecipazioni-risultati, con un primo posto nel 1964 con “Non ho l’età” e un secondo nel 1974 con “Si”, mentre i Jalisse arrivarono quarto.

Si tratta inoltre della seconda vincitrice di X Factor che l’Italia porta in concorso dopo Marco Mengoni, che si impose nell’edizione numero 3, ed è la quarta consecutiva uscita da un talent show dopo Marco Mengoni, Emma Marrone e Il Volo.  La sua canzone è firmata anche da Cheope, figlio di Mogol. Dunque dopo il padre, autore di tre canzoni eurovisive (1961, 1963 e 1965), ora entra anche il figlio nella lista degli autori del concorso. Federica Abbate, l’altra firma, già autrice della hit “Roma-Bangkok” premiata con cinque dischi di platino, è la più giovane autrice di un brano eurovisivo italiano che non ne sia anche interprete, ha infatti appena compiuto 25 anni.

L’Italia è stata rappresentata nella scorsa edizione tenutasi a Vienna, da Il Volo e il suo brano “Grande Amore” (scelti attraverso il Festival di Sanremo 2015, ottenendo il 39% dei voti davanti a “Fatti avanti amore” di Nek (35%) e “Adesso e qui (nostalgico presente)” di Malika Ayane (26%)), classificandosi al 3° posto in Finale e vincendo il Marcel Bezençon Press Award, il premio della critica assegnato dai giornalisti accreditati alla rassegna.

Il Paese ha debuttato all’ESC nel 1956 ed è tra i paesi fondatori della manifestazione, che si ispira al Festival di Sanremo. Ha vinto la competizione due volte: la prima volta nell’edizione 1964 svoltasi a Copenaghen con l’allora sedicenne Gigliola Cinquetti e la canzone “Non ho l’età (per amarti)“, la seconda nel 1990 a Zagabria con Toto Cutugno e la canzone “Insieme: 1992“.

A seguito di queste vittorie l’Italia ha acquisito il diritto di organizzare l’edizione successiva della manifestazione, precisamente l’edizione 1965 a Napoli, e l’edizione 1991 a Roma.

La RAI, dopo il 1997, ha interrotto la sua partecipazione all’Eurovision Song Contest e ne ha sospeso anche la trasmissione. Nel 2011 ritorna dopo 14 anni dall’ultima partecipazione.

L’Italia è il membro dei “Big Five” che conta all’attivo meno partecipazioni: solo 40 contro le oltre 50 degli altri quattro Paesi. 

Da quando è tornata, è arrivata per quattro volte nella Top 10 con due podi nel 2011 e 2015. L’Italia torna a partecipare dal 2011. La scelta cade sul giovane Raphael Gualazzi che, all’ultima votazione, strappa il secondo posto finale ad Eric Saade, finendo dietro soltanto alla coppia azera vincitrice Ell e Nikki, e riceve per quattro volte i 12 punti (da San Marino, Albania, Spagna e Lettonia) ma in televisione lo show è seguito da 1,2 milioni di persone (6,5% di share).

Nel 2012 si punta su Nina Zilli con “L’amore è femmina (Out of Love)”, che arriva nona, mentre gli ascolti sono leggermente migliorati con 1,3 milioni e 7,43% di share.

Quindi va in gara il vincitore di Sanremo 2013 Marco Mengoni con il brano “L’essenziale”. La semifinale su Rai5 (che rispetto a 2011 e 2012 ha una migliore copertura del territorio, pur se ancora vacante in alcuni territori) raggiunge 150.000 spettatori e lo 0,65% di share, più del doppio rispetto alla media di rete. Anche la finale migliora gli ascolti con 1,9 milioni e 9,17% di share e Mengoni conquista il settimo posto (terza Top 10 di fila per l’Italia).

Per il 2014, la RAI annuncia la trasmissione di entrambe le semifinali, cambiando inoltre rete e spostandosi su Rai4 ed esse, grazie a una migliore copertura del territorio, ottengono una media di 300.000 spettatori. In questa edizione viene scelta Emma Marrone che con “La mia città” ottiene il peggior piazzamento nella storia, dopo quarantotto anni, con un ventunesimo posto.

Nel 2015, per la prima volta dal ritorno italiano, il vincitore del Festival di Sanremo ha, per regolamento, il diritto di rappresentare l’Italia al contest europeo salvo rinuncia: i vincitori dell’edizione 2015, Il Volo, accettano subito l’opportunità e cantano la stessa canzone vincitrice a Sanremo, “Grande amore”, portata a 3 minuti, con cui il 23 maggio conquistano il terzo posto nella finale di Vienna con 292 punti ricevuti da tutti i Paesi, di cui nove assegnano i 12 punti. Inoltre gli ascolti hanno una netta risalita rispetto all’anno precedente (792.000 per la seconda semifinale su Rai4 dopo la mancata trasmissione della prima per motivi di palinsesto e 3.292.000 telespettatori per la finale su Rai2).

L’Italia, da regolamento eurovisivo, è ammessa di diritto in finale senza dover affrontare le Semifinali. La Finale dell’ESC 2016 sarà trasmessa in diretta su Rai1, mentre Rai4 trasmetterà le semifinali il 10 e 12 maggio.

L’ultima volta che la Finale dell’Eurovision Song Contest andò in onda su Rai Uno risale al 1997, ma si trattava di una differita alle 23:30, mentre l’ultima diretta risale al 1991, quando l’ESC venne organizzato proprio nel nostro paese, a Roma.

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