Nel pomeriggio di oggi a Rotterdam, città che ospiterà l’Eurovision Song Contest 2020, si è riunito il Consiglio Comunale e tra i temi affrontati c’è stato naturalmente quello del Coronavirus ed eventuali provvedimenti da prendere in ottica Eurovision. Una decisione definitiva verrà presa a quattro settimane dall’evento, quindi intorno a metà aprile, dopo aver sentito anche il parere dell’Istituto nazionale per la salute pubblica e l’ambiente.
In serata il Sindaco della città, Ahmed Aboutaleb, ha rilasciato una dichiarazione ai media locali in merito alla possibilità di annullare o meno l’evento. Per il primo cittadino di Rotterdam “l’EBU-UER e la tv pubblica hanno, in modo indipendente, l’opportunità di prendere questa decisione, ma la responsabilità giuridica spetta a me e penso che sia troppo presto per dire qualcosa al riguardo”.
Aboutaleb è anche presidente della regione di sicurezza di Rotterdam-Rijnmond. Le regioni di sicurezza sono aree dei Paesi Bassi in cui vi è cooperazione tra varie amministrazioni comunali nell’esecuzione di compiti e servizi di assistenza medica, ordine pubblico, sicurezza e gestione di crisi e catastrofi.
La decisione finale verrà presa dal Consiglio Comunale quattro settimane prima dell’inizio dell’Eurovision Song Contest che si terrà il 12, 14 e 16 maggio, ovvero entro metà aprile, quando verrà allestito il palco e l’intera struttura interna all’Ahoy Rotterdam e dopo aver sentito il parere dell’Istituto nazionale per la salute pubblica e l’ambiente (RIVM).
Nulla dunque viene dato per scontato e probabilmente si farà di tutto per evitare di annullare un evento di tale portata, nella speranza che da qui a metà aprile l’emergenza Coronavirus sia rientrata in tutta o buona parte d’Europa.
Inoltre, si cercano alternative per l’Eurovision Song Contest 2020. Gli organizzatori olandesi dell’Eurovision Song Festival di quest’anno stanno valutando possibili alternative allo spettacolo previsto nell’Ahoy Rotterdam di Rotterdam nei Paesi Bassi, nel caso in cui il festival debba essere spostato a causa del coronavirus (Pandemia di COVID-19 del 2019-2020).
“Il coronavirus è stato diagnosticato nei Paesi Bassi. Come sede di eventi internazionali, stiamo ovviamente seguendo da vicino gli sviluppi del coronavirus. Siamo in contatto con le autorità responsabili e seguiamo le linee guida dell’Istituto nazionale per la sanità pubblica e l’ambiente (RIVM) e dell’Associazione per la sanità pubblica e la sicurezza (GGD)”, ha detto Ahoy.
L’evento di quest’anno è organizzato e prodotto dalle tre emittenti televisive olandesi: AVROTROS, NPO e NOS che cooperano con l’EBU-UER, ogni anno organizzatrice dell’evento: “In questo momento è troppo presto per entrare in diversi scenari, dato che questi ultimi dipendono dagli sviluppi nel prossimo periodo” ha detto un portavoce. Il nostro obiettivo, nonostante il coronavirus, è ancora quello di produrre un indimenticabile Eurovision Song Festival.”
L’appuntamento è previsto per tre giorni: le Semifinali il 12 e il 14 maggio 2020 e la Finale il 16 maggio 2020. In totale i partecipanti dovrebbero essere circa 65.000, due terzi rappresentati dal pubblico e il resto da membri delle delegazioni nazionali, funzionari e sponsor. Altri 200 milioni di persone guardano la Finale in TV. Rotterdam ha trattenuto 8.500 biglietti per i residenti a basso reddito della città portuale. Per il momento, l’evento dovrebbe andare avanti come previsto: “Per noi, la salute e la sicurezza dei nostri visitatori, espositori, organizzatori, fornitori e dipendenti sono fondamentali. A questo punto le autorità non vedono motivo di riprogrammare gli eventi”, ha detto Ahoy.
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