Sanremo 2021: Nessuna squalifica per Fedez e Francesca Michielin dal Festival di Sanremo 2021 – Aggiornato

La canzone di Fedez e Francesca Michielin, “Chiamami per nome”, parteciperà regolarmente alla manifestazione.

L’ADNKronos riporta la decisione della RAI dopo l’incidente della pubblicazione di alcuni secondi del brano, sul profilo Instagram del rapper milanese.

“A seguito del video postato su Instagram da Fedez nella giornata del 30 gennaio scorso, contenente alcuni secondi del brano presentato insieme a Francesca Michielin, in gara per il Festival sezione Big,  l’Organizzazione del Festival e la Direzione Artistica di Sanremo 2021, pur esprimendo serio biasimo per l’accaduto, non ritengono di dover prendere alcun provvedimento in merito. La durata dell’interpretazione nel video – postato e successivamente cancellato dall’artista – risulta infatti essere estremamente ridotta e tale da non svelare di per sé il brano, che non può considerarsi diffuso e che mantiene quindi la caratteristica di novità richiesta dal regolamento della manifestazione.”, questa è la nota ufficiale che è stata diffusa dalla Rai.

In queste ore, l’associazione dei consumatori Codacons, ha chiesto alla RAI di escludere con effetto immediato Fedez dal prossimo Festival di Sanremo, pena una denuncia penale contro l’azienda e l’avvio nei confronti dell’emittente pubblica italiana, di azioni risarcitorie.

Nella nota dell’associazione, si legge inoltre: “Il brano di Fedez non può più essere considerato inedito. La canzone è stata infatti ascoltata da milioni di utenti, dopo la pubblicazione del brano sia sul web che sui social network, situazione che si pone in netto contrasto con il regolamento della kermesse che vieta categoricamente che le canzoni in gara siano pubblicate prima dell’esecuzione all’Ariston.”

ADNKronos

“Siamo in una situazione di emergenza, se vogliamo che si tenga l’evento e che sia garantita la sicurezza dei partecipanti dobbiamo essere tutti disponibili a fare un passo indietro – spiega al Corriere della Sera Enzo Mazza, ceo di Fimi, la federazione che riunisce le quattro major discografiche (Universal, Sony, Warner e Bmg) che in questa edizione rappresentano circa la metà del cast. Il teatro, che ospita il Festival dal 1977 con la sola eccezione del 1990, non appare una priorità. “È stato costruito negli anni Cinquanta e già in periodi normali ha mostrato i suoi problemi strutturali.

Si potrebbe pensare ad allestire una tensostruttura in un’altra zona della città. Il teatro è sostituibile. Per il pubblico la gara di inediti non è inficiata dalla location che la ospita”, continua Mazza.

“Un evento televisivo come questo può essere realizzato ovunque. Penso ad esempio al Forum di Assago”, aggiunge. Con buona pace della liturgia e della tradizione. “Credo che la Rai abbia una capacità incredibile di organizzare eventi televisivi, lo ha dimostrato anche in una fase come questa, superando riti scolpiti nella pietra. Se quest’anno è cambiata la prima della Scala, trasformata in spettacolo tv proprio sulla Rai, può accadere anche a Sanremo. E se guardiamo al panorama internazionale anche il Concerto di Capodanno a Vienna è diventato un programma tv senza pubblico”, sottolinea Mazza. Nel frattempo, assieme alle altre due associazioni di categoria (Pmi e Afi), Fimi ha preparato un codice di comportamento per cantanti e staff: le interviste si fanno in streaming, cancellate le ospitate in tv e gli eventi con gli sponsor, pranzi e cene in hotel, tamponi quotidiani.

Aggiornamento: L’associazione dei consumatori Codacons, stando a quanto viene riportato in una nota stampa, ha deciso di fare denuncia penale e azioni risarcitorie contro la RAI e deposita l’esposto presso la Procura della Repubblica di Roma, dopo la decisione presa dalla RAI di non squalificare “Chiamami Per Nome” di Fedez e Francesca Michielin dalla kermesse sanremese: “Il Codacons e l’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi depositano questa mattina formale esposto contro la Rai alla Procura della Repubblica di Roma per il caso della mancata esclusione di Fedez dal Festival di Sanremo”. Nella denuncia si chiede alla magistratura di aprire una indagine per la possibile fattispecie di omissione e rifiuto di atti d’ufficio: “La decisione di non escludere Fedez dalla gara nonostante la sua canzone non sia più inedita e sia stata ascoltata da milioni di persone non solo realizza un possibile illecito, ma viola lo stesso regolamento del Festival e la par condicio tra i cantanti in gara. La pubblicazione del brano su web e social network pone infatti Fedez in una situazione di evidente vantaggio rispetto agli altri artisti che partecipano alla kermesse e altera in modo palese il televoto, considerato che la sua canzone è oramai già nota al pubblico che sarà chiamato a votare da casa”.

Il caso è scoppiato sabato pomeriggio, quando sull’account Instagram ufficiale del rapper milanese (11,6 milioni di follower) è comparso un video in cui era possibile ascoltare un’anticipazione – seppur brevissima, di appena 7 secondi – di “Chiamami per nome”, il brano ammesso alla gara in coppia con Francesca Michielin. La clip è stata prontamente rimossa, ma nel frattempo aveva cominciato a circolare già altrove, sui social.

In meno di ventiquattro ore è arrivata la decisione di Amadeus e della Rai: “L’Organizzazione del Festival e la Direzione Artistica di Sanremo 2021, pur esprimendo serio biasimo per l’accaduto, non ritengono di dover prendere alcun provvedimento in merito”. La motivazione dell’assoluzione: “La durata dell’interpretazione nel video – postato e successivamente cancellato dall’artista – risulta infatti essere estremamente ridotta e tale da non svelare di per sé il brano, che non può considerarsi diffuso e che mantiene quindi la caratteristica di novità richiesta dal regolamento della manifestazione”.

L’associazione dei consumatori fa sapere che “oltrea alla denuncia penale contro la Rai per il possibile favoritismo a Fedez, Codacons e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi presenteranno oggi una formale diffida ai gestori telefonici, chiedendo di non concedere servizi per il televoto del Festival, trattandosi di una gara a tutti gli effetti nulla. Analoga richiesta sarà presentata alle società di scommesse, chiedendo di non raccogliere puntate sul brano di Fedez”.

Nessuna commento, per ora, da parte del rapper, che proprio da sabato pomeriggio si è rintanato in un silenzio social.

In Rai, intanto, si continua a lavorare al fascicolo contenente le linee guida della sicurezza del Festival, che l’azienda dovrà trasmettere al comitato tecnico scientifico entro domani sera. Agli esperti il compito di vagliare le misure predisposte dalla Rai, di stabilire se il Festival potrà svolgersi – come previsto – dal 2 al 6 marzo e di indicare pure le modalità di svolgimento dell’evento. Sulla vicenda si è espresso questa mattina ai microfoni di “Che giorno è” su Rai Radio1 anche Fabio Ciciliano, segretario del Cts: “Il Festival di Sanremo è una manifestazione che sicuramente si organizzerà all’inizio di marzo, siamo in attesa di ricevere dalla Rai il piano di sicurezza in maniera tale che possiamo poi esprimerci con un nostro parere circa la modalità di fruizione dell’evento. Non penso ci sarà uno slittamento del Festival ma si tratta semplicemente di analizzare con precisione quelle che sono le attività del Festival all’interno del teatro Ariston e all’esterno perché ci sono decine di migliaia di persone che raggiungono Sanremo dalla provincia di Imperia durante le giornate del Festival”. 

Il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri ha invece illustrato in un’intervista al quotidiano “La Stampa” alcuni punti del piano sicurezza della città, che prevede coprifuoco potenziato e zone rosse per tenere lontani dall’Ariston e dagli alberghi dei cantanti i fan. Enzo Mazza di Fimi, associazione di categoria che riunisce le major della discografia, ha invece suggerito di prendere in considerazione l’ipotesi di spostare l’evento altrove.

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