ESC 2022: Ecco i locali che faranno parte dell’Euroclub diffuso

Con l’avvicinarsi dell’Eurovision Song Contest 2022, prendono forma anche tutti quegli eventi di contorno che accompagneranno i turisti e le delegazioni nella settimana in cui si svolgerà la manifestazione.

Avevamo già parlato dell’idea della città di Torino di creare non un unico Euroclub, ma una serie di location per chi sarà presente in città. Al fine di individuare diversi “club diffusi” (dalle discoteche ai cocktail bar, dai poli del gusto ai luoghi d’arte che organizzeranno i party after show che si svolgeranno tutte le notti, dopo la conclusione delle serate di gala al Palaolimpico) era stato pubblicato un avviso finalizzato alla raccolta di manifestazioni di interesse di locali, scaduto lo scorso 8 aprile. Per loro l’obbligo di riduzione dei costi del 10% in quella settimana, in cambio la pubblicizzazione tra gli eventi della Città. Questo senza poter utilizzare il brand Eurovision. In sostanza Torino ha creato un database di locali disponibili ad organizzare eventi. A disposizioni delle delegazioni. Questo non è l’EuroClub e non sarà nemmeno l’EuroFanCafé. E sopratutto non è nemmeno sicuro che queste location verranno utilizzate.

Rai e Comune di Torino sembravano aver definitivamente messo una pietra tombale sul club che abitualmente ospita delegazioni ed accreditati durante la settimana dell’Eurovision Song Contest, lasciando abbandonati a se stessi anche i fanclub ufficiali (OGAE Italy e i suoi consociati di OGAE International), ma ecco che l’accoppiata Rai e Comune riesce nell’impresa di fare ancora più confusione, e i giornalisti nostrani, che mai hanno messo piede all’Eurovision Song Contest, ci cascano. 

Il risultato è che i media italiani sono caduti nella trappola per loro totale ignoranza sulla materia, vendendo ai fan una pia illusione che questi locali effettivamente ospitino feste legate ad Eurovision Song Contest e che loro in qualche modo possano averne accesso. Se le delegazioni dovessero organizzare delle feste in questi locali, si tratterà infatti solamente di feste private a cui si accede esclusivamente su invito. Insomma cose per pochissimi eletti.

Da un articolo dell quotidiano La Stampa, scopriamo che i locali individuati sono 10. In centro città ci sono quattro club che rientrano nel circuito: il Mercato Centrale in piazza della Repubblica, il Bauhaus di piazzetta Accademia Militare, One Apple di via Lovera in zona Porta Nuova e lo Snodo di corso Castelfidardo nel quartiere di Crocetta.

Nella periferia nord di Torino, fra i quartieri di Madonna di Campagna e Aurora, troviamo la discoteca Supermarket, l’Osteria Lanterna di corso Lombardia e La Centrale Nuvola Lavazza di via Ancona. A questi si aggiungono Eataly Lingotto e il terrazzo pensile di Otium Pea Club, a sud della città, oltre al Pick Up di via Barge, nel quartiere Cenisia.

Ecco il resoconto dei locali individuati tramite manifestazione d’interesse pubblicata dal Comune di Torino la scorsa settimana:

  • Mercato Centrale (Piazza della Repubblica)
  • Bauhaus (Piazzetta Accademia Militare)
  • One Apple (via Lovera, vicino Porta Nuova)
  • Snodo (Corso Castelfidardo, in Crocetta)
  • Supermarket (discoteca, Viale Madonna di Campagna)
  • Osteria Lanterna (Corso Lombardia)
  • La Centrale Nuvola Lavazza (Via Ancona)
  • Eataly Lingotto
  • Otium Pea Club (terrazzo pensile, zona sud)
  • Pick Up (Via Barge, quartiere Cenisia)

I dieci Euroclub faranno parte di una mappa che, insieme alla “Welcome Bag”, verrà consegnata alle delegazioni, ai giornalisti e ai turisti.

Per i collegamenti sono in corso dialoghi per agevolare il trasporto, soprattutto nelle aree periferiche: la volontà è di chiedere a GTT (Gruppo Torinese Trasporti) di coprire almeno alcuni degli itinerari meno battuti. Allo studio anche buoni da 15 euro per l’uso dei taxi per le delegazioni straniere.

Dal 4 al 14 maggio, grazie ad un’iniziativa promossa da Lonely Planet in collaborazione con Città di Torino e Turismo Torino e Provincia, sarà possibile scaricare gratuitamente la nuova guida “Torino Pocket”.

La guida potrà essere scaricata dalla pagina dedicata presente sul sito www.lonelyplanetitalia.it e sarà promossa con 10 mila card e divulgata sui canali social Lonely Planet e attraverso l’invio della newsletter che arriva a 70 mila utenti attivi. Sulla mappa turistica della città stampata in circa 15 mila copie è inoltre presente un QR code per scaricare la guida “Torino Pocket” e la guida “Torino in tasca” in inglese e francese.

L’iniziativa verrà ripetuta dall’11 al 20 novembre in occasione delle Nitto ATP Finals.

In attesa che comincino le operazioni per l’Eurovillage, davanti all’Isozaki i lavori proseguono a passo spedito. Ma il passaggio sospeso tra Villaggio e Palazzetto sembra essere negato al pubblico.

Mentre il conto alla rovescia verso il 10 maggio continua a scandire i suoi rintocchi, si spegne un pò il sogno di chi sperava di poter vedere da vicino i protagonisti della manifestazione canora internazionale.

Dopo settimane di cantieri, infatti, la passerella sospesa che dovrà collegare il Villaggio (che con le sue tensostrutture occupa parte dei prati di piazza d’Armi) con il Pala Olimpico si è chiusa agli sguardi esterni. Quello che inizialmente era solo uno scheletro di un ponte in metallo, infatti, nei giorni scorsi ha visto arrivare prima il tetto, ma successivamente anche le coperture laterali. Sembrerebbe dunque che il passaggio dei media e degli addetti ai lavori da e per il palco in cui si sfideranno le canzoni di tutta Europa non sarà aperto alla vista del pubblico. Niente bagno di folla, dunque. Almeno per quanto appare in questa fase di lavorazione.

E se in piazza d’Armi le operazioni sono ormai in stato avanzato, per non dire che si è arrivati alle rifiniture, la situazione appare ben diversa nell’altra fetta di Torino che si prepara a diventare protagonista dell’evento internazionale. Al parco del Valentino, infatti, per il momento sono alberi e prati a farla da padrone, in attesa che inizino i lavori di costruzione dell’Eurovillage.

Il cantiere, come conferma la Città, comincerà il 26 aprile e comprenderà il quadrilatero compreso tra corso Vittorio, corso Massimo, l’Arco monumentale all’Arma di Artiglieria e lo Chalet. L’Eurovillage, che sarà aperto dal 7 al 14 maggio, sarà ad ingresso gratuito ma contingentato. Saranno ammessi sino ad un massimo di 17 mila persone: per questo sarà realizzato un meccanismo di controllo in tempo reale di ingressi ed uscite dell’area verde. 

Verranno poi collocati due maxischermi, uno sulla “collina del fumo” vicino al palco e l’altro sull’altra collinetta all’angolo tra i due corsi, che saranno orientati in direzione del parco. Qui gli spettatori potranno assistere alla diretta delle semifinali di martedì 10 e giovedì 12 maggio e alla finalissima di sabato 14 maggio. La prossima settimana la Circoscrizione 8 incontrerà l’assessore Gianna Pentenero per fare il punto sulla gestione della sicurezza nel parco durante l’evento: previsto anche un confronto sulla mobilità con l’assessore Chiara Foglietta.

Nel frattempo, a un mese dall’inizio dell’Eurovision Song Contest 2022, cominciano a farsi più precise e dettagliate le proiezioni di bookmaker ed esperti di comunicazione in merito ai risultati del concorso canoro internazionale quest’anno ospitato da Torino. Il fan site “globale” Eurovisionworld, aggregando le quote offerte da sedici tra le più frequentate agenzia di scommesse operanti sui mercati del Vecchio Continente – tra le altre, Bet365, William Hill, BWin e Sky Bet, ha stilato una classifica delle probabilità di vittoria dei pretendenti al titolo.

Con il 34% di possibilità di aggiudicarsi il titolo conquistato lo scorso anno dai Måneskin in vetta alla top 10 dei favoriti indicati dai bookmaker c’è la Kalush Orchestra: l’ondata emotiva che ha travolto il mondo in seguito alla tragica aggressione militare subita dall’Ucraina potrebbe proiettare “Stefania” – questo il brano che la formazione di Kalush Orchestra porterà in gara – sul gradino più alto del podio. In seconda posizione, con il 17% di chance, c’è “Brividi”, il brano di Mahmood e Blanco già vincitore della passata edizione del Festival di Sanremo 2022, seguito da “Hold me Closer” della svedese Cornelia Jakobs, ferma al 13% in quanto a possibilità di vittoria.

Le percentuali calano bruscamente dalla quarta piazza in poi: “SPACE MAN” del britannico Sam Ryder si ferma al 5%, seguito da “River” del polacco (con cittadinanza statunitense) Krystian Ochman (4%), “Die Together” della greca Amanda Tenfjord (3%), “Slomo” della cubano-spagnola Chanel Terrero (3%), “Give That Wolf a Romantic Banana” dei norvegesi Subwoolfer (2%) e “De diepte” dell’olandese S10, all’anagrafe Stien den Hollander.

Achille Lauro, che con “Stripper” correrà per San Marino, è fermo all’1% insieme a – tra gli altri – i finlandesi Rasmus e l’australiano Sheldon Riley, mentre Emma Muscat, in gara per il suo paese natale – Malta – ma nota al pubblico italiano per aver partecipato alla diciassettesima edizione del talent show “Amici”, vede la sua “I Am What I Am” non raggiungere nemmeno l’uno per cento di probabilità di vittoria.

Più favorevole nei confronti dei nostri connazionali in gara è il report della società di consumer intelligence Talkwalker riferita da TorinoToday relativa alla presenza social degli artisti in concorso in Europa e Stati Uniti: a guidare la classifica delle preferenze complessive sulle piattaforme sono Mahmood e Blanco, con 328.000 conversazioni registrate per un sentiment positivo pari al 32%, seguiti da Achille Lauro, con 149.000 risultati e un sentimento positivo del 21%. Al terzo posto si piazza l’olandese S10 con 98.000 mila conversazioni e sentimenti del 22,6%, mentre la Kalush Orchestra, favorita dai bookmaker, si ferma a 21.000 conversazioni e sentiment positivo pari all’8,7%.