Prosegue stasera su Rai1 la 73esima edizione del Festival della Canzone Italiana: anticipazioni, ospiti e curiosità della quarta serata sono state svelate questa mattina nella sala stampa De Santis del Casinò di Sanremo. Le cover e i duetti dei 28 Big in gara. Co-conduttrice Chiara Francini. Ospiti il cast della serie cult “Mare fuori” e Peppino Di Capri.
A rispondere alle domande dei giornalisti accreditati il direttore e la vicedirettrice dell’Intrattenimento Prime Time della Rai, Stefano Coletta e Federica Lentini, Elena Capparelli, direttrice RaiPlay e Contenuti Digitali, Simona Sala, direttrice dell’Intrattenimento Day Time della Rai, assieme al sindaco di Sanremo Alberto Biancheri e al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, Amadeus e l’attrice Chiara Francini, co-conduttrice della quarta serata che lo affiancherà in questa quarta serata del Festival.
I dati di ascolto della terza serata sono in discesa rispetto alle due precedenti, quindi c’è meno euforia rispetto a ieri. Sarà forse questa la ragione del clamoroso ritardo – più di mezz’ora – con cui è iniziato l’incontro di oggi. A proposito della proposta di un gruppo che organizza eventi, che ha segnalato il proprio interesse all’organizzazione del prossimo Festival, il sindaco di Sanremo ha detto in apertura che la proposta sarà valutata; percisa però che il TAR non ha imposto al Comune di indire un bando o una gara per l’assegnazione dell’organizzazione del Festival.
Trattative così importanti, comunque – sottolinea il sindaco – di solito si tengono riservate. Fra considerazioni, prolusioni, comunicazione di dati – tutta roba che potrebbe benissimo essere fornita su carta o via mail agli interessati – la conferenza stampa vera e propria comincia solo alle 13 passate da un quarto d’ora.
Nella quarta serata, quella delle delle cover dei duetti, ognuno dei 28 cantanti in gara al teatro Ariston propone, una canzone del repertorio proprio e altrui, con ospiti, degli anni ‘60, ‘70, ‘80, ‘90 e 2000 che viene votata da tutte le giurie. Il peso percentuale sarà del 34% per il televoto; del 33% per la giuria della sala stampa, tv, radio e web; e del 33% per la giuria demoscopica. La media tra le percentuali di voto ottenute dagli artisti nella serata e quelle ottenute nelle serate precedenti, determinerà una nuova classifica.
Come sempre la conferenza stampa parte con il commento agli ascolti, che ieri sera sono stati i seguenti: Ascolto complessivo: (21.25 – 01.59): 9 milioni 240 mila spettatori con uno share del 57,6 per cento. Prima parte (21.25 – 23.31): 13 milioni 341 mila spettatori, con uno share del 57.2 per cento. Seconda parte (23.40 – 01.59): 5 milioni 584 mila spettatori, con uno share del 58.4 per cento. Il Festival di Sanremo firmato per la quarta volta da Amedeus conferma i suoi grandi numeri: raggiunta ancora una volta la media di share più alta dal 1995
Nella terza serata del 73° Festival della Canzone Italiana di Sanremo, da segnalare su Rai 1 anche “Sanremo Start” (dalle 20.44 alle 21.19) con 12 milioni 287 mila spettatori e uno share del 49.2 per cento, mentre “Prima Festival” (dalle 20.35 alle 20.43) ha avuto 8 milioni 912 mila spettatori e il 38.9 di share.
Il picco di ascolto è arrivato alle 21:35 con 15 milioni 162 mila nel momento in cui Amadeus presentava sul palco l’esibizione di Tananai, uno dei cantanti in gara, quello di share all’1:55 con il 64.5% durante il monologo di Alessandro Siani. «Sono molto contento dei risultati e soprattutto della qualità di questo Festival. Con Amadeus è stata compiuta una rivoluzione sul piano musicale», ha sottolineato il direttore dell’Intrattenimento Prime Time della Rai, Stefano Coletta, a proposito dei risultati di ascolto. «Sono dati fantastici, si parla di servizio pubblico, e tutto questo è accaduto in maniera prepotente e netta. Io cerco di fotografare questi momenti perché nulla è scontato», ha aggiunto Amadeus.
«Il Festival ‘illumina’ completamente RaiPlay». Così, in conferenza stampa, la direttrice Elena Capparelli commenta il grande risultato, in termini di visualizzazioni e nuove registrazioni, che sta avendo la piattaforma digitale della Rai durante questo Festival.
850mila le nuove registrazioni. Di queste, oltre il 70% ha meno di 35 anni. Scendendo poi nel dettaglio, ieri sera, durante la terza serata del 73° Festival di Sanremo, sono stati 286 mila i device collegati nel minuto medio alla diretta streaming di Rai1, un dato in crescita del 45% rispetto alla terza serata dell’edizione 2022. Il picco è stato registrato alle 22:13, con oltre 419 mila device connessi durante l’esibizione dei Måneskin. La diretta streaming della terza serata Festival di Sanremo 2023 ha generato 1,6 milioni di visualizzazioni, in crescita del 43% rispetto al 2022. In grande crescita anche il consumo dell’offerta on demand: nelle prime tre giornate del Festival i contenuti di Sanremo 2023 hanno generato 13,7 milioni di visualizzazioni on demand, registrando un aumento del 54% rispetto alle prime tre giornate dell’edizione 2022.
Il successo di Sanremo 2023 continua anche sui social: ieri sono state 7,8 milioni le interazioni nelle 24 ore, con un aumento del 49% rispetto alla seconda giornata del 2022. Ottima performance anche per gli account social Rai, con circa 2,2 milioni di interazioni. Con le interazioni generate ieri, il totale delle interazioni generate dal Festival nelle prime tre giornate è pari a 28,8 milioni, in crescita del 69% rispetto allo stesso periodo del 2022. In evidenza TikTok, piattaforma su cui ad oggi sono 679,5 milioni le visualizzazioni dell’hashtag #Sanremo2023. I 24 video pubblicati nella giornata di ieri dal profilo TikTok ufficiale del Festival @sanremorai hanno raggiunto complessivamente 7,7 milioni di visualizzazioni.
Facendo riferimento a questo nostro articolo abbiamo chiesto un parere sui finora scarsi risultati di classifica dei Giovani; “l’ho notato anch’io” risponde Amadeus, che accenna alla difficoltà degli emergenti di confrontarsi con nomi importanti e ricorda che Tananai, ultimo arrivato, ha ampiamente recuperato in notorietà. “Dobbiamo dare visibilità ai giovani, indipendentemente dalla posizione di classifica che ottengono”.
C’è la possibilità che qualche artista non annunciato compaia sul palco stasera partecipando ai duetti? Amadeus non lo esclude, si limita a confermare che gli annunciati ci saranno tutti.
Se Mr. Rain entrasse nella cinquina dei finalisti, con necessità di seconda esibizione dopo mezzanotte, che ne sarà della presenza dei bambini che lo accompagnano? “Troveremo una soluzione”, dice Coletta: che potrebbe essere la richiesta di una deroga al Ministero del Lavoro.
La classifica parziale di demoscopica e televoto si può avere? Nando Pagnoncelli informa che i primi in classifica sono risultati Ultimo per il televoto, Marco Mengoni per la giuria demoscopica.
Durante la conferenza stampa della quarta serata del Festival di Sanremo 2023, appena terminata, si è toccato l’argomento Eurovision Song Contest.
Poco fa, durante la conferenza stampa che introduce la quarta serata del Festival di Sanremo 2023, il conduttore e direttore artistico Amadeus ha risposto a una domanda relativa alla selezione dei brani, ovvero se nella scelta tenga conto della probabilità che questi ultimi si affermino all’estero, con particolare riferimento all’Eurovision Song Contest.
Amadeus, in merito, ha quindi risposto: “No, non scelgo pensando all’Eurovision Song Contest. Sono canzoni che ormai hanno un sapore internazionale, alcune di esse sono già nella top 40 Global di Spotify. Sono brani che hanno ormai un’internazionalità immediata”. Il successo all’interno di quella competizione deriva quindi da una musica, quella del Festival di Sanremo, che secondo Amadeus è già di per sé internazionale.
Il legame di Sanremo con l’Eurovision Song Contest. Nel 2011, dopo 14 anni di assenza, l’Italia torna a gareggiare all’Eurovision Song Contest e già da subito la Rai lega la scelta del rappresentante italiano al Festival di Sanremo, e precisamente a una commissione composta interna alla kermesse, formata dall’allora presentatore Gianni Morandi, dal direttore artistico Gianmarco Mazzi, dal direttore di Rai 1 Mauro Mazza e da quello di Rai 2 Massimo Liofredi. Il nome del concorrente, fu il vincitore della categoria Giovani, Raphael Gualazzi, che poi arrivò secondo a Düsseldorf con il brano “Follia d’amore (Madness of Love)“. Stessa procedura fu seguita nel 2012, quando la Rai scelse Nina Zilli, nona a Baku con “L’amore è femmina (Out of Love)“, e nel 2013, quando il prescelto fu il vincitore del Festival Marco Mengoni con “L’essenziale” (7° posto).
Dopo la scelta interna del 2014, anno in cui la Rai selezionò Emma, dal 2015 è stata introdotta la regola secondo cui il vincitore del Festival di Sanremo avrebbe guadagnato automaticamente il diritto di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest, salvo rinuncia. Nel 2015 a Vienna per l’Italia ci fu, quidni, Il Volo con “Grande Amore“ (3° posto).
Da allora tutti i vincitori del Festival hanno poi preso parte alla manifestazione europea, fatta eccezione per il 2016: in questo caso, dopo la rinuncia degli Stadio a parteciparvi, fu scelta come rappresentante Francesca Michielin, seconda classificata della kermesse, che partecipò a Stoccolma con “No Degree of Separation“, classificandosi al 16° posto.
Nel 2017 toccò a Francesco Gabbani, che terminò la gara al 6° posto con “Occidentali’s Karma“. L’anno dopo fu la volta di Ermal Meta e Fabrizio Moro, quinti con “Non mi avete fatto niente“, mentre nel 2019 torniamo sul podio con il 2° posto di Mahmood e la sua “Soldi”.
Occasione persa nel 2020, causa Covid, per Diodato che avrebbe potuto fare molto bene con la splendida “Fai rumore”.
Nel 2021 succede quello che i fan italiani attendevano da tempo: la terza vittoria del nostro Paese ottenuta grazie ai Måneskin, che con “Zitti e buoni”, riportano in Italia il microfono di cristallo a trentuno anni dal precedente di Toto Cutugno.
Lo scorso anno a Torino, Mahmood ritorna all’Eurovision Song Contest, questa volta in coppia con Blanco. Il duo guadagna il 6° posto con la loro “Brividi“.
Questa sera, oltre ai tanti artisti ospiti italiani ed internazionali dei cantanti in gara per interpretare brani facenti parte del repertorio italiano ed internazionale degli anni‘60, ’70, ’80, 90’ e 2000, ad affiancare il direttore artistico e Gianni Morandi nella conduzione sarà ll’attrice e conduttrice televisiva Chiara Francini. «Cercherò di divertirmi e di portare la Chiara che sono. Il monologo riguarderà il mio percorso umano e professionale, i miei colori, quello in cui credo, l’ho scritto con grande verità. Canterò? Chi lo sa, forse due note le faccio», ha detto l’attrice in conferenza stampa rivelando qualcosa di ciò che le vedremo fare sul palco dell’Ariston.
Ci saranno anche i protagonisti della terza stagione della fiction “Mare fuori”. Saranno assegnati tre premi: quello del Comune di Sanremo alla Carriera che andrà a Peppino di Capri, quello della Regione Liguria al Miglior Duetto e un riconoscimento all’ospite del cantante in gara la cui cover sarà risultata vincitrice della serata. Poi, ancora in collegamento dal palco della Costa Smeralda assisteremo all’esibizione di Takagi & Ketra, mentre sul palco Suzuki Piazza Colombo a quella di La Rappresentante di Lista. Non mancheranno, poi, un omaggio di Gianni Morandi a Lucio Dalla, il grande cantautore italiano che avrebbe compiuto 80 anni quest’anno e un ricordo dedicato alle vittime delle Foibe.
Parata di stelle questa sera sul palco dell’Ariston nella quarta serata è dedicata alle cover e ai duetti. I 28 Big in gara canteranno, accompagnati da Artisti ospiti, successi del repertorio italiano ed internazionale degli anni ‘60, ’70, ’80, 90’ e 2000 da loro scelti. Le esibizioni saranno votate dalla Giuria Democospica (33%), dalla Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web – che esprimerà il proprio giudizio in maniera congiunta, come unica componente di voto – (33%) e dal pubblico a casa tramite Televoto (34%). Al termine delle votazioni sarà stilata una classifica provvisoriadei 28 artisti in gara nella serata che influirà sulla graduatoria generale e che andrà a sommarsi a quella delle serate precedenti, creando così una nuova classifica generale dei 28 artisti.
Di seguito le cover e i duetti dei 28 cantanti in gara al teatro Ariston si esibiranno in brani di repertorio propri e altrui, con ospiti. Ecco brani e ospiti dei 28 Campioni (in ordine di esibizione):
- Ariete e Sangiovanni, “Centro di gravità permanente” (Franco Battiato, 1981)
- Will e Michele Zarrillo, “Cinque giorni” (Michele Zarrillo, 1994)
- Elodie e Big Mama, “American Woman” (Guess Who, 1970)
- Olly & Lorella Cuccarini, “La notte vola” (Lorella Cuccarini, 1988)
- Ultimo ed Eros Ramazzotti, un medley di Eros Ramazzotti
- Lazza con Emma e Laura Marzadori (primo violino della Scala di Milano), “La fine” (Nesli, 2009)
- Tananai, Biagio Antonacci e Don Joe, “Vorrei cantare come Biagio” (Simone Cristicchi, 2005)
- Shari e Salmo, un medley di Zucchero Sugar Fornaciari
- Gianluca Grignani e Arisa, “Destinazione Paradiso” (Gianluca Grignani, 1995)
- Leo Gassmann con Edoardo Bennato e il Quartetto Flegreo, Medley di Edoardo Bennato
- Articolo 31 e Fedez, un medley di Articolo 31
- Giorgia con Elisa, “Luce (Tramonti a nord-est)” (Elisa, 2001), “Di sole e d’azzurro” (Giorgia, 2001)
- Colapesce Dimartino con Carla Bruni, “Azzurro” (Paolo Conte/Adriano Celentano, 1968)
- Cugini di Campagna & Paolo Vallesi, “La forza della vita” (Paolo Vallesi, 1992) e “Anima mia” (Cugini di Campagna, 1973)
- Marco Mengoni & Kingdom Choir, “Let it be” (Beatles, 1970)
- gIANMARIA con Manuel Agnelli, “Quello che non c’è” (Afterhours, 2002)
- Mr. Rain e Fasma, “Qualcosa di grande” (Lùnapop, 1999)
- Madame & Izi, “Via del Campo” (Fabrizio De André, 1967)
- Coma_Cose con Baustelle, “Sarà perché ti amo” (Ricchi e poveri, 1981)
- Rosa Chemical e Rose Villain, “America” (Gianna Nannini, 1979)
- Modà e Le Vibrazioni, “Vieni da me” (Le Vibrazioni, 2003)
- Levante e Renzo Rubino, “Vivere” (Vasco Rossi, 1993)
- Anna Oxa con il violoncellista iLjard Shaba, “Un’emozione da poco” (Anna Oxa, 1978)
- Sethu e bnkr44, “Charlie fa surf” (Baustelle, 2008)
- LDA e Alex Britti, “Oggi sono io (Alex Britti, 1998)
- Mara Sattei e Noemi, “L’amour toujours” (Gigi d’Agostino, 1999)
- Paola e Chiara con Merk e Kremont, Medley di Paola e Chiara
- Colla Zio e Ditonellapiaga, “Salirò” (Daniele Silvestri, 2002)
Icone del pop italiano come Eros Ramazzotti (duetterà con Ultimo), Biagio Antonacci (canterà con Tananai), Elisa (con Giorgia), Fedez (con gli Articolo 31), Emma Marrone (con Lazza), Edoardo Bennato (con Leo Gassmann) o nomi molto noti al grande pubblico come quelli di Arisa, Sangiovanni, i Baustelle, Manuel Agnelli, Alex Britti, Noemi, Lorella Cuccarini, Salmo o Michele Zarrillo, solo per citarne alcuni. La serata delle cover del Festival di Sanremo, quella del venerdì sera, nel corso della quale i 28 big in gara si esibiranno insieme ad alcuni ospiti, vedrà arrivare sul palco del Teatro Ariston anche nomi più ricercati e meno noti.
Anna Oxa, per esempio, ha scelto di portare con sé nella quarta serata del Festival il violoncellista e dj albanese Iljard Shaba In comune hanno naturalmente le origini.
Insieme si esibiranno sulle note di una nuova versione di “Un’emozione da poco”: la diva pop ha scelto di auto-coverizzarsi, riproponendo a distanza di quarantacinque anni la canzone che nel 1978, quando aveva solamente 16 anni, per poco non le permise di vincere – da sconosciuta al grande pubblico – il Festival di Sanremo, battuta per appena quattro punti dai Matia Bazar con “…E dirsi ciao”. Anna Oxa non è l’unica big in gara che per la serata delle cover ha scelto di auto-omaggiarsi. Hanno fatto la stessa cosa anche gli Articolo 31, Gianluca Grignani (con Arisa canterà la sua “Destinazione paradiso”), Giorgia (insieme ad Elisa farà un medley di “Di sole e d’azzurro” e “Luce”), i Cugini Di Campagna (per il quartetto un medley di “Anima mia” e “La forza della vita”, con Paolo Vallesi) e. Paola e Chiara. Le due sorelle Iezzi canteranno sul palco dell’Ariston alcuni dei loro più grandi successi, da “Vamos a bailar” a “Festival”, accompagnate alla consolle dai produttori di “Furore”, la canzone che presenteranno in gara alla kermesse: Merk & Kremont. Il duo composto da Federico Mercuri e Giordano Cremona – quest’ultimo figlio del comico e illusionista Raul – è tra gli esponenti di punta della scena house italiana di nuova generazione: hanno all’attivo diversi singoli con la Spinnin’Records, una delle più influenti etichette nel campo della musica elettronica, si sono esibiti sui palchi di festival in Arabia Saudita, Cina, Giappone, Florida e Tunisia e in Italia hanno prodotto le hit di Rovazzi, de Il Pagante e di Ghali, da “Andiamo a comandare” a “Good times”, vincendo da produttori non pochi Dischi d’oro e di platino.
Elodie ha scelto di far debuttare sul palco dell’Ariston la 22enne rapper avellinese BigMama, icona del body positive, tra le rivelazioni dell’ultima edizione del Concerto del Primo Maggio, dove conquistò il pubblico con un monologo sul bullismo subito per il suo aspetto fisico Insieme canteranno “American woman” dei Guess Who: una scelta audace.
Ma la popstar ha anticipato che il brano hard rock del 1970 sarà riproposto in una versione diversa e anche il testo sarà riletto, interpretato dal punto di vista femminile: “Volevo potenza. Ho una vena rock nel modo di vivere che con un pezzo così potrò esprimere. Ovviamente con Big Mama ribalteremo il tutto: il testo parla di un uomo che scaccia via una donna. Noi invece celebreremo il potere femminile. Ci sarà un coro di quattro donne a supportarci e Big Mama aggiungerà delle barre sfacciate in italiano”, ha spiegato Elodie. Per restare in ambito rap: sarà un debutto anche quello di .Izi, vero nome Diego Germini, 27enne rapper tra i più ascoltati e apprezzati della sua generazione grazie a dischi come “Fenice”, “Pizzicato”, “Aletheia” e “Riot”. Nato nella provincia piemontese ma cresciuto a Cogoleto, in provincia di Genova, omaggerà insieme a Madame Fabrizio De André con “Via del Campo”.
Lazza per la “La fine” di Nesli, diventata un successo in ambito pop nel 2012 quando Tiziano Ferro ne incise una cover nell’album “L’amore è una cosa semplice”, ha chiamato al suo fianco non solo Emma Marrone, ma anche la violinista Laura Marzadori: 34 anni, primo violino dell’orchestra del Teatro alla Scala di Milano, in tv ha debuttato nel 2021 quando Stefano Bollani la scelse come ospite del suo programma “Via dei matti n° 0”. Ad accompagnare Marco Mengoni nella cover di “Let it be” dei Beatles ci saranno invece i tredici componenti del coro gospel londinese The Kingdom Choir, che nel 2018 si esibirono pure alle nozze reali del principe Harry e di Meghan Markle: “Una delle mie coriste collabora con loro.
La cultura black è qualcosa che farà sempre parte della mia vita, in maniera istintiva: è una cosa che succede, senza che io la forzi”. Sethu ha scelto invece di condividere il palco con Caph (23 anni, vero nome Marco Vittiglio), Fares (Pietro Serafini, 23 anni), Erin (Dario Lombardi, 22 anni), Faster (Andrea Locci, 21 anni), Piccolo (Duccio Caponi, 20 anni) e JnX (Jacopo Adamo, 20 anni), in una sola parola Bnkr44. Il collettivo di Empoli che con l’album d’esordio “Farsi male a noi va bene” l’anno scorso si è tolto non poche soddisfazioni sulle piattaforme di streaming e nei club in cui ha fatto tappa il tour canterà insieme a Sethu “Charlie fa surf” dei Baustelle.
Rivedi la conferenza stampa del 10/02/2023 >>
Inoltre la Sala Stampa del 73° Festival della Canzone Italiana ha confermato alla presidenza del Premio della Critica “Mia Martini” Andrea Spinelli con le scrutatrici Marta Cagnola ed Emanuela Castellini. Le votazioni avranno luogo via e-mail venerdì 10 febbraio dalle 11 alle 18 e il vincitore verrà proclamato – con embargo fino ad annuncio in trasmissione – nella giornata di sabato 11 febbraio.
Ci saranno anche i protagonisti della terza stagione di “Mare fuori” sul palcoscenico del Teatro Ariston nel corso della quarta serata del 73° Festival della Canzone Italiana di Sanremo, venerdì 10 febbraio. Sarà anche l’occasione per lanciare i nuovi sei episodi della fiction prodotta da Rai Fiction e Picomedia, disponibili su RaiPlay dal 13 febbraio, e la messa in onda della terza stagione dal 15 febbraio su Rai 2. Uscita su RaiPlay il 1° febbraio la terza stagione di “Mare fuori” ha confermato il grande successo della serie: dopo gli otto milioni di visualizzazione nelle prime 24 ore dal rilascio, la cifra è già salita a 25 milioni (con una platea composta per il 45 per cento da under 25), mentre le tre stagioni nel loro complesso hanno raggiunto gli 80 milioni di visualizzazioni.
La consegna del Premio alla Carriera a Peppino di Capri è prevista nel corso della quarta serata e non più nella terza serata come precedentemente annunciato.
Anche quest’anno la Rai offre un’esperienza speciale ad alcuni fortunati telespettatori, che sono gli abbonati estratti per assistere all’ultima serata del Festival di Sanremo. Sei coppie provenienti dalla Toscana, dalla Puglia e dal Piemonte che vivranno dalla platea del teatro Ariston la manifestazione canora più importante del Paese e la proclamazione del vincitore sabato 11 febbraio 2023.
I fortunati, ciascuno con un accompagnatore, sono Mauro Mattei da Sansepolcro, in provincia di Arezzo; Anna Rosa Giannoccaro da Modugno, in provincia di Bari; Anna Urso da Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi; Michele Fabbrini da Piancastagnaio, in provincia di Siena; Silvia Casati da Greve in Chianti, in provincia di Firenze; e Jean-Luc Dony da Torino.
Coloro che sono stati estratti per il concorso di Rai Canone “Telefortuna” sono abbonati ordinari, cioè le famiglie private, e abbonati speciali, ossia titolari di strutture ed esercizi aperti al pubblico. I vincitori sono arrivati nella cittadina ligure, ospiti della Rai, per essere accompagnati dalla ‘madrina’ Veronica Maya nei luoghi del festival. Un’occasione unica per immergersi nel dietro le quinte e visitare lo storico teatro Ariston, un tempio della musica italiana. I fortunati estratti rappresentano lo ‘spettatore della porta accanto’: si va dalla casalinga all’albergatore e attraversa tutta la penisola, dal Piemonte alla Puglia. Per la Rai un modo per farsi vicina al suo pubblico in uno dei momenti più importanti della sua programmazione annuale.
Il Festival di Sanremo cresce anche in digitale per la RAI, sia in maniera quantitativa che qualitativa: secondo i dati comunicati in questi furbi l’evento non sportivo più visto in diretta streaming dall’avvio della misurazione Auditel Online, con un pubblico globale in Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Spagna e Francia. Si parla finora di un +43% di visualizzazioni su RaiPlay, a cui si sono registrati mezzo milioni di nuovi utenti, di cui oltre il 50% sotto i 24 anni, e fruizione in streaming in diretta. E, oltre che in video su RaiPlay, i contenuti del Festival si possono ascoltare in versione audio anche su RaiPlaySound: dove sono presenti le registrazioni delle versioni live delle canzoni eseguite nelle varie serate. Sanremo diventa un album dal vivo, insomma.
Tra disponibilità e conflitto di interessi. Ma ascoltate in fretta: come negli anni passati, le performance i video e anche gli audio verranno rimossi dopo un periodo limitato. “La durata delle clip è sempre di 14 giorni”, spiega a Rockol la direttrice di RaiPlay Elena Capperalli. “È una cosa su cui la Rai ogni anno lavora per migliorare la disponibilità ma ci sono in gioco anche le etichette musicali. Questi sono i diritti che abbiamo”.
Due interessi in conflitto, in sostanza: la volontà di rendere più accessibile la musica dal vivo di Sanremo fuori dalla diretta televisiva (alcune esibizioni sono anche su YouTube). Ma anche l’intento di non distribuire contenuti che vadano contro i contenuti “standard” monetizzati dalle case discografiche (videoclip su YouTube e le canzoni nelle versioni di studio su Spotify, AppleMusic, Amazon Music etc).
La memoria digitale assente. Diverso il discorso per le discorso per le edizioni recenti e storiche. Dalle piattaforme sono assenti i Sanremo passati: “Ci sono moltissimi contenuti sulle edizioni precedenti del festival, c’è una bellissima storia del festival, ovviamente con i diritti a nostra disposizione. La memoria c’è, in parte”.
Molto ma molto parziale, aggiungiamo: su RaiPlay sono presenti 5 Festival integrali tra il ’67 e il ’72, e qualche programma di montaggio. Ma se uno volesse vedere lo spettacolare medley di Cremonini del 2022, le performance del 2021 dei Maneskin, la vittoria di Diodato nel 2020 o la storica vittoria dei Pooh del ’90 (per fare alcuni esempi, i primi che vengono in mente), non è possibile. Sono presenti solo alcune clip non autorizzate su YouTube.
Un’assenza ancora più importante nell’anno in cui viene testimoniata l’importanza culturale del “Festival della cultura popolare”, paragonato dallo staff del presidente Mattarella alla Prima della Scala: non sarebbe ora di provare a recuperare la memoria storica del festival e rendere disponibile in futuro e per la fruizione non lineare quello che succede ogni anno?
Confermata l’ipotesi di addio alla RAI. Il sindaco della città: ‘Valuteremo la proposta di una cordata di label e società di comunicazione’. Trova un primo riscontro l’ipotesi di un’alternativa alla RAI nell’organizzazione e nella messa in onda delle future edizioni del Festival di Sanremo: l’indiscrezione, avanzata nei giorni scorsi da Striscia la Notizia, è stata confermata a Repubblica dal primo cittadino della città ligure Alberto Biancheri. Stando a quanto riferito dal sindaco alla testata romana al momento non esisterebbe alcuna proposta formale, ma solo una “manifestazione d’interesse” – in vista della scadenza tra servizio pubblico e Comune, con quest’ultimo titolare del “marchio” ascrivibile al Festival della Canzone Italiana – avanzata da “un gruppo di soggetti” composto da “case discografiche, imprenditori e società di comunicazione, che si dicono impegnate ad allestire una cordata per proporre all’amministrazione l’organizzazione della prossima edizione della manifestazione” (che, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, sarebbe guidato dalla Just Entertainment, società diretta da Sergio Cerruti, presidente di AFI). “Organizzare Sanremo non è certo una passeggiata”, ha concluso Biancheri: “Valuteremo in serenità, conclusa la kermesse 2023”.
“L’ipotesi di Sanremo senza RAI apre paradossalmente anche ad altre prospettive”, ha commentato il ceo di FIMI – Federazione Industria Musicale Italiana Enzo Mazza: “Come si è visto in questi anni quello che conta al Festival sono i contenuti, ovvero la musica attuale e le star in classifica. RAI e l’industria discografica potrebbero a quel punto portare un evento come il festival in un altra città. Come avviene con Eurovision, non è la città dove si svolge l’evento che conta. Se RAI e l’industria discografica più importante scegliessero a quel punto Milano per un grande show il Comune di Sanremo cosa farebbe?”.
Al termine della prima serata del Festival (votazioni della Sala Stampa) i tre Giovani in gara su 14 partecipanti erano così classificati: 7 Colla Zio, 12 gIANMARIA, 13 Olly
Al termine della seconda serata (votazioni della Sala Stampa) agli ultimi tre posti c’erano tre dei Giovani in gara: 12 Will, 13 Shari, 14 Sethu
Al termine delle due prime serate (votazioni della Sala Stampa) su 28 partecipanti i Giovani erano così classificati (su 28 partecipanti): 13 Colla Zio, 22 gIANMARIA, 23 Olly, 25 Will, 27 Shari, 28 Sethu
Al termine della terza serata (classifica complessiva derivante dalle prime due serate, con votazioni della Sala Stampa, e dalla terza, con televoto e votazioni della giuria demoscopica, i sei Giovani erano così classificati (su 28 partecipanti): 20 Colla Zio, 23 gIANMARIA, 24 Olly, 26 Will, 27 Shari, 28 Sethu
Nella graduatoria dei brani di Sanremo 2023 più trasmessi dalle radio fornita da Radio Airplay, ecco le posizioni dei Giovani: 18 Colla Zio, 20 gIANMARIA, 21 Olly, 26 Will, 27 Shari, 28 Sethu
Nella graduatoria dei primi 30 ascolti giornalieri di Spotify, gIANMARIA è al numero 8 e Colla Zio sono al numero 11. Nella graduatoria dei 30 video “di tendenza di recente” di YouTube, troviamo gIANMARIA al numero 20, Olly al numero 25 e Colla Zio al numero 27. Sono risultati ampiamente deludenti su tutti i fronti, comunque li si guardi. Il che impone, o dovrebbe imporre, qualche riflessione sulla qualità del lavoro svolto dalle Commissioni che hanno selezionato i Giovani partecipanti al Festival.
La Commissione di Area Sanremo era composta da Lavinia Iannarilli, Paolo Biamonte e Sergio Rubino, e ha portato nella sua finale 20 concorrenti, fra i quali la Commissione Musicale del Festival ha poi scelto i quattro che hanno partecipato alla selezione finale del 16 dicembre (fra questi c’erano i Colla Zio). Il 16 dicembre erano in competizione 12 concorrenti, quattro provenienti da Area Sanremo e otto selezionati dalla Commissione Musicale del Festival (Leonardo De Amicis, Federica Lentini e Massimo Martelli). In quell’occasione sono stato annunciati i sei Giovani che stanno partecipando al Festival.
Pur con tutto l’apprezzamento per la decisione di Amadeus, confermata quest’anno, di mettere in competizione i Giovani insieme a quelli che prima erano definiti Campioni, forse bisognerebbe riflettere (ma seriamente) non solo sui meccanismi di selezione, ma anche sulle capacità di valutazione delle persone incaricate di far parte della Commissioni.
Sono stati commessi degli errori? Abbiamo posto la domanda ad Amadeus e ci ha risposto: “Non penso ci siano stati degli errori. Per i ragazzi è una grande occasione, vanno supportati e aiutati. Nessuno di loro pensa alla classifica, mi dicono tutti che stanno vivendo un sogno. Anche l’anno scorso, quando Tananai arrivò ultimo, mi fecero una domanda analoga. Ma alla fine Tananani ha vissuto un anno straordinario e di grande successo. Anche in questa edizione sta andando fortissimo”.
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