ESC 2023 – Italia: Marco Mengoni con “Due vite” per l’Italia all’ESC 2023

Sarà Marco Mengoni a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2023 che si svolgerà a Liverpool, il 9, 11 e 13 maggio.

La conferma è arrivata pochi minuti fa nella conferenza stampa di conferenza stampa di chiusura della 73° edizione del Festival di Sanremo (Festival di Sanremo 2023) presso la Sala De Santis del Casinò di Sanremo, dove sono intervenuti Carlo Fuortes, Amministratore Delegato Rai; Stefano Coletta, Direttore Intrattenimento Prime Time; Alberto Biancheri, Sindaco Comune di Sanremo; Gian Paolo Tagliavia, Amministratore Delegato Rai Pubblicità; Federica Lentini, Vicedirettore Intrattenimento Prime Time; Elena Capparelli, Direttore Rai Play e Contenuti Digitali; Amadeus, Direttore Artistico Festival Sanremo; Gianni Morandi.

La mattina dopo il trionfo Marco Mengoni ha ancora addosso, sulla pelle e negli occhi, l’adrenalina del verdetto. 

Dobbiamo ricordare che Marco Mengoni, con “Due vite” ha vinto il il Festival di Sanremo 2023. Marco Mengoni, Ultimo, Tananai, Lazza e Mr. Rain erano arrivati all’ultimo ballottaggio, dove hanno votato il pubblico da casa (34%), la giuria della stampa, tv, radio e web, in maniera congiunta (33%), e la giuria demoscopica (33%).

Si è classificato 2° Lazza.  Poi 3° Mr. Rain , 4° Ultimo e infine 5° Tananai.

Queste le percentuali di voto sul totale: 

  1. Marco Mengoni – 45.53%
  2. Lazza – 16.64%
  3. Mr. Rain – 14.43%
  4. Ultimo . 12.25
  5. Tananai – 11.15%

Questa invece la classifica dal 28° al 6° posto, determinata dai voti aggregati delle 4 serate precedenti: 

6 Giorgia
7 Madame
8 Rosa Chemical
9 Elodie
10 Colapesce e Dimartino
11 Modà
12  Gianluca Grignani
13 Coma_Cose
14 Ariete
15 LDA
16 Articolo 31
17 Paola & Chiara 
18 Leo Gassman
19 Mara Sattei
20 Colla Zio
21 Cugini di Campagna
22 gIANMARIA
23 Levante
24 Olly
25 Anna Oxa
26 Will
27 Shari
28 Sethu

Ma la tiene a bada, la domina come ha dominato con grande forza il palco dell’Ariston. Porta con sé parole calme, ma potenti: “Ho dedicato il premio alla donna che mi ha messo al mondo, ma anche alle donne perché mi sarebbe piaciuto vederle fra i vincitori, nel trittico finale o nella cinquina finale: avevano avevano delle canzoni incredibili. Sono state delle figure mitologiche. Ci sono rimasto molto male, vedendo che nella Top 5 non ci fosse nemmeno una donna. Evidentemente, il fatto che non ci siano è la fotografia che questo Paese debba ancora  andare avanti e cambiare delle cose in questo Paese. È dedicato alle donne artiste e non solo. Si, ovvio che in quel momento, sul palco dell’Ariston, abbia pensato anche a mia madre, le lacrime erano di commozione”.

“Voglio andare a divertirmi anche là, a Liverpool, assolutamente sì che ci vado! Non ci sono mai stato a Liverpool, non vedo l’ora di andarci, ma vorrei portarci tutti! Facciamo un bel coro. Ci prepareremo al meglio e ce la metterò tutta. Per ora non parliamo di aspettative, è presto, da domani ne parliamo, pensiamo a goderci questa vittoria (e tutto quello che è successo in questi giorni) anche perché non ho vinto solo io ma abbiamo vinto tutti e 28 perché è stato un festival meraviglioso. Voglio godermi Liverpool perché non ci sono mai stato e poi voglio divertirmi.”, questa la risposta di Marco Mengoni quando gli è stato chiesto se voleva rappresentare l’Italia a Liverpool.

L’ha fatto di nuovo, dopo dieci anni da “L’essenziale. Ha vinto il Festival di Sanremo, la sua gioia sembra quasi si possa toccare, si manifesta attraverso il suo sguardo. A svettare e a vincere la kermesse è stata la sua “Due vite”. 

Marco Mengoni sarà dunque l’ottavo artista a fare ritorno sul palco dell’Eurovision Song Contest, succedendo a Mahmood, Mia Martini, Al Bano e Romina, Massimo Ranieri, Gigliola Cinquetti, Claudio Villa e Domenico Modugno.

Lazza, arrivato secondo, nella notte ha fatto una storia sui social in cui ha detto: “L’hip hop ha vinto”. Il riferimento non è tanto al pezzo “Cenere”, più urban e pop, quanto al background da cui viene l’artista milanese. E anche Mengoni ricorda l’importanza di un’appartenenza a un genere: “Sono contento per Lazza e l’hip hop. Viva l’hip hop. Ma viva anche il gospel e il soul, generi che in Italia non hanno così tanto spazio”.

Aggiornamento: Tuttavia, in un’intervista rilasciata al tg1, non ha escluso la possibilità di cambiare brano per l’Eurovision 2023. Questa la sua risposta quando gli è stato chiesto se effettivamente era sua intenzione portare “Due Vite” sul palco di Liverpool: “Da domani ci penseremo, può andare lei o non lo so. Vedremo chi vincerà l’Eurovision come pezzo per andarci. Da domani si pensa all’Eurovision 2023, per oggi ci si gode questa vittoria e ci si gode Sanremo. È pazzesco, sono onorato di aver fatto parte di questo Sanremo.”

Ancora a Domenica In, parlando con Mara Venier si è espresso così a proposito della canzone da portare all’Eurovision Song Contest: “Non lo so, è troppo presto. Ci sto pensando. Vorrei prima tornare in studio e confrontarmi con i musicisti. Se dovesse uscire qualcosa di nuovo, vi dico.”

Non è, dunque, certo che sarà “Due Vite” a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2023, ma sicuramente sarà Marco Mengoni a farlo, esattamente dieci anni dopo quando rappresentò l’Italia all’Eurovision 2013 di Malmö dove arrivò al settimo posto con “L’essenziale”. Se non su “Due Vite”, la scelta potrebbe ricadere su un brano che fa parte dell’ultimo album ‘Materia (Pelle)’, il quale, essendo stato pubblicato il 7 ottobre 2022, tiene in serbo canzoni con del potenziale per poter essere selezionate. Da regolamento, tutte le canzoni pubblicate dal 1° settembre 2022 possono essere eseguite all’Eurovision Song Contest 2023. 

Non sarebbe nemmeno la prima volta che accade un cambio di brano per l’Italia. Nel 2012, quando fu selezionata direttamente Nina Zilli che partecipò a quel Sanremo con “Per Sempre”, l’artista piacentina decise di portare poi all’Eurovision 2012 di Baku “L’amore è femmina (Out of Love)” in una versione bilingue. Anche lo scorso anno, Emma Muscat che vinse la selezione maltese con “Out of Sight”, guadagnando il diritto di rappresentare Malta all’Eurovision 2022, cambiò poi brano e ascoltammo “I Am What I Am” sul palco di Torino.

Resta ancora da attendere, quindi, per capire quale brano difenderà i colori dell’Italia all’Eurovision Song Contest 2023.

Marco Mengoni è protagonista assoluto da oltre 13 anni della scena musicale italiana, con 67 dischi di platino, oltre 1,7 miliardi di stream audio/video, 7 album in studio e 9 tour live culminati con il successo degli stadi nell’estate 2022 (sold out a San Siro e il live allo Stadio Olimpico) e il successivo tour autunnale tutto esaurito nei palazzetti. Il cantautore ha scelto di tornare nel 2023 sul palco di Sanremo in una occasione speciale: sono infatti passati 10 anni dalla sua partecipazione al Festival con “L’essenziale, brano che ha rappresentato un punto di svolta importante della sua carriera, regalandogli la vittoria della manifestazione e 4 dischi di platino.

La partecipazione al 73° Festival della Canzone Italiana segna, anche questa volta, un momento importante della storia musicale di Marco: sarà infatti l’inizio del percorso del capitolo conclusivo di “Materia”, la trilogia discografica multiplatino iniziata a dicembre 2021 con “Materia (Terra)” e proseguita con “Materia (Pelle)” – che racconta il mondo musicale di Mengoni, dalle sonorità che lo hanno influenzato da sempre, quelle scoperte in questi anni di carriera, le contaminazioni con la musica del mondo, le passioni e gli studi, fino alle sperimentazioni e le collaborazioni più sorprendenti, che compongono oggi la sua identità musicale riconoscibile e unica. Un racconto che Marco, nell’estate 2023, porterà nuovamente nei principali stadi italiani: Bibione (17 giugno – data zero), Padova (20 giugno), Salerno (24 giugno), Bari (28 giugno), Bologna (1 luglio), Torino (5 luglio) e che lo vedrà nuovamente anche sul palco di San Siro l’8 luglio per il gran finale live del tour “Marco negli stadi 2023”.

Quest’anno Marco Mengoni ha inoltre interpretato “Caro amore lontanissimo”, versione inedita di un brano di Sergio Endrigo, parte della colonna sonora del film di Francesca Archibugi “Il Colibrì”, uscito al cinema lo scorso 14 ottobre e con cui ha aperto la Mostra del Cinema di Roma.

Da sempre attento alle tematiche ambientali di rispetto e tutela del nostro pianeta Marco Mengoni ha realizzato nel 2022 il primo water-equal tour al mondo, andando a bilanciare il consumo di acqua degli spettatori dei suoi concerti negli stadi, con una fornitura di oltre 34 milioni di litri di acqua ad un acquedotto in Tanzania; inoltre il packaging del suo ultimo progetto discografico “Materia” è, per la prima volta in Italia, 100% plastic free.

In precedenza Mengoni aveva già utilizzato pellicola biodegradabile in mais per “Atlantico On Tour” e realizzato nell’estate 2019 “Fuori Atlantico tour”, una serie di concerti nei luoghi della bellezza a bassissimo impatto e ad emissioni zero, grazie al calcolo e alla compensazione della CO2 utilizzata. Inoltre, da anni è Ambasciatore per la campagna internazionale Planet or plastic? di National Geographic per sensibilizzare sul problema dell’inquinamento da plastica e sulla riduzione dell’uso della plastica monouso.

In carriera è stato premiato dal Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza come l’artista italiano con miglior “sentiment” sui social media: Marco Mengoni è considerato l’artista più influente ed efficace per la comunicazione a bambini e adolescenti su temi sociali e rilevanti. È stato scelto per cantare, senza accompagnamento musicale, l’inno nazionale davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della riapertura post pandemia del primo evento internazionale italiano: il Salone del Mobile e del Design di Milano nel 2021.

Il percorso di Marco Mengoni è costellato di riconoscimenti, ancor prima della vittoria sanremese con “L’essenziale” – grazie a cui partecipa di diritto all’Eurovision Song Contest 2013 in Svezia, classificandosi al settimo posto e comparendo in diverse classifiche europee – ha trionfato a “XFactor” (2009). Tra i tanti premi, anche internazionali, ci sono 2 Best European Act (2010 e 2015), 3 Best Italian Act (2010, 2013 e 2015) 1 MTV European Award e 1 Cadena Dial Award (2017).

Forte anche il rapporto di Marco Mengoni con il cinema e il doppiaggio: nel 2019 ha dato voce a Jasper, protagonista di “Klaus”, il primo film d’animazione Netflix, lo stesso anno il cantautore è la voce italiana di Simba, protagonista del live-action “Il Re Leone”, il film più visto del 2019 e maggior successo Disney di sempre nel nostro paese. Già nel 2012 era stato protagonista con Danny De Vito del film d’animazione in 3D “Lorax – Il guardiano della foresta”.

Il “Riff di Marco Mengoni” è il nome del podcast del cantautore, una serie di chiacchierate con personaggi appartenenti ai mondi più svariati, dal debutto con ospite il Sindaco di Milano, Beppe Sala, nel corso delle puntate si sono alternati Alessandro Cattelan, Vincenzo Mollica, Neri Marcorè, Paola Cortellesi, Paolo Nespoli, Lilli Gruber, Pif, Drusilla Foer e tanti altri.

Marco Mengoni ha, inoltre, una App dedicata gratuita per aggiornare e interagire con i suoi fan, un case study con oltre 250.000 download.

Al momento sono ventidue i paesi ad annunciare il proprio rappresentante per il concorso 2023: Israele con Noa Kirel (נועה קירל) e il brano «UNICORN» (יוניקורן), Cipro con Andrew Lambrou (Άντριου Λάμπρου), Paesi Bassi con Mia Nicolai & Dion Cooper, Slovenia con i Joker Out con il brano «Carpe diem»; l’Ucraina con TVORCHI e il brano «Heart of steel» (Серце зі сталі), l’Albania con Albina dhe Familja Kelmendi e il brano «Duje» (Love It), Francia con La Zarra, Belgio con Gustaph con il brano «Because of you», Grecia con Victor Vernicos con il brano «What they say», l’Austria con Teya & Salena, l’Armenia con Brunette, la Georgia con Iru Khechanovi, l’Irlanda con Wild Youth e il brano «We are one», la Norvegia con Alessandra Mele e il brano «Queen of kings», la Spagna con Blanca Paloma e il brano «Eaea» e VESNA e il “My sister’s crown”,  l’Estonia con ALIKA e il brano «Bridges», Romania con Theodor Andrei e il brano «D.G.T. (Off and on)», Danimarca con Reiley e il brano «Breaking my heart», Lettonia con Sudden Lights e il brano “Aijā”, Croazia con Let 3 e il brano «Mama ŠČ!», Malta con The Busker e il brano «Dance (Our own party)» e l’Italia con Marco Mengoni e «Due vite». Inoltre, è la 16ª canzone ufficiale che viene svelata nel novero di quelle che parteciperanno all’Eurovision Song Contest 2023, (qui il link con il calendario della stagione).

L’Italia è stata rappresentata nella scorsa edizione tenutasi a Torino dei cantantiitaliani Mahmood e Blanco, e il suo brano “Brividi”, pubblicato il 2 febbraio 2022 su etichetta discografica Universal Music Italia. Il brano ha vinto il Festival di Sanremo 2022, guadagnando il diritto di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2022 che si è tenuto a Torino. In occasione della finale dell’evento, Mahmood e Blanco si sono piazzati al 6º posto su 25 partecipanti nella classifica finale con 268 punti totalizzati. 

In seguito alla sua commercializzazione Brividi ha stabilito il record per il brano con il maggior numero di stream raccolti in 24 ore in territorio italiano su Spotify, accumulandone oltre 3,3 milioni e piazzandosi nella top five globale della stessa piattaforma. Successivamente il brano si è affermato come quello di uscita recente che nel periodo compreso tra il 4 ed il 6 febbraio ha totalizzato il più alto numero di ascolti al mondo del medesimo servizio streaming. Il primo disco di platino assegnato dalla FIMI, equivalente a 100 000 unità di vendita, è stato ricavato il 14 febbraio seguente, a cui se n’è aggiunto un secondo la settimana dopo. Brividi ha goduto di successo anche radiofonicamente, piazzandosi in vetta alla relativa graduatoria. Nella Global 200 datata il 19 febbraio 2022, che cataloga le canzoni più scaricate e ascoltate a livello globale secondo Billboard, il singolo è posizionato in 15ª posizione, in fortissima risalita rispetto alla 141ª della settimana precedente.

L’Italia ha debuttato all’ESC nel 1956 ed è tra i paesi fondatori della manifestazione, che si ispira al Festival di Sanremo.

Il paese ha vinto la competizione tre volte: la prima volta nell’edizione 1964 svoltasi a Copenaghen con l’allora sedicenne Gigliola Cinquetti e la canzone “Non ho l’età (per amarti)”, la seconda nel 1990 a Zagabria con Toto Cutugno e la canzone “Insieme: 1992”; e la terza nel 2021 a Rotterdam con i Månesquin e la canzone “Zitti e buoni”. A seguito di queste vittorie l’Italia ha acquisito il diritto di organizzare l’edizione successiva della manifestazione, precisamente l’edizione 1965 a Napoli, l’edizione 1991 a Roma e l’edizione 2022 a Torino.

A seguito di queste vittorie l’Italia ha acquisito il diritto di organizzare l’edizione successiva della manifestazione, precisamente l’edizione 1965 a Napoli, e l’edizione 1991 a Roma.

La RAI, dopo il 1997, ha interrotto la sua partecipazione all’Eurovision Song Contest e ne ha sospeso anche la trasmissione. Nel 2011 ritorna dopo 14 anni dall’ultima partecipazione.

L’Italia è tra i paesi fondatori dell’Eurovision Song Contest, che si ispira al Festival di Sanremo. Molti artisti italiani hanno partecipato all’Eurovision Song Contest nel corso degli anni come rappresentanti di altre nazioni. Inoltre, è il membro dei “Big Five” che conta all’attivo meno partecipazioni: solo 40 contro le oltre 50 degli altri quattro Paesi. 

Da quando è tornata, è arrivata per sei volte nella Top 10 con tre podi nel 2011 e 2015.

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