Dopo la vittoria al Festival di Sanremo 2023, Marco Mengoni ha accettato di rappresentare l’Italia alla 67ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2023 che si svolgerà il 9, l’11 e il 13 maggio 2023 presso la Liverpool Arena di Liverpool, nel Regno Unito, per conto dell’emittente pubblica vincitrice dell’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest svoltasi a Torino, l’ucraina UA:PBC, dopo che è stata dichiarata non in grado di ospitare il concorso a causa dell’invasione russa del territorio ucraino in atto che impossibilita a procedere con l’organizzazione.
Si inizia già a parlare dell’Eurovision Song Contest 2023, la manifestazione che lo scorso anno si svolse in Italia grazie alla vittoria del 2021 dei Måneskin, quest’anno si terrà a Liverpool a causa dell’impossibilità della nazione vincente, l’Ucraina, ad ospitarla.
Per Marco Mengoni la partecipazione di diritto alla manifestazione sarà la seconda dopo quella del 2013 anno in cui si classificò al settimo posto con “L’essenziale”.
In alcune intervista rilasciate fino ad oggi, però, ha fatto intendere di non essere sicuro di voler andare a Liverpool con il brano trionfatore di Sanremo, “Due vite”.
Il brano è scritto dallo stesso Mengoni con Davide Petrella e Davide Simonetta; la produzione del brano è di E.D.D. e Simonetta, ed è una canzone che rappresenta un viaggio intimo introspettivo, un invito a tutti ad accettare quello che la vita ha da offrirci.
“Come 10 anni fa ho portato a Sanremo un brano con una riflessione per me importante, e mi piace l’idea di condividerlo con il pubblico da un palco che tanto mi ha dato e che ha rappresentato un punto di svolta della mia carriera. Sono tornato con più consapevolezza e con la voglia di godermi questa esperienza. Sono tornato a Sanremo con una canzone che racconta molto di me in questo momento, è un viaggio intimo ma anche un invito a tutti noi ad accettare tutto quello che la vita ci offre, senza pensare a cosa dovrebbe o potrebbe essere. Tutto quello viviamo ci serve per crescere, anche i momenti di noia ci insegnano molto e ci fanno evolvere”, ha spiegato Marco.
Intervistato dal Tg1 delle ore 13.30, ha spiegato che dovrà riflettere perché non è certo che il brano con cui gareggerà all’Eurovision sarà lo stesso con cui ha vinto Sanremo, “Due vite”. A domanda specifica Mengoni ha così risposto: “Da domani ci penseremo, può andare lei o non lo so. Vedremo chi vincerà l’Eurovision come pezzo per andarci. Quindi vediamo… da domani si pensa all’Eurovision, per oggi ci si gode questa vittoria e ci si gode Sanremo. È pazzesco, sono onorato di aver fatto parte di questo Sanremo.”
Un pensiero che ha confermato anche a Mara Venier durante l’ospitata a a “Domenica In”, Marco ha poi aggiunto: “Non lo so, è troppo presto. Ci sto pensando. Vorrei prima tornare in studio e confrontarmi con i musicisti e andare avanti con il disco. Quindi se uscisse mai qualcosa di nuovo…, vi dico.”
Insomma Marco Mengoni questa volta vuole pensare bene al brano più adatto per la manifestazione europea. Quel che è certo è che la canzone dovrà essere scelta dalla tracklist dell’ultimo album, ‘Materia (pelle)’, visto che il regolamento dell’Eurovision Song Contest spiega che tutte le canzoni pubblicate dall’1 settembre del 2022 possono essere presentare in gara.
Non resta che attendere per capire se Marco Mengoni confermerà il brano sanremese o se dovesse scegliere un altro pezzo tra quelli a cui sta lavorando per il nuovo album. “Due vite” è infatti il primo tassello dell’ultimo capitolo della trilogia MATERIA – iniziato con “Materia (Terra)”, progetto certificato terzo disco di platino, e continuato con “Materia (Pelle)” – la cui uscita è prevista entro la fine del 2023.
Di seguito la tracklist del disco:
- 01 No Stress
- 02 In Città
- 03 Attraverso Te (feat LRDL – La Rappresentante Di Lista)
- 04 Tutti I Miei Ricordi
- 05 Chiedimi Come Sto
- 06 Migliore Di Me (feat Bresh)
- 07 Unatoka Wapi
- 08 Neruda
- 09 Parlami Sopra
- 10 Appunto 3. 16-03-2022
- 11 Respira
- 12 Appunto 4. 27-06-2022
- 13 Ancora Una Volta (feat. Samuele Bersani)
- 14 Caro Amore Lontanissimo
- 15 Chiedimi Çome Sto
Nel caso Marco Mengoni decidesse di cambiare il brano non sarebbe la prima volta per l’Italia. Già nel 2012 Nina Zilli, che che inizialmente aveva optato per il brano sanremese “Per Sempre”, decise poi di cambiare e a Baku si esibì con una versione bilingue di “L’amore è femmina (Out of Love)”, classificandosi nona.
Marco Mengoni si esibirà direttamente nella Finale dell’Eurovision Song Contest 2023, in quanto l’Italia fa parte delle Nazioni Big Five che non passano attraverso le Semifinali.
Inoltre, Mengoni non è il primo artista italiano a rappresentare più volte l’Italia sul palco eurovisivo. Proprio lo scorso anno, a Torino, abbiamo visto Mahmood, in coppia con Blanco, tornare in gara con “Brividi“, dopo essersi classificato al secondo posto all’Eurovision Song Contest 2019 di Tel Aviv, con il suo successo “Soldi”.
In realtà, tornando indietro nel tempo si incontrano diverse situazioni simili. A cavallo tra gli anni ’50 e i ’60, Domenico Modugno rappresentò l’Italia per ben 3 volte: nel 1958 con la famosissima “Nel blu dipinto di blu (Volare)” non vince, ma si piazzò solo al 3° posto, sebbene poi il brano diventerà una delle canzoni italiane più famose ed emblematiche nel mondo.
L’anno dopo, nel 1959, Modugno è ancora il portabandiera italiano con “Piove (ciao ciao bambina)“, altro brano notissimo che sul palco europeo quella sera fu solo sesto. Ma il peggior risultato del cantante pugliese fu quello del 1966, anno in cui partecipò con il brano “Dio come ti amo“, e durante le prove abbandonò il palco, perché scontento di come l’orchestra aveva suonato. Chiuse la gara all’ultimo posto con 0 punti.
Sempre negli anni ’60 Claudio Villa ci rappresentò in due occasioni: nel 1962 con “Addio Addio“, e nel 1967 con “Non andare più lontano“. In entrambi i casi non chiuse la gara nel migliore dei modi, piazzandosi rispettivamente al 9° e all’11° posto.
Arriviamoa alla prima artista a vincere l’Eurovision Song Contest per l’Italia, che come sappiamo bene, fu Gigliola Cinquetti. Nel 1964 a Copenaghen, l’allora sedicenne fresca vincitrice del Festival di Sanremo, portò per la prima volta il contest in Italia grazie all’evergreen “Non ho l’età”.
Dieci anni dopo la cantante tornò in gara con il brano “Sì“ e fu seconda dietro a un gruppo che di lì a poco sarebbe diventato famosissimo in tutto il mondo: nientedimeno che gli ABBA. Una curiosità: in Italia il concorso fu trasmesso in differita un mese più tardi proprio per via del titolo della canzone di Gigliola Cinquetti, che si temeva potesse influenzare gli elettori in prossimità del referendum abrogativo sul divorzio in programma quell’anno.
Proseguendo, nel 1971 Massimo Ranieri partecipò al concorso con “L’amore è un attimo“ classificandosi al 5° posto, per poi tornare in gara nel 1973 con “Chi sarà con te“, brano che andò ad occupare la posizione numero 13.
Due partecipazioni anche per la grandissima Mia Martini, che nel 1977 si piazzò al 13° posto con “Libera“, mentre nel 1992 tornò in gara con la meravigliosa “Rapsodia” che le permise di raggiungere un ottimo 4° posto.
Tre partecipazioni, invece, per Al Bano che rappresentò l’Italia due volte in coppia con Romina Power. Nel 1976 con “We’ll live it all again” e nel 1985 con “Magic, oh magic”, piazzandosi in entrambi le occasione al settimo posto. Ritornò in gara nel 2000, questa volta nel ruolo di corista per Jane Bogaert, che rappresentò la Svizzera con il brano “La vita cos’è?“.
Aggiornamento: Sanremo 2023 è già padrone della chart Fimi in Italia. I dati, aggiornati a prima della finale vedevano già Marco Mengoni in testa alla classifica con “Due vite”.
La classifica vede anche Mr. Rain e la sua “Supereroi” al quarto posto, poi Lazza, Coma_Cose e Elodie rispettivamente alle posizioni 9, 10 e 11. Seguono Mara Sattei in posizione 19, Mara Sattei alla 21, gIANMARIA alla 26, Colapesce Dimartino alla 31.
Tutti gli altri sono presenti nelle posizioni inferiori. Il dato più rilevante però è la risalita al primo posto di “Sirio”, l’album di Lazza risultato il più venduto del 2022 che festeggia anche il quarto disco di platino. Per gli altri artisti in gara e la compilation del Festival dovremo attendere venerdì prossimo ed anche per vedere se l’effetto Sanremo rilancerà quelli già usciti come “Materia (Pelle)” di Mengoni, attualmente alla 20 e “Rave, eclissi” di Tananai (alla 12).
A livello digitale, il dato (aggiornato a lunedì 13) vede Sanremo 2023 monopolizzare iTunes. Le canzoni del Festival occupano 18 delle prime 20 posizione con Mengoni davanti a Mr.Rain, Lazza, Madame, Tananai, Ultimo e Colapesce Dimartino, tutti stabili da quando sono entrati in classifica.
La top 10 si chiude con Coma_Cose, Rosa Chemical e i Depeche Mode con “Ghost again”, ospiti della finale e decimi davanti a Paola Chiara, che però avevano raggiunto il decimo posto nei giorni scorsi.
Scesa dalla Top 10 anche Elodie, attualmente quattordicesima. Vale la pena ricordare anche invece su Spotify sta andando fortissimo Lazza con la sua “Cenere”.
Marco Mengoni, prossimo rappresentante italiano all’Eurovision 2023, sta andando già bene all’estero: è primo anche in Slovenia e Svizzera; secondo in Lussemburgo e Malta; terzo in Belgio; quinto in Mozambico (!); nono in Austria e Germania; decimo nella Repubblica Ceca e in classifica complessivamente in altri nove Paesi.
La compilation di Sanremo 2023 è in testa fra gli album davanti proprio a “Materia (Pelle) di Mengoni.
Aggiornamento: Il Festival fa impennare le vendite dei concerti negli stadi di Marco Mengoni. E non solo.
Cinquantamila. È il numero di biglietti venduti per i concerti del tour negli stadi da Marco Mengoni in tre giorni, quelli successivi al primo passaggio del cantante laziale sul palco dell’Ariston, al Festival di Sanremo 2023. La cifra, diffusa alla vigilia della finale della kermesse dall’ufficio stampa di Mengoni, è stata poi aggiornata il giorno dopo la vittoria con “Due vite”: da 50 mila a 80 mila. Non è solamente la potenza della tv: è la potenza del Festival di Sanremo. Tornato – e mai come quest’anno è apparso evidente, dati relativi agli ascolti alla mano: le cinque serate hanno totalizzato una media del 62,96% di share, pari a 10,78 milioni di spettatori – ad essere un palco molto importante per la musica italiana e per l’industria, il Festival permette ai suoi protagonisti di avere in una settimana un’esposizione enorme, che concentra in pochi giorni un lavoro che altrimenti richiederebbe mesi e mesi. E che dà frutti non solo in termini di streams e passaggi radiofonici – a proposito: in meno di una settimana gli ascolti complessivi delle canzoni in gara quest’anno hanno ampiamente superato i 50 milioni – ma anche in termini di biglietti venduti per i concerti, che di questi tempi rappresentano per gli artisti una fonte di sopravvivenza economica.
Della potenza di fuoco di Sanremo s’era accorto già Cesare Cremonini, l’anno scorso: alla vigilia della partenza del suo tour negli stadi, il cantautore bolognese aveva ammesso che le vendite dei biglietti avevano avuto un’accelerazione clamorosa dopo il suo passaggio da superospite a Sanremo, che vide l’ex Lunapop protagonista di una performance spettacolare sulle note di successi come “Nessuno vuole essere Robin”, “Marmellata #25”, “Logico #1”, “La nuova stella di Broadway”, “Poetica”, “La ragazza del futuro” e “50 Special”. “Avevo bisogno di raccontare al pubblico televisivo la crescita che ho fatto nei vent’ anni trascorsi dalla fine dei Lunapop. Mi sono riappacificato con quel mezzo. 14,6 milioni di spettatori hanno visto l’esibizione con Poetica: in due mesi ho venduto 95 mila biglietti”, ha commentato Cremonini. Marco Mengoni, suo compagno di scuderia, Live Nation, ha beneficiato ancor di più della spinta, se non altro perché a differenza di Cremonini si è esibito a Sanremo per tutte e cinque le serate. Il tour, che partirà il 17 giugno con la data zero allo stadio comunale di Bibione, annunciato già prima di Sanremo, si avvia verso i suoi primi sold out: per le date del 20 giugno allo Stadio Euganeo di Padova e del 24 giugno allo Stadio Arechi di Salerno rimangono in vendita biglietti solo per i settori più distanti dal palco, per quelle del 28 giugno all’Arena della Vittoria di Bari e dell’1 luglio allo Stadio Dall’Aria di Bologna sono disponibili solo biglietti per il prato. La tournée, dopo il passaggio allo Stadio Olimpico di Torino del 5 luglio, chiuderà poi l’8 a San Siro.
Il tour di Lazza nei palasport, annunciato lo scorso novembre, era stato dichiarato sold out già all’inizio di gennaio, un mese prima della partecipazione del rapper milanese al Festival di Sanremo: sette date in programma tra aprile e maggio a Roma, Milano (tripletta il 22, 29 e 30 aprile al Forum di Assago), Torino, Napoli e Bologna. Alla vigilia del debutto al Festival, Lazza e il suo entourage ha annunciato un nuovo appuntamento, in programma il 25 aprile all’Arena di Verona, e durante la kermesse ha svelato le prime date del tour estivo, che lo vedrà esibirsi il 3 luglio sul palco del Rock in Roma e l’8 settembre all’Ippodromo Snai San Siro. A breve saranno in vendita anche i biglietti per gli show di Alba (7 luglio), Ferrara (9 luglio), Catania (14 luglio), L’Aquila (16 luglio), Lanciano (3 agosto), Gallipoli (6 agosto), Olbia (12 agosto), San Benedetto del Tronto (27 agosto). In estate tornerà sui palchi anche Madame, con il tour legato al nuovo album che uscirà a marzo: all’indomani della finale del Festival di Sanremo, dove con “Il bene nel male” si è classificata settima, la femcee vicentina ha svelato il calendario completo con tutte le date dei concerti del tour, al via l’8 luglio al Sonic Park di Stupingi, in provincia di Torino. Ha approfittato della visibilità della settimana Sanremese per lanciare un tour anche Ariete: la 20enne cantautrice del litorale romano partita dalla sua cameretta alla conquista delle piattaforme di streaming con brani come “L’ultima notte” e “Pillole” si prepara ad esibirsi per la prima volta nei palasport con dei concerti tutti suoi. Il 18 ottobre suonerà al Palapartenope di Napoli, il 21 ottobre al Palazzo dello Sport di Roma, il 27 ottobre al Mediolanum Forum di Assago: “Finalmente torno a fare la cosa che amo di più al mondo”, ha detto.
Gli Articolo 31 anche grazie al Festival di Sanremo hanno messo a segno il loro poker, dichiarando sold out anche la quarta data al Forum di Assago: i biglietti per primi tre concerti della reunion erano esauriti già prima dell’inizio del Festival, dove il duo composto da J-Ax e DJ Jad ha presentato “Un bel viaggio”. Si sono classificati sedicesimi, non senza polemiche alla vigilia della finale. In un video pubblicato su Facebook, il giorno prima della conclusione della kermesse J-Ax ha sottolineato: “Ci era stato detto dalla nostra casa discografica, a noi come a tutti gli altri cantanti in gara, che tutti avremmo avuti le stesse possibilità di visibilità: se una serata cantavi quando un panettiere si era appena svegliato per infornare la ciabatta, la sera successiva avresti sicuramente cantato quando un pr si alza perché il suo naso ha fame. Invece a noi, come ad altri cantanti in gara, ad eccezione della prima sera, dove votavano solo i giornalisti, da quando hanno aperto il televoto ci è toccato suonare sempre contro la concorrenza del porno sulle tv regionali, che come sappiamo è l’unica cosa che può portare via share a Sanremo”. Dichiarate ufficialmente sold out ancor prima della partecipazione al Festival con “Alba” le date allo Stadio Olimpico di Roma del 7 e dell’8 luglio, Ultimo dopo Sanremo punta al tutto esaurito anche per quella del 10 luglio, oltre che per i concerti dell’1 luglio allo Stadio Comunale di Lignano Sabbiadoro e per quelli del 17 e 18 luglio allo Stadio San Siro di Milano. “Non vedo l’ora di rivedervi. Il resto non ci tocca, perché in questa foto c’è già tutto”, ha scritto ai fan all’indomani della finale del Festival di Sanremo, dove a quattro anni di distanza dal secondo posto con “I tuoi particolari” stavolta si è dovuto accontentare della prima posizione sotto il podio, la quarta. Contano sulla potenza di fuoco del Festival per accelerare le vendite dei rispettivi concerti anche Tananai (il tour nei palasport partirà il 5 maggio da Napoli, poi in estate sarà la volta dei festival), Giorgia (tra maggio e giugno si esibirà nei teatri lirici, poi in autunno sarà la volta dei palasport anche per lei) e pure Anna Oxa: la diva di “Un’emozione da poco” ha aperto già le vendite per i biglietti dei concerti “Voce sorgente”, in programma il 17 maggio dal Teatro Alfieri di Torino, il 21 maggio al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano e il 27 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
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