ESC 2023 – Italia: Risultato della quinta serata di Sanremo 2023

Marco Mengoni, con la canzone “Due vite” ha vinto la settantatreesima edizione del Festival di Sanremo. Al secondo posto Lazza con Cenere, mentre al terzo posto troviamo Mr. Rain con  Supereroi”. A seguire nella Top 5 si sono classificati Ultimo con “Alba” e Tananai con “Tango”. È questo il finale di una serata in cui ci siamo commossi, emozionati, divertiti.

Si è appena conclusa la quinta serata dell’edizione numero 73 del Festival di Sanremo, in cui i 28 Campioni in gara si sono esibiti nei loro brani in concorso che, nella prima fase, sono state votate tramite solo Televoto. Al termine delle votazioni é stata stilata la classifica finale della quinta serata, determinata dalla media tra le percentuali della serata Finale e quelle delle quattro serate precedenti, che ha stabilito la classifica definitiva dalla 28ª alla 6ª posizione. E seguito poi una nuova votazione con sistema misto e con azzeramento dei voti precedenti per i primi cinque classificati, votati dalla Giuria Demoscopica (33%), dalla Giuria della Stampa, TV, Radio e Web (33%) e dal pubblico tramite Televoto (34%), che ha decretato infine la canzone vincitrice del Festival.

Marco Mengoni avrà la possibilità di rappresentare l’Italia all‘Eurovision Song Contest 2023, che si svolgerà a Liverpool il prossimo maggio, esattamente dieci anni dopo la sua partecipazione all’edizione del 2013 con “L’essenziale”. La conferma, che al momento sembra scontata, dovrebbe arrivare nelle prossime ore o nella conferenza stampa alle ore 12:00 di domani.

Questa sera si è tornato alla gara ufficiale con l’atto conclusivo di queste cinque giornate condotte da Amadeus con la spalla di Gianni Morandi e  Chiara Ferragni, come co-conduttrice. Tutti i 28 artisti hanno cantato le loro canzoni in gara e, inoltre, abbiamo scoperto il vincitore di questa 73ª edizione del Festival. 28 artisti, per quattro serate fino a questo sabato sera, si sono sfidati per vincere la 73ª edizione del Festival della Canzone Italiana e per avere il diritto di rappresentare l’Italia alla 67ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2023 che si  svolgerà il 9, l’11 e il 13 maggio 2023 presso la Liverpool Arena di Liverpool, nel Regno Unito, dopo che l’Ucraina, vincitrice dell’edizione precedente in seguito alla vittoria della Kalush Orchestra con “Stefania”, è stata dichiarata non in grado di ospitare il concorso a causa dell’invasione russa del territorio ucraino. 

Ecco il riassunto e le emozioni della quinta serata del Festival: Dopo tanta attesa finalmente si è alzato il sipario sull’edizione 2023 del Festival di Sanremo e finisce questa sera. La strada che dal Festival di Sanremo porta a Liverpool è cominciata martedì 7 febbraio 2022, al Teatro Ariston. 

È la Banda dell’Aereonautica Militare, che compie quest’anno 100 anni, ad aprire ufficialmente la finale di sanremo 2023 eseguendo l’Inno di Mameli. Tutti in piedi a cantare la Canzone degli Italiani, nel Teatro Ariston.

Poi l’omaggio all’indimenticabile e mai dimenticato Lucio Dalla, che il prossimo 4 marzo avrebbe compiuto 80 anni. Con la chitarra, Gianni Morandi dalla platea intona “Piazza Grande”. Poi sale sul palco, posa la chitarra e, accompagnato dall’orchestra accenna “Futura” e “Caruso”, il cui ritornello viene cantato a gran voce dal pubblico in piedi. A conclusione il coro “Lu-cio, Lu-cio” e Gianni Morandi, emozionato e commosso, che alza gli occhi al cielo e ringrazia l’orchestra per queste «cinque serate meravigliose». 

Bellissima in un abito peplo blu elettrico, con il corpetto scultura color oro modellato sul suo corpo, Chiara Ferragni fa il suo ingresso sul palcoscenico dell’Ariston per la seconda serata da co-conduttrice del Festival insieme a Gianni Morandi e Amadeus. È stata proprio lei ad aprire la prima serata di Sanremo 2023. «Sono onorata di essere qui», ha detto, ripetendo la sua “frase scaramantica”. 

È la serata che decreta il vincitore della kermesse. Si arriverà al verdetto dopo le esibizioni di tutti i 28 Big in gara. Il quinto dei cinque appuntamenti della 73ª edizione della manifestazione ha visto esibirsi  tutti e 28 i Campioni in gara,  che hanno proposto i loro pezzi. Eccoli, in ordine di uscita: Elodie con Due, Colla Zio con Non mi va, Mara Sattei con Duemilaminuti, Tananai con Tango, Colapesce Dimartino con Splash, Giorgia con Parole dette male, Modà con Lasciami, Ultimo con Alba, Lazza con Cenere, Marco Mengoni con Due vite, Rosa Chemical con Made in Italy, Cugini di Campagna con Lettera 22, Madame con Il bene nel male, Ariete con Mare di guai, Mr. Rain con Supereroi, Paola & Chiara con Furore, Levante con Vivo, LDA con Se poi domani, Coma_Cose con L’addio, Olly con Polvere, Articolo 31 con Un bel viaggio, Will con Stupido, Leo Gassmann con Terzo cuore, gIANMARIA con Mostro, Anna Oxa con Sali, Shari con Egoista, Gianluca Grignani con Quando ti manca il fiato, Sethu con Cause perse.

Superospiti internazionali della serata finale del 73° Festival della Canzone Italiana, i Depeche Mode accendono l’Ariston. La band non delude le aspettative, prima proponendo in anteprima mondiale il  nuovissimo “Ghosts Again”, pezzo apripista dell’album “Memento Mori” che uscirà il 24 marzo – il quindicesimo album in studio del gruppo, ma il primo a essere pubblicato da Dave Gahan e Martin Gore dopo la morte del co-fondatore e tastierista Andy Fletcher, avvenuta lo scorso maggio -, poi con l’iconico successo del 1989 “Personal Jesus”. Stregato, il pubblico in sala tributa loro una standing ovation.

Un ospite d’eccezione per la serata finale del Festival numero 73. Amadeus e Gianni Morandi, insieme a Danilo Rea al pianoforte, accolgono Gino Paoli che con l’orchestra di Sanremo canta “Una lunga storia d’amore” e “Sapore di sale”. Poi, a grande richiesta, il cantautore ripropone, tra gli applausi a scena aperta degli spettatori in sala, “Il cielo in una stanza”. Decine di cellulari accesi illuminano la platea, l’esibizione emoziona e il pubblico canta a squarciagola.

Collegamento con piazza Colombo: on stage Achille Lauro. Si torna all’Ariston. Al fianco di Amadeus e Gianni Morandi, torna Chiara Ferragni per una breve “lezione” su social e meme.

A Sanremo è Fiorello show da remoto. Lo showman, collegato via diretta Instagram dal divano di casa sua, si prende la scena con la sua ironia graffiante e scherza con Amadeus, Chiara Ferragni e Gianni Morandi.

A seguire, la performance di Salmo sulle note di “Diavolo in me” in collegamento dal palco sull’acqua.

Di nuovo sul palco dell’Ariston: ospite della serata finale del 73° Festival di Sanremo, Ornella Vanoni mostra tutta la sua grinta cantando brani leggendari, come “Eternità”, “Una ragione di più”, ma anche “L’appuntamento” e “Vai, Valentina”. La cantante porta sul palco quattro dei successi più noti del suo repertorio. E non fa mancare qualcuna delle sue proverbiali battute.

Luisa Ranieri è accolta sul palco dell’Ariston, l’attrice partecipa all’evento a meno di 24 ore dall’ultima puntata de “Le Indagini di Lolita Lobosco 2”, la fiction di grande successo che la vede protagonista nei panni di una commissaria barese, e si lancia in una gag con Gianni Morandi e Amadeus giocando con il dialetto.

Sul finale di puntata, il momento più atteso: Amadeus legge le parole del Presidente Volodymyr Zelensky. Al termine della lettera che il leader ucraino ha inviato al Festival di Sanremo, sul palco dell’Ariston si esibiscono gli Antytila, una delle più celebri rock-band ucraine.  

Questo l’ordine d’uscita degli artisti:

  1. Elodie – “Due”. Una canzone che cresce a ogni ascolto, ogni performance è migliore della precedente: meriterebbe di arrivare almeno nelle prime 5.
  2. Colla Zio – “Non mi va”. Un simpatico casino, anche in smoking. Bello vedere dei giovani a inizio scaletta e non in fondo.
  3. Mara Sattei – “Duemilaminuti”. Continuiamo a pensare che la canzone sia troppo classica per una cantante capace di fare cose ben diverse. Però lei ha preso sicurezza e questo Sanremo, comunque vada, le è servito per darsi una riconoscibilità.
  4. Tananai – “Tango“. Una canzone romantica che ci regala una nuova versione di Tananai. Il cantante milanese è una delle grandi scoperte degli ultimi anni e lo dimostra anche nella finalissima. 
  5. Colapesce Dimartino – “Splash”. Una delle nostre canzoni preferite. Pop d’autore e di classe. Dopo il successo di “Musica leggerissima” non era facile tornare all’Ariston, ma loro, con un brano molto differente da quello precedente, fanno un’altra volta centro.
  6. Giorgia – “Parole dette male”.  Interpretazione potente, anche troppo, ma il brano continua a mostrare tutti i limiti di arrangiamento e andamento che ci avevano fatto storcere il naso al primo ascolto.
  7. Modà – “Lasciami”. Coraggioso portare una canzone sulla depressione, ma i meriti non vanno oltre. Interpretazione intensa, ma il pezzo continua a ricordare troppo il passato della band e sì, ricorda anche “Fix you” dei Coldplay.
  8. Ultimo – “Alba“. La sua migliore interpretazione. Un pezzo classico che cresce come un’onda.
  9. Lazza – “Cenere“. La vera hit di questo Festival l’ha scritta Jacopo Lazzarini. Merita il podio. Un brano che avrà lunga vita anche grazie alla produzione di Dardust.
  10. Marco Mengoni – “Due vite“. Un giro sulle montagne russe: una canzone che ne contiene due, una delicata e una che esplode. Anche per questo, un’interpretazione difficilissima e magistrale. Merita la vittoria.
  11. Rosa Chemical – “Made in Italy”. Tutto diventa surreale. Capezzoli in vista, occhialoni scuri, twerking addosso a Fedez, che è seduto in prima fila all’Ariston, e anche bacio finale in bocca. Rosa fa di tutto per dare elettricità a una canzoncina divertente, nulla di più.
  12. I Cugini di Campagna – “Lettera 22”. Si sale sulla macchina del tempo sull’onda di un pezzo che arriva da un’altra dimensione, proprio come i Cugini. Gli esordienti (prima volta in gara nella Città dei Fiori nonostante gli oltre 50 anni di carriera) più assurdi e improbabili che il Festival abbia mai visto.
  13. Madame – “Il bene nel male”. Canta dalle viscere e a fine performance, dopo un’ovazione da parte del pubblico, ringrazia Amadeus e si commuove. “Il bene nel male” ha una produzione fortissima ed è uno dei pezzi più particolari del Festival.
  14. Ariete – “Mare di guai”. Una delle canzoni più belle del Festival: porta dentro il mondo di Arianna, un mondo magari semplice, ma pieno di verità.
  15. Mr. Rain – “Supereroi“. Continua a non convincerci del tutto, ma il brano, giorno dopo giorno, è cresciuto insieme a Mr Rain. E chissà che non possa puntare al podio, sorprendendo tutti e ribaltando ogni pronostico.
  16. Paola & Chiara – “Furore”. Glitterate, pacchiane, divertenti, avvolte da una coreografia che profuma di Eurovision, Paola e Chiara finiscono come hanno iniziato: sono il guilty pleasure del Festival.
  17. Levante – “Vivo”. Sul palco è super. Ha una forza interpretativa unica, il pezzo è musicalmente energico e vivido.
  18. LDA – “Se poi domani”. Canta con convinzione e ha talento, il pezzo è molto lineare e non ha particolari picchi.
  19. Coma_Cose – “L’addio”. Una delle canzoni che rimarranno di questo Festival. L’unione tra Fausto e Francesca è ancora più forte. E lo dimostrano.
  20. Olly – “Polvere”. Spigliato, fa ballare e diverte. Sta cercando una sua cifra stilistica che mischia la cassa dritta a una scrittura personale: è sulla buona strada.
  21. Articolo 31 – “Un bel viaggio”. Nel ritornello si trasformano negli 883 per raccontare con nostalgia e sentimento la loro storia. Li preferiamo quando sono conflittuali e scatenati, ma si sa: si nasce incendiari e si diventa pompieri.
  22. Will – “Stupido”. Adolescenziale e semplice, ma è anche giusto sia così. In futuro ci aspettiamo di più.
  23. Leo Gassmann – “Terzo cuore”. Canzone carina che, serata dopo serata, ha acquisito più credibilità. E anche Leo la interpreta meglio rispetto alle prime uscite.
  24. Gianmaria – “Mostro”. Ha un modo di cantare magnetico e le parole gli escono da dentro. “Mostro” è un pezzo dai tanti strati e volti che merita di essere ascoltato anche dopo il Festival.
  25. Anna Oxa – “Sali (Canto dell’anima)”. Interpretata in modo meno enfatico rispetto alle prime apparizioni, ma comunque è tutto troppo eccessivo.
  26. Shari – “Egoista”. Canta. E anche bene. Il pezzo non è del tutto a fuoco, ha diverse variazioni, non semplici. Poi alla fine fa l’appello all'”amore libero” e si tuffa in una piscina di banalità.
  27. Gianluca Grignani – “Quando ti manca il fiato”. Ogni sua interpretazione lascia addosso una sensazione di verità e allo stesso tempo di spaesamento. Il pezzo è una lettera al padre con un testo che svetta rispetto alla maggior parte di quelli di questa edizione.
  28. Sethu – “Cause perse”. Energia e rabbia per un pezzo che, nonostante alcune ingenuità e sbavature, regala una scossa.

Questi i verdetti della finale:

  1. Marco Mengoni – “Due vite
  2. Lazza – “Cenere
  3. Mr. Rain – “Supereroi
  4. Ultimo – “Alba
  5. Tananai – “Tango
  6. Giorgia – “Parole dette male
  7. Madame – “Il bene nel male
  8. Rosa Chemical – “Made in Italy
  9. Elodie – “Due
  10. Colapesce Dimartino – “Splash
  11. Modà – “Lasciami
  12. Gianluca Grignani – “Quando ti manca il fiato
  13. Coma_Cose – “L’addio
  14. Ariete – “Mare di guai
  15. LDA – “Se poi domani
  16. Articolo 31 – “Un bel viaggio
  17. Paola & Chiara – “Furore
  18. Leo Gassman – “Terzo cuore
  19. Mara Sattei – “Duemilaminuti
  20. Colla Zio – “Non mi va
  21. I Cugini di campagna – “Lettera 22
  22. gIANMARIA – “Mostro
  23. Levante – “Vivo
  24. Olly – “Polvere
  25. Anna Oxa – “Sali (Canto dell’anima)
  26. Will – “Stupido
  27. Shari – “Egoista
  28. Sethu – “Cause perse

La classifica generale dopo 5 serate. In testa nelle prime cinque posizioni ci sono: Marco Mengoni con la canzone “Due vite”, Lazza con “Cenere”, Mr. Rain con “Supereroi”,  Ultimo con “Alba” e Tananai con “Tango”.

Sono stati i cinque artisti (Marco Mengoni, Lazza, Mr. Rain,  Ultimo e Tananai) a contendersi la vittoria finale del Festival di Sanremo 2023. Amadeus dopo aver comunicato la graduatoria finale a cui si è arrivata attraverso la media del voto della quinta serata e quelle delle quattro serate precedenti ha formato una nuova classifica provvisoria. I primi cinque artisti si giocano la vittoria con una nuova votazione divisa tra Televoto, Giuria della Stampa, TV, Radio e Web e Giuria Demoscopica.

I cinque artisti sono andati ad una nuova votazione, con azzeramento dei votiè precedenti e nuova votazione con sistema misto: Giuria Demoscopica (33%), Giuria della Stampa, TV, Radio e Web (33%) e Televoto (34%).

Ecco la graduatoria fin qua, ovviamente esclusi i primi cinque artisti (le cui posizioni non sono state comunicate per non influenzare il televoto): è sostanzialmente molto simile a quelle dei giorni passati, con poche variazioni:

  • Giorgia – “Parole dette male”
  • Madame – “Il bene nel male”
  • Rosa Chemical – “Made in Italy”
  • Elodie – “Due”
  • Colapesce Dimartino – “Splash”
  • Modà – “Lasciami”11
  • Gianluca Grignani – “Quando ti manca il fiato”
  • Coma_Cose – “L’addio”
  • Ariete – “Mare di guai”
  • LDA – “Se poi domani”
  • Articolo 31 – “Un bel viaggio”
  • Paola & Chiara – “Furore”
  • Leo Gassman – “Terzo cuore”
  • Mara Sattei – “Duemilaminuti”
  • Colla Zio – “Non mi va”
  • I Cugini di campagna – “Lettera 22”
  • gIANMARIA – “Mostro”
  • Levante – “Vivo”
  • Olly – “Polvere”
  • Anna Oxa – “Sali (Canto dell’anima)”
  • Will – “Stupido”
  • Shari – “Egoista”
  • Sethu – “Cause perse”

Vince Marco Mengoni:

  • Marco Mengoni – “Due vite”
  • Lazza – “Cenere”
  • Mr. Rain – “Supereroi”
  • Ultimo – “Alba”
  • Tananai – “Tango”

È Marco Mengoni con il brano “Due vite” (Totale: 45,53% Televoto: 32,31%) il vincitore della 73ª edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Secondo posto per Lazza con il brano “Cenere” (Totale: 16,64% Televoto: 18,28%) e terzo Mr. Rain con la canzone “Supereroi” (Totale: 14,43% Televoto: 17,87%). Quarta piazza per Ultimo con il brano “Alba” (Totale: 12,25% Televoto: 20,39%), quinto Tananai con il pezzo “Tango” (Totale: 11,15% Televoto: 11,15%).

La proclamazione del vincitore di Sanremo 2023.

«Nella top five siamo arrivati in cinque ragazzi. Volevo dedicare questo premio a tutte le donne che hanno partecipato al Festival, che sono delle cantanti meravigliose», ha detto Marco Mengoni subito dopo la vittoria con il premio in mano e le lacrime agli occhi per l’emozione.

L’esibizione del vincitore.

La classifica finale completa:

  1. Marco Mengoni
  2. Lazza
  3. Mr. Rain
  4. Ultimo
  5. Tananai
  6. Giorgia
  7. Madame
  8. Rosa Chemical
  9. Elodie
  10. Colapesce Dimartino
  11. Modà
  12. Gianluca Grignani
  13. Coma_Cose
  14. Ariete
  15. LDA
  16. Articolo 31
  17. Paola & Chiara
  18. Leo Gassmann
  19. Mara Sattei
  20. Colla Zio
  21. Cugini di Campagna
  22. gIANMARIA
  23. Levante
  24. Olly
  25. Anna Oxa
  26. Will
  27. Shari
  28. Sethu

Di seguito i risultati delle votazioni delle cinque serate: Scarica il pdf

Durante la serata sono stati assegnati, come da tradizione, anche altri premi: il Premio della Critica “Mia Martini” è andato a Colapesce Dimartino con il brano Splash. I due artisti si sono aggiudicati anche il Premio della Sala Stampa “Lucio Dalla”. Il Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo è andato ai Coma_Cose con il brano L’addio. Infine, il Premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale è andato a Marco Mengoni con la canzone Due vite. 

  • Premio della critica “Mia Martini” – Colapesce Dimartino – “Splash”
  • Premio “Lucio Dalla” sala stampa radio TV WEB – Colapesce Dimartino – “Splash”
  • Premio “Sergio Bardotti” (miglior testo) – Madame – Coma_Cose – “L’addio”
  • Premio “Giancarlo Bigazzi” miglior composizione – Marco Mengoni – “Due vite”

Colapesce Dimartino, con la canzone “Splash” hanno vinto il Premio della Sala Stampa “Lucio Dalla”. Alla votazione, che si è conclusa venerdì 10 febbraio alle 12.00, hanno partecipato i colleghi di 70 testate accreditate presso la medesima sala stampa, sulla base delle indicazioni fornite da Vincenzo Sangrigoli, presidente della Sala Stampa “Lucio Dalla”, di Giorgio Lecca, fondatore del Premio, e di Giulia Lecca, segretaria e scrutatrice. 

Colapesce Dimartino – con la canzone “Splash” – vincono il Premio della Critica “Mia Martini” del 73° Festival della Canzone Italiana. A loro, 29 voti dei giornalisti accreditati presso la Sala Stampa del Casinò. Al secondo posto Gianluca Grignani con 23 voti, al terzo Coma_Cose con 11. Voti ricevuti 92. Voti validi 92. Le operazioni di voto e il presente comunicato sono stati certificati dal presidente del Premio Andrea Spinelli e dalle scrutatrici Marta Cagnola ed Emanuela Castellini.

L’edizione numero 73 del Festival di Sanremo si chiude qui. 

RIVEDI LA FINALE DI SANREMO 2023 >>

Gli ascolti della serata finale del Festival 2023: Ascolto complessivo (21.25 – 01.59): 12 milioni 256 mila spettatori con uno share del 66 per cento. Prima parte (21.25 – 23.54): 14 milioni 423 mila spettatori, con uno share del 62.7 per cento. Seconda parte (23.58 – 01.59): 9 milioni 490 mila spettatori con uno share del 73.7 per cento.

Gli altri ascolti della quinta serata. Nella serata finale del 73° Festival della Canzone Italiana di Sanremo, da segnalare su Rai 1 anche “Sanremo Start” (dalle 20.42 alle 21.19) con 13 milioni 389 mila spettatori e uno share del 57.7 per cento, mentre “Prima Festival” (dalle 20.33 alle 20.41) ha avuto 9 milioni 476 mila spettatori e il 44.9 di share. Fiorello e il suo “Viva Rai2! Viva Sanremo!” – nella notte tra venerdì e sabato – chiudono con numeri record: quasi 2 milioni di spettatori (1 milione 933 mila) e il 61,8 per cento di share.

Boom di ascolti e pubblico più giovane per i programmi di intrattenimento Day Time nella settimana sanremese. Ottimi ascolti per i programmi del Day Time Rai nella giornata di sabato 11 febbraio: su Rai1 “Uno Mattina in famiglia”, in collegamento con il Festival, ha infatti registrato un ascolto del 30.7% con picchi del 36.30, “Italia si” – andata in onda da Piazza Colombo con un doppio appuntamento – ha raggiunto il 21.7% con punte del 25.3%.

Su Rai 2 la puntata speciale di “BellaMa’” ha avuto uno share del 6.8% con picco di 8.1, risultando il programma più visto per telespettatori su Rai 2 con 751 mila telespettatori.

Ottimi anche gli ascolti degli altri programmi dell’Intrattenimento Day Time: “Linea Verde Discovery” ha registrato il 20.1 e “Linea Verde Life” il 22.4, “Il provinciale” il 18.7.

In generale, per tutta la settimana l’effetto Sanremo sui programmi di Intrattenimento DayTime ha generato un boom di ascolti e ad un abbassamento dell’età anagrafica dei telespettatori: sono cresciuti in media di oltre 1 milione di contatti e di 4 punti di share, con punte dell’11% per “Storie Italiane”.

L’età media del pubblico si è abbassata di quasi due anni grazie al maggiore coinvolgimento delle fasce più giovani: +5% sui teens e sulla più ampia fascia dei 15-24enni. Per quanto riguarda gli altri target si evidenzia una crescita generalizzata che conferma la forte trasversalità dell’evento. Gli aumenti sono stati omogenei tra il Nord e il Sud del Paese, come tra i vari livelli di istruzione.

Il confronto tra la settimana sanremese (da mercoledì 8 a venerdì 10) e i corrispondenti giorni della settimana precedente, delinea il seguente quadro: Uno Mattina: +10% di share (dal 18,2 al 28,2). Incremento molto elevato sul target 45-54 +9%. Età media -1 anno. +600mila ascoltatori; +1,2 contatti netti.

Storie Italiane: +11% di share (dal 18% al 29% medio), con un’età media che scende di quasi 2 anni e fa registrare incrementi sui 15-24 (+6%), 35-44 (+7%) e 45-54 (+7%) di share anche. In totale +800mila ascoltatori e 1,3 milioni di contatti in più e +13 punti di share sugli over 65 anni.

E’ sempre mezzogiorno: +1,5%. 300mila ascoltatori in più e 1 milione di contatti in più. Età media -2 anni: +5% sui 15-24 e 25-34 anni.

Oggi e’ una altro giorno: +5% di share con un incremento di 10 % sul target 15-24 anni (età media -2 anni). +700 mila ascoltatori medi. +1,5 milioni di contatti medi.

La vita in diretta: +4,8% di share. Con un’età media che si abbassa di 2 anni: incrementi di +7 punti % di share su 15-24enni e 25-34enni; +600mila ascoltatori e +1,2 milioni di contatti, con picchi del 27%, oltre 3.7milioni di telespettatori.

Eredità +1,5%. +500mila asc. +1 milione di contatti.

L’effetto sanremese si fa sentire anche nel trend già positivo di Bellama’: +0,6% di share. 0,5 milioni di contatti in più. Per Nei tuoi panni: +1% di share, +140mila ascoltatori.

Fuortes “Sanremo, un’edizione dai risultati eccellenti”. In scena universo giovanile in straordinario fermento creativo. Gli ascolti eccellenti e l’attenzione riservata dai giovani al 73mo Festival di Sanremo premiano il lavoro della Rai e di quanti hanno reso possibile un’edizione destinata a rimanere nella storia della nostra televisione e del nostro Paese.

Per la prima volta dalla nascita il Festival ha avuto l’onore dell’autorevole presenza  del Presidente della Repubblica e, di fronte a Sergio Mattarella, è stato aperto dalla straordinaria lettura di Roberto Benigni sul valore della nostra Costituzione a 75 anni dalla sua entrata in vigore.

Il Festival di Sanremo ci ha raccontato un universo giovanile che sta attraversando una fase di dirompente fermento creativo, ha fatto esprimere voci di una generazione che si è messa in movimento per crescere, per dimostrare di avere potenzialità enormi, per fare in modo che l’Italia sia sempre più protagonista in Europa e nel mondo con la musica e la cultura. Un patrimonio enorme che dobbiamo saper usare nella maniera migliore.

Sanremo 2023 ha messo in scena questo patrimonio con un’ampiezza mai vista prima. Il numero dei cantanti che hanno partecipato al Festival, come concorrenti, come ospiti, come protagonisti di mille iniziative parallele è stato eccezionale. Perché quest’anno, come non mai, tutta la musica italiana è stata protagonista del Festival, con star di ieri e di domani che sono diventate, per una settimana, tutte star di oggi.

Il ruolo della Rai si conferma fondamentale. Il patrimonio costruito in oltre settant’anni di lavoro sta dando, ancora una volta, come e meglio di ciò che è accaduto nella storia del Festival, frutti notevoli per effetto del lavoro dell’Azienda, la quale ha sempre reso Sanremo uno dei punti centrali della sua programmazione. Non è solo intrattenimento, non sono solo canzoni e divertimento: è un’industria che dimostra cosa la Rai è in grado di realizzare attraverso la televisione, la radio, RaiPlay e i social media perfettamente equilibrati nell’offrire al pubblico contenuti sempre diversi, puntuali e approfonditi. E’ un’impresa che nessun’altra azienda di comunicazione al mondo compie con la stessa forza e lo stesso impegno.

Un pensiero e un ringraziamento speciale a Fiorello e alla sua trasmissione “Viva Rai2!”, alla sua capacità di arricchire in modo assolutamente originale e innovativo, con risultati di ascolto straordinari, una manifestazione di lunga tradizione.

I ringraziamenti dell’Azienda e miei personali ad Amadeus e alla sua direzione artistica, alla sua conduzione brillante e alla sua capacità di tenere insieme anime e voci diverse. Un grazie al direttore del Prime time Stefano Coletta, all’intera Rai, a Rai Pubblicità e alla città di Sanremo, alla Regione Liguria e a tutti coloro che hanno partecipato a questa sfida vinta.

Chi è Davide Petrella, autore dominatore del Festival. Le sue canzoni sono arrivate prima e seconda.

Davide Petrella, da artista solista Tropico (Napoli, 6 agosto 1985), è un cantautore, compositore e paroliere italiano. Ha debuttato con la band Le Strisce, con la quale ha pubblicato tra album in studio (2010, “Torna ricco e famoso”; 2011, “Pazzi e poeti”; 2014, “Hanno paura di guardarci dentro”).

Petrella viene chiamato da Cesare Cremonini a collaborare alla scrittura delle canzoni dell’album “Logico”. Nel 2017 firma fra l’altro “Vorrei ma non posto” di Fedez e J-Ax, “Pamplona” di Fabri Fibra, “Fenomenale” di Gianna Nannini e “Ogni istante” di Elisa. 

Nel 2018 pubblica il primo disco a suo nome, “Litigare”, l’anno successivo esordisce nuovamente come cantautore con il progetto Tropico e il singolo “Non esiste amore a Napoli”, seguito da “Doppler”, “Contro”, “Egotrip”, “Carlito’s Way”, “Piazza Garibaldi” (in collaborazione con Franco126) che anticipa l’album “Non esiste amore a Napoli” da cui il singolo “Geniale”.

Al Festival di Sanremo 2022 Petrella, autore di Universal Music Publishing, firma quattro canzoni come coautore (“Ogni volta è così” di Emma, “O forse sei tu” di Elisa, “Domenica” di Achille Lauro e “Miele” di Giusy Ferreri). Pubblica poi come Tropico i singoli “Nuda sexy noia” e “Contrabbando” in collaborazione con Cesare Cremonini e Fabri Fibra.
Anche al Festival di Sanremo 2023 porta due brani, classificandosi primo con “Due vite” di Marco Mengoni e secondo con “Cenere” di Lazza.

Ci sono pochi precedenti per un risultato di questo genere: nel 1965 Mogol vinse il Festival con “Se piangi se ridi” di Bobby Solo e si classificò al secondo posto con altre due canzoni (quell’anno le undici canzoni non vincenti vennero classificate tutte a pari merito); nel 1967 Alberto Testa arrivò primo e secondo con “Non pensare a me” di Claudio Villa e Iva Zanicci e con “Quando dico che ti amo” di Annarita Spinaci e Les Surfs;  nel 1971 Franco Migliacci arrivò primo e secondo con “Il cuore è uno zingaro” di Nada e Nicola di Bari e “Che sarà” di José Feliciano e i Ricchi e Poveri; nel 1985 Popi Minellono arrivò primo e secondo con “Se m’innamoro” dei Ricchi e Poveri e “Noi, ragazzi di oggi” di Luis Miguel; l’ultimo esempio di un’accoppiata di questo genere risale al 2001, quando Zucchero vinse con “Luce (tramonti a nord est)” di Elisa e arrivò secondo con “Di sole e d’azzurro” di Giorgia.

Via social, Petrella ha scritto: “Sono felice per le mie canzoni. Ma se un giorno metterò piede all’Ariston, sarà solo per andarci come artista in gara con Tropico. Spezzare una cabala non è la mia tazza di tè. I concerti invece lo sono. Lì vi sfondo il cuore. In queste settimane sono nel tunnel più scuro di questi ultimi mesi passati a rincorrere nuove canzoni. Purtroppo ad ogni disco, voglio il mio c… di disco della mia vita. E trovarlo è sempre un bellissimo inferno. Se fosse diversamente, non ne varrebbe la pena”.

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