ESC 2023 – Australia: Voyager con “Promise” per l’Australia all’ESC 2023

Sarà il gruppo dei Voyager con il brano “Promise a rappresentare l’Australia alla 67ª edizione dell’Eurovision Song Contest che si svolgerà il 9, l’11 e il 13 maggio 2023 presso la Liverpool Arena di Liverpool, nel Regno Unito per conto dell’emittente pubblica vincitrice dell’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest svoltasi a Torino, l’ucraina UA:PBC, a causa della guerra in atto nel Paese che impossibilita a procedere con l’organizzazione.

Il quintetto synth-metal da anni prova ad accedere alla kermesse fin dal 2015, anno in cui il paese ha fatto il suo esordio nella kermesse europea.

Il gruppo musicale progressive synth-metal australiano Voyager si è formato a Perth nel 1999, quando il cantante Daniel Estrin, ha incontrato il tastierista Mark Baker e il batterista Adam Lovkis durante il periodo di studi all’Università dell’Australia Occidentale.

Dopo varie esibizioni locali, il gruppo ha ottenuto un contratto discografico con l’etichetta V Music. Con l’etichetta il gruppo, con una nuova formazione a cinque e con il solo Estrin come unico membro originale, hanno pubblicato l’album di debutto Element V nel 2003. L’anno successivo l’album è stato pubblicato anche per il mercato europeo attraverso l’etichetta olandese DVS Records, e per quello giapponese con la Woodbell/Experience. La popolarità dei Voyager è aumentata rapidamente dopo l’uscita europea di Element V, permettendo alla band di esibirsi come gruppo di supporto per Steve Vai durante il suo tour in Australia nel 2004.

Nel 2006 è stato pubblicato il secondo album della band, uniVers. Nello stesso anno il gruppo ha preso parte al ProgPower Europe Festival nei Paesi Bassi, riscuotendo un ottimo successo dalla critica. Nel 2007, dopo la chiusura del contratto con la DVS Records, la band ha firmato un contratto con l’etichetta tedesca Dockyard 1 Records che ha permesso la pubblicazione dell’album uniVers su scala mondiale. L’album ha ricevuto il plauso della critica ed è stato scelto come album del mese dalla rivista belga Mindview e come album della settimana dalla rivista finlandese Imperiumi, oltre a fruttare al gruppo una menzione tra le dieci migliori band al mondo ai MusicOz Awards.

Nel settembre 2009 è uscito I Am the ReVolution che, nonostante il plauso della critica, ha ricevuto critiche sulla scelta di inserire un sound molto più pop rispetto ai lavori precedenti. L’uscita dell’album è stata accompagnata dall’uscita dei singoli Lost e The Devil in Me.

Nel 2011 la band ha firmato un contratto con la Sensory, che ha portato alla pubblicazione dell’album The Meaning of I negli Stati Uniti. L’album presenta collaborazioni con D. C. Cooper, frontman del gruppo danese Royal Hunt, e con Daniel Tompkins, ex membro dei TesseracT. Dopo essere tornati dagli Stati Uniti, i Voyager sono andati in tournée con la band finlandese Children of Bodom.

Alla fine del 2013 i Voyager hanno presentato una campagna di crowdfunding per il la realizzazione del quinto album V. L’obiettivo della campagna è stato raggiunto dopo tre giorni dal lancio e, nello stesso periodo, è stato pubblicato il singolo Breaking Down come primo estratto.

Il gruppo è stato confermato fra gli undici artisti partecipanti a Eurovision – Australia Decides 2022, il processo di selezione del rappresentante australiano per l’annuale Eurovision Song Contest, classificandosi al secondo posto con la canzone “Dreamer“, ottenendo il maggior numero di voti del pubblico.

L’attuale formazione è quella che vede Daniel ‘Danny’ Estrin (voce e tastiere), Simone Dow (chitarra), Scott Kay (chitarra), Alex Canion (basso, voce) e Ashley Doodkorte (batteria).

“Come fan di lunga data dell’Eurovision, questo è l’apice: Voyager può suonare il più grande spettacolo sulla terra! La nostra canzone Promise è stata creata per il palco dell’Eurovision e collettivamente riteniamo che sia una delle nostre migliori finora. Abbiamo girato il video musicale sia nella città di Perth che in bellissime parti dell’Australia occidentale per mostrare la maestosa bellezza del nostro stato d’origine. Eurovision, stiamo arrivando!!!”, queste le parole di Danny Estrin, leader della band che ha creato un sound originale unendo New Romantic, voci intrise di anni ’80, linee di basso groovy, batteria esplosiva e keytar, strumento diventato simbolo distintivo del progetto artistico.

Al momento sono ventisei i paesi ad annunciare il proprio rappresentante per il concorso 2023: Israele con Noa Kirel (נועה קירל) e il brano «UNICORN» (יוניקורן), Cipro con Andrew Lambrou (Άντριου Λάμπρου) con il brano «Break A Broken Heart», Paesi Bassi con Mia Nicolai & Dion Cooper, Slovenia con i Joker Out con il brano «Carpe diem»; l’Ucraina con TVORCHI e il brano «Heart of steel» (Серце зі сталі), l’Albania con Albina dhe Familja Kelmendi e il brano «Duje» (Love It), Francia con La Zarra con il brano «Évidemment», Belgio con Gustaph con il brano «Because of you», Grecia con Victor Vernicos con il brano «What they say», l’Austria con Teya & Salena, l’Armenia con Brunette, la Georgia con Iru Khechanovi, l’Irlanda con Wild Youth e il brano «We are one», la Norvegia con Alessandra Mele e il brano «Queen of kings», la Spagna con Blanca Paloma e il brano «Eaea» e VESNA e il “My sister’s crown”,  l’Estonia con ALIKA e il brano «Bridges», Romania con Theodor Andrei e il brano «D.G.T. (Off and on)», Danimarca con Reiley e il brano «Breaking my heart», Lettonia con Sudden Lights e il brano «Aijā», Croazia con Let 3 e il brano «Mama ŠČ!», Malta con The Busker e il brano «Dance (Our own party)», l’Italia con Marco Mengoni e il brano «Due vite», Lituania con Monika Linkytė e il brano «Stay», la Svizzera con Remo Forrer e l’Australia con Voyager e il brano «Promise». Inoltre, è la 20ª canzone ufficiale che viene svelata nel novero di quelle che parteciperanno all’Eurovision Song Contest 2023, (qui il link con il calendario della stagione).

I Voyager si esibiranno nella seconda metà della Seconda Semi-Finale dell’Eurovision Song Contest 2023 in programma giovedì 11 maggio 2023.

L’Australia è stata rappresentata nella scorsa edizione tenutasi a Torino dal cantante australiano Sheldon Riley e il suo brano “Not the Same”, scelti internamente, pubblicato il 15 febbraio 2022. SBS ha confermato che con “Not the Same” Sheldon Riley avrebbe preso parte a Eurovision – Australia Decides 2022, il programma di selezione del rappresentante nazionale all’Eurovision Song Contest. In occasione dell’evento, il cantante si è piazzato 2º sia nel voto della giuria che nel televoto, ottenendo però abbastanza punti in totale da risultare il vincitore della selezione, diventando di diritto il rappresentante australiano a Torino. Nel maggio successivo, dopo essersi qualificato dalla Seconda Semi-Finale, Sheldon Riley si è esibito nella finale eurovisiva, dove si è piazzato al 15º posto con 125 punti totalizzati.

Ricordiamo che l’Australia ha partecipato per la prima volta all’Eurovision Song Contest nell’edizione del 2015 dell’Eurovision Song Contest che si è svolta a Vienna, come finalista di diritto insieme alle BIG 5 e all’Austria che era il paese ospitante, partecipandovi da allora senza interruzioni. Non ha mai vinto la competizione e il suo miglior risultato è il 2º posto ottenuto nel 2016 da Dami Im con “Sound of Silence”.

Inizialmente era una partecipazione straordinaria, dovuta al fatto che in tale paese il concorso, trasmesso fin dal 1983, è un evento che gode di un ottimo seguito, nonché per celebrare il 60º anniversario della kermesse. Nel caso avesse vinto, la maninestazione si sarebbe tenuto in una città europea scelta dalla SBS (membro associato dell’EBU-UER) e sarebbe stata invitata anche nell’edizione 2019. Inoltre,  nonostante per il momento non vi sia alcuna conferma ufficiale, Jon Ola Sand vorrebbe rendere permanente la partecipazione all’ESC del paese oceanico.

L’emittente radiotelevisiva australiana Special Broadcasting Service (SBS) diventò membro associato dell’EBU-UER nel 1979 e iniziò a trasmettere l’Eurovision Song Contest a partire dall’edizione del 1983.

Tra il 2000 e il 2014 l’emittente permise al proprio pubblico di televotare, anche se i punteggi non sono mai stati aggregati a quelli ufficiali della manifestazione. Inoltre a partire dal 2012 gli è stato concesso uno spazio per la delegazione e il commento in diretta.

La prima apparizione della nazione oceanica sullo schermo europeo è avvenuta durante la prima semifinale del 2013 con la trasmissione di un cortometraggio intitolato ‘Greetings from Australia’, noto anche come ‘Why Australia Loves Eurovision’, presentato da Julia Zemiro, commentatrice dell’evento dal 2009.

L’anno successivo, l’EBU-UER e la DR hanno concesso all’Australia di presentare l’interval act della Seconda Semi-Finale per la manifestazione, con un’esibizione di Jessica Mauboy, colei che successivamente rappresenterà il suo Paese all’Eurovision Song Contest 2018, che portò il brano “Sea of Flags”.

In occasione del 60º anniversario dell’Eurovision Song Contest nel 2015, l’UER decise di concerto con gli organizzatori di permettere la partecipazione straordinaria dell’Australia, che si sarebbe dovuta esibire direttamente in finale al fianco dei Big Five e dell’Austria, nazione organizzatrice dell’evento. Per l’occasione l’emittente australiana SBS, con la collaborazione di Blink TV, selezionò internamente Guy Sebastian con il brano “Tonight again”, che nella finale ha ottenuto 196 punti posizionandosi così al 5º posto.

Nonostante il 2015 fosse stato inizialmente considerato come una partecipazione una tantum, fu annunciato che l’Australia avrebbe partecipato anche nel 2016, ma questa volta partendo dalla Semi-Finale dell’ESC. Fu selezionata internamente la cantante di origini sudcoreane Dami Im con il brano “Sound of Silence”, che consegnò al paese oceanico il suo miglior risultato di sempre, un 2º posto nella Finale dell’evento. Si tratta del primo podio per il paese oceanico  e ottenendo il maggior numero di punti dalle giurie. Il brano vinse inoltre il premio della composizione musicale dei premi Marcel Bezençon.

La nazione tornò quindi a partecipare anche nel 2017 scegliendo il vincitore di X Factor Isaiah Firebrace con il brano “Don’t Come Easy”, classificandosi in Finale al nono posto. 

Per l’edizione 2018, la scelta è ricaduta su Jessica Mauboy (selezionata internamente, già presente all’ESC 2014 come parte dell’Interval Act della Seconda Semi-Finale con il brano “Sea of Flags”) con il brano “#We Got Love”, scritto da Mauboy stessa con Anthony Egizii e David Musumeci e pubblicato il 9 marzo 2018 su etichetta discografica Sony Music Australia. L’artista si è esibita nella Seconda Semi-Finale del 10 maggio 2018, competendo con altri 17 artisti per uno dei dieci posti nella finale e ottenendo la qualificazione alla finale del 12 maggio, classificandosi quarta con 212 punti. Durante la serata finale, tenutasi il 12 maggio 2018, Jessica si è classificato al ventesimo posto con 99 punti.

Per l’Eurovision Song Contest 2019 il paese decise di organizzare una propria selezione nazionale, l’Eurovision – Australia Decides, dove a vincere è stata la cantautrice Kate Miller-Heidke con il brano “Zero Gravity”, pubblicato il 25 gennaio 2019 su etichetta discografica Universal Music Group. Il brano scritto dalla Miller-Heidke stessa con il marito Keir Nuttall, il brano ha vinto l’Eurovision – Australia Decides 2019, guadagnando il diritto a rappresentare l’Australia all’Eurovision Song Contest 2019 a Tel Aviv, in Israele. Dopo essersi qualificata dalla Prima Semi-Finale del 14 maggio (e dove il brano vinse la Prima Semi-Finale dell’evento), si è esibita per venticinquesima nella finale del 18 maggio successivo. Qui si è classificata 9ª su 26 partecipanti con 284 punti totalizzati, di cui 131 dal televoto e 153 dalle giurie e ricevendo inoltre il premio artistico. Ha vinto il voto dei giurati di Polonia e Romania. Nello stesso anno fu annunciato che la nazione potrà partecipare fino al 2023.

Visto il discreto successo ottenuto, la selezione fu mantenuta per trovare il rappresentante della nazione all’Eurovision Song Contest 2020. A vincere questa seconda edizione fu Montaigne con “Don’t Break Me”, tuttavia a causa della cancellazione dell’evento dovuta alla pandemia di COVID-19, il brano è stato squalificato dalla partecipazione all’edizione successiva, anche se SBS ha annunciato che lei avrà comunque la possibilità di rappresentare l’Australia all’Eurovision Song Contest 2021.

Per l’edizione 2021 è stato presentato il brano “Technicolour”,  tuttavia Montaigne non fu in grado di esibirsi dal vivo a causa delle misure particolarmente restrittive adottate dal paese oceanico a seguito della pandemia mondiale: al suo posto è stata utilizzata un’esibizione pre-registrata (detta anche live-on-tape) preparate per prevenire possibili cancellazioni future del concorso; in quell’occasione l’Australia non riuscì a qualificarsi per la finale per la prima volta nella storia della sua partecipazione e piazzandosi al quattordicesimo posto in semifinale con appena 28 punti.

Difatti a causa delle rigide regole dell’Australia in tema Covid-19, la giovane sydneysider non ha potuto prendere parte in forma diretta all’Eurovision 2021 ed ha gareggiato in semifinale con il live on-tape registrato prima del 26 Marzo (sarebbe stato utilizzato da tutti nell’occasione in cui la situazione pandemica non fosse migliorata).

La nazione ha utilizzato tra il 2019 e il 2020 l’Eurovision – Australia Decides come metodo di selezione nazionale, optando per la selezione interna tra il 2015 e il 2018 e nel 2021 quando, per la prima volta dal debutto, manca la finale.

La partecipazione viene curata dall’emittente radiotelevisiva Special Broadcasting Service (SBS), che, contrariamente alle altre emittenti, è un membro associato dell’EBU-UER.