ESC 2023 – Italia: La versione eurovisiva da tre minuti di “Due vite” di Marco Mengoni per l’ESC 2023

Pubblicata il testo della versione eurovisiva da tre minuti di “Due vite”, il brano con cui Marco Mengoni rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest 2023.

Nella versione del brano che ascolteremo a Liverpool è stata tagliata la seconda strofa e la seconda parte del primo ritornello. Come comunicato oggi, “Due vite” verrà riarrangiata per l’occasione. 

Come già annunciato, “Due vite”, il brano è quello con cui il cantante ha trionfato all’ultima edizione del festival di Sanremo, ed è stato confermato come brano con cui Marco Mengoni rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest 2023. Anche se veniva dato per scontato, ma scontato non lo era.

l cantautore, che inizialmente con il suo staff ha preso tempo per riflettere se presentare il brano vincitore del Festival nel Contest o un’altra canzone, alla fine ha scelto di portare “Due vite”.

Il brano avrà ovviamente una nuova versione con un taglio nel testo per rispettare il regolamento della manifestazione che prevede che le canzoni durino al massimo 3 minuti.

Durando il brano 3:45 secondi sono stati ben 45 i secondi che sono stati tolti dalla canzone. Frasi dal primo ritornello, nel finale e non solo. Andiamo a scoprire la nuova versione del testo del brano.

In un comunicato rilasciato dal suo ufficio stampa, il cantante di Ronciglione afferma: “Sono orgoglioso di rappresentare nuovamente il mio paese e non vedo l’ora di essere a Liverpool. Intraprendo questa nuova avventura con lo stesso spirito con cui ho deciso di affrontare Sanremo: mi voglio divertire e godermi il momento, voglio portare su quel palco tutto me stesso e il mio mondo. Con il mio team siamo al lavoro per preparare la performance al meglio.”

A dieci anni dalla prima partecipazione all’Eurovision Song Contest a Malmö nel 2013 con “L’essenziale”, Marco Mengoni è pronto a tornare sul palco dell’Eurovision Song Contest e a condividere l’energia e la forza di “Due vite”, che sarà presentata in una versione riarrangiata per questa occasione unica: “Non vedo l’ora di rivivere l’atmosfera dell’Eurovision Song Contest, è il ricordo più forte che ho di quella esperienza: incontrare artisti di tutto il mondo, scoprire sonorità nuove e vivere questa esperienza di comunione e grande energia creativa, tutto facendo parlare la nostra musica, un mezzo di comunicazione potentissimo capace di esprimersi e farsi comprendere in tutte le lingue.”

Scopriamo infine la motivazione che lo ha portato a non scegliere un altro brano per l’Eurovision Song Contest 2023: “Ho scelto “Due vite” perché voglio portare me stesso su quel palco, e questo brano è una riflessione a cui tengo molto e mi piace l’idea che arrivi a così tante persone, anche con un background culturale e musicale così diverso dal mio, non vedo l’ora. È un viaggio intimo, un invito rivolto a tutti noi ad accettare quello che la vita ci offre perché tutto quello che viviamo ci serve per crescere e va accettato, senza ripensamenti, rimpianti, senza se e senza ma.”

“Due vite” è scritto dallo stesso Mengoni con Davide Petrella e Davide Simonetta; la produzione del brano è di E.D.D. e Simonetta.

Marco Mengoni difenderà i colori italiani all’Eurovision Song Contest 2023 direttamente nella Finale del 13 maggio, poiché l’Italia fa parte delle Big 5.

“Due vite” parla di rapporti, mettendo al centro la relazione più intima, quella con se stessi, che si costruisce grazie alle diverse esperienze e vite che attraversiamo nel corso della nostra esistenza. Un invito ad affrontare la vita con onestà, senza rimpianti e senza pensare a cosa dovremmo o vorremmo essere, ad accettare anche gli errori come momenti di crescita. Un racconto molto serrato con due livelli di lettura: un racconto onirico, ricco di immagini e figure legate all’inconscio che si mischia a scene e dettagli molto realistici, autobiografici. Questo brano rappresenta una riflessione sulla necessità di affrontare la vita godendosi realmente ogni attimo, da quelli di noia anche solo apparente ai sentimenti più accesi, perché tutti sono parte della nostra esistenza. È un viaggio fatto di incontri che guardano sia dentro di noi che fuori, agli altri, e che racconta di come sia solo il nostro inconscio a custodire la reale verità del sentimento che stiamo vivendo.

Di seguito il testo della canzone:

Siamo i soli svegli in tutto l’universo
E non conosco ancora bene il tuo deserto
Forse è in un posto del mio cuore
Dove il sole è sempre spento
Dove a volte ti perdo
Ma se voglio ti prendo

Siamo un libro sul pavimento in una casa vuota
Che sembra la nostra
Il caffè col limone
Contro l’hangover
Sembri una foto mossa
E ci siamo fottuti ancora una notte
Fuori un locale
E meno male

Se questa è l’ultima
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli, ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica

Tanto lo so che tu non dormi dormi dormi dormi dormi mai
Che giri fanno due vite

Siamo i soli svegli in tutto l’universo
A gridare un po’ di rabbia sopra un tetto
Che nessuno si sente così
Che nessuno li guarda più i film
I fiori nella tua camera
La mia maglia metallica

Siamo un libro sul pavimento in una casa vuota
Che sembra la nostra
Persi tra le persone
Quante parole
Senza mai una risposta
E ci siamo fottuti ancora una notte
Fuori un locale
E meno male

Se questa è l’ultima
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli, ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
E tu non dormi
E dove sarai? Dove vai?
Quando la vita poi esagera
Tutte le corse e gli schiaffi, gli sbagli che fai
Quando qualcosa ti agita
Tanto lo so che tu non dormi

Spegni la luce anche se non ti va
Restiamo al buio avvolti
Solo dal suono della voce
Al di là della follia che balla in tutte le cose
Due vite guarda che disordine
Se questa è l’ultima
(Canzone e poi la luna esploderà) canzone
Sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
Tanto lo so che tu non dormi, dormi, dormi, dormi, dormi mai

Che giri fanno due vite

“Due vite” è scritto dallo stesso Mengoni con Davide Petrella e Davide Simonetta; la produzione del brano è di E.D.D. e Simonetta.

Qui sotto il video del brano, non ancora modificato, e in basso il testo come sarà cantato all’Eurovision Song Contest 2023.

“Due vite” è stato pubblicato l’8 febbraio 2023 come unico estratto dalla riedizione del settimo album in studio “Materia (Pelle)”. Il brano è stato scritto da Mengoni assieme a Davide Petrella e Davide Simonetta, quest’ultimo anche produttore insieme a E.D.D..

Il video, diretto da Roberto Ortu, con la fotografia di Francesco Piras, è stato pubblicato in concomitanza del lancio del singolo attraverso il canale YouTube del cantante. Le riprese hanno avuto luogo sulle dune di Piscinas in Sardegna.

Per quanto riguarda la regola della durata del brano, nel primo concorso del 1956, per ogni brano c’era un limite di tempo consigliato di 3 minuti e mezzo. Nel 1957, nonostante le proteste, la canzone italiana, “Corde della mia chitarra” di Nunzio Gallo, era della durata di 5′ e 09″. Ciò ha portato alla regola che prevede che ogni brano non possa superare i tre minuti.

Marco Mengoni difenderà i colori italiani all’Eurovision Song Contest 2023 direttamente nella Finale del 13 maggio, poiché l’Italia fa parte delle Big 5.

Per Marco si tratterà di un ritorno sul palco della kermesse europea, dato che proprio dieci anni fa si classificò al 7° posto nell’edizione di Malmö, con la canzone “L’essenziale”.

La voce di Marco Mengoni eleva ogni canzone. Esattamente dieci anni fa Marco Mengoni pubblicava il suo secondo album, “#pronto a correre”. In conferenza stampa il musicista di Ronciglione lo presentò scegliendo queste parole: “Questo album è come un figlio che però non saprei dirti esattamente quando è nato né come sia stato concepito. Però a un certo punto è sbocciato. E’ stato un travaglio molto lungo e doloroso. Siamo partiti con 40 provini, c’era tanto da scrivere in questo album perché sono tante le cose che ho vissuto. Mettere quattro anni e tutto quello che vorresti che le persone sapessero in un unico disco è molto difficile.” Siamo andati a riprenderlo e vi proponiamo la nostra recensione del disco, a firma Pop Topoi.

Non volevo parlare di Marco Mengoni come del vincitore di un talent. Non volevo neanche scriverla, quella parola, che continua a dividere e che non è stata ancora del tutto assimilata nel panorama italiano. Per Marco Mengoni è un’etichetta riduttiva perché X Factor l’ha vinto quattro anni fa e nel frattempo ci sono stati un primo e un terzo posto a Sanremo, un MTV award e infinite occasioni in cui ha dimostrato di essere un interprete da apprezzare e rispettare. Tuttavia, #PRONTOACORRERE suona come il disco di un talent, nell’accezione meno lusinghiera del termine. Il problema dell’identità (o della collocazione discografica, per usare una definizione tanto di moda qualche edizione di X Factor fa) sembrava averlo risolto. Dopo l’inevitabile ballatona da vincitore “Dove si vola”, Marco aveva presentato un buon brano rock al festival e “Solo 2.0”, un ottimo primo LP: eccentrico, aggressivo e senza singoli facili. Ma se quello era un disco per spiazzare, “#PRONTOACORRERE” vuole accontentare – e ci riuscirà senza problemi.

Purtroppo quell’identità che Marco si era guadagnato scompare tra i tanti, troppi nomi che firmano i brani, ed è curioso notare come i più tiepidi siano stati prestati da mercenari internazionali. Mark Owen scrive il pezzo del titolo, mentre altri inglesi e americani con alle spalle diversi multiplatino per grandi popstar portano “Non passerai”, “Evitiamoci”, “La vita non ascolta” e “I got the fear”. Nessuno di questi merita la voce di Mengoni e i loro autori sembrano chiamati più per arricchire la cartella stampa che il contenuto dell’album.

Tralasciando quindi quella sciocchezza firmata Nannini/Pacifico, è chiaro che non serva andare a Los Angeles per trovare belle canzoni. “L’essenziale” dell’onnipresente Casalino è già materiale di studio nella categoria delle ballate sanremesi (e continua a crescere dopo ogni ascolto), mentre Cremonini e il Fossati post-ritiro firmano, rispettivamente, le ottime “La valle dei re” e “Spari nel deserto” – di gran lunga i brani più suggestivi e interessanti del disco.

Malgrado la varietà delle collaborazioni e dei generi (con addirittura una concessione dance in “Una parola”), l’album è tenuto insieme con coerenza e abilità da Michele Canova: l’eccellenza nel campo della produzione italiana. Ma se Canova, al suo meglio, sa rendere radiofonico qualsiasi genere senza seppellire la personalità dell’artista (l’electro di Jovanotti, l’R&B di Tiziano Ferro, il rap di Baby K), in #PRONTOACORRERE ha lo stesso effetto che ha Morbioli sui video italiani: è tutto così curato e patinato che il protagonista passa in secondo piano.

Ed ecco perché viene da definirlo il disco di un talent: è una bella compilation senza sbavature, ma quel Mengoni che cantava “Psychokiller”, che nei live eseguiva un medley Motown di dieci minuti, che chiudeva un album con un bolero e una traccia fantasma degna di Moby purtroppo non si trova più. Forse ritornerà, forse deve prima soddisfare il grande pubblico con una veste più semplice e tradizionale per potere poi spiazzare di nuovo. Del resto, il tempo non gli manca.

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