‘MATERIA (Prisma)’ è l’ultimo, entusiasmante capitolo della trilogia discografica multiplatino “MATERIA” di Marco Mengoni, fresco vincitore del Festival di Sanremo con il brano Due Vite, in uscita venerdì 26 maggio per Epic Records / Sony Music Italy.
Il prisma come l’uomo ha la capacità di assorbire esperienze, filtrarle per analizzarle e poi restituirle scomposte in una miriade di colori, e così è questo album che, a chiusura di tutto, ci restituisce tutte le sfaccettature della musica di Marco mantenendo sempre comunque al centro la sua identità artistica sempre ben riconoscibile ed unica.
Dopo tanta attesa finalmente il nuovo album di Marco Mengoni “MATERIA (Prisma)” è stato pubblicato.
Forte della vittoria all’ultimo Festival di Sanremo e del quarto posto all’Eurovision Song Contest, il cantautore di Ronciglione ha portato a termine la trilogia iniziata nel 2021 e vive il suo momento d’oro, in attesa di esibirsi negli stadi dal 17 giugno e di tornare a suonare in Europa in autunno nei grandi spazi per la prima volta, dopo un tour sold out nei club.
Dalla mezzanotte “MATERIA (Prisma)” è disponibile su tutte le piattaforme di download e streaming e in tutti i negozi nella sua versione fisica in CD e vinile.
La tracklist:
- Due vite
Prodotto da E.D.D., Simonetta
Scritto da M. Mengoni, D. Petrella, D. Simonetta - Fiori d’orgoglio (feat. Ernia)
Prodotto da E.D.D., Marz, Zef
Scritto da M. Mengoni, R. Esposito, M. Professione (Ernia), - Pazza musica (con Elodie)
Prodotto da E.D.D., Simonetta, Zef
Scritto da P. Antonacci, D. Petrella, D. Simonetta, S. Tognini - Incerso
Prodotto da E.D.D., Estremo, F. Fugazza, P. Pasini
Scritto da E. Botta, V. Colella, F. Fugazza, P. Pasini, D. Schittone, L. Zaccaria - Un’altra storia
Prodotto da E.D.D., Katoo, B. Ventura
Scritto da F. Bertollini, F. Catitti, D. Petrella - Appunto 5: non sono questo
Prodotto da E.D.D., Eshla, F. Fugazza
Scritto da D. Magro. - In tempo
Prodotto da Crookers, FLIM
Scritto da M. Mengoni, F. Ilacqua - The damned of the Earth
Prodotto da Clap! Clap!, FLIM
Scritto da M. Mengoni, F. Ilacqua - Lasciami indietro (feat. Jeson)
Prodotto da M. Colagiovanni, E.D.D., MDM
Scritto da M. Mengoni, C. Crisci (Clap! Clap!), D. Fossatelli, A. Santoro - Due nuvole
Prodotto da E.D.D, F. Nardelli
Scritto da E. D’Erme (Calcutta), M. Venturini - Fiori d’orgoglio (Solo version)
Prodotto da E.D.D., Marz, Zef
Scritto da M. Mengoni, R. Esposito
Come primo singolo è stato scelto il duetto con Elodie in “Pazza musica” del quale è già disponibile anche il videoclip.
Sarà sicuramente uno dei tormentoni di quest’Estate 2023.
PAZZA MUSICA
FUORI ORA ❤️🔥Official video 👉 https://t.co/Wfx1aXngVf pic.twitter.com/LaPtYmFkiJ
— Marco Mengoni (@mengonimarco) May 26, 2023
Oltre alla bella Elodie, all’album hanno collaborato anche il famoso rapper Ernia e il giovane cantautore romano Jeson.
Il 17 Giugno a Bibione (VE) ci sarà il debutto del nuovo tour Marco negli stadi 2023 con molte date già sold out.
Proseguirà poi il 20 a Padova, il 24 a Salerno, il 28 a Bari, il 1° Luglio a Bologna, il 5 a Torino, l’8 a Milano e il 15 a Roma.
Marco ripartirà poi con il tour europeo il 18 Ottobre da Barcellona per poi proseguire il 21 a Bruxelles, il 23 ad Amsterdam, il 25 a Parigi, il 27 a Francoforte, il 29 a Vienna, il 31 a Zurigo e il 2 Novembre a Monaco di Baviera.
Aggiornamento: Arriva in un momento cruciale il nuovo album di Marco Mengoni: “Materia (Prisma)” è il terzo (e ultimo) tassello della trilogia. Preceduto da “Terra” (dicembre 2021) e “Pelle” (Ottobre 2022) “Prisma” segue il successo di Sanremo 2023 da cui Mengoni è uscito vincitore e la sua partecipazione all’Eurovision Song Contest (quarto posto) e anticipa il ritorno per un tour più strutturato negli stadi (dopo il trionfo del doppio live a Milano la scorsa estate per il suo primo stadio). In autunno poi sarà la volta di un nuovo giro di live europei ma questa volta con un tour più corposo e in club di maggior dimensioni. Un periodo intenso che però il vincitore di Sanremo affronta di buon grado.
Tra i tre episodi della serie “Materia”, “Prisma” è il più convincente e il meglio riuscito, è quello che ancor più degli altri unisce leggerezza, impegno e propensione alla black music e fonde gli elementi in perfetto equilibrio e con un armonico bilanciamento.
Il disco, registrato prima e dopo il Festival di Sanremo, contiene le due tracce presentate all’Ariston: la vincitrice “Due vite” e la rilettura di “Let It Be” Feat Kingdom Choir presentata nella serata delle cover. Anche per questo lavoro Mengoni si affida a differenti produttori per dare ai suoi (o scritti per lui) brani il miglior abito possibile. Sicuramente su tutto il progetto c’è una forte produzione, anche se la varietà è salvaguardata dalle differenti mani, sensibilità e tecniche che contribuiscono alla costruzione totale della trilogia.
In quest’ultimo “Prisma” si esalta però più la parte autorale e soprattutto testuale, nel senso che i testi delle 10 tracce hanno un elevato peso specifico.
Mengoni in questi brani punta molto sulle emozioni, sui sentimenti e anche sulle sue paure. Spesso ha la tendenza a raccontarsi, a mettersi a nudo non nascondendo fragilità, errori e forti aspetti emotivi, come anche idee e pensieri. Ma d’altronde Marco (l’uomo, non l’artista) è così, un emotivo che ha bisogno di liberarsi di pesi per potersi esprimere al meglio. “Anche se non tutto ciò che canto lo scrivo direttamente io – dice – i testi delle canzoni sono sempre frutto di sessioni di lavoro in cui io racconto ciò che vorrei cantare e che altri mettono in una forma che io non sempre riuscirei a dare.” Quindi c’è da dargli credito e considerare cucito addosso anche ciò che non ha “tagliato” lui con la sua “penna”. È un lavoro di équipe, anche se in “Prisma” sei brani su dieci portano la firma dello stesso Mengoni.
Grandi parti elettroniche in “Prisma” si mettono al servizio di testi intelligenti, non banali e creano quel mix di leggerezza e “pensiero” che sono per certi versi la caratteristica di Mengoni. Gli estremi di queste peculiarità sono il “leggero” (ma così deve essere) singolo estivo “Pazza musica” con il Feat di Elodie e il “ragionato” “The damned of the earth”, analisi sull’accoglienza e sulla piaga del caporalato e sulla necessità di camminare per arrivare ad una giusta integrazione, riflessioni stimolate dalla lettura dell’antropologo e filosofo Frantz Fanon. “In questo disco – ha detto Mengoni parlandone con la stampa – ci sono le mie riflessioni quotidiane. Mi sento un uomo che vive la sua società, non so se rivoluzionario ma di sicuro attento, con delle idee e un vissuto che in alcuni casi va urlato e condiviso con gli altri.” Ancora riflessioni le troviamo in “Appunto 5: non sono questo” uno di quegli appunti/riflessioni che arricchivano anche i precedenti album.
“Prisma” è meno ballabile e più ricco di ballate, anche se non disdegna la sua anima club che si esplicita nello sviluppo di “In tempo”, mancano però ad esempio i remix.
Molte sono le influenze black, non è certo una novità la sua passione per questo “genere” o meglio questa cultura, passione che in “Materia (Terra)” era ancora più evidente. Esempio ne sono “Lasciami indietro”, “Let it Be” o anche il singolo estivo “Pazza musica”, che rifugge un po’ dallo stile classico dei tormentoni della stagione calda dove trionfano i ritmi latini e/o il reggaeton. Lui va in un’altra direzione. E poi c’è una sorpresa, dove con “Due nuvole” riporta alle orecchie una certa eco battistiana (di fine carriera). Il brano è firmato da Edoardo D’Erme ovvero Calcutta, che suona anche basso e chitarra.
In “Prisma” non mancano come da tradizione i featuring (ormai sempre presenti). Oltre a quello già citato con Elodie duettano con Marco il rapper Ernia e il giovane cantautore romano Jeson, più il coro gospel della rilettura dei Beatles.
“Prisma” (titolo ispirato anche dalla copertina di “The Dark Side of The Moon”) allo stesso tempo si avvicina e si allontana dai due precedenti episodi della saga “Materia”. Come negli scorsi dischi c’è molta elettronica, ma c’è meno ritmo e più sostanza nella parola. È dei tre il disco più “da ascoltare” e quindi in qualche modo “autorale”. È una summa ed allo stesso tempo un superamento di “Pelle” e “Materia”. È il più maturo del lotto, quello in cui Mengoni si racconta ancora di più, in maniera più diretta e spontanea. A far da collante oltre che l’elettronica la voce di Marco che dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, le sue doti nelle parti vocali.
TRACKLIST:
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