L’EBU-UER ha incontrato l’emittente pubblica azera “İctimai TV” e sono stati al corrente dei piani della rete ospite per la messa in scena e l’organizzazione del Concorso Eurovisione della canzone 57.
Mentre decidono i ambiziosi piani per la costruzione di una arena completamente nuova a Baku, vicino a la Piazza nazionale della Bandiera, l’EBU-UER ha anche insistito a İctimai TV su un piano B a cui ricorrere nel caso che la costruzione non possa essere completata in tempo.
Ha senso, ma quanto è logico che si stia lavorando a due o tre scenari distinti in parallelo? Inoltre, sono già volate delle settimane preziose ed il tempo in cui la costruzione dovrebbe essere in corso si stringe. A questo punto, dovremmo vedere progetti concreti, progetti e tempi, non accenni vaghi da parte del governo su come “tutto sarà pronto”.
Non ho dubbi che con le giuste condizioni, l’Azerbaigian potrebbe ospitare una gara spettacolare del calibro di cui non abbiamo mai visto. Ma data la grave carenza di infrastrutture, avrei potuto immaginare che i responsabili dell’emittente pubblica İctimai TV dovevano tenere oltre ad un piano ben studiato per procurare questi requisiti ancora prima di volere vincere il concorso. Sicuramente devono aver visto la prossima edizione? I piani avrebbero dovuto essere messi in moto nel momento stesso che l’Azerbaigian ha vinto. Ora le settimane sono passate e l’estate è quasi finito e non abbiamo ancora sentito nulla di concreto.
Secondo le voci hanno deciso d’abbandonare l’organizzazione dell’ESC 2012, ed è stato chiesto all’Italia e la Svezia di essere pronte per prendere il controllo della organizzazione nel caso che l’Azerbaigian rififutase. Naturalmente, questi rumor sono stati negati dall’EBU-UER ma non vedo il perché l’Azerbaigian non dovrebbe organizzarlo. Non dovrebbe apparire come dubbio la capacità di uno dei loro (più entusiasti) membri. La mia ipotesi è che stanno ancora valutando si hanno la capacità ad organizzare il concorso. Il fatto curioso c’è stato nella conferenza stampa del vincitore, Jon Ola Sand semplicemente a esteso un invito ad avviare le discussioni sull’organizzazione, piuttosto che affermare apertamente “Ci vediamo in Azerbaijan il prossimo anno”, come hanno fatto negli anni passati. Forse hanno avuto le loro riserve, allora? Inoltre, l’insistenza su un piano B sottolinea questo. L’EBU-UER sarebbe molto sciocca di non suggerire all’Italia e la Svezia di una tale possibilità.
Queste stesse apprensioni furono lanciate quando l’Estonia, l’Ucraina e la Serbia preparavano tutto ad ospitare, ma ripeto, queste sono circostanze diverse. In questo caso, il paese ospitante non ha un luogo adatto, a malapena, le infrastrutture ed i gravi problemi politici con un paese confinante. Desidero realmente che l’Azerbaijan possa ottenere il loro atto insieme, perché questo potrebbe essere potenzialmente uno spettacolo molto prodigioso, esotico e sorprendente. Ma il tempo stringe. Spuntare su un’opportunità sorprendente per il paese.
(Tratto da: ASFE)
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