Manca la firma ma è tutto pronto per riportare all’Ariston il trio di “Che tempo che fa” (il più noto talk show italiano trasmesso in diretta tutti i sabati e le domeniche su RaiTre). Fabio Fazio, Luciana Littizzetto e Roberto Saviano saranno i protagonisti del Festival di Sanremo 2013 che cambierà anche meccanismo della gara. Il quotidiano Libero lancia lo scoop sul cachet di Roberto Saviano. Costo: 200mila euro a puntata.
Il Festival di Sanremo 2013 inizia a far parlare di sè ancora prima che la macchina organizzativa inizi a prendere le prime grandi decisioni.
Da Sanremo 2012 a Sanremo 2013, anche l’anno prossimo il Festival della Canzone Italiana sarà teatro di monologhi, pause e sermoni predicheggianti: dopo Adriano Celentano, infatti, l’anno prossimo sul palco dell’Ariston ci sarà Roberto Saviano.
A chiedere con insistenza la sua partecipazione sarebbe lo stesso conduttore della kermesse che proprio in queste settimane sta iniziando a prendere forma.
Come riporta il quotidiano “Libero” nell’edizione di oggi, Fabio Fazio, prossimo conduttore designato della kermesse canora, avrebbe già esposto ai vertici Rai l’intenzione di avere accanto a sé sul palco del Festival, Luciana Littizzetto e Roberto Saviano, con la presenza dello scrittore di «Gomorra» e della guerra ai Casalesi, quindi, si dovrebbe ricomporre il terzetto Fazio-Littizzetto-Saviano già visto a “Quello che (non) ho” (programma televisivo condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano, andato in onda il 14, 15 e 16 Maggio 2012 in prima serata su LA7).
Roberto, lo ricordiamo, sarà pure protagonista della prossima edizione di “Che tempo che fa”, in particolare di alcune puntate della versione in onda il Lunedì.
Secondo il quotidiano: “Saviano, per apparire a Sanremo, non costerà all’azienda meno di 200mila euro a puntata”. Niente revisione della spesa pubblica per Sanremo.
Naturalmente, tutti i contratti dovranno essere approvati dalla Rai: non necessariamente dal Consiglio di Amministrazione, visto che le nuove regole approvate lasciano ampia libertà di manovra al presidente Anna Maria Tarantola e al direttore generale Luigi Gubitosi.
I vertici di viale Mazzini sono pronti ad assecondare i suoi voleri, nonostante l’incremento dei costi.
Il Festival di Sanremo dell’anno prossimo, per altro, sarà il primo gestito dal Direttore dell’intrattenimento Giancarlo Leone,il quale comunica spesso con i telespettatori Rai tramite Twitter.
Fabio Fazio, intervistato da Sorrisi e Canzoni, ha spiegato che: “il Festival è uno strumento talmente importante che può essere utile per parlare di cose anche interessanti”.
Sarà interessante, quindi, scoprire quali saranno gli argomenti trattati da Saviano. Magari la libertà di stampa: l’anno scorso Celentano chiese la chiusura di giornali come Avvenire e Famiglia Cristiana. Quest’anno Saviano potrebbe parlarci del Corriere del Mezzogiorno.
Il rischio indigestione è dietro l’angolo. È pur vero che la speranza è l’ultima a morire, dunque confidiamo nel fatto che Fazio abbia in mente un Festival all’altezza delle aspettative.
Alcuni segnali incoraggianti già ci sono, visto che il conduttore ed il suo staff hanno messo a punto un nuovo meccanismo di gara che prevede la presentazione di due brani per i big e l’assenza di eliminazioni progressive durante il concorso.
Queste novità – che in parte vengono attinte dal passato – potrebbero rivitalizzare la formula festivaliera e dunque sono ben accette. Ma il ‘maestro’ Fazio è solo all’inizio dell’opera e deve stare attento a non prendere stonate concedendo spazio ai solisti della piazza mediatica.
(Tratto da: libero)
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