ESC 2022: Claudio Baglioni si propone con Peparini per l’Eurovision Song Contest 2022

Dopo il trionfo dei Måneskin a Rotterdam, nei Paesi Bassi, con il brano “Zitti e buoni”, l’Italia da Paese vincitore dovrà organizzare la prossima edizione di Eurovision Song Contest, che si terrà nella primavera del 2022. 

Ma adesso si comincerà a pensare allo show insieme con Sanremo. Le due gare canore vanno programmate secondo una tabella di marcia che viaggia in parallelo perché, finito il Festival di fatto la macchina dell’Eurovision Song Contest deve essere già pronta.

All’Eurovision Song Contest 2022 tutto italiano manca ancora un anno. Ma, sull’onda dell’entusiasmo per la vittoria dei Måneskin, l’evento sembra già apparire all’orizzonte. Più vicino di quanto lo sia davvero, almeno per ora. È comprensibile quindi che già adesso, oltre alla corsa per la città ospitante, sia scattato il toto-nomi sui possibili presentatori della kermesse. Ci ha pensato anche lo stesso direttore di Rai1: “Ho già in mente un paio di idee anche su chi lo potrebbe condurre, sarà un percorso interessante”, ha affermato Stefano Coletta, anticipando che lo show in Italia dovrà avere una pluridimensionalità a livello grafico, fotografico, coreografico. E dovrà puntare sulle performing art per far breccia su un pubblico internazionale. Nessuno spoiler, ovviamente, sui possibili candidati alla conduzione, che dovranno sicuramente padroneggiare alla perfezione l’inglese, lingua nella quale verrà presentato lo show.

Le ipotesi su chi dovrà assumere le redini dello spettacolo già si sprecano. Si fa il nome di Alessandro Cattelan, approdato recentemente in Rai ma sinora tenuto ai box in attesa di uno sperato exploit: l’ex volto di Sky, con X-Factor, aveva già fatto l’esperienza di un evento condotto in una grande arena, come lo sarà l’Eurovision Song Contest. E si parla anche di Andrea Delogu e di Ema Stokholma, in realtà poco conosciuta persino al pubblico di casa nostra, ma favorita dal fatto di essere madrelingua francese, altro idioma passepartout in un contesto internazionale, e dal fatto di aver commentato in maniera non indimenticabile però le Semifinali. Tra i volti popolari della tv italiana che potrebbero far bene all’Eurovision Song Contest c’è senza dubbio Milly Carlucci, che oltre all’italiano padroneggia quattro lingue: inglese, francese, tedesco e spagnolo.

Suggestiva e peraltro non così fantasiosa, poi, l’ipotesi di un ritorno all’Eurovision di Raffaella Carrà. Già nel 2011, quando l’Italia tornò a partecipare alla manifestazione canora, l’ex showgirl condusse e commentò la serata finale per il nostro Paese ed annunciò anche i voti della giuria. Raffaella è poi notissima in Spagna e in passato ha calcato come cantante i palcoscenici di mezzo mondo.

Nomi dal profilo internazionale sono Laura Pausini, Tiziano Ferro o Chiara Ferragni, influencer nota ad un pubblico che supera i confini italici ma con zero esperienza televisiva. Nella finalissima che ha consegnato la vittoria a Italia, lo ricordiamo, la Pausini aveva esortato i suoi fan europei a votare per l’Italia. Nella storia dell’Eurovision Song Contest, a condurre ci sono stati anche degli ex vincitori e questo potrebbe dare delle chance a Damiano, il frontman dei Måneskin. Nel toto-nomi ci sono finiti anche Carolina Di Domenico, che quest’anno ha dato voce alla giuria italiana nella serata finale, Camila Raznovich e Federico Russo.

Tra i big della conduzione Amadeus, già conduttore di due edizioni del Festival di Sanremo, ha esplicitamente detto che prenderebbe in considerazione la l’euro-proposta, anche se non se la cava con l’inglese.

Va in ogni caso ricordato che all’ESC c’è sempre una squadra di conduttori e che quindi i nomi sinora ipotizzati non sarebbero soli sul palco. Il conduttore uscente Cristiano Malgioglio fa sapere al Fatto Quotidiano di sperare in una chiamata: “visto che io e Gabriele abbiamo portato così tanta fortuna ci speriamo. Però la Rai dovrebbe farmelo sapere urgentemente entro gennaio, così da poter andare quattro mesi in Inghilterra per prepararmi bene con la lingua inglese”.

Va infine considerata la tipologia di conduzione richiesta: molto essenziale e dettata da tempi serrati, molto rigorosi. L’esatto opposto delle performance dei presentatori tuttofare e con ampio margine d’azione artistica che siamo abituati a vedere, per esempio, sul palco di Sanremo.

L’elenco si fa sempre più lungo. Alla lista di candidature per l’Eurovision Song Contest 2022, si aggiunge anche Claudio Baglioni. Il cantautore si è proposto al fianco di Giuliano Peparini che ne curerebbe le coreografie: “Io e Giuliano Peparini ci proporremo, abbiamo fatto esperienza in questo senso (…) al massimo ci risponderanno di no”.

Baglioni è intervenuto sull’argomento durante la presentazione di ‘In Questa Storia Che è la Mia’, l’opera-concerto registrata presso il Teatro dell’Opera di Roma, tratta dall’omonimo e ultimo album di inediti, che sarà in streaming il 2 giugno alle ore 21.00 sulla nuova piattaforma ITsART, il sipario digitale voluto dal Ministro Franceschini per teatro, musica, cinema, danza e ogni forma d’arte, live e on-demand, con contenuti disponibili in Italia e all’estero.